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Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un soggetto e una sceneggiatura firmata da Age e Scarpelli, Camillo Mastrocinque trae il primo grande film con Totò e Peppino (anche se il secondo è ancora in ombra e appare tardivamente), dando a Totò la possibilità di esprimersi a livelli altissimi. Tutta la prima parte, nella quale ancora le future spalle Peppino e Giacomo Furia sono assenti, è un autentico gioiello di comicità dimessa. Totò, e così sarà per tutto il film, non gioca più a fare il comico strabordante, ma mettendosi al servizio di una sceneggiatura sagace ci delizia con equivoci verbali e gag da antologia. Con l'entrata in scena di Peppino recupera l'affiatamento...Leggi tutto col suo partner per eccellenza e ancora sfodera una serie di duetti magnifici, in alcuni casi memorabili (come in tipografia, quando gli schiaccia una mano nelle macchine). All'arrivo di Furia, invece, la regia di Mastrocinque comincia a mostrare le prime crepe e il ritmo cala. Certo la spinta comica di Age e Scarpelli non si esaurisce, né la verve dei protagonisti si attenua, perché c'è ancora tempo per momenti splendidi. Tuttavia la figura del figlio (Gabriele Tinti, che aveva appena interpretato lo stesso ruolo ne IL CORAGGIO) si fa ingombrante, le divagazioni aumentano e il divertimento si attenua. Anche così, in ogni caso, è un bel vedere, e LA BANDA DEGLI ONESTI resta tra le più felici testimonianze dell'arte di Totò. Il finale a sorpresa, un po' troppo moralisticheggiante, è la conferma di un film imperfetto (come gran parte dei lavori con il grande attore napoletano) ma da vedere e rivedere. Per imparare quanto grande e unica fosse la vena umoristica di uno tra i più celebrati comici italiani.

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Puppigallo 13/02/07 09:11 - 5250 commenti

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Il film, quel poco che dice lo dice molto bene, grazie alla verve e all'affiatamento dei due protagonisti, così terrorizzati dalle conseguenze di ciò che stanno facendo da... Inoltre Totò ha la sfortuna di avere il figlio finanziere e la faccia che fa quando viene a sapere che è sulle tracce di una banda di falsari è impagabile. Come spesso accade, quando escono di scena i due istrioni il film precipita. Lo spaccio della prima banconota è un gioiello, ma anche la sua produzione. Da vedere.

Lovejoy 29/12/07 21:57 - 1823 commenti

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Capolavoro assoluto. Scritto e diretto con la consueta maestria dall'ottimo Mastrocinque con almeno quattro sequenze memorabili: Totò e Peppino al bar con lo zucchero; produzione del primo biglietto; lo spaccio e il finale davanti al falò. Totò e Peppino sono ad alti livelli e sono ottimamente affiancati dal grande Giacomo Furia. Cult irripetibile.

Pstarvaggi 31/03/08 14:22 - 80 commenti

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Grande film di Mastrocinque, molto ben costruito, che mescola a dovere commedia all’italiana (non a caso il copione è di Age e Scarpelli) e patetismo, senza dimenticare di lasciare a Totò i suoi spazi (ad esempio, il puntuale storpiamento del cognome di Peppino, come al solito bravissimo). Il giovane Giacomo Furia non sfigura accanto ai mostri sacri, ritagliandosi una figurina di grande tenerezza.

Matalo! 9/09/08 16:59 - 1378 commenti

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Mio vanto e orgoglio aver "litigato" con Mereghetti in persona riguardo l'una stella e mezzo assegnata a questo film; uno dei migliori interpretati da Totò e uno dei pochi con una storia solida alla base. Profumo di Soliti Ignoti nelle rocambolesche vicende di tre uomini piccoli alle prese con un vero clichè della zecca. Tecnicamente non sono neanche falsari; diciamo che sono una... dependance della banca. Caratteri straordinari, battute immortali. Dopo anni Mereghetti ora segna 2 e mezzo.
MEMORABILE: La barba fatta coi "peli dei condannati a morte"; Totò legge i nomi dei condomini; la stampa; il test dal tabaccaio; Mustafà ritorna...

