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TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/10/12 DAL BENEMERITO GREYMOUSER
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Greymouser 19/10/12 20:20 - 1458 commenti

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I soldi possono coprire tutto? Sembrerebbe di sì, ma il prezzo da pagare per l'impunità può essere una vita finta e desolata, come testimonia la parabola qui rappresentata di uno squalo della finanza (un discreto Gere) che sfugge nello stesso tempo a un'accusa di omicidio colposo e ad un crollo economico rovinoso, ma solo per affrontare disastri di altra portata. Niente di particolarmente originale, ma la narrazione è scorrevole, e il risultato complessivamente solido e piacevole.

Dusso 27/03/13 10:28 - 1566 commenti

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Un film con più di qualche approssimazione nella narrazione che il debuttante Jarecki dirige fin troppo in interni. Funziona a "momenti", quando la vicenda giudiziaria assume interesse per lo spettatore. Gere è sempre di grande presenza ma la Sarandon ancor di più, e surclassa la giovane Brit Marling.

Puppigallo 24/03/13 11:14 - 5259 commenti

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Siamo al cospetto di una sorta di Gekko all'acqua di rose (imprenditore senza scrupoli), che ripercorre terreni già battuti e ribattuti in altre pellicole del genere. Gere è professionale; e la banda attorica che gli ruota attorno se la cava dignitosamente. Ma resta un qualcosa di abbastanza superfluo, nonostante la discreta confezione e l'inserimento del detective che, almeno fino alla "genialata" per incastrare il nero, dà un minimo di verve a una sceneggiatura a dir poco prevedibile. Si può anche vedere, ma non lascia il segno, persino nel sommesso e ammiccante finale.
MEMORABILE: La moglie "Quanti soldi vuoi? Vuoi essere il più ricco del cimitero?"; L'incidente (un modo per dare più valore alle opere di un artista mediocre).

Cotola 9/04/13 00:04 - 9012 commenti

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Classico film che si affida al pilota automatico dall'inizio alla fine. L'originalità è ormai dote sempre più rara (non solo al cinema), ma qui non c'è un'idea che sia una. Tutto è trito e ritrito, cotto e stracotto. Prevedibile come le poesie dei bambini il giorno di Natale. Un paio di piccoli sussulti (uno è il modo in cui il detective vuole incastrare Gere) uno dei quali a tempo scaduto. A questo proposito è poi difficile spiegarsi l'evoluzione di un personaggio come quello della Sarandon, fin lì tenuto quasi completamente nell'ombra. Almeno si lascia seguire e il cast è discreto. ** largo.

Galbo 7/05/13 05:52 - 12380 commenti

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In tempi di crisi economica e di grandi speculatori, la storia raccontata in questo film e' quantomai attuale, ma anche ampiamente prevedibile. Ben realizzato, La frode procede su sicuri binari di solido professionismo: il ritmo e' adeguato e gli attori ben diretti danno vita ad una performance incisiva e credibile. Purtroppo la storia non sorprende mai e coinvolge in definitiva assai poco lo spettatore, con l'inevitabile sensazione del già visto, purtroppo importante limite nei film di questo genere.

Beffardo57 21/08/13 21:54 - 262 commenti

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Ennesimo film sulle nequizie del dorato mondo della grande finanza, che si basa fondamentalmente sullo sperimentato mestiere di Richard Gere, assai invecchiato e costantemente in scena dall'inizio alla fine. Il resto del cast non è particolarmente valorizzato (abbastanza sprecata Susan Sarandon, del tutto superflua Laetitia Casta); si salva Tim Roth, sempre molto efficace. La confezione è professionale, ma nel complesso si tratta di un prodotto medio, che dice cose già dette senza distinguersi per un tocco di originalità. Irrilevante.

Saintgifts 3/09/13 08:58 - 4098 commenti

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Il film narra vicende che a noi italiani fanno un po' sorridere (siamo abituati a ben altro in questo campo). Se non altro viene ribadito, una volta di più, che per queste cose tutto il mondo è paese. Perciò nonostante l'ottima confezione e la professionalità degli attori, la visione non prende più di tanto; al contrario il finale è molto buono, con una chiosa purtroppo realistica. Risulta pacchiano il tentativo fatto dagli investigatori per incastrare il protagonista, con mezzucci da piccoli falsari. Un prodotto di cui non si sentiva la mancanza.

