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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dietro a quella che sembrerebbe una semplice storia di infanzia rapita c'è questa volta molto di più: l'accuratezza con cui viene messa in scena la vicenda è assolutamente fuori dell'ordinario; stupisce soprattutto la capacità di infondere nel film un'angoscia crescente che sconfina a tratti nell'orrore puro. La figura del sospettato numero 1, un ragazzo con evidenti ritardi a cui il padre (Hugh Jackman) di una delle due bambine rapite non dà tregua convinto com'è che lui sappia qualcosa che non vuole dire, ha sfumature inquietanti, e il modo con cui viene trattato colma di pesantissimi sottotesti psicologici un'opera encomiabile fin dal titolo, che gioca sulla doppia valenza del riferimento....Leggi tutto In più, oltre a una regia assolutamente non comune, in grado di calare la storia in una dimensione da incubo che progressivamente s'incupisce, i due protagonisti si rivelano ideali a ricoprire i loro ruoli. Se Jackman è un padre che perde ben presto il lume della ragione precipitando in un vortice entro cui si fa accompagnare da chi non riesce ad opporglisi, Gyllenhaal rifugge la banalità nell'interpretazione, conferendo uno spessore eccellente al suo poliziotto pur non allontanandosi troppo, sulla carta, da personaggi visti in cento altre produzioni. Il tic agli occhi (di tanto in tanto li strizza involontariamente) è reso con encomiabile naturalezza, così come profondamente umano è l'atteggiamento nei confronti di chi gli sta attorno, fondamentale per immergere la truce vicenda in un realismo che ne aumenta l'agghiacciante portata. Ma la forza risiede anche in un soggetto più complesso del previsto, che si avvicina ai thriller più abilmente congegnati per inserire molteplici tracce inesplicabili, sospetti, suggestioni apparentemente fuori luogo che invece troveranno una loro precisa collocazione in un finale forse non del tutto all'altezza ma coerente e nient'affatto gettato via. Un'opera insomma altamente godibile, con qualche rallentamento e una prima parte che non si capisce bene dove voglia andare a parare ma che è propedeutica all'innesco definitivo: quando si comincia a comprendere come si muovono le pedine sulla scacchiera si resta inevitabilmente avvinti, ansiosi di conoscere la soluzione. Non tutto viene chiarito al meglio, qualche particolare sfugge e c'è sicuramente da fare molta attenzione a quanto accade, ma l'impressione è quella di assistere a un dramma insolito, ricco di spunti interessanti e condotto abilmente.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/11/13 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 1/12/13
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Daniela 8/11/13 10:47 - 12606 commenti

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Due bambine scomparse, l'unico sospetto rilasciato dalla polizia per mancanza di prove, un padre deciso a farlo confessare a qualsiasi costo... Dalla trama sembrerebbe l'ennesimo film sul bravo cittadino costretto a farsi giustizia da sé, ed invece è un thriller morale stratificato, non banale, in cui i confini fra vittime e carnefici sono labili. I personaggi, convincenti perché pieni di dubbi e di dolore, sono ben resi da un cast adeguato. Qualche sottolineatura di troppo e il cedimento nel finale non inficiano il risultato complessivo.

Galbo 10/11/13 10:07 - 12372 commenti

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Dopo l'ottimo film precedente, Denis Villenuve si conferma regista di calibro, dirigendo una storia molto forte in modo quasi totalmente privo di retorica. La capacità della sceneggiatura è quella di dipingere ritratti in chiaroscuro dei personaggi che si muovono in un contesto cupo e ricco di ambiguità. La grigia linea di confine tra buoni e cattivi si mantiene fino allo splendido finale. Bravissimi gli attori, con una nota particolare di merito per Jake Gyllenhaal. Buono il doppiaggio italiano.

Greymouser 16/11/13 23:54 - 1458 commenti

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Gran film al cospetto di Dio, questo thriller potente e denso, pieno di stratificazioni citazioniste sempre calibrate e sorprendenti, mi ha fatto riconciliare con un genere che negli ultimi tempi non aveva sfornato capolavori. Il regista, ispiratissimo, inchioda lo spettatore dal primo all'ultimo secondo, senza mai lasciargli la noiosa sosddisfazione di anticipare gli eventi. E la sceneggiatura, finalmente, è di ferro, e non butta fumo negli occhi per mascherare falle e incongruenze. Da applausi a scena aperta.

