La mummia - Film (1932)

La mummia

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HollywoodL 2/04/07 16:01 - 9 commenti

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Sebbene sia molto più affezionato all'altro "mostro" di Karloff, la mummia è comunque uno di quei classici che sembrano non subire l'effetto del tempo. Svezzati da horror ben più terrificanti e meno permissivi verso l'immaginazione, si rimane comunque gelati dalla prima apparizione del terribile Imhotep e il carisma del protagonista arriva a livelli ipnotici. Il film punta all'atmosfera e si fa forte della superstar protagonista, che non tradisce le aspettative regalando alla Universal un'altra icona da mettere in bacheca.

Undying 15/06/07 20:39 - 3807 commenti

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Nell'immaginario collettivo il tema della mummia ha sempre rappresentato qualcosa di perturbante. In ambito cinematografico, soprattutto in campo horror, il soggetto (più significativo) della mummia è apparso con grande influenza sul pubblico e sulle future produzioni di film, nel lontano 1932, diretto da Karl Freund ed interpretato dal grandissimo Boris Karloff. In seguito il soggetto ha goduto di moltissimi remake (e anche di seguiti più o meno ufficiali), raggiungendo comunque livelli sempre inferiori al capostipite.
MEMORABILE: il b/n è un punto a favore per l'atmosfera che il tema viene a creare nel film.

Lovejoy 14/02/08 16:49 - 1823 commenti

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Classico della storia del cinema. Diretto dall'ottimo Freund (fino a poco prima direttore della fotografia in svariati classici del genere), con un bianco e nero di fattura a dir poco eccellente. Magnetico, a tratti inquietante, oggi può apparire datato ma in verità fa sempre la sua figura. Merito sopratutto di un grandissimo Boris Karloff. Con il ruolo del Mostro di Frankestein, la sua prova più bella. Del resto del cast ottimo Van Sloan, il Van Helsing del Dracula con Lugosi.
MEMORABILE: Il risveglio della mummia.

Il Gobbo 30/03/08 18:07 - 3015 commenti

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In età infantile questo film era circonfuso di leggenda, come uno dei più terrificanti che si potessero vedere in tv. Poi lo si rivide più grandicelli, e si rimase delusissimi, perchè a essersi mummificata era un po' tutta la pellicola, ormai ben al di là del ridicolo involontario. Zio Boris fa quello che può, e il make-up magari era di livello per l'epoca, ma non si può più guardare. A dare il colpo di grazia la strabiliante somiglianza fra Imhothep e un dirigente (ora in pensione) della Regione Toscana, conosciuto al lavoro...

Ciavazzaro 9/05/08 16:14 - 4770 commenti

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Classico senza tempo. Ineccepibili gli attori a partire dall'ottimo Boris Karloff (ma senza dimenticare la sensuale e ambigua Zita Johann, che ebbe non pochi problemi sul set col regista). Non è poi così terrorizzante, ma l'atmosfera è azzeccata e gli attori si impegnano. Per amanti del vintage una gioia per gli occhi.

Galbo 11/05/08 08:49 - 12393 commenti

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Vero e proprio archetipo dei film dell'orrore, La mummia fa parte dei classici del periodo d'oro della Universal e risulta insuperato a tutt'oggi grazie alla magnifica regia di Karl Freund (che vi traspose efficacemente elementi espressionistici del cinema tedesco anteguerra) e sopratutto all'interpretazione del grande Boris Karloff che ne fece uno dei suoi cavalli di battaglia. Benchè non sia un horror in senso stretto riesce ancora ad inquietare lo spettatore grazie al suo stile e spirito senza tempo. Notevole.

Cotola 11/07/08 23:24 - 9044 commenti

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Passato dietro la macchina da presa dopo aver fatto (ottimamente) il direttore della fotografia, Freund dirige subito un bell'horror d'altri tempi che punta tutto sulle atmosfere piuttosto che sugli effettacci. Il risultato è ancora oggi ottimamente suggestivo e riuscito. Col tempo ha mantenuto il suo fascino divendendo un piccolo classico dell'horror meritevole di essere visto.

