La casa del buon ritorno - Film (1986)

La casa del buon ritorno

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Thriller all'italiana di Beppe Cino vagamente riconducibile, per scelta d’atmosfere, ai classici in bianco e nero alla SUSPENSE (tratto dal celebre “Giro di vite” di Henry James). Purtroppo, se anche una fotografia ricercata e scenografie d'effetto sembrano conferire al film una patina di estetismo raffinato, il tutto pare servire solo a nascondere una grave povertà di idee. Innanzitutto il montaggio soporifero, benché supportato da musica a sfondo classicheggiante di buona fattura, fa sì che lo spettatore sia costretto a sorbirsi eterne carrellate su e giù per i corridoi e le stanze della famigerata “casa” del titolo; poi l'assenza quasi...Leggi tutto totale di dialoghi, la scelta di attori modesti alle prese con una sceneggiatura che ne esalta le doti peggiori, sono indice di una produzione poco convinta. Il puntare sul thriller psicologico a prima vista parrebbe una scelta audace e lodevole, ma poiché l’approfondimento di storia e personaggi si limita a un'analisi meno che superficiale (con chiari riferimenti ai meccanismi e i flashback cari al cinema giallo italiano degli Anni Settanta), risulta purtroppo palese il fallimento dell'operazione. Cercare di confondere lo spettatore con volgari trucchi tipici del ”whodunit” non è impresa meritoria, così che la spiegazione finale, ancora una volta raccontata quasi senza l'ausilio di parole, finisce per non soddisfare nessuno. Chi si aspetta (visto il titolo) qualche effettaccio splatter può mettersi l'anima in pace: al di là di una coltellata inferta a una maschera e il solito “volo dall'ultimo piano” c'è ben poco altro.

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Undying 1/05/07 02:02 - 3807 commenti

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Allucinante operazione che vorrebbe, sotto il travestimento di un titolo "di genere", essere ricondotta al cinema d'autore: opera spocchiosa, vanamente pseudo-autoriale, di un vuoto allarmante sia nei contenuti (assenti) che nella (squallida) forma. Se non fosse datato 1986 sembrerebbe uno dei tanti titoli italiani, recentemente prodotti (e quasi mai distribuiti) finanziati con fondi statali... Nel cast, incredibile dictu, ci è entrata la brava Amanda Sandrelli, che per fortuna, negli anni a venire, avrebbe recitato in ben altri contesti.

Herrkinski 15/05/08 15:29 - 8072 commenti

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Nonostante il titolo, non è uno dei soliti horror sulle case maledette, bensì un interessante thriller psicologico. Secondo me, al di là dei tentativi di Beppe Cino di fare un film d'autore (di sicuro non pane per i suoi denti), il film presenta una bellissima atmosfera, carica di drammaticità e di malinconia. È vero che il montaggio è lento e per molti potrà risultare noioso, ma dipende dall'ottica in cui si guarda il film. Senza speranza e ricco di suggestioni, un film secondo me da rivalutare.

Cotola 18/10/08 23:31 - 9012 commenti

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Delirante film che non riesce a nascondere dietro una storia finto impegnata e pretenziosa tutta la sua abnorme vacuità. Non succede praticamente nulla dall’inizio alla fine e così la noia, micidiale ed interminabile, regna sovrana. Sarebbe stato molto meglio realizzare una bella pellicola piena di trucidume: almeno gli appassionati del trash e dello splatter si sarebbero divertiti. In questo caso invece tutti restano scontenti.

Daidae 24/04/11 18:39 - 3169 commenti

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Il terribile Beppe Cino (autore di film del calibro di Intimo) ci regala questa boiata che pretende di essere un thriller mentre in realtà è sicuramente un documentario sulla noia o un nuovo medicinale contro l'insonnia. La tentazione dell'avanti veloce regna sovrana. Cast discutibile per un pessimo film.

