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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quando in un horror si avverte (seppur solo a tratti) un sapore di poesia misto a chiare tracce di favola nera, è difficile – nel caso in cui il regista abbia le capacità di non scadere nel banale o nel ridicolo – parlarne troppo male. Anche quando prima di entrare davvero nel vivo ti tocca come in questo caso passare attraverso una prima parte esageratamente convenzionale in cui una semplice esplorazione notturna tra le stanze di una villa si regge esclusivamente sul talento visivo di Maury e Bustillo senza offrire alcunché di interessante. Interessante è semmai il viso di Chloé Coulloud, artefatto dal trucco che le regala un'inquietante eterocromia delle iridi, ripresa subito in primo piano...Leggi tutto per colpire chi guarda. E' lei Lucie Klavel, ragazza chiamata ad assistere anziani non autosufficienti per un periodo di prova. Quando la donna che l'ha assunta l'accompagna in una villa nei pressi d'una palude dicendole di aspettare in macchina Lucie non lo fa, e dopo una passeggiata nelle vicinanze varca l'ingresso raggiungendo in breve la stanza dove la donna veglia la proprietaria, un'anziana signora in coma da anni, ex stimatissima insegnante di danza. In due parole le viene raccontata la storia della ricca proprietaria e specificato che nella villa dovrebbe essere nascosto un tesoro. Che tentazione... Appena infatti Lucie lo riferisce al suo ragazzo, un pescatore ansioso di cambiar vita, poche ore passano prima che chiamino un amico e in tre decidano un'ispezione notturna alla caccia del tesoro. Da qui comincia una prima fase in cui, come detto e nonostante la misera sostanza, i due registi hanno modo di sfoderare qualità non comuni nella messa in scena e nella gestione di luci, fotografia, scenografie. Difetta però la suspense e i soliti battibecchi tra ragazzi (“apri... entra... andiamocene... non toccare... pensiamo al tesoro” e così via) non fanno che accrescere la sensazione che nel film ciò che unicamente conta è l'atmosfera, cui le raffinate musiche a base pianistica di Raphaël Gesqua danno una marcia in più. A maggior ragione quando finalmente, nella seconda parte, qualcosa comincia davvero ad accadere: si apre la via a flashback dei tempi in cui la proprietaria insegnava danza e in casa girava ancora sua figlia Anna, muta. Dal primo selvaggio ammazzamento a colpi di lama in avanti si ha una forte accelerazione sanguinaria destinata a stravolgere il senso di quello che sembrava uno spaventevole thriller dal gusto macabro: Maury e Bustillo studiano un passato oscuro e tremendo che attinge in parte dal vampirismo per mettere le mani su corpi imbalsamati, carillon umani e altre idee che a livello visivo e sonoro lasciano il segno. Un film a due facce quindi, riaccostate dall'unicità del doppio talento dietro la mdp che sa essere insieme delicato e feroce, dipingendo la storia con un pennello nero intinto nell'azzurro dei malinconici toni del presente contrapposti agli sgargianti colori dei flashback, con il rosso cupo di un sangue via via più dominante associato a squarci splatter che tali sono non solo metaforicamente. Prima di un finale etereo e leggiadro presso una scogliera, con l'imprevisto aggancio a una favola che covava sotto la cenere e chiedeva solo di librarsi in volo per chiudere spiazzando. L'amore per il genere di Maury e Bustillo è avvertibile in ogni scena, nei frequenti omaggi e nelle citazioni (la più evidente delle quali è il pub con l'insegna del lupo identica – anche se il celebre “Slaughtered lamb” diventa qui “L'agneau abbattu” - a quella dell'american werewolf di Landis).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/04/12 DAL BENEMERITO GESTARSH99 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/04/18
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Gestarsh99 28/04/12 13:38 - 1395 commenti

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Persevera inarginabile l'emorragia di talento da parte delle ex giovani promesse del torture più intransigente: dopo il Gens di Divide[et Impreca] vanno in rianimazione anche Bustillo & Maury. La coppia di autori punta di nuovo al risparmio "interieur" e chiude il film in una magione oscura e Insideosa, centrifugandovi senza congrua pertinenza vampirismo, fuochi fatui, pareti mutanti, lapilli nippo-spettrali, accademie "suspirianti", tassidermia frankensteiniana e persino falene ad innesto corporeo. Il dominio delle tante materie frammiste scappa di mano ai due come un pugno di sabbia finissima.
MEMORABILE: Lo sganasciamento mascellare della vecchia madame moribonda; Il carillon umano; Le imbalsamazioni antropo-animalesche...