Piero68 25/03/14 09:12 - 2955 commenti

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Una sceneggiatura per niente fresca e un Gere quasi sul viale del tramonto fanno di questo film un mediocre intrattenimento senza troppe pretese. Anche la regia non è che brilli e le prestazioni del cast in generale lo dimostrano. Roth e Gere potevano essere due validi antagonisti e protagonisti di gustosi scontri verbali; invece gravitano senza venire quasi mai a contatto. Qualche tecnicismo di troppo, poi, rende complicati alcuni passaggi a chi non mastica di finanza. Sarandon ridotta a tappezzeria e Casta non pervenuta. C'e di meglio in giro!

Didda23 26/03/14 08:59 - 2426 commenti

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La vicenda si fa seguire con attenzione, nonostante la prevedibilità la faccia da padrona soprattutto per quanto riguarda la costruzione della tensione e l'edificazione delle scene madri. Peccato che la regia di Jarecki sia debole e statica e la fotografia da fiction non aiuti di certo. Gere è meno peggio del solito e spicca in un cast che va dall'anonimato della Casta allo spreco di risorse umane (la Sarandon). Si salva dalla mediocrità per il ritmo e per il finale.

Cangaceiro 27/03/14 14:51 - 982 commenti

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Non lascia molto da dire questo film con un uomo solo al centro della scena, stretto tra due fuochi sullo sfondo di un'impunita finanza creativa. L'intrigo sarà pure ben sceneggiato ma è davvero logoro, non c'è la minima parvenza di novità. Si naviga a vista senza infamia e senza lode all'insegna della più totale prevedibilità. A Gere spetta la maggior parte del lavoro (poco spazio per Roth e soprattutto Sarandon, quattro scene in croce per lei), si guadagna l'onore delle armi ma non riesce a dare quel quid in più. Bipalla, per esser larghi di manica...

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Magnetti 28/03/14 19:18 - 1103 commenti

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Il film non colpisce per la storia in se stessa che risulta mediamente interessante. Più meritevole è il disegno dei personaggi: Richard Gere (l'uomo che si è fatto da se che non crolla mai) e la Sarandon offrono una buona prova contribuendo a non annoiare fino al finale che mi ha soddisfatto. E qui infatti che si tirano le conclusioni con una visione caustica della vita tipica della società dell'alta finanza che non differisce in nulla dalle rigide leggi della natura. Non memorabile ma vedibile.
MEMORABILE: Gere che spiega alla figlia il perché di "certe macchinazioni": "io sono il patriarca". La Sarandon-casalinga che mette in riga il marito.

Nando 31/03/14 15:16 - 3810 commenti

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Pellicola abbastanza canonica che ha il pregio di far credere allo spettatore che alla fine qualcosa di importante succederà, salvo lasciarlo quasi a bocca asciutta. Narrazione abbastanza scontata nello sviluppo narrativo e dotata di un finale tronco. Gere appare in palla ben supportato da Roth mentre la Sarandon delude nonostante il ringalluzzimento finale.

Hackett 2/06/14 11:48 - 1865 commenti

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Thriller personale e familiare ai tempi della crisi. Gere misurato come sempre ci rende un personaggio dalla moralità ambigua come i tempi che viviamo, dove il benefattore è il primo dei peccatori e lo sfavillante luccichio dei soldi è solo un velo sopra la finzione. Onesto film, niente di memorabile.

Manfrin 22/08/14 11:35 - 391 commenti

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Fiacco tentativo di thriller imperniato sull'interpretazione dell' (ex?) bellone Gere, che cerca di salvare il salvabile. Le premessse sono buone, ma dopo la morte della sua amante il buon Richard annaspa tra intrighi finanziari e familiari che fanno scemare l'interesse iniziale. Sprecata la Sarandon.

Domino86 27/09/14 20:14 - 607 commenti

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Classico thriller finanziario con al suo interno un dramma sentimentale. La pellicola non ha niente di particolare o di non già visto, gli attori stessi non sfoggiano particolari eccellenze nei ruoli che interpretano. Da vedere ma senza troppe pretese.

Daniela 7/12/14 21:15 - 12626 commenti

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Proprio mentre sta mettendo a segno una compravendita truffaldina che gli consentirà di evitare la bancarotta, un ricchissimo uomo d'affari rischia di essere implicato nella morte accidentale della sua amante... Gli squali della finanza sono persone con pochi scrupoli disposte a tutto: per rendere interessante questa scoperta dell'acqua calda ci voleva una storia meno prevedibile, personaggi meno stereotipati, una sceneggiatura grintosa oppure prestazioni attoriali di rilievo e non soltanto discrete: non è questo il caso per cui la pellicola, pur dignitosa, è destinata a lasciare poche tracce.

