The innkeepers - Film (2011)

The innkeepers
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/01/12 DAL BENEMERITO GESTARSH99
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Gestarsh99 11/01/12 17:00 - 1395 commenti

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Al cinema, di magioni infestate e maledette ne abbiamo oramai viste di ogni foggia, metratura e pericolosità; lo stesso dicasi per la quantità indefinita di spiriti irrequieti alloggiati al loro interno, tutti implacabilmente ansiosi di ottenere giustizia per i torti subiti in vita. Quello di Ti West è un horror fantasmatico old-style che nulla aggiunge alla storia del genere, bellamente spaparanzato su toni leggerini da commedia sonnecchiante, di tanto in tanto scosso da fremiti che più scialbi non si può. Luminarie di punti interrogativi su un film sostanzialmente inutile.
MEMORABILE: La genuina goffaggine da ragazzetta della porta accanto della simpatica Sara Paxton.

Daniela 28/01/12 19:15 - 12625 commenti

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Un grande hotel in fase di dismissione, due inservienti annoiati che vorrebbero registrare paranormal activity, una manciata di clienti strambi, fra cui McGillis, invecchiata e quasi irriconoscibile... I pregi del film non stanno certo nell'originalità della location né nel lock delle apparizioni, quanto nel ritmo lento ed avvolgente, nella cura dei dettagli, nell'empatia suscitata nei confronti della biondina protagonista, che non è una zoccoletta cerebrolesa né una ramba in incognito. Risultato non del tutto convincente, ma interessante.
MEMORABILE: La ragazza alle prese con un grosso sacco di spazzatura: sequenza in apparenza "inutile", ma che serve ad affezionarsi al personaggio

Greymouser 2/02/12 23:06 - 1458 commenti

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Certo, fra me e Ti West non c'è proprio feeling, e tuttavia non pensavo di assistere ad un festival del vuoto pneumatico come questo. Gli attori bravini, poveracci, girano a vuoto (in senso letterale e figurato) senza che mai succeda qualcosa che ci svegli dal letargo. Il soggetto è vacuo, fumoso ed inconsistente; e - quel che è peggio - sul piano della suspence e della tensione, direi che Ghostbusters fa molta più paura: le apparizioni spettrali sono patetiche, superate solo dalla triste pantomima del pendolino. Bollito profondo.

Pinhead80 30/10/12 18:29 - 4719 commenti

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Difficile rimanere svegli per tutta la durata. Questo la dice tutta su di un film che, visto l'argomento trattato, dovrebbe tenere incollati allo schermo dall'inizio alla fine. Non decolla mai, nonostante le atmosfere ci siano tutte. Forse è la brutta caratterizzazione dei personaggi principali, forse il fatto che di film sui fantasmi fatti meglio ce ne sono davvero tanti, ma la sensazione è che il regista non abbia avuto il coraggio di osare un po' di più. Fiacco.

Lupoprezzo 31/10/12 22:46 - 635 commenti

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West si riappropria della lentezza e dell'attesa, già collaudate nel più che discreto The house of the devil, per imbastire questa ghost story vecchio stile: pochi effetti e molta atmosfera. L'ambientazione alberghiera ormai è un topos del genere e in più momenti è inevitabile il (voluto) rimando kubrickiano. Il difetto è anche questo: tutto troppo derivativo per risultare vincente. Va comunque sia riconosciuta al regista una certa abilità nell'imbastire momenti inquietanti e insostenibili (il seminterrato coi due protagonisti seduti la buio).

Jena 16/12/12 11:53 - 1550 commenti

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Ti West ritenta l'operazione riuscita con The house of the devil: mostrare poco e far crescere la tensione; ma stavolta il gioco non riesce e il soufflé non monta. Forse troppo lunga l'attesa prima del disvelamento finale per cui vi si arriva stremati, anche se gli ultimi quindici minuti ripagano un po' e si intravede quale buon regista sia Ti West. Graziosa la Paxton, veramente irriconoscibile la McGillis. Speriamo nel prossimo film...

