Il grande silenzio - Documentario (2005)

Il grande silenzio
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Titolo originale: Die große Stille
Anno: 2005
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/02/11 DAL BENEMERITO LUPOPREZZO
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Lupoprezzo 17/02/11 15:33 - 635 commenti

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La vita semplice a contatto con la natura dei monaci certosini del monastero della Grande Chartreuse sulle alpi francesi, in cui i gesti e soprattutto i silenzi valgono più di qualnque parola. Il regista Philip Gröning dirige un film sentito e soprattutto sofferto (dovette aspettare 16 anni prima di cominciare le riprese), insistendo forse un po' troppo sulle didascalie e sui volti dei monaci ma regalando allo spettatore un'esperienza trascendentale unica.

Rebis 24/10/11 21:10 - 2337 commenti

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Il monastero di La Grande Chartreuse a Grenoble. La vita comunitaria. La ciclicità di stagioni e tempo. La sublimazione del linguaggio nella preghiera. L'immersione nel santuario interiore mentre la Natura prolifera e cospira. Un'opera maestosa, esperienziale, che indaga e restituisce l'irreversibile percezione del Silenzio. L'andamento liturgico svuota il pensiero, libera dall'attesa conducendoci in un luogo in cui lo sgocciolio dell'acqua, l'oscillare di un piatto sul lavabo, il cristallizzarsi della brina al mattino assumono il valore accadimenti. Luminosa l'interpellazione dei certosini.
MEMORABILE: Una fiammella rossa che balugina nel buio...

Lythops 9/03/12 12:02 - 1019 commenti

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Il silenzio come voce, richiamo, ascolto, dove non esiste gesto che assuma un significato che non può essere altro che quello. E allora parlano la neve, la pioggia, l'alba e la differenza tra giorno e notte è solo un dettaglio. Il film è girato dal regista che quindi è operatore, fonico, direttore della fotografia e ha dovuto vivere la Chartreuse per sei mesi seguendo la regola. "Ripetizione - Ritmo - Silenzio": questo e solo questo per quattro ore circa. Più che una visione, un'esperienza.

Gaussiana 18/04/12 03:58 - 121 commenti

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Il documentario segue le stesse rigide regole del monastero in cui è interamente girato (quello della Grande Chartreuse) e questo la rende un'opera radicale e mistica. Così nessuna musica ci accompagna, non c'è nessuna luce artificiale, le riprese sono immobili, silenziose, lontane, distaccate, senza cambiamento, nell'immutabile eternità del silenzio, rotto solo dalle preghiere e da dibattiti esistenziali fuori dal mondo e dal nostro modo di ragionare. Le quasi 3 ore di film ci aiutano a immergerci in questo distaccamento mistico.
MEMORABILE: Il dibattito riguardante il lavarsi le mani.

Giùan 20/04/12 16:17 - 4559 commenti

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La qualità preminente dell'opera di Groning è, come segnalato dal regista stesso, quella di immergersi fin a tal punto nella immutabile quotidianità della Grande Chartreuse da diventar essa stessa "monastero". Come tutte le scelte radicali (quella del film riprende appunto quella dei monaci), Il grande silenzio rende sconcertante, straniato o annoiato qualsiasi commento (a seconda dell'indole e della predisposizione di ognuno). Gli va dato tuttavia atto di sembrar frutto di una vocazione sincera e duratura, trasmettendo serenità e disincanto del mondo.

Nando 18/10/13 15:25 - 3814 commenti

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Le rigide regole di un monastero francese, i volti intensi e sofferti dei monaci ivi residenti. Una pellicola raccontata con stile e attenzione in cui l'andamento liturgico regola le attività. Interessante la rarefazione e nonostante la lunghezza tutto si segue con avvincente passione.

Paulaster 24/05/17 10:07 - 4417 commenti

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Vita in un monastero di clausura maschile sulle montagne di Grenoble. Racconto della quotidianità dei singoli, immersi nella preghiera e nelle faccende per autosostenersi. Un viaggio dilatato nei tempi che fa ben percepire la scelta di chi si accompagna a Dio e che mostra la penitenza quasi come un sacrificio umano. Pudico nel girato, mantiene le distanze per non turbare i certosini e per accentuare l’isolamento terreno. Qualche frase delle scritture appare come monito alla loro scelta.
MEMORABILE: Nel viandare all’esterno non possono mangiare cibo alcuno ma possono abbeverarsi a fonti naturali; La discesa sulla neve con le ciaspole.

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