La grenouille - Corto (1908)

Lei trova una rana, poi entra in una fontana che si trasforma in vari tableaux vivants o in enormi facce. Non c'è proprio alcun senso che sostenga un minimo le ragioni della presenza di una rana o delle trasformazioni della fontana, le quali - a loro volta - non hanno il minimo senso una rispetto all'altra. Insomma, si tratta semplicemente di un accrocchio di effetti speciali (gran dispendio di fuochi d'artificio e fumi) a mo' di caleidoscopio dadaista. Ma a che pro? Un pensiero per il povero anfibio che saltella senza requie e senza utilità...

Sequenza di effetti speciali senza un nesso che colleghi l'uno con l'altro. Resta il ricordo dell'uomo truccato da rana che saltella attorno alla vasca e alcuni dei caleidoscopici soggetti che appaiono, talora invero complessi, al centro della fontana. Nulla di particolare.

Un'opera senza capo né coda ma con un suo fascino folle, tra anticipazioni dadaiste e anticaglie da quadri viventi qui in stile Belle Époque; fa pensare allo sberleffo e ai deliri onirici declinati a pretesto (non gratuito, pur se fine a se stesso) per dare fuoco alle polveri della sperimentazione di giocosi effetti speciali. Nessuna narrazione, solo esposizione della superficie, smalto sul vuoto, intrattenimento d'antan puro e semplice.