Mickes2 29/04/12 19:30 - 1670 commenti

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Gruppo di ragazzi si intrufola all’interno di una villa semi-deserta in cerca di ricchezza in previsione di una vita migliore, ma qualcuno li attende… Dopo il tecnicamente eccelso e grandguignolesco A l’intèrieur, Bustillo & Maury ritornano con un horror fantasy d’atmosfera fiacco e impersonale. Spettri, presenze maligne, anime-madri cieche di rabbia, flebili presenze vampiresche alla base di un guazzabuglio con pretese sovrannaturali, scambi d’identità azzardati e parentesi mistery lirico-simboliche acerbe e approssimative. Parecchio diseguale.
MEMORABILE: Chloé Coulloud, almeno lei molto bella.

Greymouser 1/05/12 16:58 - 1458 commenti

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Accompagnando i titoli di testa, un incipit sontuosamente immaginifico e visionario ci porta - ahinoi - in una vicenda narrativa senza capo nè coda, che frulla e ibrida frammenti sparsi ramazzati un po' da tutta la topografia dell'horror contemporaneo e non. E allora? Allora conviene non lavorare di meningi e godersi almeno l'impianto estetico-macabro del nostro duo registico, che non è certo poca cosa, perchè a costoro non difetta il talento, a patto che - perlomeno in futuro - rinuncino a scrivere in proprio soggetto e sceneggiatura.

Pol 11/08/12 16:02 - 589 commenti

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Dopo aver firmato il migliore tassello (a mio parere) della new wave splatter d'oltralpe, il duo Maury & Bustillo alza l'asticella delle ambizioni e va incontro a un elegante fallimento. Perchè se da un punto di vista registico il film è affascinante e ben girato, la sceneggiatura è qualcosa di realmente incomprensibile oltre ad affastellare senza nessuna logica elementi presi quasi a casaccio dalla tradizione horror senza prendersi il disturbo di dare un minimo di coerenza al tutto, scivolando nel puro nonsense. Peccato perché il talento c'è.

Lythops 30/08/12 08:08 - 1019 commenti

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Il film è caratterizzato da due fasi: una prima, gradevole, che si lascia assaporare per la narrazione asettica, e una seconda completamente diversa che distrugge tutto quel che di buono aveva costruito la precedente e allora l'interesse si fa noia (forse scappa anche una risata quando la bambina lievita). Ho trovato un perché nella visione nella bellissima ambientazione Bretone, dove ho rivisto posti e un cielo a me molto cari, ma sinceramante è un po' poco.

Buiomega71 28/09/12 00:35 - 2913 commenti

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Visivamente ammaliante, fiaba sanguinosa (e molto), intinta nel macabro e nel barocco più mortifero. Il duo si conferma di un talento straordinario, tra sangue nerissimo e sgozzamenti fulciani, angeli/demoni vampireschi, carillon mostruosamente surreali, tassidermie antropomorfe alla Lewis Carroll, flashback lividi e spietati e terrifiche mater suspiriorum. Ci sono Fulci e Argento a ogni piè sospinto e una poesia rolliniana che lascia il segno. Bellissimo e struggente, poi, il finale che sta tra Lars Von Trier e Peter Jackson. Pura poetica dell'orrore più viscerale.
MEMORABILE: Le leggiadre e spietate ballerine assassine; Anna trasformata in mostruoso carrilon; Anna che lievita con la bocca sporca di sangue; Il poetico finale.

Pinhead80 25/09/12 16:50 - 4767 commenti

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Ahi ahi Bustillo, qui sei cascato proprio male... E sì che l'inizio lasciava presagire qualcosa di veramente interessante, con un'ambientazione interessante e una protagonista dalla gran personalità. Purtroppo il film prende una piega becera data da una sceneggiatura oltremodo confusa che mescola idee tratte da altri film, non azzeccando mai i tempi e i modi. I protagonisti poi sono di una stupidità tale che dopo 20 minuti si fa subito il tifo per "il male". Da evitare.
MEMORABILE: I primi quindici minuti.

Lupoprezzo 4/11/12 16:32 - 635 commenti

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I due registi francesi, come spesso accade (soprattutto nel cinema dell'orrore) sono purtroppo caduti sulla fatidica buccia di banana del secondo film, amalgamando alla carlona (per non dire di peggio) diversi rigurgiti visivi, fantastici e orrorifici già visti, vissuti e digeriti. La fotografia al solito è il piatto forte e qualche suggestione interessante è presente (soprattutto nella prima parte), ma viene irrimediabilmente rovinata da una storia sciatta e poco convincente. La protagonista ha un davanzale da urlo; non pervenuti gli altri attori.

