Hellraiser - Non ci sono limiti - Film (1987)

Hellraiser - Non ci sono limiti
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Hellraiser
Anno: 1987
Genere: horror (colore)
Note: Il film è tratto dal breve romanzo dell'orrore "Schiavi dell'inferno" dello stesso Clive Barker, del 1986.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Forse l'esordio cinematografico di quell’autentico genio della letteratura horror che è Clive Barker faticherà a uscire dall'ambito ristretto dei cultori del genere: troppo compiacimento nelle scene sanguinarie, troppa insistenza nel dare spazio a maschere che a qualcuno potrebbero apparire solo carnevalesche... Sarebbe un peccato, perché HELLRAISER e invece un’originalissima incursione dark nei territori del sadomasochismo: i Supplizianti (Cenobiti in originale) sono custodi dei segreti di un mondo nascosto dove dolore e piacere coincidono. Basta giocare con i meccanismi di una scatola orientale e loro arrivano da te, pronti a farti conoscere un universo fatto...Leggi tutto di catene e uncini, pali della tortura e carne a brandelli. Basterebbe la genialità visionaria che ha ispirato il make-up dei Supplizianti a dare l’idea del talento di Barker, ma l'inglese si spinge oltre: esibisce un'assoluta padronanza dei mezzi tecnici, dirige il cast con consumata perizia, sfrutta una fotografia dai sorprendenti contrasti cromatici e con la musica di Christopher Young (fondamentale, dall'andamento solenne e classicheggiante) rifinisce il tutto trovando finalmente una via nuova e personale all'horror. Se pensiamo che gran parte del film è ambientato all'interno della stessa casa capiremo quanto sia abile Barker nel non farcelo quasi notare (tale è la varietà degli eventi); eccellente l'utilizzo del sanguinoso make-up, bravi tutti gli attori, ma è chiaro che il merito maggiore va alla fantasia del regista/scrittore, davvero straordinaria. Probabilmente il miglior horror inglese di sempre. Imperfetto, per alcuni versi persino rozzo; eccessivo, ambizioso ma terribilmente affascinante.

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Stubby 22/02/07 22:08 - 1147 commenti

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Sono sicuro: uno dei migliori horror esistenti, sia per quel che riguarda la sceneggiatura (lineare e precisa, senza buchi), sia per l'interpretazione dei personaggi (mi riferisco ai Supplizianti, veramente spaventosi e sanguinari), sia per gli effetti visivi, visto che il film in questione comincia ad essere piuttosto datato (1987). Spaventoso è forse il più bel complimento che si possa fare ad un film di questo genere, da vedere assolutamente e rigorosamente al buio e da soli.

G.Godardi 10/03/07 17:37 - 950 commenti

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Interessante esordio di un noto scrittore horror, con una favola horror gotica che inscena conflitti edipici non risolti, sensi di colpa e scontri tra donne. La figura di Pinhead qui è solo marginale, il nocciolo della vicenda sta altrove. Effetti speciali bellissimi di Bob Keen. Atmosfera malsana e spaventi assicurati. Non del tutto riuscito (vi sono palesi problemi di ritmo e di scorrevolezza) ma assolutamente da non perdere. Influenzato dalla Body Art (il palo delle torture e il look dei cenobiti).

Fabbiu 16/03/07 01:10 - 2133 commenti

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Effettivamente mi sono accorto che Pinhead non è poi tanto inquadrato, nel film. L'orrore è centrato su altri temi, e precisamente su Frank "sbrandellato" che vuole tornare in un corpo sano complottando con Julia. I Supplizianti sono demoni che corrispondono all'estremo tormento, di una pena che paga i peccati carnali e la ricerca del piacere. Si gioca tutto su paradisi e demoni, mondi astratti... e penso che sia prorpio questa "filosofia" da premiare: originale e lontana dai riciclaggi vari.

Undying 20/04/07 18:15 - 3807 commenti

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Clive Barker ha il coraggio di tentare nuovi percorsi nei meandri del genere horror. Il duplice aspetto piacere/dolore, rappresentato dai Supplizianti in tenuta rigorosamente sado-maso, abbinato alle feroci sequenze (circonvicine alla necrofilia) ha il compito di spiazzare lo spettatore, abituato (nel 1987) a film horror molto più "solari", patinati, ironici (purtroppo). Lo sporco che pervade il film di Barker è sinonimo dell'animo (nero) umano: nel film mai semplicisticamente suddiviso in buono o cattivo, ma limitrofo ai due (contro)valori.
MEMORABILE: Pinhead, rivolto alla spaurita Kirsty: "ti strapperemo il cuore... e poi te lo faremo a pezzi!"

Puppigallo 31/05/07 19:00 - 5251 commenti

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Horror originale, marcio e angosciante (i tre ingredienti fondamentali). La lenta rinascita è favolosa, per non parlare dei supplizianti (faccia chiodata è la sintesi dell’orrore e della sofferenza). E il bello è che tutto nasce da una sorta di gioco (un cubo). Più procede, più la tensione cresce, come cresce il bisogno di sangue, in un gioco perverso, deviato e morboso tra i due protagonisti (impressionante quando lui striscia fuori dall’ombra). Ci sono giusto un paio di rallentamenti (quasi fisiologici). Ma nel complesso è grande cinema!
MEMORABILE: Il puzzle facciale all'inizio e il pazzesco finale.

Il Gobbo 20/02/08 16:39 - 3015 commenti

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Passaggio dalla carta stampata al grande schermo per il polivalente Barker, autore prolifico e un po' lambiccato, come questo film pieno di tempi morti e effettaci grandguignoleschi senza particolare coesione narrativa o viceversa estro anti-narrativo. Nonostante qualche trucco riuscito (fra i quali però non si annovera quello dell'icona del film, una sorta di cantante dei Rockets usato come puntaspilli) una discreta pizza, che aumenta il novero dei supplizi includendovi quelli inflitti agli spettatori. Yawn...

Lythops 12/07/16 07:40 - 1019 commenti

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Realizzato con pochi mezzi, in una casa vera e con una sola macchina da presa, è un film che, nonostante le imperfezioni e le purtroppo evidenti disarmonie interpretative (Ashley Laurence non regge di fronte alla Higgins, per non parlare di Robinson e Hines), coinvolge e spesso suscita sentimenti di ammirazione per l'intelligenza di alcune sequenze, molto rare da trovare in un horror. Meravigliosi i supplizianti, in particolare l'occhialuto. Con un budget adeguato e attori migliori sarebbe stato un capolavoro.

Redeyes 23/05/08 10:35 - 2442 commenti

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Hellraiser è di diritto entrato nell'Eden dei film horror, questo perché sfrutta sì un'idea di partenza non originalissima, ma la sviluppa attingendo da innovative visione oniriche del terrore. I Supplizianti sono icona di un tormentato animo umano in cui coesistono male e bene. Alcuni momenti virano in direzione di un'atmosfera che per quanto cupa strizza comunque l'occhio a quell'umorismo che pervade (e deve farlo) ogni buon film dell'orrore. Innovativo ed unico nel suo genere. Consigliabile; magari non prima di una seduta di agopuntura, però!

