Taxisti di notte - Los Angeles New York Parigi Roma Helsinki - Film (1991)

Taxisti di notte - Los Angeles New York Parigi Roma Helsinki
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Night on earth
Anno: 1991
Genere: commedia (colore)
Regia: [5e] Jim Jarmusch
Note: Episodi: Los Angeles (Ryder), New York (Esposito), Parigi (Dalle), Roma (Benigni), Helsinki (Pellonpaa)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Cinque episodi per cinque città del mondo. Cinque tassisti (interpretativi rigorosamente da attori “locali” che di notte ascoltano o raccontano, instaurando comunque un rapporto particolare con il loro cliente. 25 minuti a ciascuno (qualcuno di meno per l'episodio francese) per interpretare al meglio il copione di Jarmush da lui stesso diretto. In LOS ANGELES troviamo una simpatica Winona Ryder versione maschiaccio: tassista poco fine, sogna di fare il meccanico e trasporta l’agente cinematografico Gena Rowlands, che tratterà con sufficienza permettendosi di rifiutare una proposta allettante. Un episodio ben recitato e originale, a suo modo spassoso benché...Leggi tutto molto misurato. A NEW YORK si punta invece con più decisione al comico (con classe): il logorroico Giancarlo Esposito si sostituisce all'incapace tassista tedesco Armin Mueller-Stahl e solidarizza con lui. I due si scambieranno battute, con Esposito sempre più stupito dall’ingenua bonarietà del tedesco. Si ride di gusto ed Esposito si propone come valida alternativa a Eddie Murphy. Divertimento e tenerezza. In PARIGI Beatrice Dalle è una cieca piuttosto permalosa che non sopporta le superficiali domande del tassista Isaach De Bankolé. Buona prova dei due ma molta ripetitività (e infatti è l’episodio più breve). Roberto Benigni tassista a ROMA è invece incontenibile: monologa da par suo prima di raccogliere il prete Paolo Bonacelli e asfissiarlo con una confessione “seduta stante” che fa rabbrividire: parla dei suoi rapporti con le zucche, le pecore… Esilarante, è l'episodio migliore, che conferma le incredibili doti improvvisative del toscano. Chiusura a HELSINKI con un tassista che racconta ai clienti un dramma familiare: poco auspicata ricaduta nel cinema più “serio”.

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Manowar79 3/11/09 15:06 - 309 commenti

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Jarmush al suo meglio: manca per un pelo il massimo dei voti a causa di un paio di segmenti un po' sottotono. A Los Angeles una ricca signora scopre di povare ammirazione per una giovane, stravagante tassista e di invidiarne la spontaneità. A Roma, Benigni a ruota libera in una gag insuperabile. A Parigi, l'episodio più introspettivo: una non-vedente esalta sensazioni ed emozioni spiegando le ali e volando lontano dalla banale realtà "visibile". Indovinato il commento musicale di Tom Waits. Un film bellissimo, ma non per tutti.

Galbo 9/12/10 20:53 - 12392 commenti

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Cinque storie in cinque stati diversi che hanno in comune un incontro tra un tassista e il suo (o la sua) cliente. Film insolito e affascinante che ha come centro di gravità l'affabulazione verbale, la parola attraverso la quale avviene un incontro rapiso ma significativo. Ottima sceneggiatura e bellissima fotografia notturna con attori che instaurano una gara di bravura nella quale è difficile privilegiarne uno.

Didda23 8/12/10 14:48 - 2426 commenti

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Jarmush è un regista e uno sceneggiatore di indubbio talento. In questo caso ci regala 5 episodi uno davvero più bello dell'altro e forse per campanilismo l'episodio migliore mi pare quello interpretato magistralmente da Roberto Benigni, esilarante. Gli altri episodi offrono continui spunti di riflessione con dialoghi originali e ben recitati. La Ryder in versione maschiaccio è imperdibile. Come già detto, bello ma non per tutti. Da vedere.

Mickes2 21/09/11 23:13 - 1670 commenti

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Cinque episodi, cinque notti, cinque tassisti, cinque sfaccettature caratteriali accompagnate da un flusso inarrestabile e calzante di parole e sguardi, giostrati a meraviglia dal sopraffino talento di Jim Jarmusch. Stupenda la mascolina Wynona Ryder; al limite del surreale ed esilarante il giovane nero di New York alle prese con Helmut; decisa e profonda Beatrice Dalle; Benigni gigioneggia e ci sguazza nel ruolo del tassista a Roma; c’è anche tempo per un po’ di malinconia in quel di Helsinki. Unico appunto: narrativamente non tutto fila liscio.

