Cannibali domani - Documentario (1983)

Cannibali domani
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1983
Genere: documentario (colore)
Cast: (documentario)
Note: Aka "Ballata per un pianeta".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Viaggio nelle aree più depresse del globo a documentare l'ingiustizia che porta una casta di “eletti” a dominare sugli altri, il terzo mondo a soccombere di fronte alla forza di eserciti e dittatori in grado di ridurre il proprio simile in condizioni di tragica indigenza. Non c'è un sorriso, solo le struggenti musiche di Marcello Giombini a commentare atrocità e volti attoniti di uomini, donne e bambini colti spesso splendidamente in espressioni di grande profondità. Se l'apertura è dedicata ai disastri ambientali e agli effetti devastanti sui corpi erosi dal cancro di chi vive nei pressi delle sperimentazioni atomiche, il prosieguo porta il film ad affrontare un discorso più generale sull'inquinamento...Leggi tutto e sulle conseguenze che esso potrà avere sulla vita della Terra in un prossimo futuro. Ma è quando si passa a indagare con occhio spietato sulle carestie, le disgrazie e gli effetti della sovrappopolazione che si entra nelle piaghe più dolorose che Scotese apre a chi guarda. Non ancora quando si sofferma a filmare i pasti per noi impensabili degli aborigeni australiani, ma quando si sposta tra le strade dell'India sottolineando l'impossibilità di poter vivere agiatamente per un “immenso groviglio di carni pressate l'una sull'altra” che superava in quegli anni i 600 milioni di abitanti. Folle di affamati e la catena di montaggio della povertà che crea la fabbrica degli storpi, bimbi volontariamente menomati per poter mendicare qualche spicciolo. Atrocità esibite che indubbiamente colpiscono, accompagnate da un commento che non rinuncia alla ricercatezza sintattica chiudendo efficacemente il cerchio. Il capitalismo scialacquatore che prospera a due passi dalla fame più nera senza mai volgere lo sguardo mette in vendita accessori da bagno di fronte a chi non ha una casa, espropria territori ai poveri posseiros in Amazzonia esibendo carte bollate pagate corrompendo i governi e sbattendo intere famiglie nelle baraccopoli di mezzo mondo: Caracas, Rio de Janeiro, Città del Messico, microcosmi tremendi dove la vita non vale nulla. Uno sguardo feroce che alterna tutto ciò a grandi aperture paesaggistiche: dal Machu Picchu alle piramidi di Teotihuacan per poi spostarsi sui chicleros, gli ultimi eredi dei Maya, che raccolgono gomma dagli alberi delle foreste. Un saltabeccare da un continente all'altro che non segue un vero filo logico ma assomma scene accomunate dalla povertà e dalla disperazione di chi ne è protagonista: chi mangia porcellini d'india, frigge grilli e vermi, cuoce scimmiette, chi muore nelle sanguinose guerre civili del Centroamerica, chi vive come può a dieci anni abbandonato sulla strada fino al progresso affiancato metaforicamente a un gregge di pecore che si muove senza davvero conoscere una direzione. Un atto d'accusa lanciato attraverso il tipico sensazionalismo dei “mondo” di casa nostra ma come talvolta accade ben studiato a livello di montaggio, ottimamente musicato, narrato in bello stile e di conseguenza efficace nel suo messaggio; per molti versi superiore alla media del genere.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/11 DAL BENEMERITO FAUNO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 26/09/16
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Herrkinski 15/10/17 18:50 - 8072 commenti

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Bel lavoro di Scotese che denuncia principalmente i problemi del terzo mondo e dell'inquinamento globale, oltre alla sovrapopolazione e all'industrializzazione selvaggia. Se il titolo richiama suggestioni cannibaliche - invero mostrate solo in una scena di dubbia credibilità - la maggior parte del materiale risulta realistico ed è girato con gusto drammatico efficace, quasi mai esacerbato da commenti fuori luogo; c'è tanta realtà e per questo rispetto a mondo-movies pretestuosi qui i toni si fanno davvero cupi, anche grazie a un'ottima ost.