Pigro 23/09/08 10:17 - 9623 commenti

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Tre poveracci si improvvisano falsari di banconote. Spassosissima commedia con l'impareggiabile Totò, accompagnato da un brillante Peppino. La storia è divertente e i due, in gran forma, la trasformano in un piccolo gioiello della comicità. La capacità di Totò di trovare l'equilibrio tra la sua verve pirotecnica (soprattutto verbale, per non parlare del ritmo comico) e l'adesione a un personaggio da commedia all'italiana è straordinaria.

Daniela 21/12/08 14:32 - 12606 commenti

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Commedia con momenti molto divertenti ed un sottofondo malinconico, legato alle mediocri condizioni economiche dei protagonisti e alle loro situazioni familiari (vedi i rapporti di Totò con la moglie), che le dona spessore. Contiene una sequenza assolutamente spassosa: quella della stampa delle prime banconote false, con uno splendido duetto Totò/Peppino, ben supportato da Giacomo Furia. Trascurabili le scene col figlio finanziere (ma del resto, nelle commedie storiche di Totò i figli sono sempre detestabili o insulsi).
MEMORABILE: Totò che, alla richiesta della "carta", tira fuori di tasca un rotolo di carta igienica.

B. Legnani 20/08/09 00:30 - 5519 commenti

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Celebre e divertentissimo. Esilaranti i tre protagonisti (Totò, Peppino e Giacomo Furia) che mettono a segno trovate lessicali esilaranti, incomprensioni, gesti, esitazioni, paure, con il vertice nell'incontro fra Totò e Nando Bruno, altro delizioso caratterista dell'epoca. Dialoghi ricchi di finezze fanno scordare alcuni eccessi. Un bel film.
MEMORABILE: Una di Totò, una di Peppino. Totò: "Chiedo scusa a nome del pavimento". Peppino: "...e i treni arrivano in orario!".

Cotola 13/09/09 18:29 - 8998 commenti

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Il connubbio tra Mastrocinque e Totò ha partorito pellicole migliori. Non che il film manchi di simpatia e non sia divertente ma sono le idee a latitare. Pochi i momenti davvero riusciti. Naturalmente la professionalità e la verve dei protagonisti è indiscussa. Niente di particolare.

Galbo 20/09/09 08:24 - 12372 commenti

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Tra i migliori film della collaborazione tra Totò e Peppino De Filippo, La banda degli onesti è la storia di un gruppo di sprovveduti che si improvvisano falsari. Sebbene la regia non sia impeccabile, il film regala momenti molto divertenti, assicurati dalla bravura dei due protagonisti supportati da ottimi caratteristi.

Gestarsh99 7/10/10 13:03 - 1395 commenti

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Altro celeberrimo e straordinariamente riuscito successo cinematografico (ma anche televisivo) dell'immenso principe De Curtis. Con l'intento evidente di "farsificare" alcuni topoi tematici del noir statunitense, Age e Scarpelli forniscono a Totò terreno fertile per le sue gag surreali, coadiuvate stavolta da due superbe spalle quali Peppino De Filippo e l'inatteso Giacomo Furia. All'arte di arrangiarsi proverbialmente napoletana, i tre protagonisti aggiungono anche un'amara ma onestissima vena umana di orgogliosa rinuncia ed umilissima integrità morale.
MEMORABILE: I ripetuti ed impacciatissimi tentennamenti di Totò dinanzi al titolare della tabaccheria, al quale cerca di rifilare la sua prima banconota falsa.

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Pinhead80 23/10/10 20:45 - 4715 commenti

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Film che consacra il sodalizio tra Totò e Peppino De Filippo. I due attori (in grande spolvero) sono decisi a fare soldi attraverso lo spaccio di banconote false. Ma anche essere falsari non è facile... Le scene belle sono davvero tante e il sospetto di essere scoperti fa sì che i protagonisti si trovino di fronte a situazioni sempre più comiche e paradossali. Un classico evergreen.

Graf 20/07/11 03:04 - 708 commenti

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Forse il miglior film interpretato da Totò. Il suo personaggio del portiere di stabile è un vero, commosso salmo all’umanità semplice ed autentica oltraggiata dalla malvagità altrui e insultata dalle difficoltà della vita. Totò, Peppino e Giacomo Furia danno vita a personaggi eterni, senza tempo, veri archetipi immortali di una condizione esistenziale: gli uomini sconfitti dalla vita. Siamo ancora in pieno neorealismo, ben mescolato ai modelli drammaturgici della commedia comica non ancora all’italiana. Ma questo film ne è un potente annuncio.