Cotola 12/06/08 19:37 - 8998 commenti

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Notevole opera prima di Clive Barker che colpisce soprattutto per il suo stile visionario e violento che ancora oggi, a più di trent'anni dalla sua uscita, non ha perso un briciolo della sua forza. Notevoli ed indimenticabili i personaggi dei supplizianti tra cui spicca, ovviamente, Pinhead. Trucco magistrale ed effetti speciali semplicemente fantasmagorici. Una perla del genere horror che non bisogna lasciarsi assolutamente sfuggire anche perché ormai oggi, purtroppo, difficilmente si riescono a realizzare film di questo tipo.

Herrkinski 20/06/08 18:17 - 8052 commenti

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Punta di diamante dell'horror britannico "moderno", con "Hellraiser" lo scrittore Clive Barker porta su schermo un suo racconto, dimostrandosi anche un buon regista. Visivamente notevole, su tutto l'eccezionale look dei Supplizianti (di cui il leader Pinhead sarà destinato a diventare un'icona immortale e fortissima dell'horror). Morboso, oscuro, decadente e malvagio, il film disegna una storia davvero intrigante e pregna di perversione, beneficiata da effetti speciali all'altezza e da parecchie trovate geniali. Molto buoni anche gli interpreti.
MEMORABILE: La prima apparizione dei Supplizianti.

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Ciavazzaro 22/06/08 12:21 - 4768 commenti

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Film che ha fatto nascere una creatura horror degna di interesse. Ben realizzato dall'esperto Clive Barker, con convincenti effetti speciali (compresi sangue e frattaglie) e discrete intepretazioni. Buona atmosfera, curiosa e ben riuscita l'idea della macchina infernale. Da vedere.

Onion1973 3/01/09 19:45 - 163 commenti

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Stupendo. La trasposizione cinematografica delle impressionanti (e straordinariamente potenti) visioni di Barker. Una scatola magica apre le porte all'inferno dei supplizianti (o cenobiti), esseri demoniaci portatori di piacere e dolore, facce dello stesso cubo. Le metafore sul sacrificio, sulla passione, sul tradimento e sul sesso, si sprecano e addobbano il film di svariati significati. Ma anche una lettura più superficiale e di stomaco, affidata alle luci e alle ombre rosso sangue che si intravedono, non lascerà insoddisfatti. Demoniaco.
MEMORABILE: "Siamo esploratori delle più recondite regioni dell'esperienza. Demoni per alcuni, angeli per altri.". O qualcosa del genere ;-).

Daidae 26/01/09 02:20 - 3163 commenti

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Uno dei più bei film dell'orrore anni 80. Christine e la famiglia vanno ad abitare nella casa che fu dello zio Frank, il quale ebbe un incontro non proprio fortunato con i supplizianti, creature infernali che tramite il supplizio della carne... Gran film, con ottime musiche e ottimi attori. Purtroppo il vizio di fare sequel ad ogni costo porterà diversi registi a cimentarsi con la saga sfornando ben 5 seguiti uno peggiore dell'altro..
MEMORABILE: L'incontro di Christine coi supplizianti, il barbone demoniaco.

Sabryna 13/08/09 12:23 - 225 commenti

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Dal genio di Clive Barker non poteva che nascere un ottimo film, capostipite di una lunga saga, come da buona tradizione degli horror degli '80. Ottima la fotografia, l'uso dell'inquadratura non stanca lo spettatore e gli effetti speciali risultano più che buoni anche visti con l'occhio di oggi. Splatter nelle giuste dosi, più da fumetto rispetto all'uso che se ne fa oggi. Indimenticabili i cenobiti (o supplizianti che dir si voglia); su tutti spicca, ovviamente, Pinhead (maschera omaggiata anche da uno degli Slipknot). Bello davvero.
MEMORABILE: Le scene con i cenobiti e il loro look.

Noir 31/10/09 12:20 - 24 commenti

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Anche se si discosta parecchio dallo scritto originale, Clive Barker riesce a creare per il film questo clima malsano e perverso che richiama subito allo spettatore un'atmosfera malvagia. Ottimo il make-up dei Supplizianti, figure androgine costrette a soffrire e a far soffrire. Peccato che Barker dopo questo ottimo esordio da regista non sia più riuscito a ripetersi.
MEMORABILE: Gli avvenimenti che precedono l'arrivo dei Supplizianti.

Harrys 1/11/09 01:14 - 687 commenti

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Conturbante classico del genere orrorifico. Si distingue per una chiara appartenenza agli 80's, irripetibile ai giorni nostri. Visionario ed angosciante, sprizza erotismo da ogni fotogramma, non disdegnagno tracce di puro sadomasochismo. Il look dei Supplizianti (o Cenobiti, che dir si voglia) è entrato di forza nell'immaginario collettivo, in particolar modo quello del boss Pinhead. Singolare l'espediente del cubo destrutturabile, così come l'ambientazione esotica iniziale e finale. Da ricordare la sequenza nella stanza d'ospedale. ****

Pinhead80 28/02/10 17:29 - 4715 commenti

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Agghiacciante horror diretto da Clive Barker. Tutto ruota intorno ad una scatoletta diabolica che bisognerebbe cercare di lasciar stare... Il film è di fortissimo impatto visivo, con alcune scene che definire claustrofobiche è sicuramente eufemistico. I "Supplizianti" sono creati ad hoc (tra tutti pinhead) e le atmosfere fanno letteralmente raggelare il sangue. Un incubo senza fine.
MEMORABILE: La scena dell'ospedale. Il palo delle torture.

Greymouser 29/03/10 00:44 - 1458 commenti

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Tratto dalla sua novella "The Hellbound heart", il film di Barker supera di slancio il modello letterario portandolo sullo schermo con una follia visionaria di rara potenza, grazie all'immaginazione morbosa dello scrittore inglese. La regia riesce anche ad assegnare i ruoli nel cast in maniera efficace, facendo emergere la figura-culto di Pinhead, che diventerà giustamente l'icona di tutta la saga dei sequel, affidati purtroppo a mani meno capaci e fantasiose.

Tomastich 7/04/10 11:51 - 1255 commenti

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È un caposaldo dell'horror mondiale, è seminale, tuttavia è anche molto bello: storia nera, affascinante; il make-up raggiunge vette altissime e pure il mood in cui è immersa la pellicola è di una classe rara. Da notare come "Pinhead" si veda sì e no 10 minuti in tutto film.

Enzus79 3/08/10 16:58 - 2864 commenti

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La fantasia di Clive Barker è da apprezzare, ed è questo il pregio più grande. Solitamtente gli scrittori alla regia mi hanno sempre deluso (eccetto Chrichton cpon il suo Mondo dei robot), ma qui Barker se la cava. Attori mediocri: non si poteva chiedere di più, in un film a basso costo.

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Rickblaine 2/08/10 22:24 - 635 commenti

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Ottimo horror di Clive Barker che qui dimostra non solo di essere bravo sotto il profilo narrativo, ma anche tecnico e cinematografico. Il film dura poco e questo sminuisce l'opera, che poteva filare ancora meglio. Uno di quegli horror che lasciano il segno anche a molti anni di distanza.