Fauno 5/10/11 21:57 - 2208 commenti

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Al genio Scotese muravano questo film allorchè noi pensavamo ancora all'Italia di Pablito & co. e l'inflazione galoppava a tutto spiano. Ebbene, 3 anni prima di Chernobyl lui denunciava già l'esistenza di qualcosa di molto peggio negli States e ci spiegava pure, in termini alquanto elementari, come si sono realmente create le favelas, con annessa la piaga dei figli di nessuno; senza contare tutte le altre profezie sui danni del capitalismo selvaggio anche sull'ambiente, danni che dopo quasi 30 anni tocchiamo con mano ogni giorno. Lui l'aveva capito...

Didda23 3/10/16 13:53 - 2426 commenti

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Grandissimo e soprendente mondo firmato da Scotese. Colpisce per la verosimiglianza delle situazioni e per le analisi socio-politiche (povertà, malattie, terzomondismo e nuclare). Sobrio nello stile, nonostante qualche caduta (l'atto di cannibalismo), girato con padronanza e con una fotografia che non è affatto male. Lontano dal sensazionalismo dei mondo-africani e dalla noia di quelli erotici. La ciliegina sulla torta è la meravigliosa colonna sonora di Marcello Giombini. Molto più apprezzabile la seconda parte, rispetto alla denuncia al nucleare.
MEMORABILE: Il tema del sovrapopolamento; Gli effetti del nucleare sulle persone.

Markus 25/09/16 13:14 - 3682 commenti

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Il commiato di Scotese come regista è una perla rara e preziosa, ma anche un pugno allo stomaco per certi versi necessario. Si parla di ecologia, di mali e contraddizioni sociali nel mondo che palesano l’assurdità e l’irresponsabilità dell'uomo nei confronti della terra e, in definitiva, verso se stessi. Un viaggio all'inferno senza quasi più ritorno. Un campionario degli orrori arricchito forse di eccessiva mestizia (di mondo-movie si tratta) ma, paradossalmente, in gran parte riscontrabile: questo il vero punto forte dell'opera.

Deepred89 4/10/16 14:03 - 3704 commenti

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Un susseguirsi di scene di degrado e povertà assoluta condotto con un piglio insolitamente serio e serioso, quasi del tutto privo di cadute nella truculenza a buon mercato e nel sensazionalismo del commento. Manca la capacità di trasformare il corposo repertorio di disagi in qualcosa di compatto (e il ritmo non aiuta) e il tutto scade presto nella monotonia, ma colpisce piacevolmente un tono di disperazione nemmeno troppo distante (si pensi al finale) dal Takahata più crudo, ben contrappuntato dai dolenti sinth di Giombini.

Panza 30/03/18 15:50 - 1834 commenti

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Zibaldone di degrado un po' ovunque, principalmente in Asia e in America, viziato da una certa disomogeneità nelle varie scene ma che comunque lascia un senso di tristezza nel mostrare le contraddizioni e il disfacimento ambientale del nostro mondo (vedi il muro di immondizia e le favelas brasiliane). Qualche momento cruento qua e la (terribile lo storpiamento dei bambini indiani), ma gli eccessi dei "mondo" anni '70 sono altra cosa. Commento fuori campo asciutto ma che ogni tanto inciampa nella retorica. Potenti le musiche all'organo.

Schramm 29/07/18 18:55 - 3490 commenti

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Se il destino dell’avvenirismo è l’obsolescenza e l’apocalisse è anzitutto rivelazione, Scotese, in quel che allora sarà parso un gridare al lupo, ha avuto occhio lungo. Ma anche a 35 anni dal bengala, nel piallare sul solo ferro già percosso (l’eco-tombe, il militarismo, la globalizzazione, la tecnica incapace di salvare gli agonizzanti) si può biasimare il fare dell’allarmismo compiaciuta sineddoche, e non proprio a torto: rincorre la sobrietà, ma porta in trionfo solo l’avariato, il putrido, il terreo, in un loop di veglia-voglia funebre per cui il mondo non è che ulcera, sepsi, sarcoma.

