Non siamo ai livelli comici di Druids ma ci manca pochissimo, così poco che il film si merita comunque la tanto cara monopalla. La nona legione persa al di là del vallo: è questo lo spunto originalissimo della pellicola. Il povero Macdonald invece si è perso in Uganda e dopo il già non favoloso, ma guardabile, State of play, ci regala questo film orribile con scene d'azione convulse e da mal di testa e con una storia stravista. Non so se sussista un legame antropologico tra scozzesi e irochesi, ma il regista lo crea rendendo il tutto ancora più ridicolo.
Nell’ostile terra britannica si svolgono le vicende di un giovane romano che vuole vendicare l’onore del padre. Il film di Kevin Macdonald (ha al suo attivo il bel L’ultimo re di Scozia) non è un capolavoro ed è limitato da un protagonista (Channing Tatum) poco credibile come romano (meglio il coprotagonista Jamie Bell). Tuttavia assolve più che dignitosamente il compito di intrattenere lo spettatore grazie ad una riuscita caratterizzazione ambientale e alla capacità del regista di imprimere alla vicenda un buon ritmo.
Nonostante un buon lavoro di fotografia e qualche apprezzabile cifra registica siamo purtroppo, ancora una volta, al classico film che poteva essere e non è stato. Perchè il soggetto, seppur abusato dai film di genere, non era tanto male e la sceneggiatura poteva avere qualche buono spunto. Invece non solo la storia viene indirizzata verso i soliti clichè con finale ultra-scontato ma poi la rappresentazione dei "barbari" - sia all'inizio che alla fine - rasenta il ridicolo. Alla fine sarà solo Bell ad essere credibile nella propria parte.
L'ennesima invenzione nei confronti delle grandi imprese del magnifico esercito romano: un'aquila d'oro massiccio sottratta e la lunga ricerca della stessa fatta di combattimenti e ben poco altro. Interesse al minimo sindacale e poco rispetto per l'invincibile esercito imperiale. Cast scadente nonostante Donald Sutherland, relegato a effimera comparsa.
A mio avviso sottovalutato, rappresenta l’evoluzione del peplum, così come Soldato blu e seguenti per il western. Viene quindi dato maggior rilievo alle popolazioni in conflitto con i romani, evidenziandone gli usi e i costumi oltre a ricordare che la loro è una lotta di difesa. Punto di forza del film sono le dettagliate ricostruzioni, notevoli la prima parte nel castrum e l’attacco a testuggine, nonché gli stupendi paesaggi delle highlands. Buona l’atmosfera creata e la tensione, lieve scivolata all’ultimissima scena, forse evitabile, ma ci sta come alleggerimento. Piuttosto limitata la presenza femminile.
MEMORABILE: La testuggine legionaria; I costumi degli uomini foca.
Bel film, solido come si facevano una volta. C'è il romano con gli attributi tutto senso dell'onore e del dovere (ma con qualche rovello interiore), ci sono alcune scene di battaglia ben disegnate, gli splendidi paesaggi delle highlands, c'è una riflessione non banale sull'incontro/scontro delle civiltà (hanno diritto i romani a civilizzare i sanguinari barbari?) ma senza tanti intellettualismi d'accatto o riflessioni sul buon selvaggio (che tanto buono certo non è!). Bene Tatum, meglio Jamie Bell. Migliore di Centurion!
MEMORABILE: La bellissima battaglia iniziale con i celti; La cerimonia d'iniziazione nel villaggio sull'oceano degli uomini foca; Le highlands nella nebbia.
La ricostruzione storica così come la fotografia sono degne di nota. I due protagonisti sono calati nei rispettivi ruoli che è una meraviglia. Si avverte la loro complicità che travalica l'amicizia. La regia è avvincente. Una pellicola sorprendente fatta di tanti elementi: azione, sangue, natura incontaminata, valori, eroismo. Alcune sfaccettature aiutano a comprendere bene certe dinamiche nei rapporti tra commilitoni e schiavi nella vita nell'antica Roma. La sceneggiatura risulta coinvolgente. Un' opera emozionale. Ipnotico.