Dusso 20/11/13 12:13 - 1565 commenti

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Thriller dallo svolgimento non entusiasmante comunque ben fotografato e dai toni cupi. Gyllenhaal, fin troppo imbranato in una prestazione molto meno convincente del solito, fa tutto da solo con una polizia quasi assente. Funziona decisamente di più sul versante drammatico che su quello giallo/thriller.

Cotola 17/11/13 23:50 - 8998 commenti

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Gran bel thriller che avvince ed emoziona come poche volte accade sullo schermo, nonostante la durata inusitata (150 minuti) per un film di genere. Villeneuve punta in alto ed il suo ritratto dell'America di provincia, pur con qualche cedimento, raggiunge un risultato finale assolutamente ragguardevole. La sceneggiatura è ben scritta e alla fine riesce a far tornare (quasi) tutti i conti. Ma il merito maggiore è l'aver costruito dei personaggi ambigui che sarebbero tanto piaciuti a Fritz Lang che vedeva in ogni uomo un potenziale criminale. Da vedere.

Rebis 21/11/13 20:32 - 2331 commenti

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Ci sono almeno venti minuti di troppo, un goffo tentativo di smarcare i protagonisti dalle loro colpe e il sospetto che la densità morale sia meno sfuggente di quanto non dica il diffuso clima autoriale (in fondo i cattivi restano cattivi e l'ambiguità è limitata all'agire dei buoni). Tolti i peli dall'uovo, rimane un thriller intenso e d'impatto, costruito benissimo e diretto con grande rigore formale, in cui la regia di Villeneuve assume una statura pressoché demiurgica, dogmatica, senza per questo scadere nell'afflato tragico. Convincenti gli interpreti, inusuali a tanto livore umano.

Puppigallo 5/12/13 18:18 - 5250 commenti

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Pellicola dura, che non sembra dare adito a speranze. L'abisso di disperazione nel quale precipitano i genitori privati delle loro giovani figlie è reso con notevole maestria, coinvolgendo lo spettatore a tal punto da rischiare di parteggiare per il protagonista anche quando si scatena contro chi, secondo lui, è coinvolto nel rapimento (un semplice sospettato, per di più, con problemi mentali). Persino i freddi colori invernali contribuiscono a creare una pesante cappa su questa tetra, sinistra e contorta vicenda. Un grande esempio di cinema reso tale dalle interpretazioni dell'intero cast.
MEMORABILE: Il faccia a faccia in auto col poliziotto; Massacrato di botte "Dimmi soltanto dove sono..."; La visita alla donna "Faccio ammenda"; Il fischietto.

Mickes2 9/12/13 17:06 - 1670 commenti

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Thriller di buona fattura dove l’oramai abusato tema della giustizia privata si riaffaccia deciso attraverso lo stile granitico e asciutto di Villeneuve. Ma dati gli obiettivi, più che l’impianto morale (un po’ grossolano) rimane l’emotività e il dolore dei personaggi, la costruzione corale pressoché chirurgica degli eventi, la capacità d’interessare lo spettatore scoprendo piano ma intensamente le proprie carte anche grazie a un’estetica plumbea e un’atmosfera piovosa. Ancora una volta, il confine fra demone e angelo è tremendamente sottile.

Myvincent 31/12/13 08:08 - 3722 commenti

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Un drama-thriller lungo più di due ore che racconta del rapimento di due bambine e della catena di eventi che coinvolge famigliari e polizia per ritrovarle. Onore a Jake Gyllenhaal che riesce a tirar fuori un personaggio umanamente credibile; il resto non è straordinario, ma è comunque di qualità. Bello il finale alla E. A. Poe.

Paulaster 27/01/14 10:25 - 4375 commenti

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Storia che attinge a un misto di tensioni tra omicidi seriali, indagini per simboli, reazioni fuori contesto. Lo stile registico lineare è da apprezzare come il taglio invernale, anche se l’eccessiva durata penalizza la resa emotiva. Poi ci sono le frasi epiche, il goccio bevuto dopo 9 anni, qualche deviazione che poteva essere tagliata. Gyllenhaal in parte col suo tic, bravo Dano, la Leo è truccata male, gli altri troppo stucchevoli. La chiusura può soddisfare. Per gli amanti del genere sicuramente più che un buon film.

