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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/02/12 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 10/02/12 14:01 - 3495 commenti

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Quando la fantasatira esautora ogni possibilità di divertimento, è solo spietata, e unisce i puntini che vanno da Debord a Kaczynski, poggiando sul più esacerbato luddismo e su una tecnofobia che a tratti ruzzola di malo modo nella più banale retorica (riassorbita però dalla terribile capacità della società dello spettacolo di riconvertirla e serializzarla a suo favore). I politici? Tutti maiali, che s'accoppino dunque coi propri simili. La tv? Egemonia del darwinismo spicciolo, vince chi perde (e viceversa). La memoria? Arma di distruzione di massa. Una miniserie senza fede, speranza, carità.

Fabbiu 7/11/12 22:48 - 2145 commenti

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Ottimo modo (moderno) per farmi ricordare Ai confini della realtà, anche se questi episodi sono ai confini di una realtà che è già a un buon punto, in particolare per il secondo episodio sulla vita virtuale. Tre belle sceneggiature, sviluppate bene, con senso del coinvolgimento e ritmo, sostenute da validi cast e centrate sul tema della (dis)funzione sociale per tecnologia all'eccesso; cattive, sadiche e pessimiste, queste tre storielle riescono ad emozionare come dovrebbe sempre fare un (buon) prodotto di fantascienza. Speriamo bene per la prossima serie...

Tarabas 15/10/12 17:10 - 1878 commenti

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Siamo tutti in mostra, siamo tutti in vendita, siamo tutti in crisi. Questa la morale di una patinata miniserie che ricicla idee altrui (da Bradbury a Dick) per fare una riflessione sul rapporto tra identità e immagine, realtà e virtualità. Il grottesco è registro rischioso, basta niente e si finisce nel ridicolo. I primi due episodi sono modesti (con un sovrappiù di volgarità inutile nel primo). Il terzo, per quanto non originale, è meglio anche a livello di lavoro sui personaggi. Confezione levigato/fighetta in tono con l'operazione.

Puppigallo 11/10/12 00:02 - 5274 commenti

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Tre episodi che forse non dicono niente di particolarmente eclatante, ma lo dicono bene. Girati con mestiere e una certa classe, traghettano lo spettatore attraverso storie fantapossibili. Se la prima può essere un "Che si deve fare per campare...o meglio, per lavorare", con protagonista un Primo Ministro e una sporca offerta che non può proprio rifiutare. La seconda ci mostra cosa resterà di noi...di reale, ben poco (e pare non se ne possa uscire). Mentre la terza dimostra che la tecnologia può essere così invasiva da rovinare tutto (altro che ricordi felici...). Meritevole di visione.
MEMORABILE: "Il maiale è stato sedato, così è più tranquillo...; "Una vita da avatar; Le diverse reazioni di lei quando si relaziona col marito e con l'ex.

Daniela 5/11/12 11:47 - 12662 commenti

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Primo ministro inglese costretto a sottostare ad una richiesta inusuale - XFactor del futuro, vincere è l'unica alternativa per sfuggire all'anonimato ma chi vince (si) perde e chi si ribella viene inglobato - La memoria come un hard disk che immagazzina i ricordi come files: comodo? Mica tanto se si è un marito geloso... Sono tre episodi di eccellente fattura e vario interesse, il cui filo conduttore è l'invadenza dei media, affrontata in maniera paradossale e satirica nel primo, estremizzata (ma non di molto) nel secondo, intimizzata nel terzo, forse il migliore anche se il meno originale.

Hackett 28/03/13 07:30 - 1867 commenti

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Ottima serie britannica che con pochi episodi riesce splendidamente a fotografare e demonizzare gli aspetti più pericolosi dell'estrema ascesa che la tecnologia sta conoscendo nelle nostre vite. Episodi taglienti, beffardi e spietati, ben costruiti e ottimamente recitati. Una serie davvero notevole per la quale si auspica un proseguio.

Mickes2 29/03/13 11:34 - 1670 commenti

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Brillante e coraggiosa miniserie che, se ancora ce ne fosse bisogno, dimostra l’alto valore dei serial anglosassoni. Tre episodi dai generi contaminati che si rifanno a varie suggestioni e distopie di un prossimo futuro rapportando il tutto verso un’ottica tecnologica e mediatica e di come queste possano invadere le esistenze di tutta l’umanità dilaniando comportamenti, raccordi sociali ed etica morale. Con un sottofondo perennemente nichilista, lo spettacolo d’intrattenimento è garantito e il gusto cinematografico gronda da ogni sequenza.