Mediocre pellicola, minata da una sceneggiatura modello base, che non può neanche contare più di tanto sui protagonisti, abbastanza estranei al contesto. (l'unico, che dimostra un peso attorico, muovendosi col giusto passo recitativo, è Sutherland, ma è una presenza sporadica). Non ci sono particolari guizzi registici; e il tutto resta a fatica in precaria linea di galleggiamento, più che altro grazie a un discreto ritmo e all'ambientazione.
MEMORABILE: La britannia; La sempre visivamente d'impatto testuggine dei legionari.
E' una storia presa da un libro che si basa a sua volta su una leggenda storica. A queste condizioni era difficile pretendere tanta verosimiglianza, però c'è da dire che alcuni passaggi (il ratto dell'aquila, la lotta finale) vengono talmente romanzati da richiamare più la fiaba disneyana che l'epica storica. Disorienta anche l'anomala rappresentazione delle tribù celtiche. Prendendolo poco sul serio può intrattenere.
I pregi di questo tardo peplum sono tutti nelle prime sequenze con l'arrivo del nuovo comandante nel forte, l'assalto ed il combattimento sul campo, girati con una certa efficacia. Una volta tornati a Roma, tutto va a ramengo: attendibilità storica e credibilità psicologica dei personaggi, oltretutto affidati ad attori poco in parte, mentre il giro turistico in Britannia alla ricerca dell'aquila perduta assomiglia molto ad una escursione in territorio sioux da parte di un cowboy accompagnato dalla sua fida guida comanche. Così si finisce per rimpiangere il quasi coevo Centurion con Fassbender.
Ridateci i nostri vecchi cari peplum, certamente pieni di ingenuità ma altrettanto sicuramente più credibili di questo. Le vicende del centurione romano che vuole trovare l'aquila metallica sottratta dai Britanni a suo padre (a capo della IX legione) sfoggia toni più da western (quante volte abbiamo visto una fuga su due cavalli e poi uno di essi si azzoppa, per cui i protagonisti procedono lentamente sul rimanente?) con tanto di selvaggi locali assomiglianti agli Uroni, che da film "storico". Poco credibile Tatum, meglio Bell. Sutherland: altra, e ben migliore, categoria.
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HomevideoGestarsh99 • 24/11/11 23:33 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 25/01/2012 per Bim Distribuzione:
DATI TECNICI
* Lingue Italiano , Inglese
* Sottotitoli Italiano
* Schermo Anamorfico 1080p High Definition
* Audio Dolby Digital 5.1 Dts Hd
DiscussioneRaremirko • 12/06/18 20:53 Call center Davinotti - 3862 interventi
Un film discreto, da certi sopravvalutato e da altri sottovalutato, che, credo, si prenda pure qualche libertà a livello storico/contenutistico.
Non è malaccio, risulta ben interpretato e si lascia vedere, ma MacDonald ha fatto di meglio.
CuriositàDaniela • 2/01/19 11:35 Gran Burattinaio - 5925 interventi
Trasposizione del romanzo "L'Aquila della IX Legione" della scrittrice inglese Rosemary Sutcliff, pubblicato nel 1954 e a sua volta ispirato alla leggenda sulla presunta scomparsa della Legio IX Hispana nella Britannia romana del II secolo.
Per quanto mi riguarda un regista con una filmografia di tutto rispetto e un'opera di grande valore filmico, dal romanzo della Sutcliff, scrittrice pluripremiata.
E' come è stata congegnata la storia che non si fa prendere sul serio.
Quando l'epilogo del film fa comparire una gruppo di reduci romani venuti da chissà dove i quali, combattendo con un numero doppio di giovani e allenati selvaggi, hanno poi la meglio qualche dubbio viene.
Oppure quando il protagonista, prigioniero della stessa tribù, non viene legato o incatenato tanto che nella notte riesce a trafugare la famosa aquila.
Per il resto si fa vedere, infatti a mia moglie è piaciuto e gli avrebbe dato altro voto.