Saintgifts 26/07/11 14:49 - 4098 commenti

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Quando le diecimila lire erano grandi come un lenzuolo e rappresentavano circa un sesto di uno stipendio medio negli anni '50. Una commedia caratterizzata da personaggi di una umanità scomparsa (altri tempi), attori dalla recitazione talmente spontanea che forse non si può nemmeno più definire recitazione. Divertimento allo stato puro, quando i tre sono in azione. Totò e Peppino iniziano un sodalizio di una comicità unica, che supera di gran lunga quella di tante altre coppie, seppur meritevoli, dello schermo. Imperdibile.

Nando 6/12/11 12:02 - 3806 commenti

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Tre poveri diavoli s'improvvisano falsari ma il senso civico prevarrà sull'azione criminosa. Una spassosa commedia in cui emergono alti momenti verbali gestiti dal duo Totò e Peppino. Alcune scene sono rimaste nell'immaginario collettivo ed anche la regia cerca di privilegiare la verve dei protagonisti.

Piero68 8/02/12 09:35 - 2955 commenti

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Uno dei migliori film di Totò in assoluto, riconosciuto anche dalla critica. Merito non solo del Principe della risata e della sua degnissima spalla, ma anche e soprattutto della sceneggiatura (Age e Scarpelli) e della regia (Mastrocinque). Gli sketch si sprecano e le battute sono spesso travolgenti. Tanto che riesco a ridere ancora oggi, rivedendolo. La regia fa funzionare come un meccanismo svizzero i "tre compari", caratterizzati magnificamente ed assolutamente complementari tra loro. Anche Furia fa la sua parte degnamente e non sfigura.
MEMORABILE: Tutta la sequenza di quando iniziano a falsificare le banconote; Il ragionere Casoria; La storpiatura continua di Totò del nome di Lo Turco (Peppino).

Mco 12/11/12 12:15 - 2323 commenti

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Un film agrodolce. Da un lato si sorride grazie all'abilità del principe De Curtis, dall'altro ci si interroga sulle condizioni sociali e sulle difficoltà quotidiane di mettere pranzo e cena insieme. "L'occasione fa l'uomo ladro" fa da filo conduttore della sceneggiatura di Age e Scarpelli, ma "la paura fa novanta" ne può essere perfetto contrappeso. Totò trova in Peppino e Furia ottime spalle comiche e si lascia andare alla consueta ridefinizione linguistica dell'idioma italiano. Un classico.
MEMORABILE: Totò che cerca di stampare i biglietti ex se...

Liv 30/12/12 18:34 - 237 commenti

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Totò e Peppino De Filippo funzionano sempre (e il secondo non è da meno). Questo è un film di poche pretese ma, almeno nella prima parte, la vicenda scorre via in modo brillante, godibilissima. Manca la cattiveria della classica commedia italiana, ma almeno Totò non deborda dal suo personaggio. Un film da vedere e rivedere, specie per chi ha una certa età (anche oltre) e ricorda il sapore del buon tempo andato dove, chissà come e perché, c'era lavoro per tutti e tempo di godersi la vita.

Mickes2 20/06/13 11:58 - 1670 commenti

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Divertente (a tratti da sbellicarsi) commedia in cui, dinanzi allo sfondo di una società povera, si mette stupendamente in scena l’arte di arrangiarsi tipicamente napoletana, l’umiltà e l’integrità morale delle gente comune. Calembour a tutto tondo, fraintendimenti, il dono dell’autoironia, squisiti giochi di parole, la maschera sorniona e frizzante di un Totò in piena forma, due spalle eccellenti come Peppino De Filippo e Giacomo Furia. Da incorniciare tutta la sequenza con Totò che fa visita a Lo Turzo, Turchese, Lo Struzzo!!!

