Per resa delle atmosfere e soprattutto cura delle scenografie siamo a livelli magistrali: qualcosa di così grandioso non era stato visto ancora al cinema. Tralasciando alcuni personaggi di indubbio conto (la Elfa che si innamora di un nano) e qualche lungaggine qua e là, consideriamo che la durata inizia a pesare sulla visione nella seconda parte, totalmente action, divertente ma non sempre fluida. Comunque tra i fantasy è già al vertice, anche solo per Smaug e la montagna d'oro (da soli valgono la visione).
MEMORABILE: La lunga sequenza della lotta nei barili trascinati dalla corrente del fiume.
Un po' meglio del suo predecessore, almeno per quanto riguarda le scene d'azione e di battaglia, piuttosto coinvolgenti e acrobatiche. Purtroppo, il personaggio migliore (l'uomo orso) si congeda quasi subito; e a parte il colorito gruppo di nani, più Bilbo e Gandalf (quest'ultimo meno presente), ci si ritroverà con i soliti elfighetti e una sorta di pirata dei Caraibi barcaiolo prestato alla saga Tolkieniana. In più, il drago, per quanto ben realizzato, munito di favella perde parte del suo sinistro fascino. Comunque, nel complesso, non è male, reggendo abbastanza bene fino alla non fine.
MEMORABILE: Nella morsa dei ragni; L'adrenalinica discesa nei barili attraverso il torrente impetuoso, con attacco degli orchi e protezione elfica.
Giunta al capitolo centrale, la nuova trilogia di Jackson parte piano per poi ingranare la quarta e farci salire sul consueto ottovolante di meraviglie visive. Da una prima ora di esagerata prolissità narrativa si passa a un vorticare di stupore e adrenalina da rimanere storditi. E stavolta tutto si amplia, andando ad abbracciare molteplici riferimenti: non solo il romanzo omonimo ma tutto il pantheon tolkeniano. Se si supera il primo affaticante segmento, c'è di che leccarsi i baffi.
Rispetto al primo capitolo il ritmo è più incalzante e gli effetti speciali sono migliorati. I punti di forza sono sicuramente gli splendidi paesaggi e un cast affiatato: in particolare, oltre al sempre bravo McKellen, Freeman si conferma un valido protagonista, soprattutto nelle scene con Smaug, a sua volta un cattivo interessante e ben realizzato. Deludenti invece gli elfi, soprattutto Legolas (Bloom inespressivo e bolso) e Tauriel (un'aggiunta sgradevole e inopportuna).
MEMORABILE: La fortezza del negromante; L'apparizione di Sauron; Il risveglio di Smaug.
Capitolo secondo dello Hobbit e, come lo era Le due torri, è migliore del capostipite, grazie sopratutto alle introduzioni della bella elfa Evangeline Lilly e del drago Smaug. Per motivi di collegamento alla prima trilogia e per la delizia delle sue fan, compare Orlando Bloom, anche se i veri eroi continuano a essere i nani e Bilbo Baggins. Il mago di Ian Mc Kellen ha poche scene, ma significative. Eccellente il drago doppiato da Luca Ward (per una volta l'attore smette di doppiare sé stesso, per somigliare a Gollum). Bello, ma brodoso.
Per certi versi, Peter Jackson è più "tolkeniano" di Tolkien e lo dimostra la capacità di innestare nella storia elementi (personaggi compresi) non presenti nel romanzo originale, in modo estremamente fluido e naturale. Ed è pertanto proprio la sceneggiatura l'elemento più meritorio del film, insieme alla bontà degli effetti speciali (ma il 3D non è fondamentale), che regalano sequenze davvero spettacolari e al riuscito personaggio del drago Smaug. Nel complesso un bel film.
La saga continua a non stancare: rinnova il giusto e riesce a infilare quelle 2-3 sequenze da ricordare in un contesto ormai prevedibile ma comunque riuscito e avvincente. Sceneggiatori e maghi degli effetti speciali non perdono colpi e Jackson dirige da par suo un parco attori rodato, sbilanciato qui sui nani ma nessuno sente la mancanza degli altri hobbit e di uno Smeagol ormai alla frutta. In più arriva un simpatico dragone in grado di riscaldare la serata.
