Effetti collaterali - Film (2013)

Effetti collaterali
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Inappuntabile psichiatra (Law) è alle prese con una paziente depressa (Mara) che ha tentato il suicidio schiantandosi con l'auto contro il muro di un garage. E dire che avrebbe dovuto essere contenta, dal momento che suo marito (Tatum) era stato appena liberato dopo un periodo di detenzione... Ci si aspettava il ritorno a una condizione familiare più positiva e invece lo schianto. Lo psichiatra la cura somministrandole un farmaco che però pare ottenere effetti collaterali a dir poco inattesi: con fare totalmente assente la donna accoltella il marito facendoci riagganciare alla scena del prologo, tra le meno rivelatrici di sempre (un po' di sangue, una sedia, un regalo) e...Leggi tutto che ci fa già capire quanto la narrazione proceda frammentaria e volutamente fumosa. Un difetto non da poco che ben presto finisce per nuocere alla godibilità di un intreccio che invece i suoi buoni colpi di scena li avrebbe. Magari non imprevedibili ma in grado di dare una solida struttura al film, che infatti come soggetto aveva più di una freccia al proprio arco. Jude Law è convincente nel ruolo dello psichiatra (fortunatamente marginali le parentesi in famiglia con moglie e figlioletto), Rooney Mara è un po' troppo lagnosa ma funziona in una parte non facile, che deve mantenere la necessaria ambiguità, Catherine Zeta-Jones fa da terza incomoda completando un ottimo trio d'attori. Soderbergh in regia mostra l'usuale competenza concedendosi svolazzi e ricercatezze che lasciano comprendere come le ambizioni siano quelle del thriller di qualità, ma inciampa in una pretenziosità narrativa che si concretizza nella citata incapacità di focalizzare con la necessaria chiarezza gli snodi chiave della vicenda (il movente, per esempio). La cosa si trasforma a tratti in una lentezza dovuta alla prolungata attesa di spiegazioni che definiscano meglio i contorni della storia. Ci si chiede insomma per un bel po' dove si voglia andare a parare, visto che il delitto si verifica molto più tardi del previsto. Da lì in avanti il film ha un cambio di direzione importante che prelude ad almeno un gustoso colpo di scena, condotto poi con toni da autentico giallo che potranno piacere all'appassionato. La sofisticatezza della confezione si avverte anche nella colonna sonora (pur non esaltante), in inquadrature e riprese notevoli e in una fotografia all'altezza. Le basi non mancavano, ma la scelta sciagurata di nascondere le risposte tra le pieghe di una sceneggiatura zoppicante penalizza purtroppo il risultato finale.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/05/13 DAL BENEMERITO NEAPOLIS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/08/20
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Neapolis 3/05/13 14:40 - 184 commenti

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Un film insolito dove la fanno da protagonisti gli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi, che negli Usa, come detto nel film, vengono classificati come farmaci che aiutano a stare meglio. Effetti non sempre classificabili e individuabili e che nel film divengono oggetto di dibattito nella risoluzione di un caso di omicidio. Il finale, in puro stile hitchcockiano, rende il film tutto sommato abbastanza gradevole sia per l'originalità della sceneggiatura che per le buone interpretazioni di Rooney Mara e Jude Law.

Puppigallo 4/05/13 00:17 - 5275 commenti

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Niente di eclatante, né dal punto di vista narrativo né dello sviluppo dell'idea. Ma se non altro la pellicola si lascia vedere, grazie a una protagonista in parte che ci accompagna nel mondo degli antidepressivi per poi riservarci una sorpresa, che se da un lato fa prendere un'altra strada alla vicenda, dandole la giusta scossa, finisce però per banalizzarla un po', soprattutto nel risvolto morboso-lucroso. Law, equilibrato nella prima metà, esagera nel'interpretazione dal momento in cui viene messo all'angolo, risultando forzato. Nel complesso, comunque, non è male.
MEMORABILE: Gli antidepressivi prescritti come confetti (Law li dà anche alla moglie); Mai fare arrabbiare uno psichiatra che esercita ancora (le prescrizioni).

