The ward - Il reparto - Film (2010)

The ward - Il reparto
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Ward
Anno: 2010
Genere: horror (colore)
Note: Aka "John Carpenter's The Ward".
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

John Carpenter torna all'horror puro e caccia tutti dentro l'ospedale psichiatrico: nel reparto arriva Kristen (Amber Heard), che si ritrova a condividere le giornate fra i freddi corridoi con altre quattro ragazze. Nessuna di loro sembra particolarmente instabile, ma i medici le riempiono di pasticche e non disdegnano l'elettroshock. Intanto qua e là compare uno spettro che pare uscito dalla CASA di Raimi ma si comporta da perfetto Michael Myers, con qualche timido accenno splatter. Niente di nuovo sotto il sole, e certo non basta spostare indietro a un fittizio (e poco...Leggi tutto percettibile) 1966 l'azione per cambiare le carte in tavola. Allestito il set praticamente unico (peraltro un tipo d'ambientazione vista innumerevoli volte al cinema), scelta una fotografia d'effetto che sappia valorizzare i giochi di luce (prevalenza dei toni azzurri), il gioco sta nel muovere il meglio possibile le pedine. Ma la fantasia scarseggia, il colpo di scena finale sa di vecchio e riciclato per cui poco resta per sollazzare lo spettatore. Giusto il mestiere di un regista che il genere lo conosce a menadito ma che se è costretto a spaventare ricorrendo a mezzucci (le solite apparizioni improvvise con sbalzo musicale) forse è bene che aspetti il copione buono.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 13/11/10 DAL BENEMERITO VAWE POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/10/11
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Revu 16/11/11 21:04 - 2 commenti

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Pellicola di zio John piuttosto esile, sicuramente fatta su commissione, che purtroppo non incide come ci si poteva e doveva aspettare. Interessante per le atmosfere e per qualche guizzo, nel complesso rimane più che vedibile ma nulla più. Un vero peccato perché, almeno io, speravo in un ritorno in grande stile per uno dei maestri del genere.

Vawe 13/11/10 17:47 - 61 commenti

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The Ward segna il ritorno, dopo ben 8 anni (esclusi i due episodi del Masters Of Horror), di Carpenter. Ambientato in un'ospedale psichiatrico negli anni '60, "The Ward" attinge idee, paure, incubi dai film old style. Kristen, giovane paziente come tante, cerca di avadere dai fantasmi e dalla cospirazione malsana che incombe nel luogo. Tecnicamente perfetti i colori, le inquadrature, la musica. Latente riguardo la trama (certamente non partorita dalla mente del Maestro), non originale, incapace di far accapponare la pelle. Peccato...
MEMORABILE: I titoli di testa d'apertura all'incubo...

Cotola 30/11/10 14:59 - 9009 commenti

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Si respira una deliziosa aria da vecchi tempi nell'ultimo film di Carpenter (dopo ben nove anni di assenza dal cinema). La sceneggiatura non eccelle e non sfigura, mentre la regia è solida ed è corroborata da atmosfere molto ben riuscite e da musiche (ah quei sospiri femminili non nuovi ma sempre inquietanti) che contribuiscono al bel risultato finale. Un film di genere come se ne facevano una volta, con una buona tensione, tanto mestiere e massicce dosi di splatter. Buono, ma non va paragonato con gli eccelsi lavori del passato.

Blutarsky 8/12/10 18:05 - 360 commenti

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Carpenter torna al grande schermo in tono minore, colpa di una sceneggiatura non molto originale e telefonata in più di un aspetto, finale compreso. Non un brutto film, la regia è solida e classica nello stile e contribuisce a creare la giusta atmosfera di tensione, grazie anche all'ottima colonna sonora. Con mestiere Carpenter piazza qualche scena da salto della sedia old style e non manca di elargire la giusta dose di gore, ma alla fine il film non inquieta mai veramente e si finisce per apprezzare solo l'aspetto tecnico della pellicola.
MEMORABILE: La scena di ballo delle ragazze, i titoli di testa.

Brainiac 4/04/11 22:50 - 1083 commenti

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Anvedichè il buon J.C. si va a beccare tre pallini con una ceffa a metà fra il physique du rôle (villain) di Eddie il pupazzo dei Maiden e le smorfie di Linda. Con un (The ward il) reperto di film che sciorina un finale come ne abbiamo visti a pacchi (un po' a dire: "e questo passa il reparto"), con una soundtrack coperta da quel velo-tristo che s'intona al plot (ragazze tranciate: altro che interrotte). Retrò? No, grazie. Al limitar (d'un popò) di carriera J.C. rivoluziona la sua filosofia dell'assedio: il maligno non c'asserraglia più da fuori, il nemico è già dentro. Game-over, siamo fregati.

Rebis 11/04/11 20:56 - 2331 commenti

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Basterebbe la meravigliosa sequenza della danza per cogliere l'immediatezza sensoriale del suo cinema, il perfetto sincronismo tra mezzi espressivi ed esigenze narrative. Se si intende il cinema horror come mestiere, regia, potenza dell'inquadratura, corpulenza del ritmo, messa a fuoco dell'azione, rispetto per la funzione dei personaggi, allora The Ward è un grande film, generoso e soddisfacente. Se invece si cercano raffinatezze, soluzioni inedite nella costruzione della sceneggiatura, non si mozzerà il fiato solo all'ultimo film di Carpenter ma all'intero corpo vitale del cinema horror.

