Ladro lui, ladra lei - Film (1958)

Ladro lui, ladra lei
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B. Legnani 14/06/07 19:46 - 5519 commenti

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Piccolo film, che si basa su accelerazioni estemporanee, ripiombando poi nei meandri della lentezza, che talora paiono avvolgersi su se stessi, girando a vuoto. Gradevole come sempre il grande Alberto Sordi. Molto caruccia, ma nulla più, la Koscina. Ho l'impressione che vedere Delle Piane sia più divertente adesso di quanto lo fosse all'epoca.

Pol 26/11/07 12:30 - 589 commenti

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Film modesto di per sé ma con un Sordi in grande spolvero, che nei panni di un furbo truffatore sembra non doversi neanche sforzare per risultare credibile e, soprattutto, divertente. Ovviamente è lui a mandare avanti la pellicola, ma anche i personaggi di contorno risultano godibili. Certo la parte romantica con la Koscina può risultare zavorrante, ma tutto sommato non è prevaricante rispetto ai siparietti delle truffe sordiane (vero motore del film).

Pigro 2/08/08 09:04 - 9623 commenti

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Il titolo già racconta tutto, se poi a rivestire i ruoli dei due ladri-truffatori di bassa tacca sono Alberto Sordi e Sylva Koscina, allora siamo di fronte alla classica commedia all’italiana d’ambiente romanesco (un nutrito e capace gruppo di attori rinforza il cast). Certo, di per sé il film è poca cosa e merita il dimenticatoio, ma alcune gag di Sordi, impegnato in vari travestimenti, si avvicinano al pantheon delle sue scene migliori.

Matalo! 23/10/08 17:00 - 1378 commenti

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C'è la storia romantica e questo prezzo lo si doveva pagare per forza; due risate e due baci tra belli e si pescavano pubblici differenti. Devo dire che questo film che contiene delle gag non indifferenti del nostro Alberto gli fa indossare gli abiti e le... divise di un eroe scanzonato più da commedia leggera americana che italiana. In fondo Cencio non è né sordido né meschino bensì vitale e astuto. E questo può sembrare talvolta stonato per i registri consueti dell'attore che regge meglio quando è borghese piccolissimo. Divertente, comunque.
MEMORABILE: "A reggina cel ce sta no scalino".

Galbo 22/11/09 09:30 - 12372 commenti

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Storia di ladri in ambiente borgataro romano. Il film è penalizzato dal ritmo altalenante. Il suo pregio la buona interpretazione del cast, con una bella prova di Sordi a cui la Koscina fa da efficace spalla. Buona anche la prova dei caratteristi. Tutto sommato vedibile per una serata all'insegna dell'evasione.

Il Dandi 23/04/12 13:44 - 1917 commenti

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Commedia nostalgica: ci sono cose invecchiate malissimo (stucchevole la storia d'amore tra Ettore Manni e la Koscina), altre ancora sorprendenti: Sordi mette in scena alcune delle sue gag più memorabili (l'ingresso in carcere travestito da carabiniere, la truffa all'ufficio delle tasse, la sfuriata in finestra travestito da prete) ma quando non c'è lui in scena l'attenzione cala, sebbene alcuni personaggi di contorno (Riva e Carotenuto) siano apprezzabili. Non male.
MEMORABILE: "Prima di morire un ladro s'è voluto toglie la soddisfazione de manda' er derubbato in galera!"

Stefania 25/04/12 23:37 - 1599 commenti

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Ladro lui, ladra lei, ladri un po' tutti: un po' anche... i derubati, perché, come confessa Ettore Manni alla Koscina, tutti i negozianti hanno qualche piccola disonestà da farsi perdonare. Indulgenza plenaria, quindi, per questi due Robin Hood di borgata, l'una redenta dall'amore, l'altro rassegnato al suo destino di villeggiante a Regina Coeli, in questa commedia all'italiana che è piccola, perché manca quel quid di autentica cattiveria che potrebbe farla... grande, come tante altre coeve. Sordi camaleontico, la Koscina troppo "signorina perbene". Simpatico, senza mordente.
MEMORABILE: "Qui a Regina Coeli ce metteranno 'na targa: dal 1600 questa fu la residenza ufficiale della famiglia di Cencio!"

Graf 25/10/13 03:04 - 708 commenti

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Zampa mette da parte la sua corrosiva vena satirica e dirige un filmetto che si regge quasi del tutto sul trasformismo funambolico di Sordi. L’ambiente del carcere viene descritto con docile bonomia come se fosse un convitto per educande, manca qualsiasi graffio sarcastico o risvolto amaro, prevale la farsa spensierata e lo schizzo bozzettistico dei personaggi; solo quando entra in scena Sordi il film innalza il tono e la tensione comica primeggia e si impone. Ottimo Carotenuto, solo bella la Koscina.
MEMORABILE: La scena del ristorante all'aperto su Monte Mario con Sylva Koscina e il signor Raimondi è veramente panoramicissima e da mozzare il fiato.