Pumpkh75 7/11/14 19:29 - 1740 commenti

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West spopola un decrepito Overlook Hotel in miniatura ma dimentica di che genere si sta parlando: gran gusto nei colori, cura del particolare, attenzione quasi maniacale verso lenzuola e carta da parati, ma anche uno zero spaccato sul versante sudori freddi e una netta insufficienza su quello gore. I difetti di House of the devil, di cui questo è la copia fisiognomica, deflagrano: la prima ora stordisce nella sua mancanza totale di scosse. Brava la protagonista, meno la McGillis con pendolino. Benino la forma, malissimo la sostanza.

Undying 27/11/15 01:39 - 3807 commenti

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Lunghissimo (ovvero percepito come tale) e inframezzato dalle classiche apparizioni (da salto sulla sedia, ma che lasciano subito il tempo che trovano), in grado di farci dimenticare quel che stiamo vedendo: un inutile esercizio di stile che via via cala per la presenza ossessionante di apparecchi audio-visivi e pc. Il cast se la cava egregiamente, ma riesce a venire a noia per via di una sceneggiatura incompiuta. Qualcuno fermi Ti West perché ormai è regista sinonimo di "tutto quello che non dovrebbe essere fatto in un film horror"...

Dusso 12/01/18 09:20 - 1566 commenti

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Horror piuttosto lento ma dall'atmosfera (un grandissimo hotel che sta per chiudere) avvolgente, con dei protagonisti dalla natura umana piuttosto realistica. Prendiamo per esempio la Paxton, che fa figuracce da stupida (vedi il racconto orrorifico al bambino con conseguente rimprovero della madre); comunque qualche spavento c'è anche se sono pochi e diluiti.

Anthonyvm 26/05/18 19:57 - 5637 commenti

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Questa elegante ghost story diretta dall'indubbiamente talentoso Ti West si rivela, a giochi fatti, un film pregevole ma che ben poco ha da aggiungere alla grande tradizione delle pellicole sui fantasmi "serie" (da Suspense e Gli invasati fino a Dopo la vita). Non ci sono grandi idee, solo tanta buona atmosfera, che tuttavia non riesce da sola a far elevare oltre le soglie della sufficienza un film lento e prevedibile. C'è almeno un ottimo momento di puro terrore, in cui nulla è mostrato e tutto suggerito, ma non basta. Peccato!

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Rufus68 2/05/19 21:12 - 3825 commenti

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L'unico spavento è finto (lo scherzetto iniziale d'uno dei protagonisti). Il resto si barcamena assai stancamente sino al tedio assoluto. Non succede nulla (non è una locuzione usata a caso bensì una verità stringente) sino alla rivelazione finale che, per coloro che si son nutriti di horror, equivale a uno sbadiglio (la solita colpa del passato che non ha intenzione di passare). Discreta fattura formale, ma protagonisti anonimi e intercambiabili. Per completisti.

Lupus73 24/09/20 20:33 - 1487 commenti

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Vecchio albergo di origini ottocentesche, ormai quasi in chiusura, e una receptionist col suo collega alle prese con il fantasma che lo infesta. Ti West confeziona una ghost story moderna (qualcosa ricorda il più recente The bride) dal soggetto interessante, ben confezionata ma dagli sviluppi piuttosto noiosi; non bastano qualche jumpscare e un finale oscuro per sollevarne le sorti. Non sembra nemmeno partorita dallo stesso regista del brillante ed inquietante The house of the devil.  Evitabile.

Leandrino 7/10/22 11:20 - 511 commenti

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Claire e Luke sono i receptionist dello Yankee Pedlar Inn, antico hotel in chiusura presumibilmente infestato. Non c'è niente di particolarmente degno di nota nella dinamica drammaturgica condivisa dai due sciatti protagonisti: tra un cambio di turno e l'altro si concedono esperimenti di indagine ESP senza crederci mai abbastanza. Poco spavento, poca trama, poco entusiasmo: un intrattenimento funzionale quanto drasticamente "classico" e privo di reali contenuti. La fievole scintilla d'originalità che caratterizza le precedenti (e le successive) opere del regista, qui si spegne.

