Burlesque - Film (2010)

Si tiene lontano dal concetto di Burlesque impresso dall'esibizione di Dita Von Teese al Sanremo 2010. Il leggero lato provocante è dato solo dalle trasparenze delle ballerine. La trama, troppo semplice e prevedibile, risulta comunque scorrevole, ma i dialoghi risultano a volte banali. I numeri musicali sono invece gradevoli, briosi e ben coreografati. Cher è un po' artificiale ma sempre professionale. **!

Aspirante cantante e ballerina, la giovane Ali arriva a Los Angeles in cerca di fortuna; la troverà presso il locale gestito da Tess. Non passa certo alla storia per originalità questo film musicale che rappresenta il debutto cinematografico della cantante Christina Aguilera. Il film si lascia tuttavia apprezzare per il buon livello delle performances musicali che vedono il primo piano la Aguilera con la partecipazione di una grande artista come Cher. Nel cast spicca inoltre la presenza dell’ottimo Stanley Tucci. Godibile.

Estrema patinatura delle immagini e trama oltremodo edulcorata. Hollywood che di più non si può. Apprezzabili i siparietti del Burlesque per la qualità dei costumi e, naturalmente, per la bellezza delle ragazze bianche e nere. La Aguilera canta bene, ma i numeri di ballo non sono niente di straordinario, sono solo ripresi da esaltarne le virtù che mancano, come succede sempre quando la MDP vuole evidenziare quello che non c'è. Un mondo che non esiste quindi, solo un paio di ore di svago molto leggero. Bravo Stanley Tucci, Cher indistruttibile.

Film noioso e pieno di situazioni trite e ritrite in cui tutto scorre prevedibile come non mai e non ci sono sorprese di sorta con tanto di patetica ricomposizione finale. Anche i numeri musicali, per quanto coreografati con professionalità, non offrono elementi interessanti o innovativi. Si guarda, scorre via e non lascia alcuna traccia.

Classica favola del "per aspera ad astra" nel mondo dello spettacolo, questa volta nell'intrigante declinazione del burlesque. Le coreografie sontuose e i bei numeri musicali sostengono una storia fin troppo risaputa, con l'inevitabile volemose bene finale. Ad evitare una caduta nel pacchiano o nel caramelloso intervengono, impeccabili, Stanley Tucci e Cher (voce splendida, non c'è che dire). Cumming compare poco: aveva un numero musicale ma è stato tagliato in fase di montaggio; peccato.

Un film scorrevole e hollywoodiano al 200% del quale, dopo la visione, rimane poco o niente. La trama è sconcertante nella sua banalità e anche i personaggi sono caratterizzati in modo da risultare già visti migliaia volte (a partire dalla protagonista, a metà tra Dirty Dancing e High School Musical); il Burlesque diventa solo un pretesto per mettere in scena l'ennesima Cenerentola. In tutto ciò si salvano le musiche, le coreografie e le scenografie (ben fotografate tra l'altro). Tucci, per quanto bravo, è la copia di sè stesso nel Diavolo veste Prada.

Dalla polvere all'altare è una formula ricorrente del cinema musicale e anche Burlesque non sfugge alla previdibilità dei molti cliché del caso. Se però la storia non intriga, qualcosa di buono c'è invece nelle numerose sequenze musicali, specie quando si attinge alla tradizione del jazz e del blues, come ad esempio l'omaggio a Etta James di "Tough Love" o l'originale "Long John Blues". Meno comprensibile il motivo che spinge le (rare) produzioni musicals a proporsi come un'estensione dello stile MTV, con un frenetico e snervante montaggio.

Classico (si fa per dire...) film sul mondo dello spettacolo hollywoodiano con pretese di musical, riuscito solo a metà. Brava Cher sebbene appaia piuttosto "compressa" in un ruolo piuttosto banale. La prova attoriale dell'Aguilera, a parte le indiscusse capacità vocali, risulta appena sufficiente anche tenendo conto che trattasi del suo debutto. Interessante la prova di Tucci che diverte (e si diverte) a proporre un certo tipo di personaggio. Film passabile.

Un po' Showgirls, senza la carnalità di Elizabeth Berkley e l'occhio sporcaccione di Joe Eszterhas; un po' Moulin Rouge, senza la forza e il coraggio folle di Baz Luhrmann; un po' Chicago, senza lo stesso linguaggio cinematografico; è un po' (addirittura!!!) Nine, senza nemmeno cotale riferimento (e mi fermo ai più recenti). Ma allora Burlesque cos'è? Nient'altro che un collage di video musicali, nemmeno tanto interessanti, di Christina Aguilera più due canzoni di Cher, oppure uno spottone per la Aguilera, bambola urlatrice.

Piacevole e divertente: la Aguilera commuove e fa sorridere con la sua freschezza e giovinezza. Di attorialità ne emana ben poco, ma la voce grintosa conquista e fa dimenticare la sceneggiatura che proprio non convince. I toni più caldi e materni della commedia sono sicuramente riservati alla burbera Cher, che non buca lo schermo con un ruolo sufficiente e distaccato, quasi assente dalla scena. Simpatico il finale.