Riprendendo in mano il suo primo film IL DIABOLICO DOTTOR SATANA, gli effetti rambaldiani del molto simile LA MANO CHE NUTRE LA MORTE e aggiornando il tutto alla luce di quel piccolo capolavoro che è HELLRAISER, il regista più prolifico del mondo, Jess Franco, gira un supersplatter la cui caratteristica principale è un cast variegato zeppo di nomi più o meno celebri dell'underground. Vediamoli uno per uno: il dottor Flamand è Helmut Berger, che non ha bisogno di presentazioni. La sua amante/aiutante è la sexy Brigitte Lahaie, il detective incaricato dall'onnipresente...Leggi tutto Telly Savalas di rintracciare la figlia scomparsa Caroline Munro (altro nome di spicco tra le starlette del thriller) è Christopher Mitchum, figlio del grande Robert, in possesso di una straordinaria somiglianza, anche espressiva, col padre. Nella parte-cameo del dottor Orloff (già presente nel primo film di Franco, il citato DIABOLICO DOTTOR SATANA) c'è sempre Howard Vernon, in quella del dottor Moser, nazista che operava con Mengele, troviamo Anton Diffring. A chiudere il tutto, nella parte di se stessa (incredibile!) c'è Florence Guerin. Cosa chiedere di più? Una trama degna, magari. Sì, va bene, ma non è certo quella la specialità di Franco o dei suoi sceneggiatori, e anche la fotografia non è qui tra le migliori. Così il film resta sciatto come si poteva prevedere, ma nobilitato da una serie di effettacci splatter (teste segate, spellate, trapanate, corrose dall'acido, colli presi a forbiciate, operazioni di scuoiamento a vista…) davvero impressionanti. Musichette dance alla Christopher Cross (in apertura) o alla George Michael (c'è anche simpatico tema intitolato, non a caso, “Faceless”) in una Parigi notturna ripresa male, ma regia meno abbandonata a se stessa del consueto. Che davvero Franco puntasse molto su LES PREDATEURS DE LA NUIT?
Jess Franco abbandona le sue vampire (sexy) lesbo sanguinarie e affronta il tema del thriller utilizzando un cast variegato, che si distingue per la presenza dell'icona femminile (anche porno attrice) utilizzata da Rollin: Brigitte Lahaie. La violenza è molto spinta e rimanda al genere "medical", puntando su espliciti interventi al volto (Stivaletti se ne ricorda ne I tre volti del terrore). Nel film vi sono legami (molto blandi) con Il diabolico Dottor Satana (1961), dati dalla presenza del dott. Orlof. Adatto anche ai detrattori del regista.
Non male questa sorta di rifacimento di Occhi senza volto di Franju da cui la pellicola di Franco riprende l'assunto principale. Rispetto ad altre occasioni c'è maggiore professionalità e la confezione è meno sgangherata del solito. Peccato però che il ritmo narrativo sia piuttosto diseguale ed ogni tanto fa capolino la noia. In ogni caso, nonostante gli effetti speciali gustosamente sanguinolenti, è uno dei pochi film di questo regista adatti un po' a tutti.
Ottimo thriller di Franco che dirige un film adatto al grande pubblico con meno sesso della media e molta violenza (lo splatter si spreca). Inoltre Franco dirige con un cast imponente a cominciare dalle grandi star (Savalas, Audran, Guerin) e i caratteristi franchiani e non (Caroline Munro, Vernon, Driffing, la moglie Lina Romay e Berger). Ottima colonna sonora e finale cattivello (ma la punizione per gli assassini non mancherà). C'è pure la Guerin nei panni di se stessa.
Film di Franco che vuole rivolgersi ad un ampio pubblico ma non ha frecce al suo arco. Regia senza spunti significativi che vaga tra splatter ed erotismo, sceneggiatura colabrodo e recitazione sottotono. Si poteva fare di meglio ed in questo caso non c'è nemmeno l'alibi del basso budget. Occasione mancata.
Un thriller horror in cui lo sguardo luciferino di Berger muove le danze in maniera non sempre convincente. Abbastanza truculento e tendente allo splatter presenta tuttavia un discreto cast. Il titolo portava a pensare alla presenza di svariate scene di sesso, cosa che invece non si verifica.
