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TITOLO INSERITO IL GIORNO 14/01/14 DAL BENEMERITO MYVINCENT
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Myvincent 14/01/14 14:17 - 3726 commenti

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I pericoli della rete (e le loro derive in tre storie ad alto rischio) prendono vita in questo film attualissimo, dove ci si muove con disinvoltura tra cyberbulli, avidi hackers, porno-siti e polizia informatica. Purtroppo l'intento di esemplificare a tutti i costi ne fa più un'opera di propaganda che altro, sacrificandone il lato artistico-inventivo nel senso più elevato del termine. Molto bravo Max Thieriot nel ruolo del chat-call-boy.
MEMORABILE: La scena finale dove convergono i momenti di violenza "agita" delle varie storie.

Belgazzara 17/01/14 02:02 - 27 commenti

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Le connessioni in rete e le disconnessioni nella realtà messe in luce da un campionario di web-storiacce (poco) collegate fra loro. Si riecheggiano Van Sant, Inarritu e un certo Larry Clark in un film che coinvolge e tiene il ritmo, pur con qualche sentimentalismo di troppo che fa perdere al tutto un po' di sano understatement. Se ci si lascia andare a una visione un po' lubrica, oltrepassando i chiari intenti di denuncia, è anche un'accattivante carrellata di bonazzi dai 15 ai 40 (in qualche caso pure bravi), il che sicuro non guasta.

Harrys 19/01/14 19:58 - 687 commenti

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L'ideale sequel di The social network: da "l'origine del male" a "la manifestazione". La fortuna di Rubin è l'assoluta esclusività del tema al cinema, eccepiti gli approcci decisamente più estremi di un Cronenberg o di uno Tsukamoto. Dal suddetto ideale humus si dipana un dramma alla Paul Haggis che abbatte con protervia la quarta parete insediandosi nella coscienza di una società che fa affidamento all'impersonalità per redimersi. Essenziali l'episodio e il personaggio della Riseborough. L'importante è che ai titoli di coda si acceda a Whatsapp. ***1/2

Mickes2 23/01/14 14:25 - 1670 commenti

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La situazione attuale delle connessioni/disconnessioni interpersonali/virtuali, per un film corale che racconta da un punto di vista intimo e melodrammatico (ma un po’ facile e retorico) il ruolo che la rete può assumere nella vita delle persone. Internet come alternativa all’isolamento, possibile nuova linfa dei sentimenti, luogo amichevole e rassicurante. Ma parallelamente, intersecandosi, come pulsione ineluttabile, diretta conseguenza di una vita meccanica inibita e prigioniera, palliativo momentaneo che non può poggiare su solide basi.

Capannelle 13/05/14 11:07 - 4398 commenti

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Non ha il cast e la patina del mondo mainstream ma non è artificioso; non ha la trama contorta e le pretese autoriali di certi indie devastanti; potrebbe sembrare un film tv ma in fondo didascalismo e sentimentalismo sono limitati e lo script vale ben di più. Insomma questo simil Crash mi è piaciuto: il cast gira come deve, personaggi e riflessioni riescono a emergere abbastanza. Qualche perplessità sul finale o sulla storia in cui clonano la carta, ma le due ore passano bene.

Galbo 18/05/14 13:27 - 12380 commenti

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In un mondo iper connesso siamo sempre più soli; la morale della pellicola è forse banale, ma anche drammaticamente vera; vivono in solitudine profonda i personaggi di questo film, bello e sottovalutato. Merita la visione per la sceneggiatura incisiva e ben scritta, per la regia attenta e per il cast che privo di celebrità è composto da un gruppo di attori che fa un lavoro eccellente sui personaggi. Buono il doppiaggio italiano. Da vedere.

Kinodrop 25/05/14 17:27 - 2921 commenti

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L'illusione di onnipotenza di chi si affida alla connessione virtuale e alla condivisione a tutti i costi, ben articolata in tre storie che si svolgono in una città americana: un quindicenne manipolato dai compagni di scuola, una coppia defraudata da un hacker e un ragazzo che si espone con webcam per sesso e soldi. Ma l'andamento non è artificioso, è ben congegnato grazie a una sceneggiatura misurata nei contenuti e nel ritmo narrativo. Alla fine la realtà prende il sopravvento con la sua ineluttabilità e le sue crudezze. Fa riflettere.
MEMORABILE: Il tentativo di suicidio del giovane studente; Le contorsioni psicologiche della giornalista rampante.