Tarabas 9/05/13 12:58 - 1878 commenti

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Basta un poco di zucchero e la pillola va giù, si porta via ansie, paure, infelicità. A ognuno la sua dose. Sembra partire come una riflessione sul bisogno di welfare chimico proprio della nostra società, poi però il film ripiega su uno sviluppo thrilling abbastanza convenzionale, per quanto non scontato e soprattutto con un buon plot-twist. Soderbergh si concede numerosi e vezzosi fuori-fuoco per mettere al centro la brava Rooney Mara e il sempre efficace Jude Law. Niente più che intrattenimento, ma di buona fattura.

Ryo 13/05/13 01:31 - 2169 commenti

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Bellissimo thriller psicologico, o per meglio dire psicotico. Sceneggiato con grande attenzione ai minimi particolari, recitato benissimo da un'ottima Rooney Mara. Diretto egregiamente; la storia cattura, anche se il finale non è per niente inaspettato ma si conclude nel più "normale" (se così si può definire) dei modi.
MEMORABILE: La scena dell'omicidio; Il dottor Banks che mostra a Emily gli effetti dell'elettroshock.

Capannelle 13/05/13 13:48 - 4411 commenti

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Rispetto alla critica americana qualcosa in più mi aspettavo, a livello di gestione dell'intera storia. Storia che riserva sorprese niente male, camminando pericolosamente sul filo della credibilità (ma nel genere thriller ciò accade spesso). Ebbene sì è un thriller, anche se nella prima mezz'ora pare voler fare tutt'altro. Regia da apprezzare, Law buon protagonista, la Zeta Jones un po' accessoria, fotografia modello instagram.

Cotola 14/05/13 22:37 - 9043 commenti

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Medietà è il termine che meglio si addice al cinema di Soderbergh e questo film non fa eccezione. All'inizio sembra quasi voglia sondare i meandri tortuosi dei farmaci per la mente (molto diffusi negli USA) ed i loro effetti collaterali; nella seconda parte si trasforma in un vero e proprio thriller con un paio di discrete sorprese. Il risultato è più che accettabile, ma come sempre nei (troppi) film di questo regista, manca quel quid che lo renda non dico grande ma almeno pienamente convincente. Buon cast con nota di merito per Ronney Mara.

Myvincent 16/05/13 14:48 - 3741 commenti

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Farmaco-chimica di un delitto quasi perfetto, per un film molto attuale in cui si parla di uso e abuso di psicofarmaci, oramai adottati come la panacea per ogni cosa. Il tema è interessante e la copertina patinata e modaiola, con attori di grido come spesso succede in Soderbergh; che infatti astutamente centra in pieno l'obiettivo. Catherine Zeta-Jones assurda e scarsa attrice nel ruolo di psichiatra occhialuta.

Cangaceiro 17/05/13 19:20 - 982 commenti

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Tra i mille nomi di medicinali snocciolati con saccenza da Law manca il Valium. Peccato perché è quello che rappresenterebbe al meglio il film, una matassa inconsistente e soporifera che rovista nell'abuso americano di psicofarmaci in modo morboso, in stile buco della serratura. Tolto lo sfondo il thriller in sé vale ben poco, con una triangolazione già vista e confusionaria. Il didascalico spiegone finale infastidisce ma è necessario: fin lì non s'era capito nulla. Capitolo Soderbergh: c'è tanta precisone nella sua regia da sembrare insignificante!

Dalive 19/05/13 01:16 - 18 commenti

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Nel complesso accettabile, lascia poca soddisfazione. Lento all'inizio, accelera quando il dottore capisce finalmente l'intrigo, e a questo punto diventa abbastanza scontato. Aspetto positivo e di distinzione rispetto alla media classica dei film, non la solita violenza gratuita e sparatorie, non il solito sesso no limits che promuove false speranze a mariti e/o mogli. Nel complesso grigio ma in tono con l'argomento: psichiatria e depressione. Non aspettatevi un grande intreccio psicologico, è solo elemento di appoggio per la trama giallo-thriller.

