The hitcher - La lunga strada della paura - Film (1986)

The hitcher - La lunga strada della paura

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un thriller “on the road” che a suo tempo fece una certa sensazione: la lezione di DUEL è stata assimilata dalla coppia Eric Red (sceneggiatore)/Robert Harmon (regista, alla sua prima prova), che la mescolano con un killer ridicolmente ubiquo (Rutger Hauer), quasi meno credibile dei vari Michael Myers/Jason Voorhees. Certo, avergli dato un volto e un carattere sadico ben precisi lo avvicinano di più alla realtà, ma il volerlo rendere a ogni costo invincibile e presente ovunque infastidisce chi dal film si aspetta...Leggi tutto un certo realismo. Che però scompare anche in presenza della polizia, protagonista di una serie di ingenuità e imbecillaggini difficili da mandare giù. Se poi da una parte Rutger Hauer è attore sicuramente adatto per un ruolo simile (che infatti gli calza a pennello), l’ex Ponyboy Curtis de I RAGAZZI DELLA 56a STRADA C. Thomas Howell non convince: lento nei riflessi, perennemente attonito, privo di nerbo, quasi inespressivo. Apprezzabile per l’impegno, ma un giovane più carismatico sarebbe stato preferibile. Harmon punta invece tutto sulla suggestione: nei luoghi (le lunghe strade americane deserte), nelle musiche (ottima e molto caratterizzante la colonna sonora di Mark Isham), nella fotografia dai colori forti, nell'uso del ralenti e dei primi piani, nelle luci, perdendosi però dietro a un manierismo programmatico che frena il ritmo presentando un film ripetitivo e quindi a rischio noia. Un discreto thriller sopravvalutato, molto legato al periodo della sua uscita (pieni Ottanta) e deprecabile per la spudorata pubblicità alle scarpe Nike: vengono riprese ripetutamente in primo piano come in uno spot, addirittura mostrando prima il modello scuro e poi quello chiaro infischiandosene del fatto che Howell nel film non si cambi mai! Visto una volta basta.

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Stubby 3/03/07 12:54 - 1147 commenti

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Quando uscì nel lontano 1986 fu veramente un buon thriller con un Rutger Hauer impressionante. La storia è semplice ma coinvolgente: un autostoppista viene caricato in macchina da un giovane che si rivelerà essere un killer. Visto oggi probabilmente perde molto del suo fascino, in quanto ormai siamo abituati a ben altro; però l'interpretazione di Hauer me la ricordo ancora molto bene: sguardo assassino e movenze da far rabbrividire. Un ruolo fatto apposta per lui.

Deepred89 25/04/07 09:46 - 3709 commenti

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Un grande thriller, tra i migliori degli anni 80. La storia è veloce, tesa e coinvolgente. La regia non perde un colpo per tutta la durata. Hauer è forse al suo top ma anche C. Thomas Howell se la cava. Davvero un bel film.

Caesars 15/06/07 14:02 - 3794 commenti

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Un classico dei thriller anni '80. Trama essenziale (un killer dà un passaggio a un incauto autostoppista) ma ritmo teso e regia precisa rendono il film un buon prodotto. Rutgher Hauer forse nella sua interopretazione più famosa e riuscita (dopo il replicante di Blade runner) e buono anche Thomas C. Howell. A distanza di anni ha perso un po' della sua forza ma rimane ancora un film più che consigliabile. Buono.

Undying 2/08/07 20:55 - 3807 commenti

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Discreto thriller on the road, reso particolarmente efficace dalle buone interpretazioni (Rutger Hauer su tutti) e da una sceneggiatura coerente e ben sviluppata. Livello di tensione sempre altissimo per un meccanismo della suspense articolato alla Hitchcock (nessuna traccia di sangue, nemmeno nei delitti più feroci, tipo quello dello "stiramento"). Ha avuto un brutto seguito ed un apocrifo, prodotto dalla Filmirage e girato da Lenzi, orientato "au contraire" (il killer è l'autista, le vittime gli autostoppisti), inedito in italia.