La visione di Evangeline Lilly (la Kate di Lost) mi ha generato un sussulto. Per il resto, si è trattato di una festa epica di cui non riesco a fare a meno ma che mi ricopre di sbadigli. Archiviata la polemica su lunghezza e lungaggini, ne produco una nuova: gli elfi alla stregua di ninja imbattibili sono francamente eccessivi. Verrebbe quasi da credere che siano in grado di sconfiggere Smaug e Sauron con un paio di frecce ben mirate...
Che dire? il nuovo episodio della saga tolki-jacksoniana non presenta difetti palesi, nè gli manca il previsto grado di spettacolarità. E tuttavia, a me sembra che il regista neozelandese abbia perso già da qualche film la sua vena più smagliante e visionaria, per avviarsi a diventare una perfetta ma scontata macchina da blockbuster. Buon per lui (e per il suo portafogli), ma a me rimane la delusione di una vera grandezza ormai decisamente sfumata. A proposito, trovo assurdo dover uscire dal cinema con un finale così tronco e "to be continued".
Un cotanto movimento di macchina e un'azione come quella presente in questa pellicola pensavo si potessero immaginare solo al servizio della Playstation. Il film è caratterizzato da una trascinante messa in scena, di un'autenticità che sfiora l'incredibile. L'esperienza pregressa di Jackson è un "tessorooo", che si esplica in una rivoluzione visiva spiazzante che ben si addice alla fantasia di cui un film come questo deve essere pregno. Un viaggio avventuroso come pochi in questo ennesimo sbalorditivo adattamento cinematografico.
MEMORABILE: La sequenza mozzafiato dei barili nel fiume; Il combattimento nella rete del ragno; Gli elfi velocissimi.
Ora si comincia a ragionare! Dopo un primo capitolo che non mi aveva estasiato, la macchina-Jackson prende giri e il film decolla in tutti i sensi; certo, si potrebbe polemizzare sulle aggiunte non dovute introdotte dal regista, ma la sua parafrasi regge, le scene sono di alta spettacolarità, il cast funziona che è una bellezza e alla fine si ritrova il senso del fantastico e si lascia il buffonesco (ma non l'ironia). Bravo Armitage, che si dimostra un buon Thorin, più deludente invece Bloom, che si impegna ma non maschera la scarsa vena.
MEMORABILE: Il reame degli elfi; L'incontro con Smaug; Meravigliosa Pontelagolungo, sembra un incrocio tra Riften di Skyrim e gli insediamenti in Waterworld.
C'erano serie preoccupazioni sul fatto che Jackson stavolta avesse potuto farsi prendere la mano. Per fortuna ciò non succede e alla fine la desolazione di Smaug si attesta sugli standard del suo predecessore. Ormai dobbiamo rassegnarci al fatto che il favolesco originale tolkeniano sia stato ridotto a uno spettacolare action fantasy con innesti di cinema cappa-e-spada. Il rovescio della medaglia? Una storia che si segue dall'inizio alla fine col fiato sospeso e la solita cura maniacale per l'immagine. Tutto funziona. E ci si diverte.
MEMORABILE: L'incontro con Smaug (doppiato magistralmente da Luca Ward); L'inseguimento lungo il fiume; La sontuosa città degli elfi silvani.
L'ho trovato meno convincente del primo capitolo. Certamente non dal punto di vista del dinamismo e del montaggio. La sceneggiatura questa volta sembra un po' confusa e scontata e le performance gigantesche di Freeman e Armitage, che tanto avevano convinto, in questo secondo capitolo risulteranno molto sottotono. Anche i dialoghi perdono molto della loro forza e il parlato in lingua originale (elfica, lingua nera ecc.) diventerà quasi involontariamente ridicolo per alcune cacofonie presenti. Restano il magnifico impatto visivo e le scene di lotta.