Albstef90 21/07/13 11:32 - 78 commenti

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Indubbiamente uno dei migliori film della ditta Totò/Peppino, ma bravissimo anche Giacomo Furia come spalla dei due protagonisti, che insieme danno vita a sequenze veramente divertenti e memorabili. La sceneggiatura e i dialoghi sono ben lavorati e strutturati, sapientemente inseriti dalla ben oliata mano di Camillo Mastrocinque. Attori di contorno e caratteristi ben usati, soprattutto la figura del commissario. Merita sicuramente la visione!
MEMORABILE: La stampa in tipografia; Il test dal tabaccaio; Il cane Mustafà; La figura del commissario.

Gabrius79 22/11/13 22:13 - 1420 commenti

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Impagabile commedia diretta da Camillo Mastrocinque con la coppia Totò e Peppino che fa scintille grazie anche all'aggiunta di un simpaticissimo e goffo Giacomo Furia. Il film si lascia seguire senza sbavature e con moltissime gag azzeccate e ci fa rimpiangere quali bei film ci sapessero regalare negli anni '50.

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Simdek 1/04/14 16:11 - 122 commenti

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Altro celebre film della rinomata ditta Totò e Peppino che, poveri e senza quattrini, tentano la via dell'illegalità per diventare ricchi. Il tentativo fallisce prima di iniziare perché è meglio rimanere onesti e senza soldi piuttosto che ricchi e malviventi. La morale del film è questa, semplice ma partorita pian piano, con delicatezza e situazioni divertenti che, numerose, accompagnano gli attori dall'inizio alla fine. Grande esempio di cinema con poche lire di budget perché la differenza la fanno gli attori, non gli effetti speciali.
MEMORABILE: Il caffè tra Totò e Lo Turco (Peppino).

Smoker85 8/05/14 17:42 - 487 commenti

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Uno dei classici della filmografia di Totò, grazie anche alle interpretazioni di Peppino e del bravo Giacomo Furia. La storia del padre di famiglia che, per troppa onestà, viene messo in mezzo a una strada e deve scegliere scegliere tra "i morsi della coscienza e quelli della fame" non può che essere sempre attuale. Tante battute memorabili e duetti irresistibili che coinvolgono il cast. Il finale è forse un po' troppo buonista e retorico, ma tutto sommato può starci. Evergreen.
MEMORABILE: "Mi ricorda il Pinturicchio... Della prima maniera!"; "Papier Igienic... L'ho vinta a una lotteria..."; "Lei e il cane mi avete smontato!".

Paulaster 29/08/14 10:09 - 4375 commenti

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L'alchimia tra Totò e Peppino trova linfa in una sceneggiatura semplice che tratteggia a grandi linee la vita scarna degli anni '50. Tempi comici puntuali e comprimari di livello per una regia sufficiente nei tratteggi e buon uso dei primi piani. Verso la fine un po' si sgonfia l'effetto dirompente dell'inizio e il filarino amoroso risulta debole per lo scopo conclusivo.

Delpiero89 22/10/14 17:42 - 263 commenti

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Tra i più celebri e riusciti film con il grande Totò (e De Filippo) e la regia di Camillo Mastrocinque. Una commedia davvero eccellente, dai tempi perfetti e gag ancora oggi divertentissime. Il "principe" De Curtis regala risate e battute in continuazione. Imperdibile.

Marione 20/01/15 21:10 - 103 commenti

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Film talmente simpatico da meritare ogni volta la visione, grazie a De Filippo almeno a livello di Totò, al simpatico Furia e nondimeno al resto del cast. Un paio di scene sono classici della comicità, e il tema della povertà e dei rapporti familiari complicati risulta tanto toccante quanto tristemente attuale, senza scadere nel patetico e nell'eccessivamente melodrammatico come in altri film coevi. Gli onesti veri non possono cambiare... un bel messaggio da un bel film che non invecchia mai.
MEMORABILE: Lo spiegone davanti al caffè super-zuccherato; La carta igienica; La barba finta.

Minitina80 21/04/15 08:46 - 2976 commenti

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Una commedia ben riuscita grazie alla sinergia tra Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia, tutti in piena forma e molto bravi a non esasperare troppo i rispettivi personaggi. C’è anche tanta malinconia e umanità che scaturiscono dalle situazioni umili in cui versa ognuno di essi. Non ci sono grossi vuoti narrativi che compromettono irrimediabilmente la visione e la vis comica dilaga dall’inizio alla fine.