Losciamano 3/08/10 16:03 - 112 commenti

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Un buon film, ma soprattutto un buon horror. Si lascia spesso condizionare da un cast un po' "facile" e dalla durata, tuttavia la sostanza c'è. Clive Barker, infine, si dimostra non soltanto un bravo scrittore di genere bensì anche un bravo regista. Da non perdere.

Buiomega71 28/01/11 11:21 - 2899 commenti

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Rivisto adesso, rimane ancora un gran bel film, nonostante siano passati 24 anni. Barker era già avanti con i tempi e le sue torture, il marcio, la carne e il sangue, anticipano tutto il "torture porn" odierno. Quando appaiono i Cenobiti a Kristy, nella stanza dell'ospedale, c'è ancora tifo da stadio. Julia con il viso sporco di sangue, davanti allo specchio, non può non far venire alla mente l'Adjani di Possession (con cui Hellraiser ha più di un legame). Ottimi gli sfx di Bob Keen e si respira odore di sangue barkeriano. Immortale.
MEMORABILE: Julia che porta a casa uomini occasionali, le sfonda la testa a martellate e Frank si ciba dei loro corpi per rigenerarsi.

Galbo 4/02/11 05:55 - 12372 commenti

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Opera prima dello scrittore Clive Barker e primo di una lunga serie di film dedicata alle figure dei Supplizianti, Hellraiser si colloca a buon diritto tra i migliori horror realizzati nell'ultimo trentennio. Una storia originale ed efficace si unisce alla capacità del regista di realizzare un'atmosfera realmente torbida ed angosciante. Efficacissimi effetti speciali e buona prova degli attori.

Mdmaster 4/02/11 09:56 - 802 commenti

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Da uno scritto originale di Barker, l'autore inglese dirige un film solido che tiene bene i suoi annetti. Con l'aiuto di diversi amici e colleghi, tra cui lo stesso Doug Bradley nei panni del leader dei Cenobiti, Pinhead, la realizzazione è di molto superiore al racconto. Nonostante le ampie dosi di sangue, membra strappate e sudore, c'è poi molto che viene lasciato all'immaginazione dello spettatore; scelta apprezzabile. Atmosfera densa e palpitante, cast più che decente, gran soundtrack di Young ed effetti ottimi. Classico, da vedere.
MEMORABILE: Frank che si ricompone con i vari uomini che Julia porta a casa; la prima visita dei Cenobiti.

Luchi78 23/05/11 14:54 - 1521 commenti

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Capace di dispensare ancora dosi di orrore inquietanti e disturbanti, accusa il peso dei suoi anni in alcune scelte costumistiche. Tra i supplizianti, oltre all'ormai mitico Pinhead, si salvano in pochi dallo stile di mostro un po' kitsch probabilmente in voga negli anni '80 (che d'altronde stona con l'impianto scenico del film). Evitabili anche gli effetti speciali sul cubo che richiama i supplizianti. A parte questo... quattro pallini non glieli toglie nessuno!

Mickes2 3/06/11 17:19 - 1670 commenti

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Buon horror di Barker che fa delle venature fantascientifiche il suo punto di forza. Regia solida, geometrica e claustrofobica, che indugia sui primi piani proprio a trasmettere quel senso di inquietudine che tanto serve. Dalla grande messa in scena, ed effetti che fanno invidia a parecchi horror moderni. L’atmosfera che si respira è di quelle marce, malsane, visionarie… Pinhead è poco inquadrato in questo primo episodio, ma chi se lo dimentica con quella faccia e quegli spilli in testa!

Lupoprezzo 22/07/11 17:15 - 635 commenti

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Il confine tra piacere e dolore, una soglia labile che si confonde, che eccita le fantasie più profonde. Ecco un altro cult degli anni 80, diretto sorprendentemente bene dallo scrittore Clive Barker, che ne cura anche la solida e siddisfacente sceneggiatura. Gli effetti speciali sono il piatto forte: ben somministrati e soprattutto ben realizzati. In questo primo episodio i cenobiti hanno poco spazio, ma va bene lo stesso visto che la storia funziona alla grande. Indimenticabili la scatola e i ganci che si conficcano nella pelle.

Rambo90 6/10/11 14:17 - 7661 commenti

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Vero e proprio cult tra gli horror degli anni ottanta, mi ha colpito soprattutto per l'originalità e la fantasia della storia, davvero da incubo, in cui Barker porta gli spettatori. Make-up ed effetti speciali incredibili per l'epoca (e alcuni anche per oggi) e un cast davvero in parte (su tutti la Higgins, davvero spregevole). Bella la colonna sonora e notevoli le numerose scene sanguinolente (fra cui lo smembramento di Frank con i ganci). Imperdibile.
MEMORABILE: La vera identità del barbone.

Belfagor 15/10/11 09:45 - 2689 commenti

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In questa sua sorprendente opera prima Clive Barker mostra ambizione e talento visionario, affrontando nuove tematiche per aggiornare il genere horror. I Supplizianti, portatori di piacere e dolore, rappresentano quella componente sadomasochistica insita nell'horror ma mai esacerbata fino a questo punto. Sequenze di grande impatto, ambienti claustrofobici, sangue sparso abbondantemente ma anche con molta abilità. Morboso, un incubo terribilmente concreto. Pinhead compare poco, ma si fa ricordare per il suo orrido volto infilzato dagli spilli.

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Smoker85 20/10/11 17:00 - 487 commenti

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Gran bell'horror che credo possa considerarsi tra i classici del genere. Nonostante l'evidente penuria di mezzi il film ha comunque il giusto impatto, mostra efferatezze senza compiacimento. Il mistero e la suspance avvolgono il film grazie anche alle musiche azzeccate. Nonostante non vi siano nel cast nomi altisonanti, gli attori rispondono benissimo (a parte forse il fratello del protagonista). Brevi ma d'effetto le apparizioni dei cenobiti. Straconsigliato.
MEMORABILE: Le apparizioni dei cenobiti; La morte "definitiva" di Frank; Il finale, sebbene forse troppo veloce.

Homesick 10/11/11 17:44 - 5737 commenti

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Scatola magica spalanca le porte dell’Inferno in una stretta mortale fra piacere e dolore. Dall’esile spunto narrativo, un’opera di eccezionale potenza visionaria e precisione tecnica, incubo senza fine lungo un tunnel di gelide luci soffuse, epidermidi asportate e lacerate da uncini, mostri mucillaginosi e spiragli fumidi che annunciano la materializzazione dei quattro Cenobiti con il loro incredibile corredo sadomaso-cyberpunk. Non meno impressionante e perversa la coppia costituita nel sottofinale da Robinson e dalla Higgins, ipotetico ponte tra quelle di Walker e di Craven. Fulciano.
MEMORABILE: Le apparizioni di Frank (mostro) e dei Cenobiti; i brandelli di pelle asportata; il barbone.

Kekkomereq 30/11/11 19:42 - 358 commenti

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Il cult per eccellenza di fine anni '80 è il debutto dietro alla macchina da presa di Clive Barker: il film inaugura il filone dei torture-porn che verrà ripreso dagli infiniti sequel di Saw e da qualsiasi stupido film di quell'incompetente di Eli Roth. Il film ha degli effetti speciali ottimi e anche le scene dei sogni sono realizzate discretamente. Barker non ha niente da invidiare al collega Stephen King, il quale col suo esordio alla regia ha fatto molto peggio di questo gioiellino.