Ryo 4/07/13 15:55 - 2169 commenti

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Solo sei episodi (tre per serie), ma con dei magnifici soggetti autoconclusivi, di volta in volta con personaggi, situazioni e probabilmente realtà diverse. L'unico filo conduttore della serie sono la tecnologia e i mass-media. Fotografia e regia eccellenti, tutti gli episodi non causano alcun calo di attenzione. Una delle poche serie in circolazione che uniscono innovazione, tecnica e arte.
MEMORABILE: Il marchingegno dei ricordi; L'androide; Waldo e le similitudini con Beppe Grillo.

Toporosso 13/04/15 16:20 - 77 commenti

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Fiction televisiva inglese, con struttura antologica. Ovviamente lontana anni luce dalla consolatoria ed edificante fiction nostrana. Qui le brillanti trame che molto guardano alla sociologia presentano come sottile filo conduttore l'ambiguo e variegato rapporto degli esseri umani, potenti o molto comuni, con una tecnologia appena più avanzata di quella odierna. Una tecnologia che, ben lungi dal semplificare o migliorare la vita e le relazioni umane, amplifica difetti e debolezze di chi la usa. Consigliatissima la visione.

Bizzu 1/07/15 13:04 - 217 commenti

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Ideale aggiornamento contemporaneo di Ai confini della realtà: in ogni episodio viene portata alle estreme conseguenze una nuova tecnologia, naturalmente con piglio pessimista e accusatorio. La qualità è ottima per quanto riguarda le idee di partenza e le varie implicazioni, però alcune, una volta portate sullo schermo, sanno di già visto. In particolare le parti più riuscite si hanno quando non si sfora nella fantascienza spicciola ma quando si rimane ancorati alle tecnologie già esistenti, creando distopie decisamente inquietanti.
MEMORABILE: Tutta la puntata del primo ministro; La donna che parla con una app che simula il marito defunto.

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Rebis 18/08/15 15:50 - 2337 commenti

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Distopia inglese che declina in tre episodi l'impatto delle nuove tecnologie sulla vita privata degli individui. Le conclusioni sono sempre quelle attese dalle premesse e il rischio di dar forma a un monumentale "spot progresso" è scampato per miracolo. Lo mettono al riparo: l'accurata costruzione degli script-ordigno, l'escalation emotionale, le acute notazioni sociologiche e, non ultima, la confezione cinematografica. Il chiacchierato episodio sul primo ministro rischia di apparire il più banale oltre che scandalo della sola popolazione inglese, visto che altrove ci si vende per molto meno.

Xamini 20/09/15 21:46 - 1252 commenti

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Siamo alla terza stagione per questa miniserie che fa un po' il verso alla storica Ai confini della realtà. Qui la chiave è moderna e ogni stagione (meglio, ogni episodio auto conclusivo) mette in scena la propria distopia a forte matrice tecnologica. Un aspetto del nostro tempo viene portato all'esasperazione e posto sotto lente di ingrandimento; la scrittura resta di qualità e la serie inizia a farsi ricca.

Il ferrini 6/11/16 23:18 - 2358 commenti

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Ottima confezione e buone idee; forse per qualcuna c'è bisogno di una massiccia sospensione dell'incredulità, ma il gioco vale la candela. Il filo rosso che unisce tutte le puntate è la progressiva perdita d'umanità dovuta alle nuove tecnologie, che invece d'esser al nostro servizio finiscono per fagocitarci e renderci schiavi. Anche il sesso è tema ricorrente, ma assume sovente connotazione negativa, disturbante. Sicuramente un progetto interessante, per di più con storie autoconclusive e quindi non impegnativo.

Galbo 30/11/16 05:53 - 12392 commenti

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Se, come molti dicono, la tecnologia è la nuova religione, Black mirror ne è lo sguardo critico, lo specchio nero in cui si riflettono le contraddizioni esasperate della modernità. Non particolarmente originale nell'assunto, è invece molto efficace nella costruzione che avviene mediante sceneggiature ben scritte e dialoghi incisivi. Il carattere antologico è perfetto per focalizzarsi di volta in volta sul punto critico. Molto ben scelti e bravi gli attori.