Homesick 10/10/11 17:56 - 5737 commenti

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Il fallimento di Beppe Cino ha cause intrinseche: la sua ambizione a misurarsi con atmosfere fosche e dame misteriose reminescenti la "Malombra" di Fogazzaro si sfracella in una messa in scena artificiosa, che depreda velleitariamente il cinema d’autore più manierista esasperandone silenzi e lentezze con un montaggio statico e ripetitivo. Ad aggravare il tutto i pessimi attori, incapaci di sviluppare i sottintesi psico(pato)logici della vicenda. Alla colonna sonora classicheggiante ha contribuito anche la piccola Eloisa Cino, eseguendo al pianoforte brani di Beyer.
MEMORABILE: Il nascondino finito in tragedia e i cambi di look di Gabrini: prima barba da arabo, poi solo baffi e infine perfettamente rasato...

Claudius 13/09/14 11:10 - 542 commenti

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Thriller-horror con ambizioni autoriali che non riesce ad appassionare più di tanto a causa di una storia (per quanto il soggetto non sia male) confusa. Il cast mediocre non aiuta di certo ad aumentare il livello qualitativo. Belle le musiche, soprattutto il pezzo iniziale.
MEMORABILE: Il prologo.

Panza 3/01/16 19:40 - 1834 commenti

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Molto simile al precedente Il cavaliere, la morte e il diavolo per l'atmosfera criptica e inquietante ma molto più lineare e meno dispersivo. Manca però ancora la capacità di riuscire a mantenere l'attenzione sveglia per tutto il tempo e di lasciare da parte pretese autoriali che rendono spesso il film più fumoso e contorto di quanto sia necessario. Cast molto sottotono e non proprio adatto al tipo di vicenda. Titolo truffaldino per far credere di essere davanti a un horror tout court, magari con un po' di splatter.

Hackett 7/01/21 15:16 - 1865 commenti

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Le buone intenzioni inizialmente ci sono, con l'ambientazione nella villa azzeccata e il preambolo di un trauma infantile tanto caratteristico per il thrilling nostrano anni '80. Dopo qualche minuto però ci si rende conto che molte cose non funzionano, dalla narrazione frammentata agli interpreti poco in parte. A rincarare la dose però è soprattutto una regia che non sa mantenere mai la tensione, facendo sprofondare quel poco di buono in noia.

Lucius 28/03/21 17:05 - 3015 commenti

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E' un film d'atmosfera sul passato, un passato che sembra quasi attendere il protagonista, il giovane Luca al rientro nella sua vecchia casa d'infanzia. Se altri registi hanno optato per l'aspetto demoniaco delle dimore, Cino incentra la vicenda sulle tare mentali, sull'ossessione del protagonista, in preda ai turbamenti di una mente troppo provata per non perdere la lucidità. Falla per le modeste qualità dei due acerbi interpreti, ma funziona sul versante dell'atmosfera, un'atmosfera inquietante e nelle suggestive suites musicali. Possono i ricordi scalfire la razionalità?
MEMORABILE: Il flashback dell'incipit; La maschera alla Deliria.

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  • Homevideo Herrkinski • 20/03/09 14:31
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Herrkinski, fascetta originale della VHS 3B Magnum:

    Ultima modifica: 27/12/18 20:21 da Zender
  • Discussione Zender • 21/03/09 09:53
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Direttamente dalla collezione privata di Herrkinski, fascetta originale della VHS 3B Magnum:


    Sempre bella la fascetta! Molto meglio del film (che avevo visto quasi solo per la fascetta, per l'appunto, che mi aveva molto intrigato)!
    Ultima modifica: 27/12/18 20:22 da Zender
  • Discussione Herrkinski • 21/03/09 20:27
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Bella fascetta, ma cmnq continuo a sostenere che il film aveva un suo perchè.. Certo non era un capolavoro, ma è di una malinconia pazzesca.. Forse l'errore di presentarlo come un horror ha creato aspettative del tutto sbagliate.
  • Homevideo Buiomega71 • 4/06/19 18:01
    Consigliere - 25943 interventi
    Annunciato in dvd per la Tetro Video
    Ultima modifica: 4/06/19 19:40 da Buiomega71
  • Curiosità Lucius • 28/03/21 17:06
    Scrivano - 9063 interventi
    Vincitore nel 1987 del “premio "Migliore Opera Prima” al Fanta Festival.