Capannelle 11/02/08 09:24 - 4412 commenti

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Si lascia vedere, soprattutto grazie alla perfomance di un paranoico Rutger Hauer la cui maschera di cattiveria pervade tutto il film. La tensione c'è e il regista non deve ricorrere a particolari effettacci. Certo l'atteggiamento del giovane autostoppista fa discutere, sembra troppo succube dalla personalità di Hauer, ma il pregio del film non è tanto la logica narrativa quanto il personaggio delirante di Hauer.

Pol 18/04/08 00:57 - 589 commenti

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Pellicola legata a doppio filo alla straordinaria performance di Rutger Hauer, qui ancora nel periodo di massimo splendore prima di finire nel mare-magnum dei direct-to-video. Non che il resto della pellicola sia da buttare, anzi: un robusto thriller senza fronzoli che trasuda anni '80 da tutti i pori. Ma non si può prescindere dalla maschera di Hauer, perfetto nella parte del serial killer delirante: se il film è un piccolo culto molto del merito è suo. Però quel coupe de theatre finale... Mah!
MEMORABILE: Il primo incontro tra il maniaco e l'autostoppista.

Cotola 8/05/08 12:54 - 9052 commenti

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Sopravvalutato thriller incentrato sulle gesta di un'autostoppista folle che ammazza i malcapitati che lo caricano a bordo. Di buono c'è la grande interpretazione di Rutger Hauer, qualche bel momento di tensione e delle riuscite atmosfere. Per il resto poco di ragguardevole ed originale.

Galbo 11/05/08 08:57 - 12399 commenti

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Sfruttanto intelligentemente alcuni archetipi del cinema (la paura dello sconosciuto, il tema del viaggio, le grandi strade desertiche della provincia americana), Robert Harmon ha diretto uno dei thriller più inquietanti della storia del cinema e tra i migliori degli anni '80. Merito in parte della sceneggiatura che costruisce sapientemente un magnifico meccanismo di tensione, della regia che rimanda a Duel, capolavoro di Spielberg e dell'ottima interpretazione di Hauer che impersona un cattivo davvero mefistotelico.

Redeyes 11/06/08 09:58 - 2449 commenti

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Un Rutgerone così onnipotente non s'era visto nemmeno in Blade Runner e la cosa suona buffa, quantomeno! Il film dopo una partenza tutto sommato buona, un'idea banale ma efficace, finisce con lo scorrere dei minuti per assumere i contorni della farsa. Hauer è tuttavia strepitoso nella parte dello psicopatico, un po' meno naturale il ragazzotto e la Leigh, il cui personaggio è senza senso; e grazie a Dio c'hanno evitato la scopatina tra i due ragazzetti! Il film si lascia guardare ma di tensione non ha proprio niente. Assurdo!

Herrkinski 25/11/08 17:27 - 8117 commenti

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Cult assoluto del thriller anni '80. Il film offre un soggetto per l'epoca tutto sommato originale, che risveglia la vecchia raccomandazione "non dare mai passaggi agli sconosciuti" e la porta alle estreme conseguenze. Il serial-killer è magistralmente interpretato da Rutger Hauer, che a mio avviso si produce nella sua miglior performance di sempre, mentre la "vittima" C. Thomas Howell è altrettanto adatta al ruolo. Alcune riprese fantasiose e un clima di desolazione e psicosi che non lascia respiro; varie le sequenze memorabili. Gran bel film!
MEMORABILE: Rutger Hauer mentre terrorizza il ragazzo: "Adesso ripeti: io-voglio-morire..."; la ragazza attaccata al camion; il piatto di -ehm- patatine...

