A 30 milioni di km dalla Terra - Film (1957)

A 30 milioni di km dalla Terra
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: 20 million miles to earth
Anno: 1957
Genere: fantascienza (colore)
Note: (aka "A trenta milioni di chilometri dalla Terra") (aka "Twenty million miles to earth")
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È stato il primo progetto del profeta della stop-motion Ray Harryhausen, che ne aveva scritto soggetto e sceneggiatura già cinque anni prima; successivamente rielaborati entrambi da altri, danno infine forma a un film che deve molto a KING KONG e GODZILLA. A quest'ultimo in particolare per la creazione del mostro venusiano, che pare appunto un incrocio tra Godzilla e una creatura rettiliana antropomorfa vicina agli antichi dinosauri. Ha però la particolarità di crescere di misura, a contatto con l'atmosfera terrestre, e da piccolo mostriciattolo si trasforma in...Leggi tutto pochi giorni in un nemico gigante da combattere con l'esercito. L'azione, inizialmente prevista in Francia con abbattimento sulla Torre Eiffel, è stata spostata in Italia per ragioni di budget, ma il finale sul Colosseo e con il mostro che si avventa sulle colonne dei Fori Imperiali e i ponti sul Tevere distruggendoli ha un fascino persino superiore. Come sempre piuttosto deludenti e scontate le parti senza la creatura, anche se in ogni caso la regia spigliata di Nathan Juran riesce a non farle pesare troppo. La tecnica di Ray Harryhausen oggi è ampiamente sorpassata e gli spostamenti “a scatti” caratteristici della stop-motion fanno sorridere, ma la cura lodevole nella loro realizzazione e l'esser riusciti a contestualizzare bene la bestia negli scenari permette ancora adesso di godersi l'avventura con gusto. Indimenticabile, ad esempio, la lotta tra il mostro e un grosso elefante fuggito dallo zoo, prolungata e d’effetto. La prima parte, in Sicilia, è ovviamente la più debole, anche se la meglio sceneggiata. Curioso veder sparare con il bazooka sul Colosseo distruggendolo proprio come si vedrà fare in INDEPENDENCE DAY con la Casa Bianca.

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Puppigallo 7/01/08 09:39 - 5273 commenti

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Star indiscussa di questo film ambientato in Italia, con navicella spaziale Americana che si schianta nelle acque siciliane, è l'orrida creatura proveniente da Venere (assurdamente spassosa). Ghiotta di zolfo e tendente a diventare enorme, farà danni, sia in Sicilia, che a Roma (la portano allo zoo!). La prima metà, a parte l'esplorazione del razzo e un bell'attacco a un contadino, è piuttosto noiosa e parlata. Ma nella seconda il rettiloide Venusiano si scatena, demolendo, urlando e combattendo (attacca solo se provocato). Venderà comunque cara la pellaccia. Merita la visione.
MEMORABILE: Creatura contro elefante dello zoo.

Ciavazzaro 22/04/08 14:34 - 4770 commenti

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Fa molto piacere vedere un film di fantascienza ambientato nella nostra bella Italia (un astuto stratagemma del tecnico degli effetti speciali e sceneggiatore Ray Harryhausen per viaggiare). Bravissima e bellissima Joan Taylor, convincente Hooper figlio della famosa Hedda Hooper, ma anche John Zaremba. Commovente la creatura proveniente da Venere che semina distruzione qua è là per la bella Roma (pure dentro il Colosseo).

Daniela 29/01/09 09:28 - 12662 commenti

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Molto curioso, non tanto per il look della creatura venusiana creata da Harryhausen, che sembra provenire più dalla preistoria che dallo spazio, quanto per l'ambientazione in Italia, un po' cialtrona causa lo scarso budget. Nella prima parte la Sicilia appare più verde di una valle alpina, con tanto di cascate e fresche frasche, poi la creatura viene portata allo zoo di Roma, fugge (e ti pareva...) e combina guai, fino allo spettacolare finale. Carino come un vecchio libro illustrato, di quelli con le figurine pop-up.
MEMORABILE: La creaturina appena uscita dall'uovo, graziosissima.