Fabiorossi 29/11/13 20:01 - 67 commenti

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Non abbiamo bisogno di sforzarci troppo per ricordare un Sordi mattatore della scena cinematografica ma, senza dubbio, questo è il film che gli ha permesso di mettere in mostra tutte le sue doti istrioniche nonché comiche. Supportato da un cast di primissimo ordine formato da talenti quali Bonucci, Carotenuto, Delle Piane e altri, il film, veloce e serrato, si snoda tra colpi di scena e gag che mantengono lo spettatore incollato alla poltrona regalandogli un'ora e mezza di puro divertimento. Consigliato e da non perdere.

Almicione 3/07/14 02:17 - 764 commenti

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Commedia poco più che dozzinale a malapena ravvivata nella seconda parte da un Sordi in buona forma. Non è una scelta saggia basare la comicità sul lassismo popolano e sulla delinquenza, principalmente perché non suscitano il riso (forse potevano farlo nel lontano 1958). La pellicola è in generale male congegnata, con un intreccio di scene non ben strutturato; la storia sentimentale - e il suo mediocre "lieto" fine - non fa che aggravare la situazione. Non eccellente Manni. Deplorevoli le scelte di Zampa.
MEMORABILE: La sequenza in cui Cencio si veste da prete.

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Nando 11/09/14 02:16 - 3806 commenti

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Commedia italiana che si avvale di un grande Sordi inserito nel suo ambiente più consono, la romanità per eccellenza. Vicissitudini popolari con una Koscina bella ma doppiata. Piacevole per le situazioni e i momenti esilaranti e poi un plauso a Riva, Carotenuto e il gentile Manni. Da rivalutare nonostante la semplicità.

Rambo90 21/11/14 02:11 - 7661 commenti

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Simpatica commedia di Zampa, retta principalmente dall'istrionismo del Sordi primo periodo, che spara battute in romanesco e si diletta in truffe di vario tipo. Insieme a lui la bella Koscina, l'insignificante Manni e i riusciti ritratti di antipatici affidati agli ottimi Carotenuto, Bonucci e Riva. La sceneggiatura indugia un po' troppo su alcune parentesi romantiche, ma c'è di che divertirsi.

Daniela 4/06/15 17:19 - 12606 commenti

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Ladruncolo borgataro coinvolge nei propri maneggi truffaldini la fidanzata ma questa, una bella ragazza di buon cuore, vorrebbe condurre una vita onesta ed è anche attratta da un commerciante di stoffe con la testa a posto e serie intenzioni (matrimoniali)... Zampa(te) a corrente alternata: il Cencio di Sordi, pur non del tutto centrato, suscita simpatia per le sue trovate ed i suoi travestimenti, il cast di contorno è coi fiocchi, ma le lunghe parti in cui a dominare la scena sono l'impettita Koscina e il surgelato Manni risultano yffuise

Liv 29/09/15 14:14 - 237 commenti

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Filmetto, commediola italiana, o meglio romanesca, che cerca di unire il comico al romantico. Quest'ultimo aspetto dovrebbe essere tagliato (cosa fattibile senza conseguenze) assieme ad altri momenti fiacchi; ne uscirebbe un buon episodio, interamente godibile e dal buon ritmo. I montaqgisti dilettanti, con un buon programma a video, si possono divertire. Grande Sordi nei suoi Anni d'Oro. Peccato che un ottimo regista come Zampa non si sia impegnato di più.

Maxx g 13/07/19 22:28 - 631 commenti

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Simpatico film di Luigi Zampa con un Alberto Sordi piuttosto in forma, spalleggiato da una Sylva Koscina tutto sommato godibile. La storia è simpatica e ricorda le truffe felliniane alla Il bidone, realizzato solo tre anni prima da Federico Fellini. L'ingrediente in più è l'efficace presenza di noti caratteristi, da un giovane (21 anni) Carlo Delle Piane a Mario Riva, Marisa Merlini e Mario Carotenuto. Per una serata senza impegno.
MEMORABILE: La scena in cui Cencio fa entrare un carabiniere in una casa spacciandola per propria: scena breve ma esilarante.

Minitina80 4/12/19 09:03 - 2976 commenti

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Troppo grande il divario tra Sordi e il resto che lo circonda. Il suo Cencio è uno dei personaggi più riusciti di sempre, in grado di incarnare in maniera sublime il giovane ladro di borgata, dandogli un’aura di positività a mascherare una condizione scomoda dalla nascita. Si apre una finestra sulle periferie povere e disagiate di Roma,facendole apparire diverse, permettendo di maturare un’empatia forse immotivata, ma genuina. Peccato non ci siano altri attori in grado di reggere il passo, altrimenti avrebbe rasentato il capolavoro.

