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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Marco Risi tenta la via del noir all'italiana lanciando l'emergente Luca Argentero come investigatore privato sulle tracce dei più famosi colleghi americani. In una Roma quasi sempre notturna, ben fotografata, si consuma una storia di ricatti e delitti, aperta con cadavere nella prima scena. Ma l'omicidio più importante è quello del figlioccio di un potente avvocato, centrato in auto da un suv all'uscita della discoteca. Schianto fatale proprio sotto gli occhi di Corso (Argentero), ex amante della madre (Herzigova) del ragazzo, la quale ovviamente lo implora di trovare i colpevoli. Risi imposta bene la storia senza renderla incomprensibile come spesso capita, impedisce a tutti di salire troppo sopra...Leggi tutto le righe e trova in Argentero un attore discreto (che si concede pure una celebre scena di nudo integrale): pur non entusiasmando, come prevedibile, l'ex gieffino regge la parte conferendo lo spessore minimo necessario al suo personaggio per non scadere nel ridicolo involontario. Così l'indagine riesce a procedere fluidamente, coi suoi snodi classici e le sue figure secondarie inevitabilmente stereotipate. Si eleva il commissario ambiguo interpretato da un Claudio Amendola duro al punto giusto, cui spetta anche l'onere di guidare il colpo di scena conclusivo, piuttosto inaspettato. Non molto centrati i tentativi di dare spessore psicologico al protagonista affiancandogli un cane a tre zampe o regalandogli un passato tormentato. Meglio concentrarsi sul presente e sui diversi interrogatori, sulle poche tracce da seguire, sugli immancabili tentativi di corruzione e su tutto il corredo da noir classico che Risi predispone con una certa sapienza sfruttando una trama che riserva, fin dall'inizio, qualche piccola sorpresa rispetto ai canoni del genere. Piuttosto inspiegabile il cameo di Frassica pre-titoli di coda: presenta la gara di ballo al dancing richiamando in tal modo il titolo del film, che in verità pare scelto senza gran pensamenti, giustificato da un paio di scene di danza del tutto slegate dal contesto. Cameo da singer invece per l'immarcescibile Shel Shapiro dei Rokes, ancora animatore di serate romane mentre la bella Herzigova si dà alle feste senza sapere che suo figlio in quei minuti sta morendo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/06/13 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/07/15
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Manfrin 8/08/14 16:00 - 391 commenti

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Tentativo riuscito a metà di noir all'italiana, con frequenti atmosfere notturne a sottilineare il buio della nostra Repubblica. Risulta essere un po' un pastrocchio risolto alla bell'e meglio nello sbrigativo finale e non aiutano le poco appropriate caratterizzazioni (vedi Herzigova). Appena guardabile per gli amanti del genere.
MEMORABILE: L'inutile nudo integrale di Argentero.

Cotola 30/06/13 00:24 - 8998 commenti

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Micidiale thriller firmato da Risi che dimostra di non conoscere i meccanismi del genere, innestandovi all'interno bolsi e puerili rimandi all'attualità nostrana: il paparazzo ricattatore (vi dice qualcosa?), la mala politica, la corruzione, il malaffare e via dicendo. E così la noia regna sovrana e allo spettatore (almeno al sottoscritto) non importa un fico secco di quanto accade sullo schermo. Impresentabile il personaggio dell'investigatore privato, esornativi e quindi inutili molti altri. Non una completa vaccata, ma di sicuro un film molto brutto. Potete evitarlo.

Beffardo57 5/07/13 20:29 - 262 commenti

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Una specie di fiction televisiva girata con relativa abbondanza di mezzi. Ma non decolla, non morde, non avvince; si esce indifferenti, blandamente annoiati, con l'impressione di non aver visto nulla di interessante. Citazioni di cinema "alto", da Polanski a Cronenberg, tentano invano di elevare il livello. Nel complesso un'occasione mancata; leggermente irritante, nella sua prevedibilità, la caratterizzazione di Pippo Delbono nella parte del faccendiere di successo. Gli altri interpreti passano senza lasciare traccia.

Digital 24/10/13 20:59 - 1257 commenti

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Già dal titolo "sui generis" si subodorava puzza di bruciato. E così ci troviamo ad assistere a una sorta di noir metropolitano con Luca Argentero (che per nostra sfortuna ci mostra i suoi attributi) che deve risalire a coloro che han deliberatamente provocato un incidente mortale a un giovane di sedici anni. Un film decisamente mal fatto: tra grossolani errori di montaggio (nella macchina distrutta non è presente il guidatore), attori che non sono attori (Eva Herzigova) e una regia ai minimi storici.