Schramm 1/12/12 15:10 - 3495 commenti

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Nell'affacciarsi à l'exterieur, a Baustillo e Maury non regge più la pompa: presi come sono nel darsi un tronfio tono autoriale a colpi di vanesi preziosismi sperperati nel baraconesque e di uno spicciolo (auto)citazionismo più postmodesto che postmoderno, dimenticano, forse addirittura ignorano, che non basta l'esubero tecnicistico a spaventare e che la paura ha le sue radici in una storia ben scritta e narrata. Se l'onanistica beauté di scenografia e fotografia fosse stata abbinata a uno script almeno decente, magari ci si masturbava assieme a loro anziché contorcersi in spasmi di risa.

Corinne 7/04/13 19:09 - 420 commenti

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Sotto il vestito niente (o poco più). Esteticamente molto bello, tetro e funereo, con momenti di grande suggestione visuale, dopo un inizio promettente in un pastrocchio in cui la carne al fuoco è davvero tanta e mal cotta, attingendo a piene mani nella tradizione horror, da Argento a Fulci, passando per vampirismo, gotico, immagini surreali e tanto, troppo altro, senza riuscire a creare una storia solida e coerente. Non male, però, se valutato "di pancia".
MEMORABILE: Il carillon umano; Il tè "imbalsamato"; Lo specchio; I flashback con Madame Jessel e figliola.

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Chainmailb 19/03/14 13:45 - 11 commenti

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Bustillo e Maury cercano la loro prospettiva sul vampirismo in un mondo femminile minuscolo e segregato, tutto matriarcati crudeli e relazioni claustrofobiche. Intenzioni, in sé interessanti, che producono troppi déjà vu quando sommate al precedente di à l'intérieur, al linguaggio "manierista per scelta" e alla presenza annoiante di situazioni topiche del genere. Tutti gli argomenti arrivano al finale diluiti in dose omeopatica o si perdono prima, lasciando un'impressione di fascino e inconsistenza.

Pumpkh75 23/01/15 16:24 - 1751 commenti

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Che talento, questi due ragazzi francesi: adorano il genere, lo rappresentano con gelida crudeltà e inquieta ispirazione e, sfruttando la mirabile fotografia, narrano una lucida fiaba nera che fa tremare i polsi e stropicciare gli occhi. Il Suspiriometro pertanto vola ma fa loro difetto il senso della misura: nella seconda parte il film leva i necessari ormeggi e si perde in una cascata di idee maldestre che tolgono coesione ed efficacia, dando l’errata impressione di un altezzoso pastrocchio. La speranza futura è che limitino gli eccessi.

Minitina80 6/06/19 19:41 - 2984 commenti

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Per metà del tempo instilla poco e niente, visto lo scarso interesse per quello che combinano i tre ragazzi. Nella seconda parte riesce a prendere lo slancio riscattandosi lentamente, soprattutto per merito delle raffinate atmosfere stregonesche, figlie di una fervida visionarietà che conclama nell’epilogo simbolico sulla scogliera. Non consente di cogliere un significato univoco e nemmeno dà l’impressione di volerlo fare. Si può apprezzare lasciandosi coinvolgere dalle sensazioni che trasmette, dimenticandosi di un inizio balbettante.
MEMORABILE: Le forbici che tranciano la gola; La mandibola strappata con forza.

Raremirko 31/10/20 23:02 - 577 commenti

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Un'attenta rivisione rischia di smorzare il vivace ricordo che si aveva del film; ok, l'aspetto tecnico è ottimo ma manca un vero amalgama tra i vari temi narrati, che paion tra loro sin troppo scollegati. Svariati omaggi ai film di Argento, atmosfera molto riuscita, bene gli attori, ma manca una vera e propria colonna portante, uno script all'altezza. Vedibile ma c'è di meglio.

Fedeerra 21/09/21 18:55 - 770 commenti

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Se nella prima mezz’ora si sfiora il capolavoro, nella seconda l’atmosfera si fa più riconoscibile, gli approcci narrativi si appianano e la complessa ricerca estetica soffoca parte della carica di orrore. Certo è che un incipit così folgorante, ispirato e fecondo di gotica dedizione ce lo sognavamo da tempo immemore. Notevoli anche le virate splatter, che mantengono il fascino perpetuo della decadenza perfettamente accompagnato dalla gelida fotografia di Laurent Bares. A modo suo, un gioiello.

