In Latino, è splendido il dialogo tra il consigliere della principessa Marceau, e il Wallace: una delle rare volte in cui mi è servito sprecare cinque anni in un liceo classico (l'altra fu all'inizio di "Mediterraneo").
La principessa (francese) chiede un colloquio, anche per capire meglio cosa stia succedendo a livello geopolitico. Wallace spiega che il re inglese in sostanza invade il territorio scozzese senza pietà e aggiunge dettagli sulla personalità egoirsta e avida del re. A quel punto un consigliere, imbarazzato, cerca di interrompere la predica di Wallace, e senza neanche preoccuparsi di sussurrare, dice ad alta voce: "
Sanguinarius homo indomitus est, et se +me+ dite cum mendacia." (il sottotitolo traduce: "He is a bloody murdering savage. And he's telling lies"; anche se sarebbe meglio "Egli è soltanto un barbaro sanguinario... e cerca di [verbo incomprensibile: giustificare?]se stesso con le bugie").
William Wallace reagisce all'istante in latino, e anche se sbaglia l'ordine delle parole (che il verbo andrebbe in fondo, ma facciamo che nel medioevo potrebbe starci...): "
Ego nunquam pronunciari mendacium! Sed ego sum homo indomitus". (sottotitoli orrendi: "I never lie. But I am a savage" laddove invece sarà importante tradurre "io non ho mai pronunciato una bugia! Ma... io sono un Uomo Indomito" (con un arguto gioco di parole in latino, laddove per il consigliere "indomitus" è sinonimo di "incivile, barbarico", mentre etimologicamente significa "mai-domato" e per estensione "mai-domabile" (spoiler sul finale).
Un istante dopo Wallace sorprende sia la principessa sia il pubblico, offrendosi di parlarle in francese "Ou en français, si vous préférez?"
Storicamente, sembra accertato che il Wallace provenisse da una famiglia piuttosto agiata, con due zii sacerdoti (ergo latinisti), e che gli inglesi avessero ucciso il padre ed il fratello primogenito ma che lui (che aveva già 20 anni) fosse indirizzato verso la carriera ecclesiastica: il che spiega sia la conoscenza del latino, sia una non comune competenza organizzativa. Nel film non si vede, ma il Wallace storico indossava una tonaca religiosa sopra la corazza, ed è possibile che avesse viaggiato non solo in Francia ma persino a Roma come pellegrino (abbastanza frequente prima del Protestantesimo)
il sempre preciso Disorder sottolineava giustamente che Gibson sembra un capo pellerossa, e se posso permettermi, ciò accade perché dal punto di vista Inglese anglocentrico, chiunque si opponga agli ordini di Londra deve necessariamente essere un barbaro primitivo analfabeta e bugiardo, e deve essere descritto come tale, non importa se vivesse tra i Maori della Nuova Zelanda, tra i Cherokee nelle loro fattorie, o tra Bramini dell'India che coltivavano la civiltà tremila anni prima che nelle isole britanniche si impastasse il pane; o anche su Pandora di Avatar. Né ai colonialisti importa mai di accorgersi, che le bugie (mendacio) sono semmai caratteristiche dei colonizzatori... si vede anche in Pocahontas...