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Didda23 10/02/14 22:09 - 2424 commenti

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Ancor più straordinario alla luce della mancanza di originalità. Ebbene sì, Villeneuve si conferma regista talentuoso e in quest'opera mostra di saper prendere lo spettatatore per mano, rendendendo il girato significativo ed empatico. La sceneggiatura parte in sordina per esplodere con il passare dei minuti, dosando alla perfezione la tensione narrativa. la fotografia del veterano Roger Deakins è superba (giusta la candidatura agli oscar). L'umanità di Gyllenhaal, la ferocia di Jackman e la fragilità di Dano aumentano lo spessore psicologico. Grandissimo esempio di cinema.

Capannelle 17/02/14 16:35 - 4394 commenti

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Trenta minuti iniziali girati e montati in modo magistrale introducono a un thriller bello teso e ambiguo che ti avvinghia, senza abusare della violenza esplicita, per 2 ore e mezzo senza stancare (forse qualcosa nella parte centrale poteva essere tagliuzzato). Un buon cast e una efficace caratterizzazione dei tre ruoli principali (credibili ma non stereotipati, a cominciare da Gyllenhall). Qualche perplessità sul personaggio che irrompe a metà racconto ma nel complesso tanto di cappello a Villeneuve. Davvero notevole!

France 24/02/14 19:56 - 5 commenti

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Grande film! Soprattutto per la suspense e la sensazione di mistero, davvero molto coinvolgente! Attori bravissimi. Ottima interpretazione di Hugh Jackman in un ruolo per lui insolito. Mi hanno colpito molto le caratteristiche somatiche dei personaggi, in particolare il ragazzo giovane sospettato e la sua "tutrice", attrice giovane ma resa anziana dal trucco. Fa più paura così!
MEMORABILE: La guerra contro Dio.

Nadir 26/02/14 11:11 - 56 commenti

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Senz'altro un film girato e sceneggiato benissimo. Ruoli difficili resi efficacemente da attori che, sebbene non famosissimi, recitano in modo eccellente. Direzione della fotografia essenziale e giustamente scarna per un'ambientazione costantemente "fredda" e tendenzialmente triste, come d'altronde la maggior parte dei personaggi richiedeva. L'unica nota leggermente negativa è per la colonna sonora, quasi insufficiente per contornare una storia che meritava molto di più.
MEMORABILE: L'intera sequenza (girata in modo magistrale) della corsa in macchina verso l'ospedale.

Redeyes 1/03/14 10:21 - 2442 commenti

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Il titolo, parzialmente, rovina la sorpresa della complessità della pellicola che finisce per, inequivocabilmente, lasciarci con una sorta di amaro in bocca. La marcescenza del clima, la realtà di periferia e una certa povertà di fondo accrescono il pathos, sovraccaricando la nostra percezione del dramma. Si apprezzano Gyllenhall, stereotipato ai minimi storici, e un perfetto Jackman. Nonostante una certa lunghezza si giunge al finale senza stanchezza. Villenueve dirige con bravura e ci lascia con un piacevole malessere addosso.

Rambo90 30/05/14 02:56 - 7661 commenti

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Un thriller duro e teso, coinvolgente nonostante la lunga durata (che non inficia assolutamente sull'attenzione, tanto il film è girato bene). La fotografia è ottima, fredda e crepuscolare, quasi un accento sulla violenza dei personaggi; violenza che spesso colpisce ancora di più per quanto dettata da un'estrema umanità. Gyllenhall è bravo, ma Jackman (lontano da Wolverine) è sorprendente per immedesimazione e convinzione. Anche la soluzione non è banale. Ottimo.

Ryo 23/07/14 13:29 - 2169 commenti

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Un ottimo film sul tema della prigionia. Il film inizia con un rapimento, che porta a un conseguente contro-rapimento e continua con un ulteriore rapimento. Tutti per motivi diversi, tutti (secondo la logica del rapitore) giustificati. Un alone di ansia e mistero costante, due magnifici attori come Jackman e Gyllenhaal incarnano benissimo personaggi di grande spessore psicologico.
MEMORABILE: Le escoriazioni inflitte a Alex; Il disegnatore di labirinti.

Nicola81 19/08/14 22:05 - 2831 commenti

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Uno dei thriller più convincenti degli ultimi anni, nonostante una lunghezza che potrebbe preoccupare e un soggetto che, sulla carta, di originale avrebbe ben poco. Una trama ben strutturata (pur con qualche piccolo cedimento) e ricca di risvolti morali e religiosi, in cui tutti i personaggi e non solo le due bambine, appaiono prigionieri delle loro paure e contraddizioni. La regia di Villeneuve unisce talento e senso della misura e le ottime prove degli attori rendono ciascun personaggio estremamente credibile. Da vedere.