Bellissimo!! Dalla colonna sonora, al cast, dagli effetti speciali a quell'aura di decadentismo romantico/mortifero che si respira dall'inizio alla fine. Helmut Berger domina il cast, mentre Savalas fa solo 2-3 scene. I deboli di stomaco potrebbero rimanere impressionati.
Notevole thriller/horror franchiano di fine '80. Il regista si distacca abbastanza dai suoi standard, riducendo drasticamente gli elementi sexy (ma non l'aura morbosa) e puntando maggiormente sullo splatter imperante nel periodo; e ci dà dentro alla grande, sfoderando una serie di truculenze sorrette da ottimi SPFX. Trama e ritmo reggono abbastanza, c'è un cast piuttosto interessante; unico rimprovero alla fotografia, un po' sciatta e ad alcuni dialoghi abbastanza trash. Certo, non siamo di fronte a un must, ma indubbiamente intrattiene.
Prima prova di Jess Franco con una grande produzione. La trama risulta abbastanza semplice: una ragazza scomparsa, un detective assoldato per ritrovarla e tenebrosi misteri dietro alla scomparsa che però vengono mostrati allo spettatore, il quale risulta quindi privato della suspence misteriosa. La cosa migliore di questo film sono i trucchi gore con persone scuoiate vive, bruciate, trapanate e fatte a fette. La recitazione, escluso qualcuno, risulta piatta e il tutto viene ulteriormente rovinato dal doppiaggio italiano, pessimo.
MEMORABILE: La faccia rimossa con gli occhi nello scheletro che continuano a muoversi; La donna rinchiusa nell'armadietto e il trapano senza scampo.
Horror-drama chirurgico tremendamente eccessivo e pecoreccio, che marca il ritorno di Franco alle atrocità medicali del Dottor Satana con un cast precambriano da cinema-bis. Helmut Berger fa il Tersilli plenipotenziario in una clinica privata per tardone fanatiche del ringiovanimento, e gestisce tutto alla sua maniera: sequestrando, salassando e sezionando ignare giovincelle parigine da sfruttare come corpi da laboratorio. Impacciatissimo e trash nelle scene gore, volgare e porneggiante negli inserts erotici, il film però non ha mai tempi morti e questo è tutto grasso che cola. Irrinunciabile!
MEMORABILE: Le cruentissime operazioni di rimozione facciale; la Lahaie che ammazza con un siringone nell'occhio la "scomoda" Audran; la forbiciata nel collo del gigolò...
La sceneggiatura è di quelle che fanno grande il cinema thrilling: il budget a disposizione della produzione è irrisorio, mentre la regia ricalca gli stilemi delle produzioni anni ottanta, con tocchi di erotismo intervallati a sprazzi gore. Un film avvincente proprio per la storia che racconta, con un medico chirurgo, ex nazista, il cui personaggio risulta stranamente assai verosimile. Certo se si fosse sorvolato sulle solite macchiette che ridicolizzano i gay sarebbe stato tanto di guadagnato, ma tutto sommato mi sento di consigliarlo.
Franco come regista non mi era mai piaciuto. Pensavo alla solita boiata, invece si tratta si di un mezzo trash però girato bene, con un cast praticamente perfetto. Nota di merito gli effetti speciali: ben fatti (per gli anni 80) ed efficaci. Unica nota dolente la colonna sonora: poverissima e con un'angosciante e fuoriposto motivetto che viene ripetuto ogni 10 minuti.
MEMORABILE: Il calco perfetto della faccia della Guérin; Il siringone che mette fine ai sospetti della paziente scomoda.
Torbido thriller che affonda le proprie radici nel gotico degli anni sessanta, periodo in cui Franco stesso ha ampiamente sfruttato un soggetto simile. Ville lussuose e cliniche modello sostituiscono antichi manieri e il bianco e nero lascia spazio alle vivide luci notturne della Parigi moderna. Il cambiamento di pelle riesce bene a Franco che non risparmia sul sangue versato, senza dimenticare quelle atmosfere morbose e lascive che hanno caratterizzato le sue pellicole. Peccato che il doppiaggio italiano da telefilm lo penalizzi non poco.
MEMORABILE: La siringa nell’occhio; La forbice in gola.