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Patrick78 18/02/09 16:31 - 357 commenti

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Film diretto da Robert Harmon ma soprattutto sceneggiato da Eric Red che negli Anni Ottanta trasformava in oro tutto ciò che... scriveva. Qui ci troviamo al cospetto di un prodotto non molto innovativo, vuoi per il tema trattato (Duel, La macchina nera ecc.), vuoi per lo stile con cui si è scelto di girare questa pellicola. Molto considerato negli anni a venire, risulta leggermente ripetitivo nello svolgimento della trama e nei momenti di tensione che comunque non latitano. Bravo Hauer nella parte dello psicopatico, evanescente invece J.J. Leigh. Vedibile.

Daidae 11/03/09 19:26 - 3183 commenti

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Un magistrale Hauer nei panni di uno psicopatico che fa l'autostop (con finale sanguinoso per chi lo carica) avrà un rapporto "particolare" con un povero ragazzo. Uno dei migliori thriller girati negli Stati Uniti: ottimi gli attori, anche se cala un po' verso la fine. Negli anni successivi tenteranno di resuscitare il personaggio proponendoci un orrendo seguito e un inguardabile rifacimento.
MEMORABILE: L'omicidio dei poliziotti, la sorpresa.

Daniela 18/02/10 10:38 - 12670 commenti

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Thriller stradale, che sfrutta sapientemente alcune paure comuni grazie ad una discreta sceneggiatura, alle suggestive ambientazioni semi-desertiche, alla scelta di far immaginare la violenza più che mostrarla (i delitti avvengono fuori campo). Tuttavia, non sono questi elementi a rendere memorabile il film - peraltro non originalissimo e dall'epilogo non molto convincente - ma piuttosto la presenza magnetica di Rutger Hauer, killer affascinante e freddamente minaccioso, biondo angelo sadico e folle, portatore di morte.
MEMORABILE: Il primo dialogo fra i due uomini, il panino farcito

Darkknight 18/07/10 22:44 - 353 commenti

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Uno dei migliori thriller-horror degli 80s, talmente amaro che la resa dei conti finale non risolleva l’animo né al protagonista né al pubblico. Una trama così meravigliosamente stringata si presta ad ogni interpretazione, ma di sicuro mette a fuoco la paranoia del cittadino sperduto in una terra di nessuno e gioca al gatto e al topo tra un cattivo semi-invulnerabile alla Freddy Krueger e un buono perseguitato ma pieno di risorse come piaceva ad Hitchcock. E quando la trama sembra a un punto morto, la violenza esplode e rilancia la suspense.
MEMORABILE: Poliziotto: “Ma da dove vieni”; John Ryder: “Disneyland…” Bella anche la fotografia.

124c 26/09/10 21:01 - 2920 commenti

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Dopo il camion di Duel di Steven Spielberg, il terrore in autostrada viene anche dagli autostoppisti. Quello di Rutger Hauer (che qui è un duro armato di fucile a pompa), ad esempio, trascina il giovane C. Thomas Howell in un gioco perverso, una piccola guerra dove solo uno dei due potrà emergere vincitore. Inquietante la scena iniziale del passaggio durante il temporale, ms anche tutto il resto. Dopo Blade Runner e Ladyhawke, un'altra buona prova d'attore di Rutger Hauer. Esplosivo e folle.
MEMORABILE: Jennifer Jason Leigh legata a due camion e spezzata in due.

Pigro 17/09/10 09:09 - 9671 commenti

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L'autostoppista che sembra prendersi gioco del ragazzo in viaggio è tutt'altro che un semplice serial killer: la sua identità messa a punto da un notevole Hauer e da Harmon, magari pensando a Duel, è quella di un padre che sfida un figlio. Non gatto e topo, quindi, ma tensione generazionale, incompresa dal giovane e sofferta dall'inesorabile criminale che dà e chiede la morte, come un arcaico dio padre. Bella l'atmosfera, coadiuvata dallo spietato deserto texano, e notevoli i ritmi diversificati del racconto.

Nando 16/12/10 00:53 - 3816 commenti

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Un autostoppista si rivela un efferato quanto diabolico serial killer e s'imbatte in un giovane automobilista ingaggiando con lui una lotta incentrata sul puro terrore. Cinica e lucida narrazione che incolla lo sguardo al video pur non eccedendo in efferetezze splatter. Hauer nella parte dello spietato viaggiatore è perfettamente a suo agio.