Maineng 31/07/08 17:54 - 100 commenti

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Quando ho visto la prima volta questo film ero molto giovane e attratto dal misterioso fascino esercitato dagli attori in questo tipo di pellicole. I primi anni '30 sono stati un periodo di grande produzione "fantastica" che hanno reso celebri attori come Boris Karloff e Bela Lugosi (Frankenstein e sua moglie, Dracula, la jena e gli zombie!). Qui abbiamo un Karloff redivivo e l'attrice d'origine rumena Zita Johann. Il motivo portante é sempre il medesimo, il fascino di realtà sconosciute ma anche molto lontane dalla realtà! Situazione ripresa spesso.
MEMORABILE: La statua della dea che punta il suo sigillo su Karloff incenerendolo... trovata carina!

Harrys 31/07/09 16:23 - 687 commenti

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Classico del cinema fantastico-horror targato Universal. La pellicola, non potendo puntare più di tanto sugli effetti speciali (vuoi per l'epoca, vuoi per il budget), è tutta basata sulle atmosfere, rese magnificamente. Contribuisce non poco il phisique du role di Boris Karloff, dai movimenti zombeschi e dall'espressione monotematica. Favolosi i suoi primi piani. ***1/2

Pigro 5/04/10 09:03 - 9666 commenti

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La mummia si risveglia e insegue la reincarnazione della sua antica amata. Da segnalare la suggestiva ambientazione egiziana, già di per sé gravida di inquietudine, e la presenza da brividi di Karloff sia nel folgorante prologo mummiesco che nelle vesti da arabo spilungone in fez: mille rughe e uno sguardo paralizzante. Da dimenticare la storia sciocca e sgangherata, e la generale resa scialba del film, che non offre alcun appiglio di vera inquietudine allo spettatore. Non male, ma poteva essere molto meglio.

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Von Leppe 17/11/10 16:01 - 1262 commenti

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Una volta c'erano le star, il cinema più che con gli effetti era fatto con gli attori: qui c'è Karloff decrepito e incartapecorito che riempie lo schermo, visto che le scenografie non sono all'altezza degli altri Horror Universal del periodo. Il prologo è una di quelle scene che fanno la storia del cinema, con il risveglio della mummia. Il resto è un po statico, buona anche la tragica storia nell'antico Egitto.
MEMORABILE: La mano decrepita e polverosa della mummia.

Lucius 3/12/10 01:33 - 3015 commenti

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Sepolto vivo, ritorna alla vita grazie ad una pergamena e ad una maledizione disattesa cercando una compagna che gli allievi la solitudine millenaria. Un classico dal brivido impreziosito da un bianco e nero intriso di suggestioni cromatiche che contribuiscono a rendere la pellicola un vero e proprio cult. Non dimentichiamoci che siamo negli anni trenta... La sequenza di Karloff che torna in vita, al pari di quella della doccia di Psycho, fa parte del cinema di sempre. Carismatico.

Rigoletto 4/11/12 19:01 - 1786 commenti

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Classico dell'horror anni '30 che sfugge alle logiche del passare del tempo che molte pellicole accusano. Merito di una regia efficace, di un grande trucco e della splendida interpretazione di Karloff (davvero perfetta) e degli altri ottimi attori. L'ambientazione egiziana conferisce un'atmosfera "lontana", complice anche un b/n di qualità, che soggiaga lo spettatore. Vecchio, sì, ma ancora in grado di affascinare lo spettatore che lo prende per quello che è senza cercare confronti con "mummie" più recenti. ***1/2
MEMORABILE: Il risveglio della mummia; L'evocazione delle cause della morte.

