Avenue de l'opéra - Corto (1900)

Probabilmente faceva ridere di gusto gli spettatori la proiezione “reverse” di una pellicola, anche se non c’è alcun effetto particolare: solo carrozze e pedoni che camminano all’indietro sul monumentale sfondo dell’Opéra. Ma se perfino i Lumière avevano realizzato nella loro Démolition d’un mur che una storia a ritroso era potenzialmente esilarante, qui Alice Guy non tenta alcun inserimento creativo, contando esclusivamente sulla proiezione invertita. Che però è decisamente povera e insulsa.

Il viale dell'Opéra di Parigi proiettato all'inverso, con le sue carrozze che procedono all'indietro. Più di un secolo fa questo cortometraggio probabilmente riusciva a sbalordire e divertire il pubblico; oggi, merita ammirazione per l'inventiva dell'artigianato cinematografico dei primordi e per il valore storico-documentario di una ripresa parigina del 1900. Alla tecnica del "rewind" avevano già provveduto quattro anni prima i Lumière con Démolition d'un mur.

Paradossalmente già nel 1900 gli oggetti che si muovono al contrario non sono una novità. Ci avevano già pensato i Lumière qualche anno prima. Rimane un cortometraggio dalla discreta fattura tecnica ma anche e soprattutto uno spaccato visivo (raro) della vita quotidiana a Parigi agli albori del secolo scorso.

Non è che dica molto questo cortometraggio di Alice Guy. Certo, all'epoca il vedere le cose al contrario temporale poteva fare un certo effetto, ma il giochino, se si mette una macchina fissa che inquadra i passanti (per certi versi il nulla), stufa presto. Persino più interessante, visto il tema, leggere il titolo al contrario: Arepo lede un'Eva....

Questo cortometraggio di Alice Guy all'epoca avrà suscitato sicuramente interesse, considerata la tecnica utilizzata, ma visto al giorno d'oggi l'effetto sorpresa tende a stufare dopo poco. Quello che viene rappresentato è uno scorcio di quello che era il viale dell'Opéra di Parigi con le persone e i mezzi che si muovono al contrario in un effetto "reverse" che poi viene annullato in favore della normalità. E' un documento dell'epoca dal valore indubbio ma dal punto di vista tecnico non rappresenta assolutamente una novità nel panorama internazionale. Per complestisti della Guy.