Buiomega71 8/04/11 17:27 - 2912 commenti

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Probabilmente il miglior thriller on the road degli anni 80, girato in stato di grazia da un regista poi inabissatosi nella mediocrità. Angosciante e feroce, strade polverose e assolate, massacri di famiglie, devastanti colpi in arrivo, dita mozzate nelle patatine, cappottamenti di auto della polizia come fossero danze al ralenti. Immenso Rutger Hauer nel ruolo della sua vita, serial killer tra i più feroci e misteriosi. Zeppo di scene cult, violento ma senza mostrare splatter (come la fine della Leigh, tra le più atroci mai girate). Cult immenso.
MEMORABILE: Howell, seduto al tavolino di un drugstore, punta la pistola sui testicoli di Hauer e dice: "Se ti muovi, ti faccio uscire il cervello dal culo!".

Greymouser 3/06/11 10:50 - 1458 commenti

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Thriller memorabile per l'interpretazione luciferina di un ispirato Rutger Hauer, capace di dare sostanza e credibilità ad un personaggio concettualmente astratto, quasi simbolico nel suo essere paradigma di ansie e paure che in esso diventano concrete e inesorabili. Il male "on the road", insomma, è incarnato dall'autostoppista che gioca con la vita e con la morte di chi cade nella sua rete. La tensione c'è, il ritmo anche, qualche scena "forte" pure. Il film, però, non punta sull'effettaccio, e questo è un altro punto a suo favore.

Rebis 1/09/11 15:33 - 2339 commenti

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Poderoso incubo stradale che nel folgorante apparato visivo trova solo le ragioni epidermiche di tanto fascino. John Rider, autostoppista, salta fuori dal nulla di una pioggia battente ("Siamo tutti marziani qui: abbiamo l'astronave parcheggiata in giardino") non cerca una preda, ma un degno avversario; enuclea il furore omicida dal un cuore di ragazzo, perché vuole solo essere fermato. Teso, inesorabile, repellente, percosso da spiazzanti fremiti di omoerotismo, immerge in un clima rovente e allucinato che mozza il fiato. Monumentale Hauer. Finale rabbioso e plumbeo: il male vince, sempre.

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Kekkomereq 15/12/11 20:49 - 358 commenti

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Insolito thriller con protagonisti C. Thomas Howell e Rutger Hauer. Nel film il protagonista è seguito da un autostoppista killer che tenterà in tutti i modi di ucciderlo. Inutile dire che il cast è straordinario e la performance di Hauer fa letteralmente accapponare la pelle da quanto è realistica. Il punto debole d'altro canto è la sceneggiatura: tanti i momenti in cui sembra quasi che manchino parti del film. Anche il paesaggio che fa da sfondo è angosciante e contribuisce ad accrescere la tensione.

Saintgifts 27/02/14 14:19 - 4098 commenti

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Più che farsi debellare, il male cerca un degno avversario che rappresenti il bene, con cui combattere e magari vincere. Potrebbe essere la metafora che si può ricavare da questo viaggio in solitudine (la vita), dove il male assoluto, che sembra non avere un senso, è perennemente in agguato. In questa ottica tutto diventa plausibile e si può godere il film senza dare peso alle incongruenze o a certi comportamenti poco plausibili. L'ottima ambientazione, le interpretazioni, incidenti spettacolari e splatter moderato completano un buon lavoro.

Jena 20/05/14 17:49 - 1557 commenti

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Altro grande cult anni 80, che dopo trent'anni non è invecchiato di un giorno. Harmon, che poi cadrà nel mediocre, azzecca il film della vita: è proprio la regia che colpisce, nel suo filmare gli spazi deserti e i silenzi, nei quali irrompe improvviso il "perturbante". Hauer nella sua maggiore prova di carriera, superiore anche a quella in Blade runner, disegna uno psicotico assolutamente ineguagliato. Bene anche Howell (poi scomparso nel nulla) nel ruolo dell'agnello sacrificale che Hauer trasforma in lupo. Lasciate perdere seguiti e remake!
MEMORABILE: Il primo dialogo nell auto sotto la pioggia; Il grande finale.