Macguffin 17/12/11 10:28 - 124 commenti

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Barker in definitiva confeziona un incubo: soggetto d'impatto, inquietante e ricco di implicazioni; atmosfera morbosamente malsana; gran uso delle musiche e, soprattutto, un potente immaginario visivo che coglie nel segno (basti pensare a Pinhead). E, dopo un incubo, comunque conta di più quanto ci siamo sentiti angosciati rispetto a qualche riflessione a mente fredda su plausibilità, recitazione, o su certi aspetti (vedi gli effetti speciali sulla scatola, o il Suppliziante obeso, o il barbone) che sfiorano pericolosamente il ridicolo.

Rebis 8/01/12 17:16 - 2331 commenti

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La pulsione libidica richiama l'amante dal regno dei morti. Il fratello rigenera il suo corpo dal sangue del fratello. La figlia sublima l'impulso incestuoso mortificando il corpo del padre. La statura di personaggi e azioni è mitologica, primordiale, priva di motori psicologici. La maestosità dell'averno è dentro ai muri, nella luce sfatta, tra le effigi sudice, in una oscena, ghignante integrità. Il finale è frettoloso e approssimato, ma si può soprassedere. Clive Barker ricava dalla mediocre matrice letteraria un horror numinoso, frutto di un'incondizionata elaborazione intellettuale.

Von Leppe 7/03/12 12:42 - 1256 commenti

I gusti di Von Leppe

Scarno nell'ambientazione, ma ricco di creature mostruose tra cui spiccano i supplizianti e la creatura nel corridoio che danno l'idea di altre infernali dimensioni. Notevole la storia del protagonista riuscito a scappare dai piaceri estremi dei cenobiti, che cerca di ricomporsi... Geniali la scatola che apre le porte e Pinhead. Malgrado tutti i buoni elementi il film è inferiore a quello che avrebbe potuto essere: colpa di alcune soluzioni visive e della trama, che non esaltano la ricchezza delle trovate.

Bergelmir 28/03/12 13:01 - 160 commenti

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Senza dubbio un film di idee ben strutturate che l'autore/regista ha saputo sfruttare per creare una storia fatta di incubi e di visioni terrificanti, sulla probabile scia dell'Argento di Inferno e del Fulci dell'Aldilà. Sono molte le inconsistenze e talvolta anche le ingenuità quasi fumettistiche nella storia, tuttavia il fascino delle immagini riesce a sostenere la visione fino alla fine. Sopravvalutato, ma è un film che ha fatto epoca.

Nipo 17/06/12 00:31 - 40 commenti

I gusti di Nipo

Bellissimo horror duro e puro, dalle atmosfere vagamente fetish. La visionarietà è padrona, un senso malato permea la casa teatro delle vicende. L'idea del piacere e del dolore porta i personaggi ad un livello di malsanità notevole: tutti sembrano avere una sessualità deviata, salvo la classica vergine che può agognare alla salvezza finale. Su tutto spicca la creazione Pinhead, vero sacerdote del dolore, nuova icona dell'horror! Film fondamentale del cinema horror. Musica evocativa!
MEMORABILE: L'arrivo di Pinhead; La rinascita di Frank dal sangue del fratello (condita da un commento musicale bellissimo!)

Zender 21/01/13 07:34 - 315 commenti

I gusti di Zender

Una casa, quattro stanze spoglie... ma c'è tutto un mondo intorno. Barker, tra i pochi veri innovatori in campo horror, crea un universo parallelo che mescola inferno e paradiso, piacere, catene e sangue in una cupa orgia sadomasochista, destinata ad esplodere negli inevitabili sequel. Non nasce certo regista, ma con una quantità d'idee da riempirci dieci film fa dimenticare le incertezze tecniche e stupisce affascinando, attraverso ottimi effetti speciali (grande il make-up) che assecondano una fantasia strabordante. Indimenticabile.
MEMORABILE: La resurrezione di Frank dal pavimento; Il make-up geniale dei Supplizianti.

Ryo 24/05/14 15:09 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Primo capitolo di una saga alquanto longeva, la cui creatura protagonista (Pinhead) rappresenta un'icona del cinema horror. Il film in questione ha il merito di contenere degli ottimi trucchi, conditi da gustose scene splatter da brivido. D'altro canto è deludente come primo capitolo, in quanto non viene spiegato praticamente nulla: da dove viene la scatola, perché uno dovrebbe volere un oggetto simile, chi sono e da dove vengono realmente i cenobiti? L'impressione finale è quella di un film tagliato a cui manca qualcosa...

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Bizzu 29/05/14 00:34 - 217 commenti

I gusti di Bizzu

Hellraiser è il fratello "snob" della famiglia degli horror seriali anni '80. Dove i vari Freddy e Jason rincorrevano insipidi adolescenti, riducendo il film a una mega caccia al topo, qui c'è addirittura una pretesa filosofica, senza buoni o cattivi, bene o male assoluto. Il film riesce a essere piu o meno godibile anche oggi, magari non come horror spaventoso ma come favola nera.

Viccrowley 12/08/15 22:38 - 814 commenti

I gusti di Viccrowley

Barker, qui al suo esordio registico, piazza un colpo memorabile nel genere horror che sul finire degli eighties iniziava a strozzarsi con le sue stesse mani. Il mondo costruito dal regista inglese è un rompicapo come quello rappresentato dalla Scatola, un intrico di dolore e piacere che sconfinano, si compenetrano e divengono facce di una stessa medaglia. La bramosia dell'uomo, la sua ricerca di ludibrio assoluto vengono incarnati dai terribili Supplizianti, umani divenuti demoni per colpa di una concupiscenza infinita e peccaminosa.
MEMORABILE: Frank dilaniato dagli uncini; Il primo delitto di Julia; L'inferno nella camera di ospedale.

Marione 26/09/15 11:42 - 103 commenti

I gusti di Marione

La scatola. Frank sa bene dove porta. Per Kristy era solo un giocattolo. Un demone la porta via. Chi la apre, soffre e gode in eterno. Da un'idea per nulla banale di Barker, un horror dall'atmosfera cupa e molto british, poca ironia e poche pacchianate anni '80, pochi mezzi ma sfruttati al massimo. L'idea dell'amante da rigenerare a spese di ignari individui domina il film, ma i supplizianti, quando compaiono... è orrore e inferno (o qualcosa di peggio, forse). Sadico e mitico.
MEMORABILE: La scatola che si apre; All'inferno si sente un pianto di un neonato... perchè?; I Supplizianti; Il demone che porta via la scatola; Pinhead che parla.

Myvincent 26/04/16 14:17 - 3722 commenti

I gusti di Myvincent

Una scatola magica è la porta che fa accedere all'inferno, dove singolari e terrificanti demoni aspettano solo di entrare in azione. Un'opera decisamente lovecraftiana questa, molto originale da tanti punti di vista, non ultimi una trama "improvvisata" e le situazioni in bilico fra horror e fantasy. Si gode e si partecipa delle visioni, più che del racconto puro e semplice.
MEMORABILE: Pinehead, il porta-spilli sovrumano.