Alla fine in film come questo si celebrano il trionfo e l'apologia della tecnologia dell'immagine. Scenografia e fotografia avveniristica in una trama che, tutto sommato, avendo già visto le serie de "Il Signore degli anelli", non dice niente di nuovo. Prodotto esclusivamente commerciale, pompato dai media. Tolto tutto questo, resta molto poco.
Il pronostico sull'eccessiva durata era troppo facile e infatti è azzeccato. Il secondo capitolo si prende numerose e poco giustificate libertà rispetto al testo (la storia dell'elfa è malamente appiccicata), dura troppo ed è sostanzialmente un raccordo tra la fine del primo film e la comparsa di Smaug. Il quale Smaug invece rende piuttosto bene l'idea del racconto, una creatura malvagia e sinistramente ironica, curiosa di fronte a un essere che non aveva mai mangiato prima. Resto dell'idea che due film sarebbero bastati.
Decisamente più coinvolgente del primo episodio, La desolazione di Smaug ci porta nel vivo della storia senza le inutili brodaglie che si erano viste nella parte introduttiva della trilogia. Sarebbe tutto perfetto se non fosse per il drago, che parlando ai personaggi diventa quasi umano e meno terrificante di quanto ci si aspetterebbe. Il finale resta appeso; indispensabile la visione del terzo episodio.
I nani insieme all'Hobbit continuano la loro avventura tra grandi e labirintiche città sotterranee, molto ben realizzate, oltre che tra i soliti paesaggi montani (mentre alcuni combattimenti sono abbastanza scontati, come quelli dell'elfa, personaggio un po' troppo sopra le righe). Ci sono molti effetti in CG, ma il film come qualità si posiziona sempre nella media del precedente episodio e a quella del Signore degli anelli.
Questo secondo di tre capitoli racconta il passato di Bilbo, già portatore dell'anello prima di Frodo. Qualcuno dice che non è fedele al libro e che la narrazione è stata stravolta in vari punti. Cinematograficamente è una saga dagli ottimi spunti, ma l'impressione che si ha è quella di assistere a un racconto forzato e girato con poca passione. I personaggi non hanno lo stesso carisma della compagnia dell'anello e la regia non ha lo stesso mordente. Comunque si lascia piacevolmente vedere.
MEMORABILE: La sequenza della fuga dentro le botti; Il drago.
Rispetto alla prima parte le cose non cambiano moltissimo, ma qui c'è meno carne al fuoco, il ritmo si fa più tirato e la storia più cupa. Il vero divo della pellicola diventa il drago Smaug che, sebbene compaia solo verso metà film, ruba praticamente la scena a tutti. Altri personaggi si aggiungono alla parata e, anche se potrebbe risultare difficile per alcuni seguire gli intrecci della storia, la qualità del girato non ne risente.
MEMORABILE: La prima vera apparizione di Smaug; La colata d'oro.
Non certo ai livelli della trilogia del Signore degli anelli, ma fortunatamente questo secondo tassello sullo Hobbit abbandona l'aria infantile del primo film. Tutto si tinge di cupezza e anche i vari protagonisti assumono sfumature oscure e machiavelliche. In parte tutti gli attori, graficamente ottime le varie mostruose creature e menzione speciale per il Drago Smaug, personaggio davvero interessante e caratterizzato benissimo. Si arriva soddisfatti ai titoli di coda in attesa del gran finale.
Un altro monolite di tre ore che nel complesso non tradisce le aspettative, soprattutto sul piano visivo in cui scenografie e costumi risultano davvero ben realizzati. Con Smaug, in particolare, il rischio di bruciarsi era alto, ma non c’è veramente molto da rimproverare. Tuttavia ci si ritrova sempre in mezzo a battaglie assurde anche per un fantasy in cui orde di orchi armati fino ai denti non scalfiscono nemmeno di striscio un manipolo di nani. Per non parlare degli elfi, le cui abilità farebbero invidia a qualunque supereroe.