Almicione 30/05/15 21:00 - 764 commenti

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Un portiere prossimo a perdere il lavoro si imbatte nell'occorrente per fabbricare banconote false e, nonostante la ritrosia iniziale, non può che cedere alla tentazione. Totò (attore che personalmente trovo fastidioso) rappresenta il tipico comportamento italiano e in particolare partenopeo, truffaldino e intrallazzatore, pronto a dichiararsi "ligio alla legge" (almeno un tempo) per poi corrompersi alla minima seduzione. Le gag gestuali e le mosse di Totò appartengono a una comicità d'altri tempi, fastidiosa e in parte scomparsa, fortunatamente.

Parsifal68 17/02/16 09:00 - 607 commenti

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Tre uomini vengono in possesso di un cliché per stampare banconote da 10.000 lire e si improvvisano falsari ma, alla lunga. Insieme alla "malafemmina" è il miglior film della straordinaria coppia Totò-Peppino, che recita con meccanismi straordinariamente oliati e tempi comici perfetti. Sebbene ci sia qualche caduta, il film non esce mai dai binari di una sana goliardia e offre numerosi momenti spassosi. Sullo sfondo ancora una volta la bella cartolina di un'Italia in bianco e nero.
MEMORABILE: La stampa delle prime banconote false; Totò che sbaglia sempre il cognome di Peppino.

Tomslick 12/04/16 23:09 - 205 commenti

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Un altro raro caso nel quale il Principe della risata si mette al servizio della storia (ottima), anziché il contrario. Assieme alla Malafemmina si raggiunge l'apice dell'alchimia Totò + Peppino, dove il secondo è talmente bravo a dar corda al primo che definirlo spalla è altamente limitativo. Si fa molto presto ad augurarsi che i tre timorosi e simpatici falsari riescano a togliersi dalle secche smerciando le diecimila lire false, alla faccia della Finanza, figlio incluso, che (non) li sta braccando. Bel cinema comico d'altri tempi.
MEMORABILE: Peppino, nel fugare i dubbi: "Allora, siete d'accordo?" Totò: "Siete...? Siamo!" Peppino e Furia: "Siamo!" Totò, con fare accusatorio: "Ah, siete d'accordo!".

Ultimo 3/07/16 16:39 - 1652 commenti

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Un classico della coppia Totò/De Filippo, diretti dall'esperto Mastrocinque. Il film vive su una sceneggiatura povera e si basa tutto sulla bravura dei due protagonisti, molto affiatati qui come in altre pellicole. La tematica è semplice: si improvvisano falsari grazie a un "colpo di fortuna" ricevuto e se ne vedranno delle belle, specie considerando che Totò ha un figlio nella finanza. Non tutto fila liscio, ma grazie ai due grandi attori si può comunque parlare di un buon film.

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Didda23 20/01/17 09:16 - 2424 commenti

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Seppur supportata da un tessuto narrativo che poggia su siparietti comici gustosissimi e su dialoghi spassosi, ciò che colpisce maggiormente nel lavoro dell'abile Mastrocinque è la vena malinconica dei personaggi alle prese con le difficoltà economiche e quotidiane. L'insegnamento morale è chiaro e univoco, ovvero per fare i delinquenti bisogna averne le capacità, mentre i puri di cuore devono "rassegnarsi" a scelte di vita che si confanno alle proprie caratteristiche. Ben oleati e amalgamati Totò e Peppino, affiancati da un buon Furia.
MEMORABILE: La stampa della prima banconota; L'equivoco fra Totò e il figlio; Il primo spaccio di banconota falsa.

Pessoa 24/02/17 23:58 - 2476 commenti

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Il primo di una (purtroppo) breve serie di capolavori del cinema comico italiano girati da Totò e Peppino nel 1956. La storia una volta tanto non scontata e una intelligente sceneggiatura di Age e Scarpelli esaltano il duo che confeziona scene ormai di patrimonio comune. Regge bene la scena anche il bravo Giacomo Furia. Interessanti i continui riferimenti alla povertà, piuttosto diffusa, di un'Italia che stava ancora aspettando il boom economico. I duetti fra i protagonisti sono, naturalmente, piccoli capolavori d'improvvisazione. Doveroso!
MEMORABILE: La fabbricazione delle banconote false...