Pol 29/11/11 21:07 - 589 commenti

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Probabilmente le ambizioni erano alte, ma sotto sotto quello che rimane è una gradevole commedia ad episodi con qualche tocco di dramma un po' sfocato. Al di là di queste considerazioni ho apprezzato la pellicola: 5 episodi, 5 stili abbastanza diversi, una qualità omogeneamente buona. L'episodio peggiore sarebbe quello di Benigni... se non fosse per Benigni: un vero vulcano che da solo illumina 25 minuti di nulla (Bonacelli assolutamente penoso). Tirando le somme un buon film, anche se personalmente mi aspettavo di più.

Jurgen77 11/01/13 15:58 - 629 commenti

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Bellissimo mix di interpreti, storia originale, a metà strada tra comicità e drammi quotidiani. Ambientazioni ben curate e ottima rappresentazione delle particolarità di ciascun personaggio. Tutti i finali delle storie sono un po' malinconici. A mio avviso i migliori episodi sono quello ambientato a New York che narra del dramma di un immigrato e quello di Helsinki, che si ispira molto al genio di Kaurismaki.

Deepred89 6/06/14 14:08 - 3706 commenti

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Il vagabondare metropolitano tanto caro al regista per l'occasione si sdoppia in 5, con la consueta cura estetica, le consuete ridondanze e i consueti colpi di genio, tra un intrigante elogio della mediocrità (L.A.), un convenzionale incontro tra lucidità folle e lucida follia (N.Y.), un'esile ma fascinosa disquisizione sulla diversità (Parigi), uno scherzo tirato per le lunghe ottimamente interpretato (Roma), una virata malinconica più abile nelle premesse che nella resa dei conti (Helsinki). Più interessante che bello, ma da vedere.

Pessoa 20/01/17 12:02 - 2476 commenti

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Ancora una traduzione di un titolo arbitraria e infedele che tradisce le vere intenzioni di Jarmusch, che utilizza il taxi solo come mezzo per invadere la notte e servircela. Cinque storie diverse per dirci con mesta e sublime poesia che in fondo siamo tutti uguali. Benigni, alla sua seconda prova con Jarmusch, ha divertito molto gli spettatori stranieri; io ho trovato molto belli gli episodi di Los Angeles e Parigi, ma sono tutti dei gioiellini che meritano senz'altro la visione. Fra gli interpreti segnalerei la Ryder, la Dalle, Esposito.
MEMORABILE: Gli sguardi increduli di De Bankolé quando viene "sgamato" dalla cieca Dalle; Benigni e la zucca.

Paulaster 17/04/18 10:08 - 4417 commenti

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Cinque corse notturne dagli States all'Europa. Lo stile di Jarmusch si denota nell'episodio di Helsinki; un buon racconto denso di atmosfera. A livello attoriale Benigni mostra la sua verve e inventiva in un brillante monologo; tra gli altri la Ryder e la Dalle fan qualcosa in più degli altri. Per il resto i dialoghi lasciano il tempo che trovano e si ricorda solo qualche inquadratura cittadina.
MEMORABILE: La pecora Lola di Benigni; La Ryder al telefono dell'aeroporto.

Rocchiola 14/03/23 15:42 - 966 commenti

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Uno dei Jarmusch più divertenti. 5 episodi nell'abitacolo di un taxi in giro per il mondo, 5 modi diversi di vedere la vita e 5 omaggi al cinema amato dal regista di Ghost dog e Dead man. Così l'elogio alla mediocrità di Los Angeles rimanda al cinema di Cassavetes, il turbolento melting pot di New York sembra uscire da un film di Spike Lee, la disquisizione parigina sulla diversità omaggia la scuola francese, l'incredibile confessione romana potrebbe essere un episodio aggiunto dei Nuovi mostri e il malinconico incontro tra sfigati nella gelida Helsinki è puro Kaurismaki.
MEMORABILE: Winona Ryder in versione maschiaccio; La confessione sessuale di Benigni; I battibecchi tra Esposito e Perez di fronte all'incredulo Mueller-Stahl.

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