Gmriccard 16/07/18 14:47 - 121 commenti

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Efficacissima versione documentaristica del latino detto homo homini lupus. Un pugno di situazioni utili (ancora oggi) a denunciare la suddivisione dell’umanità in parte dominante e parte soccombente. Il film scorre via senza intoppi e, ugualmente differenziandosi dalla maggior parte dei mondo, si fa apprezzare notevolmente per l’omogeneità delle argomentazioni trattate, così come è del tutto assente il sensazionalismo fine a se stesso di tanti presunti fratelli di filone. Nel genere di sicuro il migliore che abbia visto!
MEMORABILE: La pesca dei crostacei; Il negozio di apparecchi sanitari.

Marcolino1 27/06/19 15:04 - 553 commenti

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Il titolo (ricalcato dal film di Margheriti del 1980), lungi dall'esplicare l'argomento annunciato (tranne una sequenza dove si sospetta un'abile ricostruzione), è puramente metaforico sul destino umano autoannientatore e autofagico per l'esaurirsi delle risorse alimentari e l'inquinamento. Giustapposte le musiche elettroniche e classiche nei paesaggi apocalittici e nucleari-olocaustici, efficace il commento ammonitore. Qualche sporadico momento di lirismo (la scoperta della morte del bimbo abbandonato) si discosta dal puntuale tecnicismo.
MEMORABILE: Il pasto a base di carne di scimmia: cibandosi di un primate, l'uomo si trova sull'anticamera del cannibalismo.

Gestarsh99 12/10/19 16:52 - 1395 commenti

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Prima che un mondo-movie o un "ecumentario" filantropico-ambientalista, è anzitutto un documento inchiodante sulla tipologia di allarmismo che affollava al tempo le disquisizioni socio-scientifiche più pessimistiche. Un catastrofestival disamèno dal cui proscenio Scotese cassandreggia iettatoriamente agitando in aria spettri pollutanti e spaventacchi autoestintivi come uno sbandieratore acrobatico di vessilli funebri. Cantilenante ma estraneo al cinismo insensibile del filone, giudica il pianeta un bicchiere vuoto, sconfinato spazzaturificio nutrito a liquami di intere "fecalòpoli" di miseria.
MEMORABILE: Le fatiscenti "barcòpoli" adagiate su neri acquitrini fognari in cui sguazzano ed evacuano tutti en plein air...

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Noodles 22/08/20 20:43 - 2204 commenti

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Il mondo movie era ormai alla fine, eppure Giuseppe Maria Scotese (assolutamente da rivalutare) gira uno degli esempi migliori del genere. Senza cercare per forza e di continuo il pugno nello stomaco dello spettatore, senza indugiare particolarmente in particolari orripilanti, Scotese ci dà un'altra possibilità di riflettere su cosa sia l'uomo e su cosa abbia fatto. Un autentico film dell'orrore, e senza bisogno di effetti speciali. Splendide le immagini e la musica. Girato quasi quarant'anni fa, ma di un'attualità inquietante. Un capolavoro terribile.
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  • Discussione Fauno • 29/07/18 16:39
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Se tu dici che l'India non è solo quello allora anche il Burkina Faso è meglio della Siria o della Bosnia -Erzegovina dopo la guerra. Anche perché se l'India fosse solo quello Dio solo sa se io e te saremmo ancora qui a scrivere. A me i mondo-movie e questo in particolare, a prescindere che siano fatti o meno negli studi cinematografici e taroccati a dovere, aprono gli occhi su molti meccanismi che hanno portato gravi problemi...Poi è chiaro che un altro può trarne tutte le conclusioni che vuole, per lui certi tentativi di infarinatura possono valere zero come per me valgono cento. E fin qui niente di male. Oggigiorno certe cose non le dico più ma le penso eccome. Cannibali domani resta comunque un capolavoro anche per l'anno di edizione. Io l'83 me lo ricordo come fosse ieri, e non ti sto neanche a dire come fosse tutta una contraddizione, perchè sarebbe un capitolo troppo vasto da aprire.
    Ultima modifica: 29/07/18 18:48 da Zender
  • Discussione Schramm • 29/07/18 18:17
    Scrivano - 7694 interventi
    santa pazienza, fauno, col caldo ti si ottura la vena al triplo delle potenzialità, ormai basta un commento anche di poco sottostante il tuo entusiasmo e ti si inacidisce il sangue. :D