Gugly 18/12/17 12:04 - 1184 commenti

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Classico della premiata ditta Totò & Peppino con il consueto stuolo di comprimari valore aggiunto (Giacomo Furia parte del "diabolico terzetto", i consueti Pavese, Carotenuto, ecc.). E' possibile dare una svolta alla vita grama attraverso un "colpo gobbo"? I nostri eroi ci provano, ovviamente con risultati esilaranti. D'altro canto più che l'onor poté il digiuno (basta broccoletti e patate!); vicenda a latere dei giovani funzionale e non prepotente. Viva la filiale della Zecca.
MEMORABILE: Il nome del povero Lo Turco ripetutamente storpiato da Bonocore ai confini con le parolacce; La fabbricazione della prima banconota.

Rambo90 15/01/20 17:19 - 7661 commenti

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Il primo vero film della coppia Totò-Peppino (con Furia efficace terzo uomo) è una commedia vivace che contiene ancora qualche vivido accenno di neorealismo, soprattutto nella prima parte. Si ride ma a denti stretti, perché è impossibile non fare il tifo per il trio di disadattati che s'improvvisano falsari. Regia corretta, bei caratteristi e una colonna sonora brillante accompagnano il tutto. Un classico, con qualche rallentamento verso la fine, ma notevole.

Giùan 27/02/20 14:27 - 4528 commenti

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Tra le chicche imprescindibili della filmografia "totoesca", anticipazione in qualche modo ancor più "buonista" e piccolo borghese de I soliti ignoti. Come nell'altro capolavoro del dinamico duo Mastrocinque costruisce una prima parte dal ritmo adrenalinico, con gag da seriale antologia, destinata poi a "soufflarsi" in una seconda metà non all'altezza ma poco importa. Furia sussurra bravura e umiltà, i nostri due eroi son di insondabile divertimento. Bonocore, Lo Turco e Cardone son già una triade onomastica che mette allegria.
MEMORABILE: "I toscani sono finiti..." "Allora mi dia una saponetta".

Siska80 2/07/20 16:56 - 3714 commenti

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L'idea è buona (e fa riflettere sul perché a volte l'uomo sia portato a compiere scelte sbagliate), Totò e Peppino fanno come al solito la differenza (Furia è un po' anonimo, invece), l'azione non manca così come le scene toccanti (l'inquilino moribondo, Bonocore pronto al sacrificio per il figlio); purtroppo, tuttavia, i personaggi di contorno sono poco interessanti (insopportabile la moglie tedesca), l'intreccio sentimentale tra i due giovani è pretestuoso e banale, il finale di un buonismo indigesto.
MEMORABILE: Antonio storpia di continuo il cognome Lo Turco.

Thedude94 15/07/20 19:08 - 1084 commenti

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Uno dei migliori film della coppia Totò e Peppino, che tratta di conflitti tra onestà e disonestà, capitale e proletariato, con la solita ironia che contraddistingueva i due comici napoletani. La classe di alcune battute del principe della risata sono di alto livello e Peppino come al solito è un'ottima spalla che non viene coperta dalla sua ombra. Modesta la regia di Mastrocinque, ma è sempre dura dirigere attori che facevano anche dell'improvvisazione il loro punto di forza. Da vedere per amare ancora di più la comicità di questi grandi personaggi.

Camibella 28/10/20 17:23 - 277 commenti

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Un portiere di uno stabile, un tipografo e un imbianchino si improvvisano falsari ma sono troppo onesti per perseguire il loro intento. Uno dei film più celebri della coppia Totò e Peppino e anche uno dei più amati dal pubblico, grazie a battute da antologia figlie di una buona sceneggiatura e di un feeling eccezionale tra i due straordinari e indimenticabili attori. Mastrocinque del resto sa di avere tra le mani un potenziale enorme e lo sfrutta benissimo. Furia regge bene il confronto.
MEMORABILE: Il caffè al bar con Totò che eccede con lo zucchero; Il balletto della filigrana; Il cane che ritorna a casa.