Pumpkh75 7/02/17 13:28 - 1736 commenti

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E’ il benvenuto languidamente violento nell’universo di Barker: una passione sordida, senza compromessi o pudori, consumata tra bazar oscuri e creature alate e sballottata tra il desiderio della paura e la paura del desiderio. Il trauma visivo primario è però l’avvento ecclesiale dei cenobiti, attrazione e repulsione che diventa alter ego di bramosie recondite; si increspa solo sul finale e, visto il budget, Bob Keen fa i miracoli. Vero e proprio squasso per la leggiadria di taluni horror anni 80, ti scuote, ti ammalia e non ti lascia più.

Minitina80 12/04/17 15:50 - 2976 commenti

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Grottesca e altrettanto efferata metafora di esaltazione del sadomasochismo, in cui dolore e piacere si mescolano in un turbine di violenza e sangue da cui è impossibile scappare. Barker sa dove mettere le mani e sfrutta al meglio le potenzialità del suo stesso scritto, malgrado i limiti del caso gli impongano di non strafare. Il merito dell’affermazione, però, va all’originalità dell’universo creato da Barker stesso. Curioso come i cenobiti si siano imposti nell’immaginario collettivo del genere apparendo soltanto per una manciata di minuti.
MEMORABILE: La risurrezione e lo smembramento di Frank.

Jdelarge 16/03/18 00:53 - 1000 commenti

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Un’atmosfera precisa che, dopo la visione, resta indelebile scolpita nella mente dello spettatore. Clive Owen architetta un film che, semplicemente, fa paura. La semplicità risiede nell’esiguo numero di protagonisti (oltre ai quali non vi è quasi nessun personaggio secondario) e negli ambienti utilizzati, in particolar modo la spoglia stanza nella quale si svolge gran parte della vicenda. Sadomasochismo, religione, paura e curiosità per i riti estatici sono i temi principali del film che, salvo qualche sbavatura, è davvero un horror memorabile.

Rigoletto 23/10/17 15:54 - 1785 commenti

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Negli anni in cui il panorama horror era dominato dalla saga di Nightmare, la risposta inglese è un film (con numerosi sequel) visionario e geniale. Ed effettivamente Pinhead e gli altri supplizianti hanno aggiunto nuovo terrore in un campo dove c'erano già figure di importanza storica come Freddy Krueger, Jason Voorhees e Michael Myers. La fattura è semplice ma le idee sono tante e ben amalgamate. Molto brave le interpreti femminili.

Wilkerson 2/11/17 20:11 - 22 commenti

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Uno dei grandi capolavori dell'horror inglese. Barker rielabora in maniera del tutto personale le lezioni di Lovecraft, King e Cronenberg, sfidando il tabù del sadomasochismo. Un horror che in più di un'occasione supera i classici americani del genere degli anni '80; ben più eccessivo, allucinato e barocco – pur essendo a basso costo – e decisamente più europeo nel suo gusto decadente. Un cult che può essere apprezzato solo da chi accetta le regole del gioco.

Vito 11/02/19 21:13 - 695 commenti

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Rivederlo oggi fa sempre effetto. Il sadomaso e il fetish coniugati a scatole che portano verso altre dimensioni rendono Hellraiser un'opera particolare e oltre gli schemi. Inoltre la pellicola crea una vera e propria mitologia grazie ai personaggi dei supplizianti e di Pinhead, che entra di prepotenza nella galleria dei boogeyman come Freddy o Michael Myers. Una ventata di novità nel panorama horror degli anni '80.
MEMORABILE: "Siamo demoni per alcuni, angeli per altri".

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Bubobubo 6/03/19 23:39 - 1847 commenti

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Uno dei casi più eclatanti in cui "iconico" non fa rima con "atomico". Tanto originale lo spunto quanto, a conti fatti, blanda e non sempre ficcante la realizzazione. Più che l'architettura generale, si ricordano spunti, lampi, suggestioni, singole scene e apparizioni. Il genoma dell'horror di genere è, all'epoca, in piena evoluzione e la figura dei Cenobiti (morbosa e terrificante da un lato, naif e primitiva dall'altro) ne incarna appieno la metamorfosi. Amanti e appassionati di genere lo devono pertanto conoscere. Evitare i sequel!

Rufus68 23/07/19 23:16 - 3819 commenti

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Barker vede Possession di Zulawski una due tre quattro volte e poi decide di farsi un film tutto suo. E rigenera l'horror per un ventennio. Se la storia è stringata e costretta in una location (il che, però, aumenta il senso di costrizione psicologica), il livello visivo rimane d'alto impatto: l'amante-creatura scarnificato, i Supplizianti e il cubo di Rubik infradimensionale (allusione lovecraftiana) sono la pastura in cui grufoleranno mille registi a venire. Gli si perdona qualche ingenuità (il demone finale, troppo esplicito e telefonato).

Thedude94 7/08/19 12:12 - 1084 commenti

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Barker dirige egregiamente questo horror cult che ha nel terrore e nello splatter i suoi punti di forza, messi in scena con sapienza e intelligenza, spaventando e facendo riflettere. Realtà ultra-dimensionali, mostri demoniaci e classe borghese si mescolano in un racconto pieno di ansia, paura e desideri reconditi di rinascita. Gli attori sono nella parte sempre e riescono a trasmettere quel senso di panico viscerale che le scene presentano. Ottimi gli effetti speciali e le musiche, costumi e trucchi design di nota. Grande horror.

Noodles 4/03/20 23:42 - 2196 commenti

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Clive Barker, scrittore e regista della sua opera, si concentra sullo stomaco dello spettatore, creando una serie di visioni ributtanti a cui è meglio evitare di assistere durante i pasti, dimenticandosi però che in un horror la componente paura è fondamentale. E la paura latita dall'inizio alla fine. Ne esce fuori una specie di thriller-splatter dai buoni effetti visivi ma con una storia piuttosto piatta. Alcune trovate erano buone e anche la fotografia non scherza. Ma delude per vari aspetti.

Siska80 24/04/20 11:49 - 3714 commenti

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Può un horror visionario e truculento essere nel contempo anche elegante? La risposta è sì, se il regista è Barker, che in maniera intelligente fa rientrare sadici smembramenti nell'ambito di omicidi rituali ascrivibili a una setta proveniente da un'altra dimensione. Buon cast, ritmo serrato, effetti speciali ben realizzati, intreccio geniale (alla base del quale vi sono primitivi impulsi di carnale perversione forieri di piacere sadomasochista). Soundtrack tra le più inquietanti mai udite.
MEMORABILE: L'inizio "a lume di candela".

Daniela 28/12/20 01:50 - 12606 commenti

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Una scatola magica apre le porte ad un inferno di torture senza fine ma Frank, tornato nella nostra dimensione grazie al sangue del fratello, intende riavere il suo corpo, pezzo per pezzo... In questo folgorante esordio di Barker che non si sarebbe più ripetuto a questi livelli, più della storia che presenta qualche lacuna o dei personaggi non tutti a fuoco, a restare impresso nella memoria è lo straordinario make-up dei supplizianti, creature degne di un dipinto di Bosch. E' grazie a loro se questo incubo sado-maso è diventato un cult horror imprescindibile nonostante i suoi limiti.

