Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Propagandato con una sorta di GRANDE FREDDO all'italiana, il film di Andrea Barzini è pensato proprio così: tre amici si ritrovano dopo anni in occasione della ritrasmissione Rai della storica semifinale di Mexico 70 e, sull'onda dei ricordi, riportano a galla vicende e amici della giovinezza scontrandosi contemporaneamente con la realtà e i problemi dell'immediato. Massimo Ghini, Fabrizio Bentivoglio e Giuseppe Cederna rappresentano al meglio la nostra commedia dei Novanta, eppure non sempre il rapporto tra loro appare sincero come avrebbe dovuto essere. Non c'è la recitazione complice, genuina...Leggi tutto che ci si aspetta da un film così (in questo senso il COMPAGNI DI SCUOLA di Verdone è molto più riuscito) ed è forse la direzione del cast ad essere deficitaria. In ogni caso la sceneggiatura è strutturata bene; i flashback che ci riportano agli anni della lotta operaia, delle feste in cantina con i poster di Che Guevara e il fumo ad annebbiare gli ambienti sono ben fatti (e magari troppo pochi), il trio d'attori (con Nancy Brilli come outsider) è di ottima caratura e il film, diretto con gusto, sa a suo modo coinvolgere e appassionare. La partita del titolo, che inizialmente pare davvero essere l’evento cardine attorno al quale ruota la storia, perde progressivamente d'importanza per lasciare spazio alla riflessione sulla vita e i rapporti di coppia, sulle occasioni mancate e il cambiamento culturale imposto dalla maturità. Il testo teatrale di Umberto Marino dal quale il film è tratto è stato sviluppato con arguzia, ma l'impressione di un film eccessivamente e maliziosamente puntato sull'amicizia maschile per compiacere la nuova tendenza imposta dal Salvatores di MARRAKECH EXPRESS resta, connotandolo non del tutto positivamente.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 3/07/07 00:28 - 5519 commenti

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Discreto, interessante film, in cui Barzini, forse, vuole mettere troppe cose: l'insoddisfazione, la nostalgìa, la crisi coniugale, la ricerca del tempo perduto. Sorprendentemente mediocre la prestazione di Fabrizio Bentivoglio, mentre è buona quella degli altri tre: Nancy Brilli, Antonio Cederna e (specialmente) Massimo Ghini.

Markus 17/06/10 12:54 - 3680 commenti

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Barzini astutamente carpisce - in maniera raffazzonata a dire il vero - le atmosfere sinistroidi e corali di Marrakech express, la goliardia del Grande freddo all’italiana (Compagni di scuola) e li cuce attingendo alla naturale nostalgia della giovinezza inesorabilmente passata, con la scusa della nota partita di calcio. Lo fa nell’anno di “Italia ‘90”, altra furberia. Buone le interpretazioni ed anche il ritmo: il tema-nostalgia sarebbe anche estremamente "markussiano", ma troppe astuzie infastidiscono.

Tomastich 9/06/10 12:34 - 1255 commenti

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Tentativo maldestro di unire la critica politica (a sinistra) con una ricerca di sentimenti pseudo-adulti che tuttavia sfociano in un "volemose bene" che nuoce molto al film stesso. Gli attori se la cavano tutti (chi più, chi meno) ma sono frenati da qualcosa chiamato politically-correct. La partita poi non viene neanche terminata...

Cotola 18/03/10 23:47 - 8998 commenti

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Tre amici si incontrano dopo vent’anni per rivedere la mitica partita. Naturalmente, sai che novità, verranno pian piano a galla nostalgie, rimpianti, livori sopiti ed ipocrisie. Il solito “cinemino” italiano: imita modelli irraggiungibili (Il grande freddo), cerca di piacere a tutti, e profonde un falso intellettualismo da vorrei ma non posso.

Galbo 20/03/10 14:52 - 12372 commenti

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Tratta da un'opera teatrale di Umberto Marino (anche sceneggiatore del film), è la classica commedia generazionale in cui il calcio è poco più di un pretesto per nostalgie del passato certo non nuove al cinema italiano ed internazionale. Tema quindi piuttosto risaputo ma il film, anche grazie alla buona prova di un cast che annovera buoni attori, è gradevole e non troppo autocompiaciuto.