Teddy 2/09/23 03:31 - 832 commenti

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Etereo e oscuro film che riporta agli antichi splendori il genere gotico, tra esterni lunari di raggelante malinconia e interni vittoriani dalle geometrie enfatiche e polverose. Maury e Bustillo incorniciano una storia coraggiosamente fuori moda, piena di tutti gli stereotipi del caso, citazioni a catinelle e momenti splatter - matematicamente dosati - di frastornante violenza.
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  • Discussione Gestarsh99 • 28/09/12 20:01
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Buio, oramai sei pronto per affrontare Amer (2009).

    Speriamo che il cuore ti regga :D
  • Discussione Didda23 • 28/09/12 20:16
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Infatti pwensavo che al posto di livide si guardasse amer
  • Discussione Buiomega71 • 28/09/12 20:50
    Consigliere - 26011 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Buio, oramai sei pronto per affrontare Amer (2009).

    Speriamo che il cuore ti regga :D


    Infatti Gest, anche quello acquistato da Amazon.fr.

    So che me lo consigliasti caldamente...Sicuramente sarà tra le mie prossime visioni.

    Anche li sento odore di mezzo capolavoro.
  • Discussione Gestarsh99 • 28/09/12 23:02
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Buio, oramai sei pronto per affrontare Amer (2009).

    Speriamo che il cuore ti regga :D


    Infatti Gest, anche quello acquistato da Amazon.fr.

    So che me lo consigliasti caldamente...Sicuramente sarà tra le mie prossime visioni.

    Anche li sento odore di mezzo capolavoro.



    Edizione senza sub, se ricordo bene.
  • Discussione Buiomega71 • 29/09/12 01:29
    Consigliere - 26011 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Buio, oramai sei pronto per affrontare Amer (2009).

    Speriamo che il cuore ti regga :D


    Infatti Gest, anche quello acquistato da Amazon.fr.

    So che me lo consigliasti caldamente...Sicuramente sarà tra le mie prossime visioni.

    Anche li sento odore di mezzo capolavoro.



    Edizione senza sub, se ricordo bene.


    Sì, esattamente...
  • Discussione Raremirko • 1/11/12 17:10
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    PERFETTAMENTE d'accordo con Buio, film eccellente, mi ha conquistato sin dal primo momento e anche a me il finale ha commosso.

    Tutto perfetto, nulla da dire.

    C'è pure una citazione ad Halloween 3 (quando il trio in auto incontra i ragazzini travestiti per la festa)
  • Curiosità Zender • 7/09/18 14:15
    Capo scrivano - 47803 interventi
    Tra le citazioni evidenti (come dice il Marcel nel papiro) vi è il pub con l'insegna del lupo sostanzialmente identica – anche se il celebre “Slaughtered lamb” diventa qui “L'agneau abbattu” - a quella del Lupo mannaro americano a Londra di Landis (fotogramma in basso):


  • Discussione Raremirko • 31/10/20 23:03
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Un'attenta rivisione, a distanza di anni, ha smorzato il mio entusiasmo ; son con Gest e Schramm, tecnicamente nulla da dire ma manca un trait d'union, un amalgama narrativo.
  • Discussione Gestarsh99 • 1/11/20 20:26
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Un'attenta rivisione, a distanza di anni, ha smorzato il mio entusiasmo ; son con Gest e Schramm, tecnicamente nulla da dire ma manca un trait d'union, un amalgama narrativo.

    A me capitò la stessa cosa con Requiem for a dream (2000): superficialmente impressionante alla prima visione in dvd (2001), deludentemente ridimensionato alla secondo visione in tv (2010).
  • Discussione Raremirko • 1/11/20 20:34
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Un'attenta rivisione, a distanza di anni, ha smorzato il mio entusiasmo ; son con Gest e Schramm, tecnicamente nulla da dire ma manca un trait d'union, un amalgama narrativo.

    A me capitò la stessa cosa con Requiem for a dream (2000): superficialmente impressionante alla prima visione in dvd (2001), deludentemente ridimensionato alla secondo visione in tv (2010).

    Aronofsky ha da sempre spaccato a metà critica e pubblico; ad ogni modo, tornando alla nostra coppia registica francese, mi dispiace che da un pò di tempo non faccia più nulla...