Alex75 30/10/20 19:12 - 876 commenti

I gusti di Alex75

Per certi aspetti, un gustoso anticipo dei Soliti ignoti, considerando l’estrazione dei personaggi e l’esito dei loro tentativi di alleviare con mezzi non molto legali le proprie difficoltà economiche. Totò, che qui arricchisce notevolmente il suo repertorio di innovazioni lessicali lasciando al tempo stesso trasparire l’umanità del suo personaggio, trova in Peppino un socio ideale, dando vita a duetti impareggiabili che costituiscono, assieme alla serie di equivoci che si producono per tutta la vicenda, il vero nerbo del film.
MEMORABILE: Le continue storpiature del cognome Lo Turco; La stampa delle banconote; La faccia di Totò quando il figlio gli parla della sua missione.

Modo 8/01/21 18:30 - 948 commenti

I gusti di Modo

Uno dei film più popolari del duo Totò - Peppino De Filippo che qui si avvalgono della buona presenza di Giacomo Furia. Commedia agrodolce che mescola abilmente momenti assai comici ad altri che cadono in una sfera leggermente malinconia. Molto belle le sequenze esterne in una Roma ancora pre boom economico. Finale simpatico che riporta i tre falsari alla loro indole naturale di brave persone.

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Noodles 26/08/21 07:52 - 2196 commenti

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Uno dei migliori film col grande Totò, in grande spolvero nelle sue battute e nella sua vena teatrale, coadiuvato dal sempre ottimo Peppino De Filippo e da un cast di tutto rispetto. È un tardo neo-realista, splendido nel mostrare la miseria e la dignità dell'Italia che usciva ancora a fatica dal dopoguerra, divisa tra i sogni di facile ricchezza e la dura realtà della vita. Ci sono anche dei momenti di grande tenerezza. Oltre a far ridere, Totò riesce sempre in qualche modo anche a commuovere. Film non solo per gli amanti del grande comico napoletano. Da vedere con grande piacere.

Silvia75 28/09/22 22:52 - 154 commenti

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Un classico della commedia all'italiana con un cast stellare e una sceneggiatura perfetta: tre galantuomini oppressi da debiti e famiglie a carico di trasformano in tre abili e spaventati falsari. Totò e Peppino da Premio Oscar, ma bravi anche gli altri attori e suggetsiva l'ambientazione a Roma. Da vedere e rivedere. Tante risate e un pizzico di nostalgia per gli anni '50.

Katullo 30/09/22 19:10 - 325 commenti

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La ost da suoneria è complice di uno dei capolavori del Principe e di quel Pappagone che tanto fu spalla perfetta, se non addirittura ladro di scena. Il resto lo fanno quasi ogni idea e lo straordinario mestiere dei protagonisti: Furia "Pinturicchio prima maniera" è il mammone che accetta di "ballare" dopo un'acuta riflessione sui "reati a responsabilità limitata". A Pavese, nei panni del truffaldino ragionier Casoria, Totò dedicherà un celebre apologo al bar rischiando il supplemento per lo zucchero. Delizioso, tra i più ricordati e riusciti dell'intramontabile re della risata.
MEMORABILE: La continua storpiatura del cognome di Lo Turco; La nascita della prima banconota; Il travestimento "infallibile" di Lo Turco; "Tre toscani".

Alex-1971 6/07/23 20:44 - 29 commenti

I gusti di Alex-1971

Uno dei migliori film di Totò, con un Peppino monumentale e un Giacomo Furia all’altezza. In un’Italia che fa ancora fatica a riprendersi dal dopoguerra, nella quale “gli esosi, gli approfittatori, insomma i vari ragioniere Casoria e compagni” la fanno da padroni, l’unica è “passare dalla loro parte”. Ma purtroppo chi nasce tondo non muore quadrato, e allora le cose prendono una piega complicata, con tanto di pena del “contrappasso” finale per il promotore dell’operazione. Poche e abbastanza funzionali alla trama – tutt’altro che banale – le scene “noiose” (quelle senza i mattatori).
MEMORABILE: Il capitalismo spiegato con la metafora dello zucchero nel caffè; Il dialogo “muto” dietro le vetrate della Metro; “Vicino Casoria? Frattamaggiore…?”
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  • Discussione Macbeth55 • 3/02/15 10:29
    Galoppino - 99 interventi
    Faccio ammenda per quanto riguarda Pavese, come ho fatto a non collegarlo al mitico Ragionier Casoria? Chiedo scusa! Ma Castellani no, quello proprio non compare mai!!
    Piuttosto qualcuno conosce il nome dell'attore che interpreta uno dei falsari arrestati, quello che dice "ho fatto progressi....". Egli è anche il famoso "maitre" di Toto', Peppino e la malafemmena, oltre al proprietario del night club di Toto' truffa e un membro della redazione del periodico Ieri oggi domani di Siamo uomini o caporali...
    Ultima modifica: 3/02/15 10:37 da Macbeth55
  • Discussione Soviet • 16/08/16 15:47
    Disoccupato - 8 interventi
    Il bar dove Totò e Peppino consumano un caffè "esemplificativo" ha traslocato di qualche metro. Oggi si trova di fronte all'ingresso del metro "Cavour"
  • Discussione B. Legnani • 16/08/16 16:22
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Soviet ebbe a dire:
    Il bar dove Totò e Peppino consumano un caffè "esemplificativo" ha traslocato di qualche metro. Oggi si trova di fronte all'ingresso del metro "Cavour"