Cloack 77 10/06/13 14:47 - 547 commenti

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Denuncia, coraggio, chiarezza e un cast al top; null'altro da chiedere se non mantenere le premesse; invece il tradimento è dietro l'angolo. Gli autori pugnalano lo script alle spalle, le case farmaceutiche, l'abuso di farmaci, tutto cancellato in pochi fotogrammi. Jude Law si accorge di “qualcosa” e vai di thriller, di medici diabolici, di sete di denaro e intrighi di finanza. I personaggi zompettano da una scena all'altra nel tentativo di far dimenticare l'avvio della storia e confondere il più possibile per affrettare una conclusione.

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Deepred89 11/06/13 12:43 - 3706 commenti

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Si parte (e si va avanti per una mezz'ora) come dramma psicologico, si sterza poi verso il thriller in perfetto stile anni 90, tutto echi hitchockiani, avvocati e milioni di dollari, tanto che se vedessimo spuntare un Michael Douglas non ne rimarremmo troppo stupiti. In chiusura complotti e colpi di scena a catena, manco fossimo in un giallo di Lenzi, della serie il troppo stroppia. Rooney Mara bella e giustamente apatica, così così Jude Law, mentre la Zeta-Jones (anche lei così così) nemmeno l'avevo riconosciuta. Più che discreto.

Galbo 25/09/13 08:53 - 12393 commenti

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Il tema della dipendenza dagli psicofarmaci nella cura dei soggetti psicotici è lo spunto di questo film di Sodebergh. Il regista "lancia" il tema (e la prima parte è eccellente) ma fa poi virare il film sui binari del thriller, i cui modelli di riferimento sono l'eterno Hitchock ovviamente, ma anche De Palma. Ben fatto certo (buoni attori, bella ambientazione) e frutto di un "mestiere" solido, ma simile ad altri e meno incisivo di come avrebbe potuto essere.

Redeyes 28/10/13 07:35 - 2449 commenti

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Soderbergh ci induce a navigare nel mare degli anti depressivi. Come in ogni sua pellicola la fotografia è eccellente e gli attori, su tutti la Zeta-Jones e la Mara, sono ottimi. La storia, che parte originale, scivola piano piano verso l'insider trading e una torbido menage. I tempi di sviluppo della trama sono corretti, così come le scene finali che dipanano la matassa. Sono rimasto soddisfatto dalle spiegazioni, non inutilmente esposte ma ben espresse. Al momento il miglior Soderbergh.

Schramm 26/02/14 12:18 - 3495 commenti

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Quando si discosta dall'incapacità di far provare emozioni che ha quasi sempre contraddistinto la sua cinegrafia, Soderbergh fa centro: come già in precedenza, abbracciando le problematiche (etiche, giuridiche, psicologiche) dell'industria farmaceutica fa avvertire l'eritemico formicolio del dramma, per poi provocar vera e propria contusione. Il problema è che d'amblé si lascia successivamente blandire da un crossover opportuno come la maionese sulle fragole che va a inficiare tutto quanto di buono c'è stato nella prima metà del film, e il peggio è tutto per lo spettatore vieppiù disilluso. **

Nancy 15/07/14 15:48 - 774 commenti

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Non si capisce bene dove voglia andare a parare Soderbergh con questo film, a metà tra il thriller e il drammatico, con una trama che parte molto semplice e si dipana diventando man mano sempre più complessa, fino a confondere completamente lo spettatore che esce stordito dalla visione. C'è da dire che gli attori fanno tutti il loro dovere, compreso il da chi scrive poco stimato Tatum (addirittura rimpiango la sua troppo poca presenza!). Il problema sta probabilmente tutto nella parte finale. Non arriva dove vorrebbe.