Cotola 5/03/19 00:44 - 9043 commenti

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Notevole serie britannica che si interroga sull'influenza che la tecnologia ha sulle nostre vite: ci sono dei limiti? Quali? Facile da seguire per la sua natura antologica: ogni episodio è autoconcludente come nelle vecchie serie tv. La durata (quasi sempre tra 50 e 60 minuti) è ottimale per il tipo di prodotto. Nelle prime due serie la tensione inizia sin dai primi minuti e si mantiene alta per tutta la sua durata. Non sempre originalissimi ma comunque inquietanti le varie storie e temi trattati. Chi ama il genere, non lo perda.

Gabigol 1/06/19 17:33 - 580 commenti

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Ottima serie nelle prime due stagioni; "solo" buona in quelle successive, con qualche picco degno di nota ("San Junipero" è da applausi scroscianti). Black Mirror indaga il rapporto tra uomo - inserito in società - e le tecnologie accessibili; non indulge nel mettere a nudo l'esercizio del male nei margini che il libero arbitrio permette. E quando non sussiste volontà diretta, sono le buone intenzioni o la semplice superficialità a decretare la propria condanna. Tanti spunti e una confezione tecnica ineccepibile per una serie già cult.
MEMORABILE: Gli avatar in bici; La condanna della memoria registrata; Il populismo politico di Waldo; L'app per parlare col defunto; San Junipero come paradiso.