Dopo un primo bel film che prometteva una nuova gustosa trilogia agli amanti di Tolkien, Jackson sprofonda nel patetico con questo secondo episodio. Colpa, così pare, di doveri di produzione: ecco quindi rifilata nella trama tolkieniana una tremenda storia d'amore tra elfa e nano, che mi fa usare la parola "buonista" quando di norma difficilmente tollero chi la pronuncia, con terzo vertice del triangolo Legolas, qui presente solo perché piace al pubblico. Il miele e la delusione sovrastano il buon divertimento. Terribile il doppiaggio di Smaug.
Ha un che di omerico il “viaggio inaspettato” della comitiva dei nani in questa seconda parte: un’Odissea fantasy che a ogni stazione moltiplica lo stupore e l’adrenalina. Anche grazie a riprese non solo spettacolari ma – per così dire – emozionali, che sostengono memorabili scene mozzafiato (dalla fuga nelle botti al tesoro custodito dal drago) senza perdere di vista il senso profondo del rapporto (mai netto e sempre ambiguo) tra bene e male. Dal sapore antico venato di aggiunte moderne (la guerriera elfo). Maestoso.
Secondo capitolo della saga tolkeniana dedicata a Lo Hobbit; Peter Jackson aumenta in maniera considerevole le sequenze d'azione, rendendo l'opera decisamente più avvincente. Di straordinario impatto visivo sono le scene con gli aracnidi e quelle che vedono come protagonista il gigantesco e terrificante Smaug. La cosa che convince di meno è l'aver inserito un personaggio (Tauriel) che non esiste nell'opera cartacea, scelta fatta per aggiungere alla storia una componente sentimentale di cui non si sentiva il bisogno.
Non parte neanche male, con il personaggio dell’Uomo-Orso e il salvataggio dei nani da parte di Bilbo. Quando si arriva a personaggi che c’entrano niente con l’originale romanzo (Legolas e l’insopportabile elfa femmina su tutti), si cade nella noia e in un clima inutilmente melodrammatico che rende il film lento (ma più breve del primo), con praticamente solo il personaggio di Bilbo a reggere la scena. Non si capisce perché l’orco pallido debba comparire così tanto inutilmente.
MEMORABILE: Il drago e il dialogo con Bilbo, molto ben fatto.
E' vero che per allungare il brodo qua e là si inseriscono situazioni e personaggi un po' inutili (le parti nella città e col barcaiolo, il bel Evans) e l'azione ricorda certe volte un videogioco, ma la perfetta realizzazione di alcune scene madri tolkeniane (Bosco Atro e i ragni; la maestosità della città sotterranea dei nani) rendono il film godibilissimo. Simpatici i nani, odiosi gli elfi, punto di forza è sopratutto Smaug, forse il miglior drago mai realizzato. Bene Mckellen (anche se il doppiaggio di Proietti non convince) e Freeman.
MEMORABILE: Beorn, l'orso mannaro; L'incredibile tesoro dei nani; Tutto il confronto finale Smaug-Frodo; L'apparizione di Sauron.
Capitolo di transizione piuttosto ben realizzato, nonostante vi appaiano i primi veri difetti (l'irritante Legolas, Tauriel e i loro combattimenti da PlayStation). Il buon livello del film si alza di parecchio dalla comparsa di Smaug, villain davvero eccellente (tanto aristocraticamente garbato quanto assolutamente malvagio) che si vorrebbe gustare per più tempo. Gustosa anche la sequenza di Dol Guldur. Menzione per Luca Ward, il cui doppiaggio non eguaglia l'alone di potenza e aggressività di Cumberbatch ma esalta il lato avido e lucidamente speculativo della personalità del drago.
MEMORABILE: "Credi che le lusinghe ti terranno in vita?!" "No, no..." "No, infatti."