    1) Queste informazioni andrebbero in LOCATION Segnalazioni e non qui.
    2) In ogni caso essa è già inserita da tempo a pagina 1 di LOCATION VERIFICATE.
    ...
    Prima di inserire notizie, è opportuno verificare che esse non siano già presenti.
  • Discussione Buiomega71 • 16/08/16 18:21
    Consigliere - 25892 interventi
    Non so tu, Buono, ma io ho uno strano presentimento di deja vu...
  • Discussione B. Legnani • 16/08/16 18:24
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Non so tu, Buono, ma io ho uno strano presentimento di deja vu...

    :-)))))

    Il Davinotti non è il Vietnam: ci sono delle regole.
    Ultima modifica: 16/08/16 18:24 da B. Legnani
  • Discussione Buiomega71 • 16/08/16 18:28
    Consigliere - 25892 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Non so tu, Buono, ma io ho uno strano presentimento di deja vu...

    :-)))))

    Il Davinotti non è il Vietnam: ci sono delle regole.


    Ogni tre per due saltano fuori strani utenti che scrivono sempre le stesse cose (che poi vengono metidocamente cancellate)

    Sicuramente sarà uno (strano) caso...Ma non ci giurerei...
  • Discussione B. Legnani • 16/08/16 19:09
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Non so tu, Buono, ma io ho uno strano presentimento di deja vu...

    :-)))))

    Il Davinotti non è il Vietnam: ci sono delle regole.


    Ogni tre per due saltano fuori strani utenti che scrivono sempre le stesse cose (che poi vengono metidocamente cancellate)

    Sicuramente sarà uno (strano) caso...Ma non ci giurerei...


    Scrivendo:
    - cose fuori posto
    - cose inutili perché già presenti
    - cose inutili, perché strombazzate come grandi rivelazioni che già conosciamo da anni
    - cose opinabili
    Ultima modifica: 16/08/16 19:25 da B. Legnani
  • Discussione B. Legnani • 16/08/16 20:13
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    Macbeth55 ebbe a dire:

    Piuttosto qualcuno conosce il nome dell'attore che interpreta uno dei falsari arrestati, quello che dice "ho fatto progressi....". Egli è anche il famoso "maitre" di Toto', Peppino e la malafemmena, oltre al proprietario del night club di Toto' truffa e un membro della redazione del periodico Ieri oggi domani di Siamo uomini o caporali...


    http://www.imdb.com/name/nm0663943/?ref_=ttfc_fc_cl_t26
    Ultima modifica: 16/08/16 21:44 da B. Legnani
  • Discussione Zender • 16/08/16 20:34
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Beh ok, adesso non è che non si può dire se il bar ha traslocato. Ci sta. Per questo comunque noi mettiamo le coordinate: per individuare il punto esatto, più che l'esercizio in se stesso.
  • Curiosità Alex75 • 12/11/20 19:28
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Lo scambio di battute con cui Antonio Bonocore e un anonimo personaggio commentano la dipartita del vecchio Andrea verrà ripreso, con qualche variazione, nel breve dialogo tra Dante Cruciani e Ferribotte al funerale di Cosimo nel film I soliti ignoti, anch'esso felicemente sceneggiato da Age & Scarpelli.