Socrate - Miniserie TV (1971)

Meno noioso degli altri film didattici di Rossellini, resta comunque un po’ troppo verboso (ma visto il personaggio ci può stare) e non riesce, purtroppo, a staccarsi di dosso la “puzza” di televisione. Ci sono anche degli scivoloni (imbarazzanti le scene familiari), a volte è troppo schematico e facilone (specie nel far parlare Socrate anche se non sempre) ma paideuticamente parlando le cose vanno meglio che altrove. La conferma che la forza oratoria del filosofo greco resta ancora oggi granitica, cristallina ed immarcescibile.

Secondo me, queste sono le classiche occasioni perse per trasformare un film solo "scolastico" in un'opera cinematografica memorabile. Ottima la sceneggiatura, strepitosa l'interpretazione del filosofo, ma ridicole la scenografia e soprattutto la fotografia. Quella perenne solarità toglie drammaticità e intensità alla vicenda narrata e le dà una fastidiosa patina di compitino svolto con diligenza. Imbarazzante quella Acropoli di cartapesta. Ci voleva un po' più di crudezza e di cinismo artistico.

Pellicola di non facile digeribilità incentrata sulla figura del primo martire (conosciuto) del libero pensiero. La sceneggiatura si rifà per lo più al ritratto offerto dall’Apologia di Platone, quello ritenuto più attendibile ma anche più profondo (solo Santippe risulta meno petulante rispetto a quanto riportato nei testi di filosofia). Notevole la ricostruzione dei costumi dell’epoca (vedi lo schiocco delle dita nei raduni pubblici); risente, direi inevitabilmente, di un ritmo lento, ma se si entra nello spirito è un'opera affascinante.

Il pensiero socratico che tanto avrebbe influenzato le civiltà successive, fino a diventare universale, ha qui la forma di una biografia piuttosto fedele al racconto che ne fece Platone, uno dei suoi discepoli. Socrate anticipa spiritualmente anche il Cristo, nel suo martirio vissuto con coraggio e tutto ciò viene reso con grande impegno da Rossellini, regista tanto colto quanto sensibile. Un documento non solo cinematografico, ma anche didattico e culturale da preservare e mantenere a memoria imperitura.