    quello dell'india voleva essere un esempio, del resto applicabile a tutto il film, il cui problema di fondo è appunto quello di voler convincere -al di là del farlo mostrando immagini di repertorio o ricostruite- che la parte così come viene mostrata è inappellabile cartina al tornasole del tutto, di tutto il mondo, di tutto il reale così come lo conosciamo. il mondo è una palla di merda, una discarica assoluta, una tanica di scorie radioattive e null'altro. certamente è anche così, sacrosanto, non si discute. ma appunto anche, non esclusivamente. scotese invece fa di quell' "esclusivamente" la cruna di tutto e da una certa in poi sembra quasi goderci, malgrado l'asciuttezza di fondo, a calcare solo su quel pedale. e ciò vale per qualsiasi ritaglio geografico mostra (nel caso dell'india, anche senza raffrontarla all'india odierna, non mi si può venire a scodellare che era una nazione di sola tratta dei bambini appositamente storpiati o un guazzabuglio di sole malattie carestie e muchissima mierda a ogni latitudine e longitudine - permetterai, ma non ci sto; e se non permetti non ci sto uguale: già allora era una nazione in fermento. attenendoci alla natura del sito, cioè al cinema, ti basti pensare che bollywood era floridissima già negli anni 60..). ne mostra solo il nero o il grigio. spazio per altre nuances? neanche per ipotesi. è qui che rischia di diventare parente strettissimo dei mondo movie più abietti o del telegiornale. col tutto che, ripeto, rispetto a molti altri che l'hanno preceduto e seguito, non mi è manco spiaciuto proprio perché si discosta dall'urlato sensazionalismo purchéssia.

    le contraddizioni di cui accenni, che sono poi la trave maestra del film, c'erano ieri e oggi coesistono con gli interessi sugli interessi, e non c'è dubbio che a partire dal titolo la profezia è stata, 35 anni dopo, prevalentemente azzeccata. ma a che pro ripetermi solo quello per 93' di fila senza mostrarmi anche l'altra faccia della medaglia né controproporre ipotesi, per utopiche che possano essere o sembrare, che contrappuntino la minaccia? è davvero informare o educare, questo? per me no. con o senza il tuo benestare. perché dà una visione del mondo vera ma parziale, spacciandola per assoluta. e mi pare a quel punto legittimo e normale che mi scatti, dopo un'oretta, l' "avemo capito. andiamo avanti?!"

    che poi le mie argomentazioni siano per te fottutissime e monocordi mancanze d'argomentazione tanto più mi sforzo di arricchirtele beh, mi spiace. ma più per te e per la piccolezza del tuo sguardo. magari prima di rispondere a babbo morto fattelo, un rinfrescante tuffo al mare. detto così, in tranquillità, che mi sei anche simpatico eh.