Minitina80 29/12/15 06:35 - 2984 commenti

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Un thriller imperfetto e altalenante legato a cliché che lo rendono prevedibile al punto da credere a un imminente colpo di scena che stupisca, ma che in realtà non arriverà mai. Tuttavia i panorami aridi e sconfinati della provincia americana esercitano sempre il loro fascino, Hauer conosce il mestiere e un filo di tensione c’è sempre. Nel complesso sufficiente.

Pinhead80 1/05/16 12:58 - 4765 commenti

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Un ragazzo che sta facendo un lungo viaggio in auto decide di dare un passaggio a un autostoppista. Si rivelerà una scelta sciagurata. Hauer impersona un essere malefico che non ha nulla di umano se non i tratti fisici. Il gioco al massacro diventa la sfida tra il killer e chi cerca di fermarlo e coinvolgerà tutti i malcapitati che si trovano sulla loro strada. Il thriller on the road grazie all'ambientazione desolata e desertica riesce a comunicare bene il senso di solitudine e abbandono.

Myvincent 8/07/16 07:57 - 3743 commenti

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Un po' Duel e un po' Cani arrabbiati, il film si sviluppa lungo tutto l'arco di un viaggio che si trasforma poi in un incubo di fuga. Un'opera che si regge su esagerazioni e verosimiglianze, giustificate le quali (visto il genere action), propone momenti di tensione senza tregua. Fino all'ultimo secondo di visione. Interessante il tema del ragazzo qualunque che matura in un eroe, vera macchina da guerra.

Vito 24/08/16 19:21 - 695 commenti

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Incubo on the road per un giovane automobilista perseguitato da un serial killer dell'autostrada. Bella l'ambientazione della Route 66 che contribuisce a creare un senso di desolazione e di vuoto. Ottimo Hauer che dona al suo John Ryder un fascino diabolico e bravo anche C. Thomas Howell. "Riders on the storm, There’s a killer on the road..."
MEMORABILE: Il massacro alla stazione di polizia; La tortura inflitta a Jennifer Jason Leigh.

Giùan 25/06/17 08:15 - 4562 commenti

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Cult decisamente generazionale, che alla prova della re-visione perde parecchio della sua originaria carica visivo-narrativa. Harmon è infatti scaltrissimo a utilizzar stereotipi cinematografici, aiutato da un Hauer in stato di (dis)grazia e da un Howell che ha semplicemente la faccia giusta, ma chiunque abbia visto Duel o La belva dell'autostrada peserà la succedaneità dei meccanismi. Ciò detto, la sceneggiatura di Eric Red possiede una adrenalinica capacità d'accumulo, pur se alla lunga fastidiosamente ridondant.e. Jennifer Jason Leigh già di grande personalità.

Pessoa 8/10/17 16:46 - 2476 commenti

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Che fosse pericoloso dare passaggi agli sconosciuti, Hollywood ce lo aveva già detto con Detour più di trent'anni prima e ripetuto infinite volte. Ce lo ricorda questo thriller on the road enfatico e catastrofico al punto giusto per l'americano medio, che si gode in poltrona la sua dose di adrenalina. Rutger Hauer, che sembra provenire direttamente dai bastioni di Orione, vale da solo il prezzo del biglietto. Il cast accompagna con professionalità. Bello, ma privo di quel non so che che lo fa sopravvivere oltre i 94 minuti della visione...
MEMORABILE: La morte della Leigh; I due poliziotti sequestrati sparati in corsa.