Delpiero89 21/09/14 11:59 - 263 commenti

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Solido come una roccia, tiene incollato lo spettatore per quasi due ore e mezza senza mai stancare. Parte da un argomento già trattato (rapimento di bambini) anche da grandi registi (Eastwood e Affleck, per citarne due recenti) ma, nonostante tutto, riesce a essere efficace e diverso. Grande prova di Hugh Jackman. Ambientazioni da favola. Da non perdere, uno dei migliori film in assoluto del 2013.

Jandileida 20/01/15 22:07 - 1558 commenti

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Regia chirurgica, fotografia livida e dolente, sceneggiatura solida e che non perde quasi mai un colpo, personaggi disegnati a tutto tondo e attori in grande forma (fantastico Gyllenhaal, sorprendente Jackman): questi gli ingredienti fondamentali del notevole lavoro di Villeneuve. La durata importante è usata con perizia per tessere la tela di un dramma che parte da uno spunto abbastanza consunto ma riesce a catturare perché svela le sue carte con cura e non cede, quasi mai, a derive moraleggianti e di facile utilizzo. Ottimo.

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Deepred89 15/04/15 18:23 - 3701 commenti

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Dopo una prima parte un po' troppo fredda e dilatata che pare ancorare il film al solito canovaccio tra Mystic river e Un borghese piccolo piccolo, il blocco narrativo si apre a inaspettate e sorprendenti contaminazioni thriller, con rivelazioni mai scontate e dettagli quasi da giallo argentiano (il medaglione), senza che la minuziosa cura a livello di scrittura venga minimamente intaccata. Interpreti ed estetica freddi e misurati, che prendono il volo in prossimità dei picchi narrativi. Finale con citazione giusta al momento giusto. Notevole.

Magnetti 4/06/15 11:37 - 1103 commenti

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Thriller poliziesco bello e avvincente, di quelli che non si può smettere di vedere. Scandisce i tempi della vicenda l'inarrestabile agente di polizia interpretato da Jake Gyllenhaal che, con un metodo tutto suo, sbroglia la matassa. E così nel campo delle moltissime caratterizzazioni di poliziotti/agenti/ispettori visti al cinema, si ritaglia una parte degna di nota fornendo di sicuro la sua migliore interpretazione. Nella disperata vicenda dei due bambini spariti si ritaglia una buona parte anche Jackman che prima sembra esagerare salvo scoprire alla fine che l'esagerazione paga.
MEMORABILE: Il poveretto preso a mazzate da Jackman. Il fischietto.

Xamini 29/11/16 00:53 - 1244 commenti

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Ottimo lavoro di un Villeneuve che conferma di padroneggiare a meraviglia la tensione, evitando ove possibile il superfluo (il finale). Buona parte del merito va anche a una sceneggiatura che lavora bene sulla psicologia dei personaggi portando persone comuni sulla linea di confine (Jackman particolarmente incisivo, in questo senso). La vera protagonista è tuttavia un'angoscia di fondo che si insinua nello spettatore sin dalla rottura della normalità dell'incipit, per non lasciarlo sino all'ultima scena.

Saintgifts 30/10/15 19:13 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Tutti prigionieri, spettatori compresi. Chi non è prigioniero fisicamente lo è psicologicamente; prigioniero delle sue angosce, prigioniero delle sue tare. Il film lo si può visionare su diversi piani, fino a significati più profondi, che chiamano in causa anche una giustizia superiore... funziona sempre. Era meglio forse più corto, ma capisco che anche l'eccessiva lunghezza faccia parte del gioco deciso da Aaron Guzikowski, lo sceneggiatore; Villeneuve e lo staff tecnico hanno materializzato bene una sceneggiatura di prim'ordine. Buone le interpretazioni.
MEMORABILE: Il finale.

Giùan 11/11/15 22:02 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Con Gone girl uno dei migliori esempi di thriller "post-conremporaneo" e, come il film di Fincher, cartina di tornasole di un genere che si nutre ormai soprattutto di metacitazioni. Villeneuve si propone come artefice e ordinatore di una serie di elementi il cui accumulo (spesso meccanico, nell'ultima parte a tratti indisponente) è gestito con cipiglio asciutto, restando lontano da qualsiasi coinvolgimento emotivo. Gyllenhal rende indimenticabile il suo detective cocciuto come Colombo, le cui stereotipie oculari testimoniano però una speciale fragilità.