Giùan 19/08/14 15:12 - 4559 commenti

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A sorprendere (ma in verità è più opportuno dire a continuar a confermarsi) è la fragrante sussidiarietà che la filmografia di Soderbergh continua a manifestare rispetto sia al cinema classico, sia nei riguardi dell'industria del blockbuster. Il film infatti segue una logica che è sì cinematografica (i dejavù depalmiani) ma è a tutti gli effetti (collaterali ovviamente) un prodotto sintetico (nella duplice accezione di sinottico e artificioso). Film postmoderno, cronenbergiano, respingente ma ineludibile. "Chimiche" interpretazioni di Mara, Law e Zeta-Jones.

Piero68 1/09/14 10:10 - 2957 commenti

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Viaggio nel mondo della depressione e dell'assunzione di psico-farmaci; ma poi la seconda parte svolta decisamente nel thriller e assume contorni che all'inizio non ti aspettavi. Insomma, a parte qualche evidente riferimento ad altre pellicole, Soderbergh ci mette tanto mestiere aiutato anche da un cast assolutamente all'altezza. Mara e Law regalano una prova maiuscola e anche il resto del cast non delude. Sicuramente il miglior Soderbergh degli ultimi anni che, per l'ennesima volta, si affida a se stesso per fotografia e montaggio.

Daniela 1/09/14 11:40 - 12662 commenti

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Dopo un tentativo di suicidio, una giovane donna viene curata con antidepressivi che provocano effetti collaterali prima spiacevoli poi drammatici... La prima parte sembra precludere ad un requisitoria contro i colossi farmaceutici e l'uso/abuso di medicinali poco testati, ma, dopo il fattaccio, il film vira nettamente verso i territori del thriller con venature hitchcockiane e più di un debito con Analisi finale. Forzature ed incongruenze, ma la buona confezione e la prova professionale del cast rendono lo spettacolo scorrevole. Meno pretenzioso e più riuscito di altre opere del prolifico S.

Jandileida 10/10/15 13:32 - 1565 commenti

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Solito polpettone soderberghiano fatto di presunta sessualità cerebrale, una (confusa) trama thriller sorprendente come l'invasione tedesca della Polonia nel 1939, una blanda denuncia delle truffaldine attività delle aziende farmaceutiche e lo stile algido del regista che regala sì alcune belle inquadrature ma che alla fin fine annoia anche un po'. Che non rientri tra i miei registi preferiti si è capito e questo film non ha fatto nulla per farmi ritornare sui miei passi. Buone le prove degli attori, ma rimane un filmetto abbastanza insulso.

Rambo90 23/01/17 22:36 - 7697 commenti

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All'inizio parte come un qualsiasi dramma sulla depressione, poi si evolve in thriller psicologico e le cose cominciano a farsi interessanti. Soderbergh infatti riesce a tenere desta l'attenzione dello spettatore con una matassa che si fa via via più intricata, regalando poi un paio di colpi di scena piuttosto inaspettati. Bene Law e la Mara, con Zeta-Jones e Tatum più defilati ma ugualmente importanti ai fini della storia. Finale un po' troppo strascicato, comunque da vedere.

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Il ferrini 3/06/17 22:43 - 2358 commenti

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Soderbergh mette in scena un buon thriller ma soprattutto dirige bene gli attori. La spina dorsale è senz'altro Law, con il quale lo spettatore inevitabilmente si identifica mentre tenta di sbrogliare la matassa. Mara - che ha il personaggio più complesso - occupa spesso la scena, restituendoci un'ottima rappresentazione della depressione. Tatum e Zeta-Jones sono buoni ma defilati comprimari. Il colpo di scena finale non è di quelli che sorprendono particolarmente ma chiude il cerchio dando compiutezza a un discreto film.
MEMORABILE: L'interrogatorio sotto finto pentothal.