Fauno 4/03/15 10:43 - 2208 commenti

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Non male ogni tanto dare un'occhiata a un film moderno come questo per confermare gli effetti deleteri derivanti dall'uso improprio e spesso dall'abuso del web. Noi abbiamo cinque sensi, ma con chat e connessioni ossessive manco uno ne esplicitiamo correttamente e il web, anche se neutrale, viaggia a una velocità supersonica rispetto a noi; anche un clic può essere fatale. Troppo tardi poi per piangere davanti a tentati suicidi, carte di credito clonate o carriere a rischio di troncamento definitivo... Tutto latte versato, e ormai il danno è già fatto!
MEMORABILE: I post offensivi verso il giovane chitarrista a cui l'amica della sorella non aveva manco fatto mettere la chitarra nella "sua" auto...

Daniela 12/03/15 09:32 - 12621 commenti

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I film che trattano dei pericoli della rete sono sempre a rischio di scivolare nel banale. Autore di documentari, Rubin passa al lungometraggio di finzione senza scansarlo del tutto ma con un approccio problematico convincente laddove individua la radice del male non nel mezzo in se stesso ma nelle cause che conducono al suo uso/abuso distorto ed ossessivo, in primo luogo il tentativo di trovare quei contatti con gli altri tanto difficili nella vita di tutti i giorni e così fittiziamente agevoli in rete. Ben miscelate le diverse storie, buona la prova corale del cast, un esordio promettente.

Almicione 3/11/15 01:48 - 764 commenti

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Tutto questo connetterci virtualmente ci sta in effetti disconnettendo dalla realtà, dando origine a doppie personalità, estraniamento personale e interpersonale, isolamento nonostante l'apparenza di condivisione. Il film va oltre questo e raffigura drammatiche situazioni causate dall'uso incontrollato del web, perdendo così un punto efficace nell'analisi del problema. Non era facile portare avanti quattro vicende e, sebbene non brillino per coinvolgimento, la loro conclusione è sorprendentemente toccante nonostante l'assenza di un lieto fine.

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Rambo90 1/08/16 00:40 - 7675 commenti

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Dramma robusto che sa analizzare i rapporti umani senza ricorrere a banalità, contrapponendoli a un internet sempre più invadente e (come evidenziato) fallace. Il film si avvantaggia di un montaggio veloce e di una regia svelta per non rendere troppo pesante lo svolgimento, sebbene le storie siano molto tristi e, talora, commoventi. Il cast è ben assortito con Bateman e Grillo che danno prova della loro versatilità, così come una credibile Patton e l'intensa Riseborough. Qualche punto morto, ma in generale notevole.
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  • Discussione Didda23 • 15/01/14 19:57
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    Al cinema
  • Discussione Capannelle • 19/05/14 17:14
    Scrivano - 3486 interventi
    Come contenuto non c'entra niente ma come fattura e per la buona impressione che mi ha fatto lo accomuno a The call.

    Nel senso che entrambi:
    - hanno un cast di medio livello ma ben sfruttato
    - non puntano alla patina, alla fotografia ricercata ma al contenuto, abbastanza solido e ottimamente montato
    - complice l'assenza di nomi "forti" non se li è filati nessuno ma sono due buoni esempi di film validi e non pretenziosi
  • Discussione Galbo • 19/05/14 20:14
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    Come contenuto non c'entra niente ma come fattura e per la buona impressione che mi ha fatto lo accomuno a The call.

    Nel senso che entrambi:
    - hanno un cast di medio livello ma ben sfruttato
    - non puntano alla patina, alla fotografia ricercata ma al contenuto, abbastanza solido e ottimamente montato
    - complice l'assenza di nomi "forti" non se li è filati nessuno ma sono due buoni esempi di film validi e non pretenziosi


    Disconnect è un film che avrebbe meritato maggiore fortuna; gli attori sono bravissimi.
  • Discussione Raremirko • 3/04/21 22:16
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Veramente una piacevole sorpresa, per lo più di denuncia verso un mondo non ancora del tutto compreso e senz'altro pieno di insidie: Internet.

    Sullo stile del Soderbegh che racconta più storie, il film, ben diretto ed interpretato (molto bene Grillo), mostra la piaga terrificante del cyberbullismo, dei crimini informatici e di ragazzi che svendono il proprio corpo con filmati web cam.

    Prende e fa riflettere.