    nessuno pretende niente da te, non devo venderti nulla porta a porta, ti ho semplicemente chiamato, come fatto con tutti, per discutere di ciò che del succo del film mi è arrivato.
    Ultima modifica: 29/07/18 18:34 da Schramm
  • Discussione Zender • 29/07/18 18:50
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Ecco, sii coerente Fauno: certe cose pensale e non dirle. Non esiste che si offenda chiunque abbia uno stile diverso dal tuo. NON ESISTE. Rispetta gli altri e chi non commenta come te visto che nessuno qui ti viene a dire che non va bene come commenti. Poi frequenta meno, di più, quelli sono affari tuoi.
  • Discussione Fauno • 30/07/18 02:24
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Si vede proprio che non mi conosci invece, Schramm, perché se mi fossi riferito a te non te l'avrei detto fra le righe, e non ci avrei girato intorno, e non ho né le vena otturata né tantomeno il sangue inacidito. Scusami, li commenti solo te i mondo movie?

    Fino a prova contraria i mondo movie non vogliono convincere a mò di Vangelo, bensì sensibilizzare e aprire gli occhi su molte piaghe sociali, delineandone alla perfezione i meccanismi e cercando di fare arrivare lo spettatore a capire chi ne trae vantaggio da questo stato. Personalmente non me ne frega che poi ci siano altre cose belle di cui il film non tratta: sono io e nessun altro che decido di entrare dentro un dossier abbastanza negativo e di approfondirmelo...Non sono invece libero quando sono in posta o in qualsiasi altro ufficio e la gente racconta i cazzi suoi ad alta voce e mi obbliga a sentire contro voglia...Quella è una prevaricazione!
    Che l'India non sia solo quella delineata da Scotese ci arrivo da solo, non ho bisogno di farmi seghe mentali stile "non esite altezza assoluta, dipende solo dal punto di riferimento". Se per te i mondo movies tradizionali sono abietti perché sottolineano solo il male e lo fanno gratuitamente mi va benissimo; per me sono dei fenomeni in senso positivo proprio perché dimostravano fin da allora che l'uomo non è cretino solo perché qualcuno dall'alto l'ha deciso e può benissimo non solo prendere le distanze da queste scempiaggini e queste "palle di merda di sfruttamento", ma perfino farne dell'ironia, quindi per me i mondo movie sono un vero e proprio trionfo.

    E quanto al caldo non solo lo adoro e lo preferisco al freddo invernale;biasimo pure terribilmente le persone che se ne lamentano dalla mattina alla sera. Al limite sarà d'inverno che avrò qualche acciacco in più...Lo sguardo non mi sembra di averlo piccolo, il babbo morto non l'ho capita, di tuffi in mare ne ho già fatti anche quest'anno...le cose sui commenti le ho dette a te perché mi hai chiamato, ma come ti ripeto non mi riferivo a te, altrimenti te l'avrei detto schiettamente. Peccato che non ci sentiremo più… :-(
    Ultima modifica: 30/07/18 03:16 da Fauno
  • Discussione Fauno • 30/07/18 02:58
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Io Zender non so cosa ti sei bevuto per dire che ho offeso qualcuno. Ho solo risposto a un utente che mi ha chiamato e ho sottolineato cosa manca in certi commenti sui mondo per intavolare una discussione magari anche animata ma sicuramente più serena e costruttiva. Inutile che scrivi in maiuscolo perché è ridicolo, cancella pure quello che vuoi, tanto a me non me ne frega, ma non accusarmi di colpe che non ho MANCO PER IL CAZZO.