Pinhead80 4/03/15 18:00 - 4719 commenti

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Quello che si potrebbe definire un film senza infamia e senza lode. Non c'è alcuna novità nella sceneggiatura, che appare debole e scontata. Per carità, gli attori ci sono e lavorano anche bene con quel poco che hanno a disposizione (sempre in termini di sceneggiatura), ma Jarecki pare svolgere il compitino senza azzardare nulla, quasi avesse avuto paura di fare flop. Ne esce un film senz'anima che si dimentica velocemente.

Rambo90 21/04/15 23:35 - 7679 commenti

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Film di routine con una buona confezione e una regia corretta, penalizzato da una storia prevedibile e fin troppo convenzionale. A dare punti alla pellicola sono le interpretazioni di Gere e Roth, entrambi ben calati nei rispettivi personaggi e molto convincenti. Il ritmo non langue mai e così si arriva alla fine senza noia, ma anche senza veri scossoni. Non male.

Ira72 30/06/21 06:43 - 1309 commenti

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Un classico del cinema (Richard Gere) per un classico della cinematografia (apparente famiglia idilliaca ove, invece, il capofamiglia senza scrupoli si concede anche diverse scappatelle con il beneplacito della moglie, che di certo non rinuncia ai benefit economici acquisiti). Tutti eseguono discretamente il compitino e il film scorre in modo fluido. Ma non c’è nulla di azzardato o che non sappia di déjà vu, motivo per cui la pellicola è destinata ad essere confusa con le mille altre in circolazione e presto dimenticata.

Anthonyvm 21/07/21 15:40 - 5640 commenti

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Miliardario con diverse grane finanziarie provoca accidentalmente la morte della sua amante e si ritrova un'altra bella gatta da pelare. L'ipocrisia e la disonestà degli uomini d'affari non sono materia nuova e l'approccio di Jarecki è coerentemente routinario, specialmente sullo studio dei protagonisti (la figlia idealista che si oppone, la moglie superficiale, il povero capro espiatorio di colore, il poliziotto subdolo). Il cast è rispettabile e la storia non va mai sopra le righe, ma forse è proprio questa la ragione per cui a fine visione rimane ben poco da conservare. Anonimo.
MEMORABILE: L'incidente stradale; Confronto con la figlia al parco; La foto compromettente in tribunale; Il colpevole Gere abbraccia l'ignara madre della vittima.

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  • Discussione Galbo • 16/03/13 06:30
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Il film è uscito al cinema con il titolo La frode
  • Discussione Zender • 17/03/13 07:19
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Mai detto di mettere l'anno in cui esce da noi, Ruber. Sempre detto che bisogna mettere l'anno in cui il film esce nei cinema o comunque viene diffuso pubblicamente in qualsiasi parte del mondo. E il film ha ampiamente girato nei festival, nel 2012.
  • Discussione Ruber • 18/03/13 01:52
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mai detto di mettere l'anno in cui esce da noi, Ruber. Sempre detto che bisogna mettere l'anno in cui il film esce nei cinema o comunque viene diffuso pubblicamente in qualsiasi parte del mondo. E il film ha ampiamente girato nei festival, nel 2012.

    ok altra regola cambiata, va bene cosi, anzi cancello il mio post cosi ti metti in pari...
  • Discussione Zender • 18/03/13 07:32
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ruber, se ti inventi le regole e poi dici che son cambiate non è colpa mia. Non è MAI stato così (non un solo giorno in questo sito, e d'altronde basta che guardi le date di tutti i film stranieri inseriti fino a oggi per capirlo) e ti invito a cercare un solo post in cui io abbia detto il contrario. Oltretutto già una volta avevi sparato sta cosa e ti avevo spiegato che non era così (e poi sono io che ho poca memoria, vabbè).