Cotola 9/11/23 19:12 - 9009 commenti

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Blando e impalpabile come le presenze del film. Certo, nelle storie a base di fantasmi i ritmi lenti possono comunque "avvolgere" gli spettatori, ma non è questo il caso. A parte qualche sporadico e fastidioso innesto comico, il film più che soffrire di una carburazione lenta, non parte mai. E quando prova a farlo intraprende strade banali. Le ambientazioni sono curate, un po' di atmosfera c'è e la sceneggiatura prova a evitare le soluzioni dozzinali, ma le note positive finiscono qui. Zero tensione e di paura e spaventi, anche larvati, neanche a parlarne.

Magerehein 14/01/24 10:38 - 985 commenti

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Nulla da dire sull'estetica del luogo e bisogna anche dire che la protagonista risulta ben più sopportabile di tante altre teenager viste in prodotti simili. Molto meno buono il resto, appurato soprattutto che la storia è di disarmante banalità (i soliti investigatori improvvisati, la solita medium poco credibile di passaggio...), costruita senza impegno e del tutto priva di spaventi; davvero troppi minuti sono occupati dal nulla. Anche molti horror a tema più datati erano spesso lenti, ma inquietavano o coinvolgevano molto più di questo. Di Overlook Hotel ce n'è uno solo...
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  • Discussione Brainiac • 5/02/12 13:02
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Caro Grey, peccato che Brainiac da un pezzo non posti più commenti, avreste potuto divertirvi a prendermi in giro in coppia per questo mio "brutto anatroccolo", come abbiamo fatto in analoghe occasioni per i brutti anatroccoli rispettivi ;o)
    Ti sbagli di grosso carissima Daniela, è da un po' di giorni che volevo scrivere proprio in difesa di questo film. Mi sconvolge (metaforicamente parlando) leggere qui -ed altrove (persino su Nocturno)- solo ed unicamente recensioni negative. Per me, il film è un vero gioiello. Gli si rimprovera da più parti di non mostrare nulla. Beh, dal mio punto di vista nelle ghost-stories meno si mosta e meglio si dirige (The Eclipse di McPherson docet). Nel film di West i fantasmi si vedranno per 3 secondi, ma quando arrivano, mi hanno costretto a cambiarmi i boxer ;)
    Molto disturbante poi, e colto credo da pochissimi, il sottotesto sociale (l'arbergo che chiude, la disoccupazione alle porte) che in questo periodo, vi confesso, mi terrorizza assai più di Profondo rosso.
    Dico questo solo per difendere un film che amo, ovvio che non debba per forza piacere agli altri.
    Saluti a tutti!
    Ultima modifica: 5/02/12 13:05 da Brainiac
  • Discussione Daniela • 5/02/12 18:24
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Brainiac!!! Che piacere sapere che il can da tartufi horror è ancora in attività... sentivo la tua mancanza sul davinotti, pensavo fossi migrato altrove, verso altri siti. A questo punto aspetto il tuo commento su questo film negletto (dopo la visione, fatta "al buio", anche io ne ho letto male un pò dappertutto, tranne una bellissima recensione di un straordinario blogger che adesso scrive raramente di cinema e soltanto riguardo film che ama). E aspetto naturalmente tanti altri tuoi commenti... :o)

    PS: per quanto riguarda gli aspetti sociali, la mia prospettiva terrorizzante è quella di lavorare fino a 67 anni (al momento, è questo il calcolo per la mia pensione), ammesso di arrivarci data la salute malandata, mantenendo nel frattempo due figlioli precari a vita, impossibilitati a crearsi una loro famiglia, oppure costretti a migrare all'estero per trovare lavoro.