Zampanò 21/03/20 12:18 - 381 commenti

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Zampa è una garanzia anche quando la sceneggiatura ha il ventre molle. Ma qui deve rattoppare un po'. La commedia vive di quadri ben fatti (la borgata, le truffe) e bozzetti da mezzo fotoromanzo. Su tutto soffia l'Alberto Sordi anni 50 in consueto stile tornado: dominatore eccessivo quando non trova contrappunti validi (come Franca Valeri ne Il vedovo) e la Koscina, pur rigogliosa, non lo è. Una chicca la carrellata di saluti e baci a Regina Coeli.
MEMORABILE: Sordi, ladro, vestito da maresciallo porta il ricettatore in galera.

Renato 15/06/20 15:48 - 1648 commenti

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Commedia di Zampa costruita sulla coppia Sordi-Koscina, un trio che darà migliori risultati nel successivo Il vigile. Qui infatti Albertone va abbastanza per conto suo, e lei si innamora invece di Ettore Manni dopo alcune peripezie di scarso interesse. Alcuni tocchi di realismo stonano forse con il tono generale della pellicola, ma sono oggi interessanti a livello visivo e documentale. Nel cast secondario spicca l'ottimo Vinicio Sofia nei panni di un burbero brigadiere.
MEMORABILE: Sordi in abito talare che strilla "E bisogna che ve n'annate!" dalla finestra.

Paulaster 25/08/21 09:55 - 4375 commenti

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Commessa si licenzia per via delle attenzioni dei titolari al suo fisico provocante. Partenza non banale (le molestie alle donne e tentativo di ravvedimento dei maschi). La moralità della Koscina ha però il fiato corto se poi accompagna Sordi (stavolta alterno come resa comica) nelle sue avventure illegali. I colpi e le estorsioni messi in atto dai due sembrano il ringiovanimento di situazioni create da Totò, in cui non si pensava alla critica sociale ma solo all'intrattenimento. La svolta finale con la promessa di matrimonio è all'americana, solo per chiudere bonariamente.
MEMORABILE: Il gioielliere portato in prigione; Riva che condona tutte le spese false; Sordi che rientra in prigione.

Pessoa 6/03/22 18:44 - 2476 commenti

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Il comico puro non è propriamente nelle corde di Zampa, che ha fatto quasi sempre di meglio, ma a salvare il film dalla noia ci pensa un Albertone in stato di grazia, capace di tirar fuori dal cilindro alcune fra le sue gag migliori. Bene anche la Koscina, che con Sordi ha sempre dato il meglio di sé, mentre il resto del notevole cast appare un po' sottotono, schiacciato da uno script che spesso e volentieri segna il passo. Si ride comunque parecchio e nonostante tutto ne vien fuori un buon film, soprattutto se paragonato a molte insulse commedie dei giorni nostri sullo stesso tema.

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Gottardi 21/03/22 11:02 - 394 commenti

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In una borgata romana il fratello entra ed esce dal carcere per furtarelli e piccole truffe, mentre la avvenente sorella vorrebbe un lavoro onesto ma è licenziata perché non è disposta a scendere a compromessi. Film spiccatamente romanesco nella sua accezione più genuina, che rappresenta un microcosmo di personaggi simpaticamente cialtroni, truffaldini e ingegnosi, ma anche facenti parte della borghesia "rispettabile", che si arrabattano per tirare a campare. Realtà oggi degradate erano più sfumate negli anni 50, e ne risulta un film gradevolissimo e divertente. Sordi irresistibile.
MEMORABILE: Carotenuto, Riva, e Bonucci allo stadio nel derby romano; La sfilata all’atelier di moda.

Fabbiu 30/12/22 17:55 - 2133 commenti

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Sordi è Cencio, un ladruncolo di periferia che come il padre prima di lui vive entrando e uscendo dal carcere. Quando è fuori, oltre a escogitare il prossimo colpo, deve anche proteggere la bella Sylva Koscina, che in realtà vorrebbe vivere onestamente ma ha sin troppe pressioni da parte degli uomini che tendono sempre ad approfittarsi di lei. Si esaurisce davvero tutto qui, con Sordi che si veste da poliziotto e da prete ripetendo il canovaccio visto sin troppe volte dei furtarelli spesso ingegnosi (qui nemmeno più di tanto). Certo Sordi è in gran forma e appare pure divertito.
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  • Curiosità Fedemelis • 14/11/13 09:48
    Fotocopista - 2137 interventi
    I gol della Lazio e della Roma nel derby che Raimondi (Ettore Manni) vede insieme ai suoi amici, durante al quale discuto della nuova commessa Cesina (Sylva Koscina), sono di due partite differenti.

    IL GOL DELLA LAZIO
    Il gol della Lazio è del derby Roma-Lazio del 3 marzo 1957, 22° giornata di Seria A stagione 56/57, terminata 2-2. Il gol che vediamo è del giocatore della Roma Da Costa, ma per utilizzarlo come gol della Lazio, il regista ha montato un'azione del giocatore laziale Arne Selmosson (unico giocatore ad aver segnato in un derby capitolino con entrambe le squadre della capitale).




    IL GOL DELLA ROMA
    Il gol della Roma è del derby Roma-Lazio del 27 ottobre 1957, 8° giornata di Serie A stagione 57/58, terminata 3-0. Grazie a Ellerre per il fotogramma.