Tomastich 17/11/13 18:45 - 1255 commenti

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Nei primi 10 minuti Risi cerca di fare il Sorrentino della situazione (festa sul terrazzo, scena di placida morte come se fosse un Mantegna... ecc. ecc.); il resto è un noir-thriller che si inerpica in tentativi di cinema sociale all'italiana (possiamo dire alla Risi) tradotto e realizzato male. Amendola, poi, è più inguardabile dell'ex G.F. Argentero.

Schramm 15/12/13 12:39 - 3490 commenti

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Fateci capire, è la parodia delle fiction mediaset? A noi potete dirlo: questo è davvero il Risi che ci ha consegnato gemme di tutto rigore come Mery per sempre e Soldati o trattasi di omonimia? E' certo che qui si rischia grosso di finire morti strozzati da risate di pietà o singulti di nausea: script evidentemente concepito durante un'indigestione di cozze andate a male (con una citazione cronenberghiana da corte marziale) e un acting -chiamiamolo così- che nemmeno nei più insostenibili filmini familiari delle vacanze. Marco, per questa volta si chiude un occhio, ma ti prego: non farlo più.

Nicola81 25/05/14 10:55 - 2831 commenti

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Se con Fortapàsc sembrava aver risalito la china, qui Risi incappa in un nuovo passo falso. Deleteria la scelta di Argentero che, assolutamente inadatto a vestire i panni dell'investigatore privato che ne ha viste di cotte e di crude, finisce col togliere credibilità all'intera vicenda; probabilmente comunque, anche con un protagonista migliore non si sarebbe assistito a un film memorabile. Se i tentativi di resuscitare il cinema di genere italiano sono questi, forse è meglio rassegnarsi e vivere di ricordi. Inguardabile no, evitabile senz'altro.

Lythops 24/06/14 21:19 - 1019 commenti

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Tutto sommato, se non facesse continuamente il verso ai molti, troppi film di genere che lo hanno preceduto, sarebbe anche un film accettabile; il problema è che purtroppo ci troviamo di fronte a un continuo déjà vu senza alcuna possibilità di decollo (non lo fanno nemmeno gli aerei ai margini della pista che, appunto atterrano sempre). Diversi elementi irrisolti, taglio televisivo, interpreti poco credibili a parte il cane, per di più simpaticissimo.

Piero68 6/08/14 14:12 - 2955 commenti

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Incomprensibile scivolone di Risi nonostante la presenza di calibri quali Purgatori alla sceneggiatura e il compianto Onorato alla fotografia. Eppure davvero non c'è niente da salvare, in questo film; a cominciare dalla prova dello stesso Risi, cui fa eco la svogliatezza di Amendola e Argentero. Storia noiosa, personaggi improbabili e soliti riferimenti a un certo malcostume italiano. Herzigova che dimostra ancora una volta di non essere un'attrice ed elementi che ricordano tanto La grande bellezza! Sconsigliato.

Nando 6/08/14 01:34 - 3806 commenti

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Un noir poliziesco che vorrebbe rinverdire certi fasti oramai passati; purtroppo il risultato non appare ottimale, nonostante lo sviluppo narrativo non sia malvagio. Interpreti convenzionali: Amendola recita se stesso, la Herzigova ridicola come madre e poi un Argentero totalmente sopravvalutato che, oltre ad apparire nudo, non aggiunge nulla al film. Risi non è un cattivo regista ma poteva e doveva fare meglio.

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Yamagong 6/08/14 11:18 - 274 commenti

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Un thriller senza thrill, un action senza azione, un giallo dove si sa chi è il colpevole sin dall'inizio. Sulla carta avrebbe potuto anche funzionare, ma Cha Cha Cha procede dall'inizio alla fine col freno a meno tirato, osando poco e ottenendo ancora meno. Cast veramente modesto, a partire da un Argentero poco convinto e convincente e una Herzigova che dà il meglio di sé solo quando urla e piange. Qualche ridicolo fiotto di retorica completa un prodotto forse più adatto alla tv che non al grande schermo. Promossa l'evocativa colonna sonora.
MEMORABILE: Argentero che combatte "come mamma l'ha fatto" (segno che, per fortuna, anche il nudo maschile può avere diritto di cittadinanza nel mondo de cinema).