Pol 26/11/15 13:39 - 589 commenti

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Raramente un thriller mi ha lasciato così soddisfatto: onestamente ero intimorito dalla durata ma fino all'ultima scena sono rimasto a occhi spalancati grazie a una sceneggiatura calibratissima (magari non perfetta, ma avercene) interpretata da un cast di alto livello. Lode a Villeneuve per una messa in scena che pur rinunciando a qualsiasi "effetto speciale" è tutt'altro che piatta (come i grandi classici) e per una scena finale di rara asciuttezza che ti fa concludere la proiezione con un applauso. Esemplare.

Il ferrini 7/06/16 23:15 - 2337 commenti

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Sceneggiatura ben scritta, fotografia gelida, regia solida. Prisoners è carico di tensione ma anche di dramma, affronta temi importanti come la tortura e il giustizialismo, il suo ritmo è lento ma inesorabile e i pezzi s'incastrano scena dopo scena in un macabro puzzle. Molto efficaci sia Jackman nel ruolo del padre impulsivo che Gyllenhaal in quello del misurato detective. Lo scontro fra le due personalità è il vero fulcro del film, che comunque può vantare una soluzione affatto banale e un finale che non si scorda difficilmente.

Mco 8/09/16 16:24 - 2323 commenti

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Piove sul bagnato sulle strade della Pennsylvania. E lo fa in maniera estenuante, confondendo i sentieri della ragione, soprattutto allorquando due famiglie piangono il rapimento delle loro bambine. La violenza chiama violenza mentre la verità riposa da altre parti. Tutti gli intervenuti si muovono alla perfezione, Paul Dano è immenso nella parte di minus habens, Jackman in quella di nemesi scriteriata, Gyllenhaal come uomo di legge. Lungo ma per nulla pesante, si segue con attenzione sino all'ultima scena.
MEMORABILE: La doccia.

Decimamusa 21/09/17 10:59 - 102 commenti

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Buon thriller, che sa miscelare i vari ingredienti soddisfacendo l'appassionato del genere: ben tratteggiata la provincia americana, inquietante nella sua apparente tranquillità, adeguatamente resi i contesti familiari e le psicologie individuali, suspense tenuta desta fino al prevedibile ma comunque intrigante finale. Forse un po' arzigogolata e non sempre facile da sbrogliare la "mappa" degli psicopatici. Bravi gli attori, con una nota particolare per Gyllenhaal, uomo "normale" che rischia di smarrirsi fra le spire più tenebrose del crimine.

Piero68 19/04/18 09:48 - 2955 commenti

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Difficile trovare tare in un film come questo, che ti tiene col fiato sospeso dal primo all'ultimo dei 150 minuti di durata. Anche perché l'argomento è di quelli scomodi e sconvenienti. A voler essere pignoli solo il montaggio non sempre riesce a essere efficace. Ma per il resto Villeneuve alla regia dimostra tutte le sue qualità e Gyllenhaal, con tutti i suoi tic (posticci) è qui davvero un gigante. Una spanna più sotto Jackman, che in questo contesto è come un diesel: ci mette un po' a riscaldarsi. Ottimo cinema, comunque.
MEMORABILE: Gyllenhaal al superiore scettico e rompi: "Va' a farti fottere, capitano!"; La tortura della doccia.

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Ultimo 4/04/20 11:45 - 1652 commenti

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Davvero un buon thriller, crudo e cupo come pochi se ne vedono. La scomparsa di due bambini è solo il punto di partenza per immergersi in una vicenda molto drammatica, anche dal punto di vista psicologico (vedere per credere il personaggio di Hugh Jackman, che non dà tregua a un sospettato...). L'ambientazione fredda e tenebrosa aiuta a far crescere la tensione. Unica pecca è la durata (si va oltre le 2 ore e 20...), ma resta una pellicola da tre pallini.

Silvestro 14/02/21 00:24 - 357 commenti

I gusti di Silvestro

Un film in cui la suspense la fa da padrona dal primo all'ultimo minuto. L'ambientazione nella  fredda provincia americana e i toni abbastanza macabri costituiscono la cornice perfetta di una pellicola che riprende molti degli elementi di questi thriller mantenendo comunque una sua originalità. Come detto, il merito più grande dell'opera di Villeneuve è quello di mantenere il livello della tensione sempre alto facendo sì che lo spettatore rimanga incollato alla sedia fino alla fine. Senza dubbio un film riuscito!

