La fine è il mio inizio - Film (2010)

La fine è il mio inizio
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/11 DAL BENEMERITO GIACOMOVIE
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Giacomovie 5/04/11 07:35 - 1397 commenti

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Si tratta di un film atipico che per essere apprezzato presuppone un certo interesse verso le filosofie orientali, in quanto è un costante dialogo tra padre e figlio che costituisce un profondo documento sul modo di pensare di un uomo trasformato nella mente e nello spirito, con meditazioni e riflessioni sul senso della vita e della morte e sui mali della società. Ricalca la struttura di Anam il Senzanome, documentario sull'ultima intervista al vero Tiziano Terzani, dal cui commento si può supporre che ha ispirato molto questo film.

Galbo 12/04/11 05:48 - 12380 commenti

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Affrontare la morte è l'evento più difficile che attende l'uomo nel suo cammino di vita. Il film racconta l'approccio all'evento da parte di un giornalista come Terzani, ricco di esperienze e forgiato dalle filosofie orientali che praticò per gran parte della vita. L'avere tradotto in immagini il libro omonimo del figlio dello scrittore è un impresa meritoria e coraggiosa, ma che può dirsi vinta. Il film è riflessivo ma non pedante, i dialoghi di cui è sostanzialmente composta la sceneggiatura, interessanti, buona la prova del cast.

Jorge 23/04/11 18:32 - 164 commenti

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Per carità, mi ritrovo in tutte le posizioni espresse da Terzani-Ganz nel corso del film e se l'intento del regista è quello di farci immedesimare nel percorso di chi accetta la morte come momento necessario e non drammatico, il film è riuscito; tuttavia ritengo che l'abitudine di Baier ai documentari "condanni" le potenzialità del soggetto, sceneggiato in maniera didascalica e "telefonata", riducendo in termini di apprezzamento la riuscita del film. Immenso Ganz, sottotono il resto del cast, ottime fotografia e musica; ma manca qualcosa.

Greymouser 4/05/11 15:25 - 1458 commenti

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Un film soprattutto di recitazione, che affronta un tema delicato come la preparazione alla morte. Quasi tutto è sulle spalle larghe di Bruno Ganz, la cui recitazione costitusce l'alfa e l'omega di tutto il lavoro. Forse troppo filosofico e consolatorio, non riesce a dare il senso veramente viscerale che la situazione imporrebbe. Interessante, senza dubbio, ma eccessivamente algido e freddo per coinvolgere nel profondo.

Ilcassiere 24/08/11 20:34 - 284 commenti

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Tentativo non molto riuscito di trasferire il libro di Terzani (figlio) sul grande schermo. Difficile individuarne i motivi: forse il difetto più grande è che manca quella sensazione di viaggio, di scoperta, di esperienza a cui Tiziano ci ha abituati in ogni suo articolo o libro; un po' è anche l'accento toscano di Elio Germano che non scorre via molto facilmente. Come quasi sempre accade, meglio il libro.

Capannelle 3/10/11 09:06 - 4398 commenti

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Nel tentativo di rispecchiare un lato del carattere di Terzani il regista mette in scena un racconto sobrio e senza spettacolarizzazioni o facili pietismi. Corroborato da un attore, Ganz, che raramente stecca e riesce a creare empatia con lo spettatore. Il tutto però sconta una lunga parte dove i dialoghi tra padre e figlio vanno troppo sul monotono e il contenuto, non tanto la confezione, non giustificano il grande schermo. Voto indulgente.

Paulaster 11/04/12 10:03 - 4389 commenti

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Se non avessi letto il libro sarei stato maggiormente coinvolto. La sceneggiatura si riduce a un bigino della personale filosofia di Terzani e qualche scena immersa nella natura non fa coinvolgere l'attenzione come dovrebbe. Ganz ha carisma, ma incappa in un doppiaggio troppo enfatico; e Germano preferisce un profilo basso, anche se il figlio Folco ha carattere più esuberante e passionale. La produzione tedesca toglie molto alla spiritualità dell'opera e lascia un po' freddi.

Cloack 77 18/06/12 11:17 - 547 commenti

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Un film inesistente. Il monologo di un attore (che fa l'attore e non interpreta) con delle misteriose comparse attorno, dal valore pari allo zero. "La fine è il mio inizio" non narra, si limita a riprendere i racconti di vita di Terzani e a farli declamare da un Bruno Ganz da scuola di recitazione. Risate grasse, pause riflessive e necessarie, mani gesticolanti sempre in favore di camera.

Nando 20/08/12 10:42 - 3810 commenti

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Trasposizione cinematografica del libro di Terzani figlio in cui si narra l'avvicinamento filosofico del grande scrittore e giornalista. Narrazione altamente dialogata e personalmente prolissa, in cui i ricordi del padre prevalgono sulle domande del figlio. Bravo Ganz, mentre Germano appare un modesto comprimario.

Vitgar 27/08/14 09:15 - 586 commenti

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Francamente film di questo tipo mi lasciano perplesso. Per come è sviluppato e condotto, tanto valeva leggere il libro di Terzani: l'effetto sarebbe stato sovrapponibile. In sostanza si tratta di 98 minuti in cui si ripete quello che c'è scritto in un libro. Le cose migliori sono ambientazioni e fotografia. Musiche lente e noiose, in stile Einaudi, tra il classico e la new-age.

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Panza 2/01/16 19:17 - 1834 commenti

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I temi che vengono trattati assieme all'omaggio allo scrittore Tiziano Terzani di per sé sarebbero davvero interessanti ma purtroppo il film non si può considerare completamente riuscito. I lunghi dialoghi del protagonista hanno una certa poesia ma la loro reiterazione si fa verso la fine pesante. Nonostante ciò, comunque, l'atarassia del vecchio Terzani di fronte alla morte lascia davvero a bocca aperta. Ganz è bravo e credibile, mentre Germano l'ho trovato sottotono. Ostico, ma comunque merita una visione.
MEMORABILE: Terzani che disegna un grande cerchio su una pergamena; L'albero con gli occhi.

Bubobubo 1/03/19 21:33 - 1847 commenti

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Il grande problema di questi omaggi cinematografici è il rischio, sempre dietro l'angolo, del didascalismo agiografico. Qui, purtroppo, ci si cade in pieno, mani e piedi legati nella fossa; ed è francamente un peccato, perché la storia di Terzani (e, nello specifico, della sua reazione a una malattia che è allo stesso tempo ospite scomodo e condanna di morte) meritava di essere trasposta in un altro modo, meno astrattamente filosofico, meno retorico e più concreto, vitale. Le buone interpretazioni di Ganz e Germano non bastano.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 21/05/11 02:18
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 30/08/2011 per Cecchi Gori Home Video :

    DATI TECNICI

    * Lingue Italiano
    * Schermo Anamorfico 16:9
    * Audio Dolby Digital 5.1
  • Homevideo Galbo • 11/09/11 10:01
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    extra del dvd (fonte dvd-store.it)

    Commento audio Folco Terzani
    Scene tagliate
    Trailer
    Interviste