Kinodrop 24/01/21 20:10 - 2909 commenti

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Una scatola di legno comprata in un suq ha il potere d'aprire uno squarcio su un universo parallelo in cui dolore, tortura e sadismo sono anche gli ingredienti d'un piacere estremo e irreversibile. Una straordinaria confezione sanguinolenta e barocca che fa dello splatter all'ennesima potenza la sua cifra caratteristica e irripetibile (a distanza di decenni ancora un punto fermo) attraverso l'invenzione dei Supplizianti, demoni dall'aspetto orrifico/goyesco ottenuta dalla grande maestria degli SFX. Alcune incongruenze narrative e la mediocre prova attoriale non incidono più di tanto.
MEMORABILE: La "ricomposizione" di Frank; L'approvigionamento di sangue; La scatola in mano a Kirsty; I ganci nella pelle; Il misterioso barbone.

Faggi 21/02/21 18:34 - 1548 commenti

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Torbido e infernale è dir poco, quasi nulla. Il gusto è anche nel vedere sino a che punto si spinge l'enigmatico delirio (quando i tempi sono maturi per il supplizio definitivo). I demoni abitano un'altra dimensione, appena appaiono si sgranano gli occhi, si riconosce il tormento ossimorico e desto, capace di gestire la brama d'infliggere dolore, fisico e metafisico, senza limiti. Oltre l'umano e nel labirinto della ricerca del piacere che si trasmuta in estasi mortuaria... Nel giardino delle delizie laceranti tutto può accadere; il cerchio resta aperto: il terribile giocattolo gira.

Il ferrini 19/05/21 00:24 - 2337 commenti

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Innegabilmente sorprendente a livello visivo, sia per le soluzioni registiche che per l'incredibile lavoro di make up sulle varie creature infernali. La storia invece è ancora abbastanza nebulosa ma si andrà chiarendo (e anche complicando) con il primo dei numerosi sequel. Come horror è senza dubbio centrato, il sangue scorre a fiumi fra torture indicibili e lenti supplizi. Non mancano poi i vermi, i topi e tutto il campionario del disgusto. Forse però, fra le varie uccisioni e i congressi carnali, manca un po' di tensione. Comunque un buon film.

Lupus73 6/11/21 14:58 - 1485 commenti

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Celeberrimo horror ottantiano fin troppo sopravvalutato (e con una miriade di sequel) anche grazie all'iconica figura del suppliziante Pinhead, divenuto praticamente uno dei nuovi mostri anni '80. Tecnicamente pregevole per ottimi SFX gore (anche disgustosi), per la buona confezione, per la discreta regia e perfino per un soggetto interessante (un horror sulla dicotomia dolore/piacere), ma la sceneggiatura non è all'altezza di questo e più volte risulta improbabile e discutibile ancora oggi come all'epoca, per non dire poco dinamica. Non male ma non così memorabile.

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Magerehein 14/05/22 23:39 - 977 commenti

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Una scatola che inizia a un universo di piacere deviato, un torbido legame che letteralmente rinasce, musiche azzeccate e sanguinosi effetti speciali che mettono i brividi anche oggi; il tutto unito a una storia sensata (solo il marito è assai ingenuo, mentre la rinascita del fratello è spiegata un po' di fretta). Basterebbe anche solo l'iconico e memorabile aspetto dei quattro Supplizianti, unitamente alle loro azioni (e pensare che per qualcuno sarebbero degli angeli!), per etichettare quest'opera come uno dei capisaldi di genere. Violento ed efficace, ha generato troppi sequel.
MEMORABILE: I pezzi sparsi di Frank; La rinascita dal pavimento; L'aspetto dei quattro Supplizianti.

Elisalem 11/07/22 13:58 - 10 commenti

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Una scatola può aprire le porte dell'Inferno (o del Paradiso, a seconda dei propri gusti) e dare via libera ai cenobiti... Un incubo sadomaso in carne e ossa, un visionario viaggio nel mondo oscuro del piacere carnale in tutte le sue declinazioni. Irrazionale, potente, grondante di sangue e di sogni infranti: indimenticabile, ineguagliabile capolavoro di Clive Barker, che non nasce regista ma ci regala una favola nera originale e con effetti visivi indimenticabili. Un racconto oltre lo spazio e il tempo pieno di suggestioni, rimandi, fascinazioni  mistificazioni. Cult assoluto.
MEMORABILE: La carcassa di Frank che rinasce, come un'araba fenice, dai suoi miserabili resti sparsi da qualche parte sotto il pavimento...

Teddy 17/08/22 06:10 - 808 commenti

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Il piacere, nel perpetuo eco di carne e sangue, di creazione e distruzione, di libido e vizio. Clive Barker si spinge verso l’ossessione, l'incubo primitivo che distrugge l’uomo dall’esterno sopraggiungendo dalle fondamenta. Un film che ha segnato un’intera generazione e che ha regalato all’horror un’icona malefica indimenticabile. Perfetto l’anatomico make-up ad opera di Bob Keen; inquietanti le musiche di Christopher Young. Clare Higgins depravata matriarca.

Caveman 8/10/22 10:40 - 523 commenti

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Barker trasforma la sua opera cartacea in film; chi meglio del creatore per dar vita a un universo visionario? Sadomasochismo, sporcizia, sangue. I grandi film sono capaci di lasciarti addosso sensazioni e qui non si può rimanere impassibili. Pinhead entra in scena e si proietta immediatamente nel Gotha, la regia è fluida, la Laurence è una final girl da dieci e lode; non si può volere di più. I cenobiti stupiscono, così come i primi tre film! Imprescindibile, come l'ossigeno!

Giùan 5/08/23 11:06 - 4528 commenti

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La grande attrattiva del film, a decenni dall'uscita, risiede ancora nel clima sadomasochistico che Barker riesce a imbastire, tanto più inquietante partendo dall'incipit da quotidiano piccolo borghese (l'ingresso nella nuova/vecchia casa polverosa non è tra i più promettenti). E invece il rapporto malatissimo tra Frank e Julia (una Higgins splendida nel restituire l'eros prima represso/depresso e poi degenerato del suo personaggio), gestito con perizia sorprendente, calamita l'opera, calante infine nella parte fantastica ("design" dei supplizianti a parte), più risaputa e caduca.

Jena 27/08/23 18:39 - 1547 commenti

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Clive Barker è agli esordi come regista e, pur non avendo la perizia tecnica dei grandi, se la cava più che bene. Ma è il profluvio di soprese e buone idee che fanno di questo film una delle hit dell'horror ottantiano: quella specie di malefico Cubo di Rubik che apre letteralmente le porte dell'Inferno con supplizi che anticipano di vent'anni il torture porn; i Supplizianti o Cenobiti (Pinhead diventerà vera e propria icona horror alla pari di Freddy Kruger o Michael Myers), il connubio di eros e tormenti delle carne... Qualche ingenuità. ma effetti speciali vintage goduriosi.
MEMORABILE: La colonna con i pezzi di corpo; La voce spaventosa di Pinhead; La Creatura lovecraftiana in fondo al corridoio; Lo smembramento finale di Frank.