Thedude94 7/03/18 23:24 - 1097 commenti

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Soderbergh mantiene senza dubbio il suo stile, raccontando una storia che può sembrare all'inizio una critica sociale all'utilizzo eccessivo dei farmaci per la depressione, ma che poi diventa col tempo un thriller classico ricco di risvolti non proprio sorprendenti. Rooney Mara e Jude Law se la cavano abbastanza, tenendo botta a due personaggi che a lungo andare possono risultare stancanti; inesistente invece la Zeta-Jones. La fotografia come al solito è molto particolare, ricca di contrasto e luminosità alternata. Non male, tutto sommato.

Kozincev 20/12/19 10:36 - 56 commenti

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Inizialmente sembra un dramma sulla depressione e il triste mercato degli psicofarmaci; poi un j'accuse sulla responsabilità degli psichiatri, infine il solito thriller che ribalta ciò che appariva certo. La confezione risulta comunque di alto livello e la noia non sopraggiunge mai (ed è già molto). Convincente come sempre Jude Law, efficacemente odiosa Rooney Mara; a Catherine Zeta-Jones è affidato il ruolo più ambiguo ma non adeguatamente sviluppato dalla sceneggiatura. L'epilogo, pur prevedibile, soddisfa lo spettatore: giustizia è fatta.

Ira72 9/03/20 15:02 - 1313 commenti

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Unica pecca: alcune forzature un po' inverosimili. A parte questo, nulla che non vada in questa pellicola incalzante, trascinante e dalla trama piuttosto originale. Il cast, in primis, offre buone interpretazioni, rendendo accattivanti i personaggi. Spiccano in particolare Rooney Mara, davvero versatile, Zeta-Jones glaciale quanto basta e, ça va sans dire, Jude Law che parte in sordina per poi conferire il succulento ribaltone finale. Pellicola magari non memorabile, ma certamente piacevole.

Katullo 26/05/22 09:24 - 329 commenti

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Un film che deve molto ad un ribaltamento delle aspettative nel senso più diffuso di thriller accostabili (Schegge di paura), pasticciando un po' nella parte centrale, generosamente macchinosa. Restano valide la regia sofisticata e voluttuosa e qualche frangente attoriale. Altro discorso concerne il corpo patologico, misurabile al diapason della sensibilità, trattato con certo vulnus per lasciar spazio all'anima intrigante del più classico dei complotti. Alla fine il rischio che corre il protagonista Law sembra poca cosa; una buona mano arriva dall'ingenuità della controparte.
MEMORABILE: La ost sulla sequenza finale.

Enzus79 31/12/22 22:11 - 2896 commenti

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Davvero notevole: uno psicofarmaco sortisce effetti collaterali su una donna portandola a compiere un omicidio. Thriller di alto livello, che riesce a coinvolgere grazie a molti fattori. La fotografia, a tratti molto cupa, è sublime. L'interpretazione della Mara è a dir poco da applausi (specie in versione originale). Regia di Steven Soderbergh ovviamente efficace.

Anthonyvm 14/02/24 16:39 - 5689 commenti

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La prima parte si comporta come un regolare (e sin troppo palesato) dramma di denuncia contro l'onnipresenza degli psicofarmaci nella dieta medicinale del popolo americano, ma dopo una repentina svolta shock mediana ci si immette in terreni prettamente giallo-thriller, dai contorni persino hitchcockiani, fra colpi di scena a catena e sfide all'ultima astuzia dalle parti di Analisi finale et similia. Tirate le somme, lo script forse non si rivela a prova di bomba, lasciando qualche dubbio su diversi passaggi, ma Soderbergh sa come tenere le redini dello show fino in fondo. Divertente.
MEMORABILE: Lo schianto in macchina contro il muro; La tragedia da sonnambulismo; La Zeta Jones psichiatra in tutta la sua sensualità; Le foto spedite a Jude Law.
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