    E visto che mi si vuole gratuitamente mettere il BAVAGLIO, invito qualsiasi utente a non chiamarmi MAI PIU' in discussione per nessuna ragione.
    Ultima modifica: 17/08/18 21:23 da Fauno
  • Discussione Fauno • 30/07/18 03:09
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Aggiungo solo una cosa prima di dare l'addio definitivo alle discussioni. A modificare e a cancellare parzialmente i post fai saltare il senso dei discorsi e sembra che l'utente che l'ha scritto sia un mongoloide. Il che va tutto a discapito della qualità del tuo sito. Buona fortuna ;-)
  • Discussione Zender • 30/07/18 08:02
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Pensa che ho scritto maiuscolo due parole solo per farlo capire a te che di solito sei quello che li usa per farsi capire meglio, e poi dai del ridicolo a me :). In più scrivere "oggigiorno lo penso e non lo dico" e poi dirlo è veramente na roba da politici vecchio stampo. Io non metto "bavaglio", io esigo che si rispettino i commenti altrui come la gente fa coi tuoi. Nessuno tranne te qui ha mai attaccato i commenti altrui, non lo fare nemmeno tu. Io finora ho tolto brevi pezzi quasi solo (e si parla di uno ogni 500, tipo) ai tuoi post, ci sarà una ragione. Fatti una domanda e datti una risposta (possibilmente che non sia "io sono l'unico depositario della verità assoluta"). Festeggiamo intanto insieme il tuo quindicesimo addio alla discussione generale e vediamo se sarà vero. Se ti chiamano non rispondere e fine, non sarai certo l'unico.
    Ultima modifica: 30/07/18 09:34 da Zender
  • Discussione Schramm • 30/07/18 17:25
    Scrivano - 7694 interventi
    effettivamente io non lo avrei cancellato, perché così edulcorato -e non avendolo quotato- sembra che non abbia gridato banzai, o che io me la sia presa. vabè, anche chissene. tengo però a chiarire che in sé e per sé non mi sono certo offeso (direi al contrario che queste sperequative esternazioni faunesche mi lasciano abbastanza divertito), e non è comunque nello stile che è riscontrabile un attacco; a lasciarmi perplesso è se mai questo suo trovare le mie argomentazioni unidirezionali tanto più mi spertico in esempi ed espositive dissertazioni.

    quel che ho voluto dire tirando in ballo l'india quale esempio di tutto il film, è che così comportandosi lungo tutta l'asse dimostrativa, il film - che parte ancbe assai bene e non è certo manchevole di diversi spunti di interesse come anche di verità di fondo (sulle quali a dire il vero gli occhi sono già aperti da prima che ce le dicesse scotese, ma ricordarle male non fa) - capitombola poi di malissimo modo sulla peggiore delle bucce di banana, ovvero sul nichilismo spicciolo, rasentando anche un grossolano qualunquismo.

    intendiamoci, non è che creda a chi mi dice che il mondo sia un paradiso (non sono neanche disposto ad ascoltare chi inizia a cercare di convincermene), ma mi lascia altrettanto indisposto anche chi la butta sul tuttomerda, come purtroppo anche scotese finisce col fare, anche se forse malgrado le proprie intenzioni.

    ed è proprio in virtù di quel "forse" che il film riesce a fare un passo di lato rispetto a tutto un filone e che il mio giudizio si è assestato su una posizione medio-alta.
    Ultima modifica: 30/07/18 17:29 da Schramm
  • Discussione Fauno • 31/07/18 14:40
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Lo puoi anche festeggiare da solo: se non altro non dovrai più starmi addosso come un agente della STASI, a proposito di politici di vecchio stampo. Adesso vedremo quanti altri miei commenti non ti andranno bene...E mai avuto nessuna verità assoluta; saranno altri ad averne, magari, perché no, quella dei testi sacri o del vicino di commento...
    Ultima modifica: 31/07/18 14:42 da Fauno
  • Discussione Gestarsh99 • 24/11/19 18:38
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    B.Legnani ebbe a dire in Curiosità:
    Il film riprende in ampia parte scene di un progetto di Scotese del 1976, il film per ragazzi Yuca Yup (aka Yuca-Joe nell'inferno verde), mai uscito.

    Fonte: Alessio Di Rocco, su Fb.



    Probabile quindi che gran parte delle sequenze che vedono protagonisti i ragazzini di strada sudamericani provengano proprio da quel progetto precedente.