    Per Grey: anche io non amo i pendolini ed infatti, quando viene tirato fuori, ho temuto che tutto si risolvesse nelle solite anime in cerca di pace che devono trovare la loro strada verso la luce. Ma il pendolino si rompe, il mistero non viene svelato per nulla ("c'è stato un terribile errore", dice la medium, "erano tre persone.." tutto resta nebuloso per lei ed anche per noi), le anime non la trovano questa pace, ma invece scorre sangue innocente e - almeno per me - inaspettato.
  • Discussione Greymouser • 9/02/12 19:00
    Call center Davinotti - 561 interventi
    La narrativa e il cinema del terrore hanno sempre fatto pressione (consapevolmente o meno - più spesso meno) sui nervi scoperti delle paure di massa, e se dovessimo fare degli esempi non basterebbero due pagine di forum. Stephen King notava acutamente, nel suo Dance macabre, che in un film come Amityville horror, a far veramente paura non era la casa infestata, ma l'idea di "tutte quelle bollette da pagare"...
    In questo senso, quindi, niente di nuovo sotto il sole. I registi più dotati nel genere hanno un vero e proprio istinto nell'intercettare queste ansie sociali e trasfigurarle in metafore e simbolismi horror; altri meno dotati ci si imbattono per caso, ma l'efficacia del prodotto filmico si misura comunque in parametri cinematografici. Nel film di West vedo una certa supponenza registica, nella pretesa di fare un buon film di genere senza contenuto, o comunque con contenuti narrativi senza nerbo e spessore, confidando unicamente su una certa, indubbia perizia tecnica, che non voglio disconoscere all'autore. Pareri miei, ovviamente, ma mi sentirei di scommettere che di questo film non molti si ricorderanno in futuro.
  • Homevideo Pumpkh75 • 18/05/14 11:42
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    A noleggio dal 19/06, in vendita dal 17/07 sia in BD che in DVD

    http://www.indiepictures.it/film/the-innkeepers/
  • Discussione Brainiac • 9/11/14 12:46
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Col pallino e mezzo del buon Pumpkh75 si conferma lo scarsissimo apprezzamento di questo film. Davvero non comprendo. Per me resta per classe registica, sottotesto (la recessione galoppante), caratterizzazione dei personaggi (dei normalissimi loser a stelle e strisce) e jump-scared (ce ne sono un paio ma ti fermano il battito cardiaco) una solidissima e paurosa ghost-story vecchia-scuola.
  • Discussione Rebis • 9/11/14 21:56
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ma Brainiac, quando ti decidi a ripubblicare i tuoi commenti? pensa che l'altro giorno ho trovato il dvd di The innkeeper nell'usato ma l'ho lasciato dov'era dopo aver letto l'infilata di stroncature sul Davinotti... avresti potuto fare la differenza :)
  • Discussione Buiomega71 • 9/11/14 22:06
    Consigliere - 25934 interventi
    Rebis ebbe a dire:

    pensa che l'altro giorno ho trovato il dvd di The innkeeper nell'usato ma l'ho lasciato dov'era dopo aver letto l'infilata di stroncature sul Davinotti...
    :)


    Male Rebis, io l'ho preso appena uscito in dvd. Sarà collezionismo compulsivo (ogni horror deve essere mio appena esce), eppoi vorrei "studiare" con calma il caso Ti West

    Leggo spesso i commenti davinottiani (anche quelli negativi che massacrano certi film), eppure la sindrome di "San Tommaso" non ne vuol sapere di lasciare il mio corpo...

    Insomma, finchè non ci ficco il naso... :)
    Ultima modifica: 9/11/14 22:09 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 9/11/14 23:20
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Capisco, io cerco invece di fare un po' di selezione perché i film comprati e ancora da vedere cominciano a dilagare per casa :) Anch'io sono molto incuriosito da Ti West e conto di dedicarmici prima o poi...
    Ultima modifica: 9/11/14 23:21 da Rebis
  • Discussione Brainiac • 10/11/14 00:08
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Ma Brainiac, quando ti decidi a ripubblicare i tuoi commenti? pensa che l'altro giorno ho trovato il dvd di The innkeeper nell'usato ma l'ho lasciato dov'era dopo aver letto l'infilata di stroncature sul Davinotti... avresti potuto fare la differenza :)
    Eh ma ne avevamo già ampiamente parlato in Discussione generale, sei stato disattento!
    ;-)
  • Discussione Rebis • 10/11/14 12:17
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Hai ragione Brainiac ma di solito mi fiondo sulla scheda del film quando sono indeciso sull'acquisto di un dvd, mentre la discussione generale la leggo dopo, un po' come "approfondimento"...