Bullseye2 28/02/24 21:15 - 393 commenti

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Quando i grandi scrittori esordiscono al cinema a volte riescono (José Giovanni, Pasolini), a volte no (King): Barker fortunatamente rientra nel primo gruppo, con un prodotto eccellente e innovativo in un'epoca di parziale decadenza per il genere, estremamente inflazionato da brutti slasher per l'home video. Oltre a creare un immaginario nuovo e accattivante, il grandissimo scrittore dimostrò (seppur per pochissimi film) di essere erede visionario di molti dei maestri del genere, se non addirittura migliore. Ad ogni modo il culto è più che meritato: ottimo film.
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  • Discussione Raremirko • 15/07/15 23:45
    Call center Davinotti - 3862 interventi

    Mah i sequel dopo il 4° avrebbero dovuto chiamarsi "Pinhead presenta:", dato che sia lui che gli elementi tipici della saga facevano delle comparsate e nulla più; parevano più degli episodi di un qualche serial televisivo, come era Freddy's Nightmares, per dire. Un paio erano anche guardabili, ma in generale li ho sempre trovati estremamente mediocri e non considerabili autentici sequel, piuttosto degli spin-off.


    Si, insomma, horror che cercavano richiamo sfruttando il brand avviato, vero
  • Discussione Pumpkh75 • 7/02/17 13:24
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    Ho sempre trovato una nota stonata il brusco passaggio

    SPOILER

    dalla morte di Julia per mano di Frank all’apparizione del suo cadavere martoriato sul materasso con a scatola in mano e i ganci appesi

    FINE SPOILER
    Mi è difficile pensare a una precisa scelta di Barker. Ho cercato in rete ma non ho trovato nessuna info a riguardo. Sarà stata tagliata qualche scena? E’ una scelta dovuta magari al budget? Chissà se allo stesso Barker l’hanno mai chiesto...
    Ultima modifica: 7/02/17 13:27 da Pumpkh75
  • Discussione Rebis • 7/02/17 14:31
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Non saprei, mai letto niente in merito, neppure sul dossier di Nocturno per dire... l'ho sempre intrepetata come un'ellissi, anche se in effetti è inevitabile chiedersi cosa le sia successo, e perché non ce l'hanno fatto vedere...
  • Discussione Buiomega71 • 7/02/17 15:08
    Consigliere - 25896 interventi
    Io ho trovato quell' elissi ( il cadavere di Julia sul letto) uno dei migliori momenti del film ( inquietante e visivamente carica d' enigma) . Io credo sia stata una scelta narrativa dello stesso Barker.
    Ultima modifica: 7/02/17 15:10 da Buiomega71
  • Discussione Pumpkh75 • 7/02/17 15:47
    Addetto riparazione hardware - 432 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Io ho trovato quell' elissi ( il cadavere di Julia sul letto) uno dei migliori momenti del film ( inquietante e visivamente carica d' enigma) . Io credo sia stata una scelta narrativa dello stesso Barker.

    Fino ad oggi l'ho sempre pensato anche io, solo che dopo l'ennesima visione qualche dubbio m'è venuto: in pratica serebbe l'unico passaggio narrativo del film dove un momento cruciale viene nascosto o reso comunque enigmatico, e considerando anche che ultimamente ho letto di cospicui tagli sul rapporto Frank-Julia e sulle loro scene di sesso...beh...questa "certezza" si è incrinata....

    Come pure ipotesi, ci può anche stare che Barker (visto il ruolo del materasso nel seguito) volesse tornarci su e spiegarne gli avvenimenti in Hellbound e che magari poi ci abbia ripensato....
  • Discussione Noncha17 • 10/06/17 02:45
    Magazziniere - 1068 interventi
    P.S.: Tanto per creare altra confusione sui titoli, in Italia viene distribuito ora con il "solo" titolo Hellraiser.
  • Musiche Schramm • 4/11/17 15:53
    Scrivano - 7693 interventi
    L’industrial band Coil si incaricò della Colonna Sonora. Barker era entusiasta del risultato finale, dicendo dei Coil che erano "l’unico gruppo musicale che mi costringe a rimuovere i dischi dal piatto prima della fine perché ogni ascolto mi crea contorcimenti di budella e una profonda depressione”. La produzione trovò in effetti le musiche troppo eccentriche e “troppo disturbanti” [sic!] e finì con l’optare per una seconda sonorizzazione del film per mano di un musicista più ortodosso e già interno all'ambiente cinematografico (i Coil, oggi abbastanza popolari, erano allora misconosciuti e di nicchia e, eccettuando collaborazioni saltuarie con Derek Jarman, quasi totalmente estranei al cinema), che non avrebbe creato problemi con richieste di royalties, optando per Cristopher Young, reduce da Nightmare 2 e Invaders from Mars.

    Lo score registrato dai Coil, un insieme di nove tracce, può essere ascoltato nel loro cd-compilation "Unnatural History II: Smiling in the Face of Perversity" e nell’album "The Unreleased Themes for Hellraiser". Entrambi sono molto rari e particolarmente costosi, specie in seno alla prematura scomparsa di entrambi i componenti del progetto, unici detentori dei master delle tracce.
  • Homevideo Schramm • 31/05/19 14:11
    Scrivano - 7693 interventi
    L’MPAA rimproverò al film "toni troppo accesi". Per annacquare l’impatto generale dell’intero lavoro ed evitare l'infamante X sono stati apportati parecchi tagli sovrintesi dallo stesso Barker:

    - martellate consecutive con dettagli del cranio sfondato della vittima
    - unghie che affondano nella carne, dilaniandola - - - siparietti sadomaso tra Julia e Frank
    - scene sessuali più dinamiche ed esplicite
    - nella scena in cui Julia uccide un altro uomo, l'attore che interpretava la vittima ritenne sensato essere nudo. La scena inizialmente girata è stata sostituita con una versione in cui l'attore è semi-vestito
    - primi piani che mostrano le viscere di Frank quando Kirsty gli infila la mano nel ventre
    - versione più lunga della scena in cui Frank viene fatto a pezzi dai ganci del cenobita. Di questa scena sacrificato è anche il colpo finale in cui la sua testa esplode e il suo cervello schizza fuori.

    (Fonte: Imdb)
  • Curiosità Schramm • 31/05/19 14:27
    Scrivano - 7693 interventi
    Durante un party tenutosi per celebrare la fine delle riprese, Doug Bradley (Pinhead) si ritrovò ignorato da tutti gli altri membri della crew e del cast. Pensando all’affiatamento avuto con tutti durante le riprese, venne colto da profondo disappunto e sgomento. Solo molto dopo ha realizzato che a parte Barker e gli addetti agli f/x nessuno dell’equipe lo aveva mai visto struccato, e fu perciò che nessuno fu in grado di riconoscerlo alla festa.