Alex1988 4/08/19 18:20 - 728 commenti

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Soggetto largamente sfruttato nel cinema (anche italiano); subito salterebbero alla mente Cani arrabbiati e Autostop rosso sangue. Qui, la storia, ovviamente prende una piega diversa. Rutger Hauer, seppur sempre eccelso nell'interpretazione, compare poco, quasi a voler simboleggiare un male che c'è ma che non siamo in grado di combattere. Non una vetta del thriller, ma la confezione è più che buona.

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Rambo90 7/08/19 16:19 - 7701 commenti

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Un Hauer agghiacciante conduce un vero e proprio incubo su autostrada, una specie di Duel ancora più cattivo, con la regia di Harmon e la fotografia che esaltano l'aspetto torrido e desolato delle strade, trasmettendo allo spettatore tutta l'inquietudine e il calore dell'ambientazione. Un thriller semplice nell'assunto quanto ben condotto, con ottime sequenze action e bel senso della tensione. Un vero e proprio cult.

Rocchiola 25/03/20 16:18 - 968 commenti

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Celebre thriller on the road vagamente ispirato alla Belva dell’autostrada. La sceneggiatura di Eric Red gioca per sottrazione sfruttando uno senario quasi irreale e un maniaco omicida privo d’identità dai contorni ultraterreni. L’inizio è folgorante, poi l’azione prevale sulla suspence togliendo un pò del morboso fascino che si era creato dall’incontro tra vittima e carnefice. E come in Duel gli sterminati spazi deserti delle highways americane diventano lo specchio di una metafisica paura dell’ignoto. Hauer è un cattivo davvero inquietante.
MEMORABILE: L’apparizione di Hauer sotto la pioggia; “Mia madre mi dice sempre di non farlo”; La station-wagon ferma a lato strada; Nash legata tra i due camion.

Michael197 14/05/22 21:40 - 19 commenti

I gusti di Michael197

Uno dei migliori thriller violenti degli anni 80. Magnifiche le riprese del deserto texano e delle desolate colline: danno un senso di disperata solitudine che pervade l'intero film. Hauer firma la miglior interpretazione della carriera, vera e propria maschera di sadica e lucida follia cui si contrappone come vittima (e allievo) un altrettanto ottimo e giovanissimo C. Thomas Howell (e la Leigh già bravissima). La regia di Harmon è in stato di grazia. Da rimarcare la straordinaria soundtrack di Mark Isham, decisiva nel creare l'ipnotica atmosfera. Numerose le scene rimaste di culto.
MEMORABILE: Lo splendido inizio nella notte; La macchina con la famigliola; Il colloquio nel bar; La morte della Leigh; Il bellissimo finale.

Anthonyvm 17/06/22 02:23 - 5700 commenti

I gusti di Anthonyvm

Gran bel classico del thriller on-the-road, che a tratti pare il logico prosecutore de-camionizzato dell'insuperabile Duel spielberghiano. Rutger Hauer, più che mai inquietante, gioca col povero Howell come un gatto col topo, agendo nei panni di misterioso "diavolo custode" col silente obiettivo di iniziarlo al male. Le sterminate strade del Texas, immerse in un polveroso "deserto-inferno", fanno da perfetto sfondo a una partita sadica condotta fra l'annichilimento psicologico e la ben più tangibile escalation di sparatorie ed esplosioni che movimentano la seconda tranche. Da vedere.
MEMORABILE: Hauer con l’ignara famigliola; Il massacro alla stazione di polizia; Fuga dall'elicottero; Jennifer Jason Leigh legata al camion; Lo scontro finale.

Nicola81 18/06/22 18:34 - 2862 commenti

I gusti di Nicola81

Forse celebrato oltre i suoi reali meriti, questo thriller on the road, che comunque si svolge in scenari suggestivi e non fa mai calare il ritmo e la tensione. Convince meno la sceneggiatura, che facendo apparire e scomparire il killer autostoppista come fosse una entità metafisica e immortale, e dipingendo una polizia di rara dabbenaggine, manda il realismo a farsi benedire a più riprese. Hauer entra di diritto tra i migliori cattivi del genere, ma anche Howell se la cava piuttosto bene (della Leigh è inutile parlare).