R.f.e. 11/08/09 16:37 - 816 commenti

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Sorta di rilettura del King Kong (1933) in chiave di "space invasion", interpretata dalla stessa attrice mora e formosa che era apparsa in La terra contro i dischi volanti, Joan Taylor. In fondo un B-movie niente affatto male: lo Yimir venusiano in alcune scene fa persino tenerezza. Assurda e topograficamente delirante l'ambientazione italiana. Comunque molto 'sense of wonder' anni '50 (si ricordi che la 'novelization' del film, scritta da Henry Slesar, fu pubblicata in Italia il 7 novembre 1957, su Urania n. 164).

Von Leppe 22/06/11 13:49 - 1262 commenti

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L'ambientazione italiana lo differenzia dalle altre pellicole di fantascienza del passato, come pure il mostro alieno dell'ormai famoso mago della stop motion Harryausen. Qui l'essere ha già l'aspetto da creatura mitologica (precede in questo molti film curati negli effetti speciali dallo stesso artista). Affascinante la prima parte in Sicilia, mentre la parte romana perde un po' seguendo la falsariga di King Kong. Poi ci sono personaggi come il Dott. Leonardo e il bambino: ingenuo, come quelli americani del periodo, ma che non fa niente gratis.
MEMORABILE: È davvero orrendo... eppure ha un aria spaventata.

Max renn 10/04/12 19:02 - 80 commenti

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Il povero Ymir, rettiloide venusiano, "atterra" suo malgrado sul nostro pianeta, ove viene aggredito da tutti e preso a cannonate dall'esercito in una Roma simil-cartolina. Sci-fi anni '50 piuttosto ingenua ma parimenti simpatica, caratterizzata da un'insolita ambientazione italica (un'improbabile Sicilia prima, la Capitale poi). La creatura è resa ottimamente dall'animazione in stop motion del mago Harryhausen (da antologia lo scontro allo zoo col pachiderma).

Furetto60 11/04/13 09:10 - 1194 commenti

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Nessun dubbio che si tratti di fantascienza: umili pescatori siciliani ostentano un ottimo italiano e nel centro di Roma non c’è traccia di traffico! Si, perché questo film è ambientato sul pianeta... Italia, con scene che ricordano in parte i nipponici Godzilla, in parte King Kong (in particolare quando il lucertolone s’arrampica sul Colosseo, manco fosse l’Empire State Building); a completare l’opera dei Visigoti ci pensano l’alieno e i marines, che ne buttano giù un pezzo! Film che risulta divertente anche per quelle che oggi vediamo come ingenuità.
MEMORABILE: Il piccolo Comune siciliano con i panni appesi alle finestre; Ponte S. Angelo distrutto; L’alieno che mangia zolfo; Il sindaco tipo Prefetto di ferro.

Pigro 8/12/16 09:22 - 9666 commenti

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Anche il mostro venusiano fa le sue Vacanze romane, dopo essere sbarcato, come i soldati Usa, in Sicilia. Ovvero, l’Italia secondo la fantascienza americana: mare e Colosseo. Il lucertolone alieno ha il destino triste di un King Kong in fuga distruttiva ed è ben manovrato da un mago come Ray Harryhausen. Discreto il ritmo, con la sceneggiatura compatta e incalzante, con il film che entra rapidamente nel vivo, si sviluppa in crescendo e non si perde in chiacchiere. Ma la trama è fragile e i buchi di senso e di logica fioriscono in ogni dove.

Fabbiu 16/05/17 15:54 - 2144 commenti

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Film di fantascienza, oggi divenuto un piccolo classico, per molti versi abbastanza simile ad altri titoli del filone Anni Cinquanta (la creatura, la bella, l'eroe e un rapido ovvio finale serrato). Risulta però più divertente e ritmato di tanti altri più monotoni e spiegati; il merito è sia della memorabile e lucertolosa creatura (from Venere) di Ray Harryhausen, sia delle particolari ambientazioni italiane (Roma, con combattimenti e scontri sul Tevere e sul Colosseo, nonché "Gerra", paesino di una Sicilia di finzione).

Jurgen77 18/05/17 08:39 - 629 commenti

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Film datato, con un'ottima ambientazione nella nostra bella Italia. La trama è un po' debitrice a King Kong, ma gli spettacolari effetti di Ray Harryhousen, da soli, sono il valore aggiunto di questa pellicola fantascientifica che, se da un lato propone una trama abbastanza scontata, riescono a dare un tocco di magia tipica della "sci-fi" made in Usa degli Anni Cinquanta. Ad alcuni farà sorridere, ai sognatori e ai nostalgici piacerà...