Secondo capitolo che si discosta maggiormente dal libro rispetto al precedente dando ampio spazio alle scorribande sotterranee e le acrobazie elfiche. Sacrificato Beorn, ritroviamo il cinico Legolas e un Sauron in incubazione. Bellissima la sequenza della discesa nel fiume e i volteggi di Smaug (ottima la modellizzazione), meno l'aver puntato solo su azione e fiamme.
Buon sequel. Nella versione estesa la prima ora e mezza delizia (su tutto la lotta tra enormi ragni contro i Nani dentro la foresta, anche se si poteva evitare che gli aracnidi parlassero). Nella seconda ora e mezza il top è l'incontro/scontro tra il Drago Smaug e i Nani: l'enorme sputafuoco è realizzato in maniera impeccabile da farlo sembrare realistico. Peccato l'orribile doppiaggio, inadatto. Bellissima la lotta tra Elfi, Orchi e Nani dentro i barili nelle correnti del fiume. Ottime scenografia e fotografia.
MEMORABILE: L'incontro finale con il Drago Smaug.
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Io aggiungerei ancora un proprio, solo per sicurezza (scherzo). L'ho visto in 2D, ma qualcosa mi dice che la lunga scena dei nani nelle rapide possa essere spettacolare in 3D (sembra ideata apposta). Per il resto, non saprei.
DiscussioneDusso • 18/12/13 17:35 Archivista in seconda - 1822 interventi
Puppigallo ebbe a dire: Io aggiungerei ancora un proprio, solo per sicurezza (scherzo). L'ho visto in 2D, ma qualcosa mi dice che la lunga scena dei nani nelle rapide possa essere spettacolare in 3D (sembra ideata apposta). Per il resto, non saprei.
Ruber ebbe a dire: Galbo ebbe a dire: Io l'ho visto in 3D che francamente non mi è sembrato così fondamentale....
eh lo so Galbo ma non e hfr 3d, poi magari solo poche sale nelle grandi città lo daranno in questo nuovo formato.
Un 3d talmente spinto che Smaug te lo ritrovi in braccio??? :D
DiscussioneDusso • 26/12/13 11:49 Archivista in seconda - 1822 interventi
Galbo ebbe a dire: Io l'ho visto in 3D che francamente non mi è sembrato così fondamentale....
Ma si anche io poi l'ho visto in 3D, inizialmente sembrava promettere bene ma invece poi non si va piu' in là della solita profondità. L'unico effetto 3d degno di nota che ricordo è una vespa che ti arriva fin sotto il naso poi nulla da segnalare
Dusso ebbe a dire: Galbo ebbe a dire: Io l'ho visto in 3D che francamente non mi è sembrato così fondamentale....
Ma si anche io poi l'ho visto in 3D, inizialmente sembrava promettere bene ma invece poi non si va piu' in là della solita profondità. L'unico effetto 3d degno di nota che ricordo è una vespa che ti arriva fin sotto il naso poi nulla da segnalare
Si, la vespa l'avevo dimenticata, il 3D è quasi sempre deludente gli unici meritevoli a mio avviso fino a questo momento sono stati Prometheus e Gravity. Il resto è molto fumo, valido solo a rincarare i biglietti al cinema....
Galbo ebbe a dire: Dusso ebbe a dire: Galbo ebbe a dire: Io l'ho visto in 3D che francamente non mi è sembrato così fondamentale....
Ma si anche io poi l'ho visto in 3D, inizialmente sembrava promettere bene ma invece poi non si va piu' in là della solita profondità. L'unico effetto 3d degno di nota che ricordo è una vespa che ti arriva fin sotto il naso poi nulla da segnalare
Si, la vespa l'avevo dimenticata, il 3D è quasi sempre deludente gli unici meritevoli a mio avviso fino a questo momento sono stati Prometheus e Gravity. Il resto è molto fumo, valido solo a rincarare i biglietti al cinema....
Se non lo becco in HFR 3D mi riufiuto di vederlo, questo film sfrutta questa nuova tecnologia che alza il frame rate dal classico 27 fotogrammi al secondo a circa 40/50 al secondo, alcune scene nei combattimenti mi dicono essere favolose con questo nuovo formato.