Puppigallo 11/11/13 21:52 - 5275 commenti

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Horror ormai ultradatato, che ha il difetto di dimostrare tutti i suoi anni. Questo a causa di una pesantezza di base che ne mina le fondamenta, finendo per danneggiare persino ciò che di buono aveva la pellicola (l'ambientazione e un protagonista mummificato al punto giusto, anche nella successiva versione più umanizzata, se così si può dire). Non è facile appassionarsi alla vicenda, perchè la noia fa capolino in molte occasioni; e anche il finale non è certo di quelli che si ricordano. Si può vedere, ma solo come cinedocumenthorror storico.
MEMORABILE: La mummia apre l'occhio; L'aiutante fuori di senno, ridendo, parla della mummia: "E' andato a fare due passi. Doveva vedere che faccia aveva...".

Minitina80 12/08/15 05:43 - 2984 commenti

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Un misto tra horror e romanticismo con l’ago spostato più verso quest’ultimo per buona parte del tempo. Il prologo con il risveglio della mummia è veramente eccezionale e sebbene siano passati anni mantiene inalterato il suo fascino; merito di Jack Pierce, che con il suo trucco ha contribuito a rendere la sequenza immortale. Successivamente si cambia registro, ma comunque con buoni risultati.
MEMORABILE: I primi piani sul volto di Karloff.

Myvincent 24/11/15 08:16 - 3741 commenti

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Lasciatevi anche voi incantare dallo sguardo profondo e ammaliante di Boris Karloff in una delle sue interpretazioni più famose e classiche, tra bende polverose, pergamene e antichi sarcofaghi proibiti. Il tema della reincarnazione aggiunge, inoltre, esoterismo a una trama che pesca nelle pieghe più oscure e profonde dell'animo umano. Se tutto ciò non vi basterà, tuffatevi negli occhi di Zita Johann.

Belfagor 20/08/16 16:31 - 2690 commenti

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Questo caposaldo dell'horror firmato Universal si regge principalmente su due punti di forza: la regia di Freund, che attinge i giochi di ombre e di inquadrature dall'espressionismo tedesco per magnificare il b/n e, soprattutto, la prova di Karloff, i cui sguardi ed espressioni raggelanti sono esaltati dal trucco di Pierce. Sfortunatamente, il ritmo impedisce alla pellicola di affascinare in pieno, causando la noia in diversi momenti e facendo perdere interesse per le vicende. Rimane comunque il degno reperto di un'era cinematografica.
MEMORABILE: Il risveglio; Il flashback che illustra le origini del mostro.

Rufus68 20/02/17 00:07 - 3842 commenti

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Karloff è la mummia definitiva, l'egiziano definitivo, il "mostro" definitivo. Il problema è il contorno approntato dalla Universal: si subisce ancora la malia dei chiaroscuri, ma è indubbio che il resto appaia oggi piuttosto fiacco e didascalico (come il superfluo flashback che rallenta, altresì, la linearità narrativa) nonché insidiato a ogni momento dal kitsch (accade inevitabilmente quando Hollywood maneggia materia "alta"). Freund, per fortuna, memore dei capolavori tedeschi, tiene alto il livello figurativo.

Daniela 26/03/17 01:11 - 12662 commenti

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Mummia incautamente riportata in vita da un gruppo di speleologhi del British Museum cerca di riunirsi non solo spiritualmente con la figlia di un faraone morta qualche millennio prima... Elementi horror molto ridotti per questa storia d'amore che sfida le barriere del tempo e del disfacimento fisico: più che alla storia, a tratti troppo sbrigativa, la suggestione è affidata al personaggio che trova in Karloff, splendidamente truccato, un interprete in grado di fargli assumere lo status del mito anche al di là del contesto non esaltante. Uno dei casi in cui l'attore val molto di più del film.
MEMORABILE: I primi movimenti della mummia ancora avvolta nelle bende