    Il titolo del film avrebbe dovuto originariamente essere omonimo del romanzo di Barker, The Hellbound Heart (da noi Schiavi dell'inferno, n.d.S.) La produzione decise che quel titolo dava la forte impressione di un dramma sentimentale e chiese a Barker di cambiarlo. Barker contropropose Sadomasochisti d’Oltretomba, che gli venne respinto per esplicito contenuto sessuale. Esasperato propose a quel punto a una sessantenne del team di produzione Cosa è disposta a fare una donna per una bella scopata.

    Il personaggio di Doug Bradley si chiamava Priest nelle prime bozze dello script, per poi diventare Capo Cenobita nella sceneggiatura finale. Pinhead non era che un nomignolo datogli sbrigativamente dalla troupe per identificare la figura. Prevalse e funzionò, venendo usato per i restanti sequels. Barker odiò quel nome, trovandolo svilente e non in linea con l’austerità chiesastica dei Cenobiti; nel comic di Hellraiser prodotto nel 2011 per BOOM! lo ha rinominato Priest, annunciando che avrebbe rivelato il suo vero nome da Cenobita in un lavoro futuro. Allo stesso modo, La Cenobita era stata chiamata Gola Profonda sul set, per via della preponderante vis sessuale del personaggio; malgrado anche questo moniker stesse per diventare designato per sempre, rimase La Cenobita nei sequel a venire.

    Molti spettatori hanno lamentato la povertà degli F/x alla fine del film. Barker ha spiegato che per via del budget molto ristretto non erano rimasti più soldi da destinare ai professionisti degli effetti speciali, così lui e un non meglio identificato “tipo greco” hanno animato a mano queste scene nel giro di un weekend. Barker si è detto soddisfatto del risultato finale, considerato l’ammontare di alcool consumato dai due durante la lavorazione.

    Clare Higgins odiava gli horror. Quando vide il film alla prima, abbandonò la sala 10' dopo, impaurita a morte. Non è mai riuscita a vedere il film per intero.

    A Doug Bradley venne originariamente chiesto di scegliere tra il ruolo di uno dei due facchini che trasportano il materasso e il capo dei Cenobiti. Inizialmente preferì il ruolo minore perché trovava importante l'essere riconosciuto dal pubblico.

    The Chatterer e Butterball avevano parti di dialogo nello script di base. Quando il make up rese impossibile pronunciare frasi comprensibili agli attori, le loro battute furono passate alla Cenobita femmina e soprattutto a Pinhead, la qual cosa ha contribuito a rinsaldare la sua reputazione di trademark della saga.

    Andrew Robinson convinse Clive Barker a rimpiazzare Fottiti! con l'imprecazione poi finita nelle riprese, Jesus wept! (a quanto pare assente nella versione italiana; l'esclamazione, che alla lettera significa Gesù pianse, è blasfema, ed equivale grossomodo a una nostra famosa bestemmia n.d.S.)

    L’idea di un cubo usato come portale degli inferi è basata su una leggenda metropolitana, che verte sull'esistenza di una struttura cubica a grandezza umana di imprecisata ubicazione, le cui facciate interne sono specchi creanti sei messe in abisso a tiro incrociato. Secondo la leggenda, chi ci si chiude dentro sperimenterà fenomeni talmente inquietanti da danneggiare perennemente l'equilibrio psichico.

    Per economizzare sul budget, lo studio intendeva assoldare stuntman per interpretare i Cenobiti. Barker, insistette nel farli interpretare ad attori professionisti, argomentando che anche se i personaggi sono muti e pesantemente truccati, il loro linguaggio corporeo frutto di studi avrebbe conferito all’insieme una forte personalità.

    Il budget fu di un milione di dollari. Il film ne guadagnò circa 20.

    La Nintendo sviluppò un video game basato sul film. Fu uno dei primi videogiochi a essere pianificato con la possibilità di salvare la partita, interrompendola e riprendendola in seguito. La console della Nintendo non riusciva però a interpretare correttamente I codici di gioco salvati, e la produzione venne accantonata.

    La scena in cui Frank è appeso a testa in giù ricoperto di sangue costituì la prima ripresa del film, al termine della quale Sean Chapman non riuscì a trattenere il vomito.

    Doug Bradley dovette sottoporsi a sedute di make-up lunghe sei ore ogni giorno di riprese. Dopo la prima seduta, passò diversi minuti da solo specchiandosi per poter interiorizzare la figura. Per via dell'acquisita capacità di truccarsi e struccarsi da solo col passare delle sessioni di ripresa, l'attore è stato accreditato in alcuni film del franchise come assistente al makeup.

    Il ruolo di Frank venne offerto a Lance Henriksen dalla New World Pictures. Questi lo rifiutò temendo di dover apparire in numerosi sequels in caso di successo, dei quali non era appassionato. Henriksen sarebbe poi apparso nell'ottavo capitolo.

    Durante le prove, Barker ordinò a Bradley, di attenuare il più possibile gesti e movimenti ed essere il più statuario possibile, per conferire a Pinhead un’aura di assoluto controllo di sé.

    La prima incarnazione di Pinhead apparve in Hunters in the snow, una piece teatrale del 1973 dello stesso barker, con un giovanissimo Doug Bradley protagonista nel principale ruolo di Dutchman, un inquisitore e torturatore tornato dal mondo dei morti; nella scenografia di un corto successivo girato in 16mm e in b/n, The Forbidden (che sarà anche la base per l'adattamento di Candyman, n.d.S.), c'era un sostegno che era sostanzialmente un blocco di legno chiodato che proiettava diverse ombre distorte a seconda dei diversi angoli di ripresa e illuminazione. Anni dopo questo stesso design venne applicato al volto di Pinhead durante la stesura del film, per ottenere lo stesso effetto.

    In una delle battute del comico Louis C.K. viene detto che risolvere il puzzle di Hellraiser sarebbe l’alcool test ideale.

    Per il design dei Cenobiti, Barker si è ispirato al look dei punk, al cattolicesimo, ai piercing genitali e ai club sadomaso di New York e Amsterdam, da lui visitati. Per Pinhead l’ispirazione gli è venuta da feticci scolpiti in Africa. L'ispirazione per la Cenobita è venuta tramite servizi sulla scarificazione e sul body-piercing del National Geographics. Il suo makeup richiedeva 3 ore di trucco, causando a Grace Kirby grande disagio e impedendole di potersi sedere. Quando rifiutò di sottoporsi nuovamente al trucco, venne sostituita da Barbie Wilde.

    (Fonte: Imdb)
  • Discussione Siska80 • 13/05/20 17:07
    Comunicazione esterna - 668 interventi
    Clive Barker's Undying è uno sparatutto in prima persona prodotto e distribuito dalla Electronic Arts nel 2001. Il suo ideatore è il maestro dell'incubo Clive Barker, il quale ha anche prestato la sua voce per il personaggio di Ambrose Covenant.
    Io ci ho giocato, e vi assicuro che lo stile, le atmosfere cupe, i suoni improvvisi e raggelanti, le idee geniali e violente sono inconfondibili.
    Uno dei malefici membri della famiglia Covenant si ispira chiaramente al Frank di Hellraiser :torturato e legato a delle catene per non avere mai pace...Diabolico, Barker!