Un chirurgo utilizza come cavie ragazze sequestrate per ridare la bellezza alla sorella sfigurata. Un detective si mette sulle tracce del carnefice. Buon thriller venato di splatter firmato da un Franco alle prese per la prima volta con una produzione internazionale. Il cast è di prim'ordine (non male Berger), come pure i disgustosi effetti speciali (amputazioni e trapianti). Eppure la trama risulta troppo elementare, con pochi colpi di scena e certi momenti sexy sembrano fuori posto. Anche l'eroe di turno non convince del tutto. Non per tutti.
MEMORABILE: L'omicidio per mettere a tacere la paziente sospettosa; Le operazioni di chirurgia facciale; L'angosciante finale.
Franco reinventa Il diabolico dottor Satana (c'è pure un cameo di Howard Vernon nei panni del dottor Orloff) e il mito di Occhi senza volto accostandolo a quello della contessa Bathory (le vergini usate per la produzione di pillole ringiovanenti). La seconda parte è costellata di scenette gore niente male, che vanno dalle classiche operazioni di espianto facciale a crani trapanati, ma per arrivarci c'è da sorbirsi molti dialoghi noiosi, gag omofobe imbarazzanti e scene erotiche poco incisive. Buona l'ambientazione mondana della Parigi anni '80.
MEMORABILE: La prima operazione fallita con la faccia strappata malamente; Le forbici piantate in gola; L'operazione riuscita; Il cranio trapanato (Radice-style).
Gustosissimo thriller, venato di horror, che ricorda moltissimo nella trama Occhi senza volto, ma rivisto in chiave splatter. Con un cast di tutto rispetto, qualche siparietto erotico giustificabile dalle tante bellezze coinvolte e l'inserimento di macabri e sanguinolenti delitti, la pellicola scorre che è una meraviglia e spicca tra tanti film del periodo in cui gli zombi andavano alla grande. Talvolta si dilunga troppo in inutili parodie stereotipate e altre volte tende a risultare raffazzonato per giungere al colpo di scena un po' kitsch. Comunque da vedere.
Un chirurgo estetico senza scrupoli tenta il trapianto facciale a favore della sorella e ai danni di povere vittime prescelte. Con un cast così (Telly Savalas, Helmut Berger, Stephan Audran...) ci si aspettava di più e invece il tutto si traduce in un maldestro thriller dalle sfumature porno-soft. Brutti dialoghi, fotografia piatta e musica scadente ne fanno un prodotto dimenticabile. Ma si sa, "pecunia non olet"...
MEMORABILE: L'ago della siringa infilata nell'occhio di una delle vittime.
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HomevideoGestarsh99 • 25/07/14 18:48 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Le versione andata in onda lo scorso 14 luglio su Telenorba-8, al netto delle reclame pubblicitarie e dei titoli di coda mozzati, dura esattamente 01:32:07 ed è con tutta probabilità una copia vhs tratta da master telecinemato (forse la vecchia vhs General?), viste le diverse bande nere che incorniciano i frame e vista anche la scadente qualità del sonoro e del video, scuro e sgranato.
Le sequenze cruente e a rischio taglio sembrano esserci tutte ma resta il fatto che le edizioni digitali uscite qui da noi (il letterboxed della Mosaico intitolato Faceless e i 16/9 della Pulp/Passworld) hanno una durata complessiva di 01:34:28 e 01:34:26.
Io ho la vhs della Broadcast (edita nel 2001, e non quella della Gvr-cioè la prima edizione in home video-)
I titoli di testa sono in inglese (mentre il titolo I VIOLENTATORI DELLA NOTTE-in italiano-appare proprio identico come quello postato da Gest)
Non ha bande che incorniciano i frame, ma è a schermo pieno
Durata complessiva (inclusi titoli di coda sul faccione di Telly Savalas) 1h, 34m e 26s
HomevideoZender • 26/07/14 08:08 Capo scrivano - 47727 interventi
Io il dvd Pulo lo ricordo ottimo. Consiglierei quello per il momento.
HomevideoGestarsh99 • 26/07/14 16:29 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Controllando adesso la versione francofona edita in dvd dalla "René Chateau" ho notato che, tra credits di presentazione e titoli di coda finali, ci sono ben 2 minuti in più rispetto al master televisivo.
Quindi la pur scadente copia tv dovrebbe essere integrale.
CuriositàXtron • 2/11/14 13:30 Servizio caffè - 2147 interventi
Florence Guerin interpreta se stessa.
Brigitte Lahaie la nota in discoteca e le chiede: "Lei non è Florence Guerin? L'ho vista in Le declic".