Noncha17 1/06/17 23:01 - 87 commenti

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Pur se non ci si spiega come faccia a rimanere in vita una mummia, l'incarnazione di Karloff qui rimane insuperabile (assistita dal trucco ideato da Jack Pierce). Così come sono da segnalare l'immedesimazione nel ruolo della fanciulla di Zita Johann e il sempreverde Edward Van Sloan. Il film riesce a "catturare" sin dal geniale incipit e scorre via lento e inesorabile, proprio come una mummia. A farlo funzionare ci pensano anche una strana inquietudine e un po' di romanticismo, oltre che le riprese di un certo Karl Freund.
MEMORABILE: La risata di pazzia del giovane archeologo; Lo sguardo ipnotico di Ardath Bey; Lo schermo/piscina; Il pendaglio raffigurante Iside; Tutto il funerale.

Edward Van Sloan HA RECITATO ANCHE IN...

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Anthonyvm 15/04/18 23:03 - 5689 commenti

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Il film che ha di fatto iniziato il mito della mummia cinematografica non è esattamente un capolavoro. Per quanto la trama possa essere lineare, la monotonia dell'insieme è a dir poco esasperante: dialoghi senza mordente e una regia corretta ma poco incisiva non consentono allo spettatore di godersi lo spettacolo, che tuttavia a parte un paio di scene all'inizio e alla fine non è questo granché. Il melodramma di fondo non aiuta. Boris Karloff è sempre un piacere da guardare, ma il fatto che la mummia perda subito le bende lascia insoddisfatti.
MEMORABILE: Il risveglio della mummia all'inizio, quando almeno assomiglia a una vera mummia.

Claudius 11/05/19 15:49 - 543 commenti

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Caposaldo dell'horror Universal che, purtroppo, mostra tutti i suoi quasi novant'anni di età. L'atmosfera è buona e Karloff ottimo, ma la noia è spesso in agguato e i dialoghi non aiutano a mantenere l'attenzione. Anche il finale è troppo affrettato. Da vedere almeno una volta come documento dell'horror dei tempi che fu, ma poi si può passare avanti.
MEMORABILE: Il risveglio e la mano della mummia che si muove lentamente.

Markus 11/07/20 09:52 - 3687 commenti

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In fin dei conti è una storia d'amore platonico, questo film che narra la vicissitudini d'una mummia incautamente riportata in vita da un gruppo di speleologi. Si dà il caso infatti che che una volta in piedi la mummia perseguiti a sua volta per riportare in vita una sua presunta amata incartepecorita come lui. E' proprio il caso di parlare di forza dell'amore! Un film non molto brillante (già allora) ma con più di qualche idea buona che lo ha reso un parziale culto. 

Fedeerra 29/10/21 00:17 - 770 commenti

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Strisciante e sinuoso, fagocitato da antiche leggende e presunte maledizioni mortali, incastonato fra culto e magia, fra spazio e tempo. Il film di Freund, nonostante dimostri tutti i suoi anni, è ancora oggi un modello di capacità narrativa, di accuratezza nei dettagli e di meravigliose descrizioni figurative. Seducente e ottimamente agghindata Zita Johann, dolente e monumentale Boris Karloff.

Giùan 13/11/22 17:53 - 4559 commenti

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Ipnotica visione prepuberale capace di plagiare fino al punto di far credere che Karloff potesse accedere magneticamente allo stabilizzatore e dar vita alle valvole delle TV in bianco e nero, terrorizzandoci. Apice di quell'horror "mentalista" che fece la fortuna della Universal, a cui Freund dona vertigini di esoterismo magico (il risveglio della mummia, il rapporto seduttivo tra Karloff e la Johann soggiogata e diafana) e in cui tutto il resto annega dentro l'occulto specchio d'acqua dove Imhotep può agire sul presente e sognare il passato, Incantato ma ostinatamente disturbante.