Tarabas 14/10/14 09:58 - 1878 commenti

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Indagine su un avvocato al di sotto di ogni sospetto, intrallazzi romani, ville, barche. E poi il sottobosco dello spaccio, dei fotografi un tempo noti come paparazzi, dei ragazzini con la roba in una tasca e l'Iphone nell'altra per organizzare il giro. Tolto Argentero, che non mi è dispiaciuto, il resto del film non lascia veramente nulla, essendo una rimasticatura senza guizzi di cose viste mille volte. La trama dà altresì l'idea di essere costata poco sforzo. Nel genere, molto meglio Arrivederci amore, ciao di Soavi. Il noir italiano si ferma a MC9.

Delpiero89 18/10/14 13:16 - 263 commenti

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Sinceramente si è visto di peggio. È vero, il film di Risi non va oltre lo standard di certe fiction pseudo poliziesche ma non è neppure così pessimo. Di memorabile nulla, per carità, a cominciare da un Argentero al solito inefficace e una trama piuttosto prevedibile. Il ritmo è tutto sommato buono e l'intrattenimento c'è (anche se non sarà assolutamente grande cinema).

Galbo 29/09/15 05:54 - 12372 commenti

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Per realizzare un noir è probabilmente necessario fare ricorso a degli stereotipi. Qui Risi se ne lascia scappare pochi, tranne per fortuna quello dell'incomprensibilità della trama che peraltro non è nulla di che, anche se il regista tenta di "rimpolparla" con elementi tratti dalla cronaca italiana: faccendieri, intercettazioni, servizi più o meno deviati etc. Un film in cui da salvare c'è solo la discreta fotografia notturna. Per il resto, attori poco in parte e regia anonima. Bruttino e dall'autore ci si aspetta di più.

Rambo90 23/06/16 22:51 - 7660 commenti

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Non è granché questo thriller di Marco Risi, soprattutto per colpa di una sceneggiatura prevedibile, che fa dell'intreccio giallo una storia soporifera, soprattutto per i più avvezzi al genere. La confezione però è buona, con una fotografia adeguata e qualche breve ma ben fatta scena d'azione. Argentero in un ruolo diverso funziona a fasi alterne; meglio Amendola, mentre la Herzigova è proprio fuori parte. Qualche tocco umoristico riuscito, in generale mediocre.

Faggi 9/05/18 15:33 - 1548 commenti

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Obbrobrio para-televisivo che sembra una parodia e purtroppo non lo è. Se ci si imbatte in tale opera è necessaria cautela: prepararsi, dunque, a numerose crisi da caduta delle braccia. Non funziona nulla; è impossibile recuperare l'oggetto in chiave di brutto che diverte: muove solo con stizza al sarcasmo e non si sorride. Vicenda pretestuosa, confusa, ingenua, senza capo né coda; interpretazioni tediose (sulle quali spicca la prova di Argentero: improbabile il personaggio, ancora più improbabile l'interpretazione); regia pessima.

Ultimo 15/06/18 11:49 - 1652 commenti

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Discreto thriller di Marco Risi, ove il protagonista Argentero indaga sulla morte di un giovane, figlio della sua ex amante. Il ritmo resta quasi sempre alto e per questo il film non annoia, pur mancando di una completa chiarezza a livello di sceneggiatura. La prova del cast è di livello piuttosto basso: a parte Argentero non si salva nessuno, nemmeno Amendola, poco convincente nel ruolo.

Alex1988 2/08/18 18:29 - 728 commenti

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Il buon Marco Risi tenta la strada del film noir, in verità senza eccedere. Eppure la confezione è piuttosto buona, a partire dalla fotografia di Marco Onorato (il film è dedicato a lui) che esalta la Roma notturna dei nostri giorni. Ma è chiaro che riportare in auge il cinema di genere che fu è un compito difficile. Comunque chi cerca un thriller italiano senza grandi pretese può ritenersi soddisfatto.
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  • Homevideo M.shannon • 30/10/13 04:10
    Disoccupato - 310 interventi
    Blu Ray 01 H.E. (fotogramma minuto 1:02:04)

    Ultima modifica: 30/10/13 07:34 da Zender