    Tanto per dire, il primo che son riuscito beccare, di un anno fa, ma l'avrò scritto altre cento volte...

    https://www.davinotti.com/forum/discussione-generale/betrayal/10028114
    Ultima modifica: 18/03/13 08:33 da Zender
  • Discussione Ruber • 18/03/13 15:19
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ruber, se ti inventi le regole e poi dici che son cambiate non è colpa mia. Non è MAI stato così (non un solo giorno in questo sito, e d'altronde basta che guardi le date di tutti i film stranieri inseriti fino a oggi per capirlo) e ti invito a cercare un solo post in cui io abbia detto il contrario. Oltretutto già una volta avevi sparato sta cosa e ti avevo spiegato che non era così (e poi sono io che ho poca memoria, vabbè).

    Tanto per dire, il primo che son riuscito beccare, di un anno fa, ma l'avrò scritto altre cento volte...

    https://davinotti.com/index.php?forum=10028114


    si e noto anche come ti ha risposto buio...e ha fatto molto bene.

    Buio ha ragione da vendere, infatti un film non viene mai distribuito quando viene fatto, ma ad alcuni mesi di distanza, in alcuni casi anche di qualche anno se ci sono prblemi di distribuzione o controversie, quindi al massimo si potrebbe mettere l'anno che compare su imdb, visto che da li copiamo cast e regia, e cosi non si avrebbeo piu problemi.

    Se un film viene girato oggi e viene messo in distribuzione fra 6 mesi sarà 2013, ma se viene girato oggi e vine distribuito tra un anno sarà 2014, ma se per caso negli USA nel caso di un film americano dove vengono per prima distribuiti (come e normale cosi come da noi i nostri italiani) i film nelle sale cosa si fa si mette 2013 per le sale americane e poi 2014 per tutto il resto del mondo, mi sembra una boiata, ci si metta daccordo una volta per tutte e si metta l'anno che compare su imdb e cosi si va sul sicuro, e si avrà l'anno in cui per la prima volta viene distribuito nelle sale, ovviamente fanno discorso a parte anteprime di mostre e fiestival e altri discorsi del genere.
    Ultima modifica: 18/03/13 15:46 da Ruber
  • Discussione Zender • 18/03/13 20:14
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Ma infatti guarda che mettiamo appunto l'anno di Imdb in linea di massima, che usa l'identico sistema nostro (e calcola come noi la visione in eventuali festival). Solo che siccome Imdb con i titoli italiani a volte non è preciso perché non ha le fonti giuste, ogni tanto lo correggiamo. Tutto il resto del tuo discorso non lo capisco.

    Il discorso era (ed è) molto semplice: va messo l'anno della prima proiezione in pubblico (o trasmissione, per le serie o i filmtv), che questa avvenga in Italia o in Norvegia o in Usa. Quindi non c'entra nulla che questo film sia uscito da noi nel 2013. In Usa era già uscito l'altr'anno e va quindi come data il 2012.
  • Discussione Buiomega71 • 18/03/13 21:34
    Consigliere - 2 interventi
    Sono d'accordo con Ruber. Almeno io l'ho sempre vista così.

    Esempio: Salta fuori un film che Fassbinder girò nel 1972, ma solo nel 2013 viene scoperto, ovvio che il film e del 1972, non certo del 2013 (sarebbe assurdo se non grottesco)

    Io guardo sempre il (quando posso) l'anno del copyright sui titoli di coda, e non sbaglio mai facendo così

    Imdb e abbastanza azzeccato riguardo l'anno del film in questione, tranne alcuni casi...

    Ma forse io non faccio testo, visto che guardo l'anno di produzione e non l'anno di uscita del film
    Ultima modifica: 18/03/13 21:35 da Buiomega71
  • Discussione Ruber • 18/03/13 22:13
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Sono d'accordo con Ruber. Almeno io l'ho sempre vista così.

    Esempio: Salta fuori un film che Fassbinder girò nel 1972, ma solo nel 2013 viene scoperto, ovvio che il film e del 1972, non certo del 2013 (sarebbe assurdo se non grottesco)

    Io guardo sempre il (quando posso) l'anno del copyright sui titoli di coda, e non sbaglio mai facendo così

    Imdb e abbastanza azzeccato riguardo l'anno del film in questione, tranne alcuni casi...

    Ma forse io non faccio testo, visto che guardo l'anno di produzione e non l'anno di uscita del film


    Sono assolutamente daccordo con te Buio, io metto sempre l'anno di imdb e mi trovo bene, poi e su questo Zender ha ragione c'è il discorso dei film italiani su cui magari imdb può non essere preciso, ma sono casi rari.

    Alla fin fine ho trovato un utente daccordo con me menomale.