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Cotola 23/06/17 00:07 - 9043 commenti

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Fantascienza di una volta che si segnala soprattutto per gli effetti speciale del grande Ray Harryhauesen: per il resto siamo dinanzi ad una trama povera e dagli sviluppi prevedibili che causano lo scarso coinvolgimento dello spettatore e per l'ambientazione sicula della vicenza. Per il resto c'è il solito mostro venusiano che fa un po' di sfracelli prima del solito finale. Carino e gustoso specie per chi ama i film d'antan. Lo spettatore contemporaneo, abituato a ben altro, potrà storcere (e pure tanto) il naso.
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  • Discussione Daniela • 20/01/17 02:07
    Gran Burattinaio - 5927 interventi


    Sulla copertina di URANIA del novembre 1957 si legge "da questo libro è stato tratto l'omonimo film".
    In realtà è l'inverso: è stato Henry Slesar ad adattare in romanzo la sceneggiatura scritta da Christopher Knopf e Robert Creighton Williams a partire dal soggetto originale di Charlotte Knight.
    Ultima modifica: 20/01/17 02:40 da Daniela
  • Discussione Rebis • 20/01/17 11:06
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Wow Daniela! Che chicca :D
  • Discussione Fabbiu • 16/05/17 15:42
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Simpatico il fatto che l'edizione Italiana abbia voluto abbondare ed aggiungere 10 miglia in più nel titolo
  • Discussione Noncha17 • 16/05/17 15:47
    Magazziniere - 1068 interventi
    Fabbiu ebbe a dire:
    Simpatico il fatto che l'edizione Italiana abbia voluto abbondare ed aggiungere 10 miglia in più nel titolo

    In realtà, è arrotondato in difetto..perchè, un miglio è uguale a circa 1.600 metri!
  • Discussione Daniela • 16/05/17 17:05
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    In questo caso l'arrotondamento è giustificato, se non si voleva lasciare la distanza in miglia.

    Obiettivamente, il titolo con la conversione pignola "A 32 milioni centodiciottoseimila e ottocento metri dalla Terra" non sarebbe mica suonato bene ;o)

    In realtà la distanza fra il nostro pianeta e Venere, ovviamente variabile, è nel punto minimo di 38,2 milioni di chilometri.
  • Discussione Noncha17 • 16/05/17 18:55
    Magazziniere - 1068 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    In questo caso l'arrotondamento è giustificato, se non si voleva lasciare la distanza in miglia.

    Obiettivamente, il titolo con la conversione pignola "A 32 milioni centodiciottoseimila e ottocento metri dalla Terra" non sarebbe mica suonato bene ;o)


    Ah, d'accordissimo! :)


    Io volevo solo "correggere" quanto detto da Fabbiu..essendo, il miglio e il chilometro, due unità di misura abbastanza differenti! Tra l'altro, della prima esistono anche diverse varianti che non sto qui a riportare.


    Daniela ebbe a dire:
    In realtà la distanza fra il nostro pianeta e Venere, ovviamente variabile, è nel punto minimo di 38,2 milioni di chilometri.

    Allora, facevano prima a chiamarlo A 40 milioni di km dalla Terra..non credi?! ;)
    Ultima modifica: 16/05/17 18:58 da Noncha17
  • Discussione Daniela • 16/05/17 19:13
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Giusto, sarebbe stata una misura più vicina al vero!
    Ultima modifica: 16/05/17 19:46 da Daniela
  • Discussione Fabbiu • 17/05/17 16:12
    Archivista in seconda - 652 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:
    Fabbiu ebbe a dire:
    Simpatico il fatto che l'edizione Italiana abbia voluto abbondare ed aggiungere 10 miglia in più nel titolo

    In realtà, è arrotondato in difetto..perchè, un miglio è uguale a circa 1.600 metri!


    Hai ragione Noncha17, errore mio, avevo visto il diverso numero ma completamente ignorato l'unità di misura
  • Discussione Noncha17 • 17/05/17 22:04
    Magazziniere - 1068 interventi
    Fabbiu ebbe a dire:
    Hai ragione Noncha17, errore mio, avevo visto il diverso numero ma completamente ignorato l'unità di misura

    Tranquillo.. ;)
    Ultima modifica: 17/05/17 22:04 da Noncha17
  • Homevideo Digital • 11/02/21 14:58
    Portaborse - 3994 interventi
    Blu-ray A&R disponibile dal 26/02/2021.