Alex1988 9/02/16 19:50 - 728 commenti

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Variazione del cinema di Salvatores, vedasi anche la presenza di due dei tre protagonisti: Bentivoglio e Cederna. Fulcro della storia è la partita del titolo; in realtà, il soggetto del film tratta la classica rimpatriata tra amici di università che rievocano i ricordi di gioventù ma finiranno, inevitabilmente, a scontrarsi con la realtà. Niente di nuovo, insomma, ma non del tutto disprezzabile.

Rambo90 24/06/16 00:55 - 7661 commenti

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Sulla scia del primo Salvatores, ma anche di classici americani come Il grande freddo, questa commedia di Barzini non riesce a essere mai veramente incisiva, né nella costruzione dei personaggi né nel diffondere un certo tipo di ideali. Qualche dialogo funziona, ma principalmente se lo si guarda con piacevolezza è merito del cast: Ghini e Cederna in primis, poi un Bentivoglio un po' compassato e infine una discreta Brilli in versione milanese. Il loro affiatamento è evidente ed è forse la cosa che maggiormente si trasmette allo spettatore.

Zender 2/04/17 09:35 - 315 commenti

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La nostalgia mitizzata e l'oggi spoetizzato in un gioco di rimbalzi tra Messico 70 e Italia 90. Ma la partita all'Azteca ritrasmessa in tv è appena un crepitìo sullo sfondo che distrattamente di tanto in tanto ricattura. I tre amici si ritrovano e confrontano le loro disillusioni comunicando involontariamente il rifiuto di una vera maturità che attraverso la facile rievocazione offusca il presente; ma è solo un rifugio virtuale, un castello di carte che crolla sotto i colpi di un quotidiano che ha il volto di Giulia, unica pedina dalla collocazione certa nel qui e ora di quasi trent'anni fa.

Daniela 10/11/17 11:53 - 12606 commenti

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A distanza di vent'anni, tre amici che hanno condiviso studi e militanza politica di sinistra si ritrovano per rivedere la semifinale di Messico 70... Ennesima rimpatriata proposta dal cinema italiano in tutte le salse, sia drammatiche che comico/nostalgico, il film di Barzini, di chiara impronta teatrale, vira verso l'amarezza di bilanci esistenziali in perdita. Gli attori si impegnano e certo lo spunto della partita, assunta a gloria nazionale, è una leva potente per suscitare ricordi anche negli spettatori, ma tutto sa di troppo già visto e già sentito per convincere davvero.

Paulaster 2/03/20 09:56 - 4375 commenti

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Tre amici si ritroveranno a guardare “la partita del secolo” del 1970. Contrapposizione tra gli albori della contestazione e i cambiamenti socio-politici degli anni a venire. Si respira aria di sconfitta e la reunion (ricorda Compagni di scuola) porta a galla i vecchi rancori. Le immagini calcistiche danno un gusto retrò, ma i contenuti sono pochi. Guai sentimentali gestiti in modo immaturo (con un figlio di mezzo) e ultima parte "Disney" scollegata dalla storia. Cederna il migliore, bravo Ghini quando canta Shel Shapiro.
MEMORABILE: "Foscolo non è uno dei Pooh"; Strehler da piccolo; I rappresentanti della Disney; Il cocktail Happy Sedan.

Andrea Barzini HA DIRETTO ANCHE...

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Noodles 9/09/21 23:19 - 2196 commenti

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La partita del secolo è solo lo spunto, presto dimenticato, per un film sull'ennesima rimpatriata tra vecchi amici/compagni. E ovviamente, dopo un po' di tempo passato insieme, arriva il momento dei rancori e del rinfacciarsi il passato. Nonostante la volontà, l'operazione nostalgia fallisce per la banalità della storia e per i protagonisti, finti e di un'infantilità fastidiosa. Un misto tra compagni di scuola e Il grande freddo che non raggiunge minimamente le stesse vette. Il cast non è male, con un discreto Massimo Ghini. Un film che è il nulla impastato col niente.
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  • Curiosità Fedemelis • 11/10/13 09:39
    Fotocopista - 2137 interventi
    La partita che si vede in televisione e che dà il titolo al film è veramente la famosa Italia-Germania del 17 giugno 1970 e terminata 4-3.


  • Curiosità Buiomega71 • 3/12/20 19:23
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (sabato 2 novembre 1991, su RaiDue) di Italia-Germania 4-3:

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