Banshee Chapter - Film (2013)

Basato su indagini reali (da brividi le dichiarazioni dei responsabili nell’incipit), Banshee chapter è dotato di un soggetto encomiabile; purtroppo, come spesso accade con spunti di denuncia di siffatta specie, è la sceneggiatura a risultare per la maggior parte dello sviluppo dispersiva e caotica. Funzionale l’alternanza tra mocku e fiction, ma i momenti meglio congeniati provengono solo ed esclusivamente dall’atmosfera ansiogena dettata dalle fulminee apparizioni “allucinate” dei mostri alienati “fatti in casa”. Mediocre, ma con un suo perché.

Per tenerci al lazo Erickson non si fa mancare niente: brainwashing, esperimenti della CIA, misteriose trasmissioni a onde corte, non meno misteriose droghe, allucinazioni grudgiane, videoarte mascherata da found footage (e viceversa), ghiandola pineale di lovecraftiana memoria, cospirazionismo, scrittori maudit che la sanno lunga, dimensioni parallele. Sceneggiatura più confusa di un manifesto della Chiesa del Subgenio, probabilmente scritta dopo un'indigestione di pamphlet di Russ Kick, ma come macchina di spaventi relativamente piccoli il film ha più di un convincente perché.

Il cuore ha più di un’attinenza con From beyond, ma la mente ne è diametralmente l’opposto: seriosissimo, complottista, in osmosi completa con il found footage, è formalmente condito bene (i filmati iniziali, qualche notevole salto sul divano) ma cucinato maluccio, visto l’imperante caos della trama che lascia una miriade di dubbi persino ai titoli di coda. Bene cast e regia, ma è dura farsi cogliere dagli entusiasmi.

Web-giornalista indaga sulla scomparsa di un suo amico che aveva assunto una droga dagli effetti misteriosi, sperimentata anni prima dalla CIA su alcuni disgraziati volontari... Introdotto da inquietanti filmati di repertorio, il solito mix fra falso doc e finzione dalla trama alquanto confusa, in cui si vede poco di quel che succede e molto è invece affidato all'immaginazione dello spettatore. Peccato perché lo spunto era molto interessante e avrebbe meritato uno sviluppo migliore, magari mediante un documentario vero e proprio.

Film difficile, apparentemente girato con lo stile del Mistero della srega di Blair, che vorrebbe approfondire il discorso degli eperimenti del Governo americano su ignari cittadini allo scopo di indurre il controllo della mente. L'opera di Blair Erickson tuttavia, coi suoi filmati di repertorio girabili da chiunque, non documenta e non convince, facendo rimpiangere fortemente i documentari - inchiesta di Michael Moore, molto più articolati e soprattutto inattaccabili. X-files era molto più (trasversalmente) convincente.