Teddy 12/11/23 19:51 - 825 commenti

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Ritmicamente austero e pietrificato, è un film nel cui tessuto figurativo si nasconde un itinerario di misteriosi, indecifrabili chiaroscuri. Buon sodalizio tra estetismo e misticismo che, nonostante la penuria di scene clou, conserva ancora oggi una morbosità tutta sua. Tra il cast di caratteri prototipici l’unico a svettare è invece Boris Karloff, che possiede la tacita malinconia di un mostro sprofondato nell’oblio dei ricordi.
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  • Curiosità Buiomega71 • 2/11/14 10:03
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni ("Giallo", 25 Agosto 1987) di La mummia:

  • Discussione Noncha17 • 28/05/17 23:27
    Magazziniere - 1068 interventi
    Come ho avuto modo di appurare, quelli che verranno una decina di anni dopo sono una tetralogia a parte che non hanno a che vedere con questo film. Non c'è nessun collegamento; escluso qualche riciclo - tipo la scena del funerale e dello schermo/piscina - tutto il resto non ha niente a che fare con questo film!

    Solo la casa di produzione è la stessa.
    Ultima modifica: 30/05/17 08:11 da Zender
  • Discussione Zender • 29/05/17 08:09
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Scusa, ma se si riciclano addirittura delle scene da quel film lì ci ha a che fare parecchio...
  • Discussione Noncha17 • 29/05/17 15:45
    Magazziniere - 1068 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Scusa, ma se si riciclano addirittura delle scene da quel film lì ci ha a che fare parecchio...

    No, per niente Zender..lo han fatto solo perché, sono dei b-movie di puro intrattenimento prodotti dalla stessa casa!

    Il fatto è che, quelle idee erano talmente geniali che, la Universal ha deciso di usarle "traslandole" in quegli altri.

    Tra l'altro, la scena del funerale non è un semplice flashback: nessuno recita se non chi racconta cosa successe. Inoltre, in quelli del "Ciclo di Kharis", si vede solo la discesa..poi, son state appicciccate delle scene in cui sia attori che personaggi sono differenti!


    Se vedi i film, capirai anche tu cosa io (e non solo..) voglia dire! È come se: tu prendi un segmento di un altro film adatto al momento (in cui, chi appare sfila ma non reciterà nello stesso..) e, poi, continui con gli attori del film che tu stai girando.

    È ovvio che il tema è lo stesso..ma, non si può parlare nè di seguito e nè di remake! Al limite, il primo può essere un reboot ma, solo perché esisteva già quello del '32. Tra l'altro, ce ne fu anche uno nel '23..ma, penso non venga minimamente considerato!


    Se vogliamo essere realisti: per gli attori, i personaggi e gli accadimenti, questo va un considerato un film unico.
    Quelli che verranno girati a partire da ben 8 anni dopo raccontano un'altra storia..punto!
  • Discussione Zender • 29/05/17 18:39
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Allora spiegati bene perché almeno all'inizio tu dici:

    qualche riciclo tipo la scena del funerale e dello schermo/piscina.

    Che vuol dire? Siccome io i film non li h visti devi dirmelo tu. Queste scene in che modo son collegate a quelle?

    Il fatto che sian passati 8 anni ovviamente non vuol dire nulla, ci son sequel venuti anche ben più di otto anni dopo...
    Io ho messo il quadratino perché chi l'aveva commentato (Ciavazzaro) parlava di sequel, io non l'ho visto il film.

    Se nel flashback si racconta cosa successe sembrerebbe un sequel, detta così. Che fa invece chi racconta la scena? Non parla di chi c'era in quella scena? Non fa riferimento in alcun modo? Non ho alcun problema a togliere i quaddratini, solo vorrei capire bene cosa sono questi flashback...
    Ultima modifica: 29/05/17 18:41 da Zender
  • Discussione Noncha17 • 29/05/17 20:48
    Magazziniere - 1068 interventi
    Provo a spiegartelo in poche parole..se ci riesco! :)

    SPOILER!