Pigro 16/02/21 10:02 - 9623 commenti

I gusti di Pigro

Non sono solo le bambine rapite a essere prigioniere: lo sono anche i genitori, intrappolati nel loro dolore o nella rabbia che li porta a essere impotenti giustizieri, e lo sono i carnefici stessi dal loro destino. Un film potentissimo, con un’ottima sceneggiatura su un plot intrigante e spietato, che Villeneuve racconta con passione e amarezza, in un’ambientazione di gelida e malinconica provincia. Grande tensione da thriller, ma soprattutto grande coinvolgimento emotivo, che trasforma un prodotto di genere in un affresco sulla fragilità umana.

Simdek 21/05/23 11:13 - 122 commenti

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Il rischio di essere il solito film con sequestro o sevizie era alto, ma la sceneggiatura smentisce il timore di un film trito e ritrito con idee originali e una trama dallo svolgimento inaspettato. Lunghezza insolita e sangue quanto basta a condire un substrato molto americano tra giustizialismo fai da te, case senza protezione e malati di mente a palate. Uno dei migliori thriller degli ultimi anni.
MEMORABILE: La doccia; Le frasi sussurrate da Alex.
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  • Discussione Dusso • 10/02/14 22:36
    Archivista in seconda - 1822 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    @Dusso

    Finalmente visto. Mi è piaciuto moltissimo. A breve il commento


    Ok! no avevo come la sensazione che ti potesse non entusiasmare invece
  • Discussione Galbo • 11/02/14 05:50
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    @Dusso

    Finalmente visto. Mi è piaciuto moltissimo. A breve il commento


    scandalosamente ignorato agli Oscar purtroppo
  • Discussione Capannelle • 12/02/14 20:20
    Scrivano - 3471 interventi
    Me lo state facendo bramare piano piano.. è lì pronto da gustare ma voglio aspettare il momento giusto, come si dice prima il dovere poi il piacere.
  • Discussione Didda23 • 12/02/14 20:37
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Sulla carta dovrebbe piacerti.
  • Discussione Capannelle • 23/10/14 23:58
    Scrivano - 3471 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    (anche se la locandina, diciamolo, nella "O" di Prisoners contiene uno spoiler pauroso per lo spettatore...)

    No via ragazzi, pago la colazione a chi ha notato il particolare nella locandina e pago una sontuosa cena a chi da quello ha capito qualcosa in anticipo.

    Chiedo a Zender se mi alza il voto a 4 pallini.
  • Discussione Zender • 24/10/14 07:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Ma no infatti, impossibile capire qualcosa dalla locandina...
  • Discussione Pol • 26/11/15 13:46
    Servizio caffè - 185 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma no infatti, impossibile capire qualcosa dalla locandina...

    Oddio, anch'io avendo notato "il dettaglio" nella locandina quando ho visto "il dettaglio" nel film ho aspettato il momento in cui sarebbe risultato determinante per le indagini come puntualmente accade. Niente che rovini questo grandissimo film, comunque, anche perchè in effetti fino al momento giusto non si capisce perchè risulterà importante.
    Ultima modifica: 26/11/15 13:51 da Pol
  • Discussione Zender • 26/11/15 17:08
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Certo Pol, effettivamente se uno si mette lì a studiare la locandina a una certa grandezza se ne accorge, ma comunque appunto, come giustamente dici, anche sapendolo può semmai essere divertente avere un indizio in più senza sapere a che serve.

    "Guarda, magari in quella locandina hai visto qualcosa di talmente importante che non te ne rendi conto. Certe volte quello che vedi realmente e che immagini si mischia nella memoria, come un cocktail..."

    Una sfida...

    "Sento che era qualcosa di importante. E così ora è diventata una specie di sfida con la mia memoria".
    Ultima modifica: 26/11/15 20:56 da Zender
  • Discussione Raremirko • 24/12/17 00:19
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Villeneuve mi esalta come pochi; quasi ogni suo film è per me un capolavoro, come questo maestoso Prisoners.

    Tutto perfetto: interpreti, momenti alla Fincher, script, dialoghi, finale aperto, spunti, musiche, caratterizzazioni...


    Avercene di artisti così, avercene, diamine...
  • Discussione Piero68 • 19/04/18 09:57
    Contratto a progetto - 241 interventi
    Quello che mi ha colpito di più nella sceneggiatura è che dissemina un sacco di indizi che sembrano importanti durante il film ma che alla resa dei conti sono soltanto una sorta di didascalia per collegare i personaggi e che alla soluzione del caso non servono veramente a una beneamata mazza. Ci vuole coraggio e conoscenza del mestiere per fare cose del genere.