Pesten 26/01/24 09:16 - 791 commenti

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Pur soffrendo di molti lati negativi, resta ancora oggi uno dei migliori thriller "on the road" del cinema. Sicuramente grazie alla prova di Hauer, semplicemente perfetto. Sicuramente grazie alle location e al loro sapiente uso, capace di fornire ansia, isolazionismo, una morsa al collo continua sia come sensazioni che come offerta visiva. La tensione è ben costruita, nonostante il coprotagonista non si dimostri all'altezza e il film si prodighi in corpose scene da action movie. Ahinoi, l'assenza della violenza on screen lo lasceranno perennemente incompleto.
MEMORABILE: Le location nel deserto californiano come il Roy's Motel; L'immenso Rutger Hauer; Il fingerburger.

Magi94 29/03/24 17:18 - 954 commenti

I gusti di Magi94

Un thriller ottantiano che riesce solo in parte a generare atmosfere sospese nel tempo, dalle sfumature quasi post-apocalittiche negli scenari desolati e polverosi del Texas occidentale. La perla del film è ovviamente Rutger Hauer, che crea un serial killer-semidio dalle capacità sovraumane, ossessionato dalla persecuzione continua del protagonista (un Howell abbastanza insipido e non del tutto convincente). Anche la trama si avvita più volte intorno a snodi che lasciano piuttosto increduli, non all'altezza delle aspettative. Comunque notevoli alcune scene di tensione.
MEMORABILE: La scena migliore: il pastore tedesco al risveglio nella prigione, che potrebbe essere il personaggio di un vero e proprio incubo.
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  • Discussione Redeyes • 4/07/08 10:41
    Formatore stagisti - 953 interventi
    Qualcuno di voi conosce o gioca a www.popmundo.com , semplice gioco sulla falsariga dei vari Second Life, per intenderci, beh, per farla breve, giocandoci e andando nella ROTTE PER AUTOSTOP, appare una figurina. E....
    sotto forma di cartoon vediamo un tipo con impermeabile, capello biondo e qualcosa dietro la schiena, che somiglia proprio a Rutgerone di Hitcher!!!
    Aspetto conferme o smentite del caso!
    Ultima modifica: 5/11/14 17:34 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 5/11/14 17:18
    Consigliere - 26006 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (25 novembre 1988) di The hitcher - La lunga strada della paura:

  • Homevideo Rocchiola • 25/03/20 16:22
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Il DVD della Universal risalente al 2006 è fuori catalogo e resta l’unica edizione home-video italiana disponibile a prezzi medio-alti. Il video panoramico 2.35 è piuttosto pulito e non presenta segni di danneggiamento. La definizione è discreta per un prodotto SD di questa età. Audio italiano dolby 2.0 di buona potenza e chiarezza. Insomma se lo trovate on-line o su qualche bancarella prendetelo perché la speranza di una riedizione in HD ad oggi mi pare piuttosto remota. In alcuni paesi europei è uscito in bluray ma non si hanno notizie certe sulla qualità di questi prodotti che in ogni caso non presentano l'audio italico.
  • Discussione Raremirko • 11/01/22 20:44
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Hauer bravo ed inquietante, c'è una certa atmosfera, bene una giovane Jennifer Jason Leigh ed il film, che qualcosa deve pure a Duel, tiene sotto tensione.

    Le sequenze di scontri sono ben fatte e Hauer, mefistofelico, appare e scompare dal/nel nulla.

    Un buon mistery/road movie a tinte horror; c'è un remake con Sean Bean.
  • Homevideo Caesars • 12/07/23 13:47
    Scrivano - 16812 interventi
    Bluray spagnolo, in uscita l'1 Settembre, con audio italiano
    https://www.dvd-store.it/Video/Blu-Ray/ID-80772/Carretera-Al-Infierno
    Ultima modifica: 12/07/23 13:47 da Caesars