    Il film inizia con un alto prelato che crea un suo successore - il figlio - in un tempio con una grande scalinata (e già qui..) venuto non si sa da dove e, nel frattempo - mentre guardano all'interno di quello schermo/piscina - li racconta la famosa leggenda della principessa Ananka (in cui si vede lo stesso funerale di quello del '32: certificabili, a questo punto, come immagini di repertorio..dato che, lì si chiamava Anck-es-en-Amon!) e di Kharis (al posto di Imhotep). A quest'ultimo (prima di mummificarlo vivo..) li tagliarono la lingua (?) e lo sepolsero una prima volta e, poi, una seconda (nell'altro solo una..).

    Finito!
    Non c'è altro..a parte i soliti scavi, maledizioni, morti e così via! Queste presenti - assieme al personaggio Imhotep - anche in quello del '99 e in altre rivisitazioni mummiesche.

    Quello che voglio dire io è che: se Alien 2 sulla terra fosse stato prodotto dalla 20th Century Fox - ..e ci avrebbe ficcato una piccola scena ripresa da Alien (tipo quella delle uova..) - non è che questo film sarebbe risultato un seguito. Tutto qui!


    Altrimenti, riprendiamo il discorso della scorsa settimana - in cui "i Frankenstein della Hammer" (eccetto Gli orrori..) andrebbero appuntati con la nota da me scritta e con un bel quadratino arancione - che, almeno, in quello avevamo sia lo stesso interprete che lo stesso personaggio che, pur cambiando carattere (succede!), invecchiava e portava sempre lo stesso nome. ;)
    Ultima modifica: 29/05/17 21:07 da Noncha17
  • Discussione Zender • 30/05/17 08:12
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Ok, dovrei aver sistemato tutto in tutti i film; grazie Noncha, bel lavoro.
  • Discussione Noncha17 • 30/05/17 11:33
    Magazziniere - 1068 interventi
    Di niente! ;)

    Grazie!
  • Curiosità Noncha17 • 23/06/17 23:00
    Magazziniere - 1068 interventi
    Informazioni ricavate dal commento al film di Paul M. Jensen nel DVD Universal. Immagini prese dallo speciale Mummy Dearest: A Horror Tradition Unearthed ("Mummina Cara" o "Mia cara mummia" o ancora "Cara mummia") presente sia nel DVD che nel Blu-ray pubblicato, poi, dalla Universal.

    Quando Imhotep riesce ad attirare Helen a "casa sua" e le mostra il suo passato attraverso la piscina che funge da schermo, si vedono: la morte di Anck-es-en-Amon, la sepoltura e il suo fallito tentativo di resuscitarla.

    Nel copione di John L. Balderston, però, veniva riservato al racconto uno spazio più ampio.
    Le seguenti foto di scena dimostrano che queste parti furono girate ma che, per un motivo o per l'altro, vennero scartate perché questi momenti rallentavano la storia. Le precedenti reincarnazioni avvenivano in diversi periodi e si vedevano a ritroso nel tempo...
    Quindi abbiamo:

    * Lei che rifiuta un giovane corteggiatore nella Francia del XVIII secolo:



    * Lei che saluta i crociati in partenza nel XIII secolo:



    * Lei che si suicida in una fortezza sassone nell'VIII secolo:



    * Lei che diventa una martire cristiana nell'antica Roma:



    C'è anche da dire che nei titoli di testa e coda appare - a questo punto erroneamente - il nome di un attore presente in quelle scene come guerriero sassone: tale Henry Victor. Su IMDb è inoltre accreditato un certo Arnold Gray come Cavaliere.

  • Homevideo Claudius • 8/04/20 16:04
    Servizio caffè - 212 interventi
    Sono venuto in possesso del doppiaggio originale (vecchia messa in onda di Rai Uno) dura 62 minuti invece di 72, chissà perché