Il Dandi 12/08/19 11:56 - 1917 commenti

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L'evoluzione millennial delle vecchie distopie fantascientifiche anni '50 propone scenari familiari e immediatamente futuribili, in cui è la realtà a essersi spostata e non i suoi confini. Il rapporto fra morale sociale e progresso tecnologico è il filo conduttore di una serie antologica il cui format rischia di farsi col tempo prevedibile, ma che nelle prime stagioni ha inanellato più di un capolavoro. Gli episodi più indimenticabili (e migliori) sono proprio quelli in cui la credulità richiesta è minima tanto la realtà pare vicina.
MEMORABILE: Il talent-show con Rupert Everett; Jon Hamm trainer di cookie; La web-reputation come moneta (di scambio e di sussistenza).
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  • Discussione Zender • 17/11/19 08:22
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Grazie Pin, aggiunto.
  • Discussione Pinhead80 • 27/12/19 14:27
    Scrivano - 313 interventi
    4x06 BLACK MUSEUM
    **** Già di per sé l'idea di sapere che l'episodio si sarebbe sviluppato all'interno di un museo pieno di oggetti criminali fa venire l'acquolina in bocca. Che dire se poi anche il risultato finale è più che eccellente. Le storie (ebbene sì ci saranno diversi racconti) intrigano non solo per i contenuti ma anche per i collegamenti ad un altro episodio (San Junipero) e sono la base che ci prepara ad un finale inaspettato e delirante. Uno dei migliori episodi dell'intera serie. (Pinhead80)
  • Discussione Zender • 27/12/19 15:05
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Grazie Pin, aggiunto.
  • Discussione Pinhead80 • 30/12/19 19:02
    Scrivano - 313 interventi
    5x01 IL MORSO DELLA VIPERA
    *** L'amore al tempo dei videogame. Sembra non c'entrare nulla con il titolo e con le premesse dell'episodio, ma sotto gli abiti dei combattenti l'energia sessuale finisce per dilagare nel mondo reale. Ancora una volta gli sceneggiatori di Black Mirror ci mettono in guardia dalle potenzialità e dai rischi delle nuove tecnologie, in grado di erodere le relazioni quotidiane. Non è sicuramente uno degli episodi migliori, ma bisogna riconoscergli una certa originalità. (Pinhead80)
  • Discussione Zender • 31/12/19 08:38
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Grazie Pin, aggiunto.
  • Discussione Pinhead80 • 31/12/19 20:28
    Scrivano - 313 interventi
    5x02 IN PEZZI
    ** Tra tutti gli episodi visti di questa bellissima serie tv questo è uno dei peggiori. Non tanto per la sua qualità bassa ma per il confronto che inevitabilmente viene da fare con gli altri. Alla fine della fiera la storia è il solito pretesto che mette in guardia dalle tecnologie e dalle conseguenze di un utilizzo eccessivo, ma la trama è banale e un'ora per arrivare alla fine sembra tanta roba. Forse le idee cominciano a scarseggiare. Speriamo che non sia così. (Pinhead80)
  • Discussione Fabbiu • 24/08/23 07:45
    Archivista in seconda - 652 interventi
    STAGIONE 6 (cinqe episodi) 2023
    **!
    Una stagione che sorprende. Inizia, confermando le impressioni già registrate dalla stagione 5 ovvero che l'estensione ad un pubblico più generalista ha sacrificato la purezza e la filosofia della fantascienza alla base del progetto, ciò nonostante con qualche guizzo, stupisce piacevolmente.  L'episodio di partenza Joan is Awful, ha un soggetto curioso e autocritico (quale sarà l'evoluzione distopica di una serie tv?) ma ha uno sviluppo decisamente farraginoso che crolla su se stesso. Loch Henry, è scritto proprio come non dovrebbe essere un racconto breve cioè iniziando e concludendo con lunghi spiegoni. Oltremodo, non ha nulla di fantascientifico (si tratta di un thriller con psicopatici assassini) e sembra quasi essere presto in prestito da un'altra serie. Con Beyond the sea si ha la prima vera sorpresa :un soggetto di fantascienza doc, con un conflitto ben costruito, delle buone interpretazioni (Aaron Paul, su tutti), pecca solo sul finale che sembra un tantino forzato nel cercare una conclusione, ma complessivamente è un episodio che richiama i buoni vecchi tempi.
    Mazey Day, trasuda di stile John Landis nella bella fotografia e nelle atmosfere molto suggestive; sembrerebbe quasi un'altra incursione di un altro genere (l'horror) invece è un bellissimo esperimento che insegna che anche le storie dell'orrore più classiche (la licantropia) possono essere utilizzate per i grandi temi della fantascienza  (la privacy, tema cardine in molti altri episodi di Black Mirror).
    Conclude Demon 79, improntato su un'ottima estetica vintage di fine anni 70. Un racconto più fantastico (ma al contempo pulp) che fantascientifico, comunque interessante e ben costruito.
    Una stagione poco omogena, sicuramente, ma con ancora qualche barlume di speranza per una buona ripresa.
    Ultima modifica: 24/08/23 11:50 da Fabbiu
  • Discussione Zender • 24/08/23 17:36
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Troppo lungo Fabbiu: se vuoi che venga inserito nello speciale deve essere circa un terzo di così. I commenti negli speciali sono lunghi come i commenti, magari un po' di più, ma così è decisamente troppo...
  • Discussione Fabbiu • 26/08/23 12:31
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Troppo lungo Fabbiu: se vuoi che venga inserito nello speciale deve essere circa un terzo di così. I commenti negli speciali sono lunghi come i commenti, magari un po' di più, ma così è decisamente troppo...

    Ciao Zender, hai ragione, ho provato a recensire sia la stagione che gli episodi in una botta sola, mi rendo conto che è troppo lungo. Propongo l'abbreviazione che segue:

    Stagione insolita per come rimescola i generi, ma che recupera l'andamento degli episodi precedenti, puntando se non altro sull'originalità. Comincia con un approccio autocritico, Joan is Awful  si interroga infatti sul futuro distopico delle serie tv nelle piattaforme basate sugli algoritmi. Peccato che lo sviluppo è dapprima caotico poi  crolla su se stesso. Se poi Loch Henry nemmeno c'entra nulla col genere, Recupera Beyond the sea che è di puro hard sci-fii (il finale, forse un tantino esagerato). Mazey Day, è un esperimento ben riuscito poiché impiega un contesto horror classico (una storia di licantropia) per raccontare un tema ricorrente, ovvero quello della privacy; lo fa inoltre richiamando  in pieno lo stile di John Landis.
    Infine Demon 79, punta tutto sull' estetica di fine anni 70 e sulle atmosfere pulp; più fantastico che fantascientifico, ma almeno divertente.
    Ultima modifica: 1/09/23 12:33 da Fabbiu
  • Discussione Zender • 1/09/23 13:51
    Capo scrivano - 47786 interventi
    In effetti è un riassunto degli episodi. Sarebbe bene che facessi un commento generae e poi commentassi gli epsodi singolarmente, visto che si può, magari aggiungendoci un minimo di trama.