Ghostship 15/04/11 19:14 - 394 commenti

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Non si può certo dire che la storia di questo nuovo Carpenter sia originale ed innovativa, ma risparmio i riferimenti anche perché aiuterebbero a capire lo sviluppo della trama. Detto questo il nostro sforna un lavoro dignitoso, che probabilmente in mano ad altri sarebbe stato men che mediocre nel risultato. A questo punto allo spettatore la scelta: meglio un film manierato dopo nove anni di assenza dalle scene, o meglio prolungare l'assenza in attesa di un'idea più originale? Ai posteri l'ardua sentenza, ma attenzione ai salti sulla sedia.

Puppigallo 30/05/11 13:59 - 5258 commenti

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La prima metà, col direttore Gianni (lascia il tagliacarte sul tavolo in presenza di una psicopatica) e l'infermiera Pinotta (controlla la bocca e non la mano per vedere se la paziente ha preso le pillole) può lasciare perplessi; stessa cosa dicasi per la presenza in penombra (un classico). Ma poi, nonostante il ritmo, qua e là quasi ipnotico come il metronomo, si inizia a subodorare che potrebbe non essere il solito horror con mostro. Vista la spiegazione, magari non originale, ma convincente (la vera natura delle altre pazienti), si poteva osare di più, evitando le pause. Comunque, non male.
MEMORABILE: Le varie "eliminazioni" (che alla fine avranno un senso).

Greymouser 1/06/11 10:11 - 1458 commenti

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L'agognato ritorno di Carpenter al lungometraggio rivela che la classe non è acqua, e restituisce intatto il talento viscerale e del "Maestro", con la sua capacità di sintesi narrativa e suggestione visionaria. Peccato, però, che tanta sapienza vada in parte sprecata con un soggetto molto poco originale, e con uno script maldestro che ne accentua la prevedibilità. Il regista - nonostante ciò - trova spesso il guizzo vincente, il lampo creativo, la sequenza-killer. Non basta, per ora, ma aspettiamo il vecchio John per un vero capolavoro.

Galbo 2/06/11 09:30 - 12380 commenti

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Torna Carpenter, ed è un ritorno in grande stile. The ward non dice nulla di nuovo ma lo dice maledettamente bene a riprova che il regista ha ancora molto da dare al cinema. A partire dall'incipit e dai (bellissimi) titoli di testa, Carpenter entra subito nel climax della vicenda e mantiene da par suo la tensione per tutta la durata del film. Vincente anche la scelta dell'ambientazione negli anni '60, con tutti i sottotesti legati al periodo. Da vedere.

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Rambo90 3/06/11 00:24 - 7675 commenti

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Il ritorno del maestro Carpenter al cinema è un horror prevalentemente psicologico, molto curato come fotografia, ambientazioni e atmosfere inquietanti ma pochissimo dal punto di vista della trama: risaputa, poco spaventosa e incapace di tenere sveglia l'attenzione dello spettatore. Peccato perché dal punto di vista registico appunto è ineccepibile, ma sia per un cast poco azzeccato sia per un finale imprevedibile ma per nulla coinvolgente il film stenta a decollare.

Orson 27/06/11 03:00 - 120 commenti

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Ci si lamenta tanto di Argento, ma come mai sulle ciofeche di Carpenter ci si passa sopra? Già Fantasmi da Marte era maldestro, con questo The Ward sprofondiamo nella sagra del già visto e dell'inutile. Storia piatta e scontata che sfigurerebbe persino come TV-movie, colpo di scena finale già telefonatissimo in Shutter island, figuriamoci qui. Poi perché tutte le ragazze rinchiuse nel manicomio sono strafighe? Un po' implausibile... Così come il look di Amber Heard, poco credibile per il 1966.

Tyus23 4/07/11 21:40 - 220 commenti

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Paragonare questo Carpenter all'ultimo Argento è quantomeno ingeneroso, però è innegabile che anche lo stile del maestro losangelino, spesso riconoscibile a prima vista così come quello del maestro italiano, risulta in questa ultima opera piuttosto annacquato. Certo, che Carpenter sappia dirigere (pure meglio di Argento) è evidente anche in The Ward, sebbene in questo caso non sia aiutato da una sceneggiatura né originale né interessante. Nemmeno il twist finale, piuttosto modaiolo, non serve a risollevare granchè le sorti di un film anonimo.

Daniela 6/08/11 11:20 - 12621 commenti

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Bonazza incendiaria rinchiusa in un reparto psichiatrico dove si aggira una misteriosa presenza che fa fuori le sue compagne una ad una, senza che il personale faccia nulla... Carpenter torna al lungometraggio dopo un'assenza quasi decennale e sforna un horror di buona confezione ma impersonale, a differenza del più rozzo film marziano che invece recava la sua impronta inconfondibile. Se a ciò si aggiunge una trama banale e un cast poco ispirato, la delusione è quasi completa. L'epilogo fa tornare i conti ma non emoziona né sorprende. Routine.
MEMORABILE: Una sequenza veramente bella: quella su cui scorrono i titoli di testa, con le fotografie che si frantumano

Lythops 17/08/11 19:28 - 1019 commenti

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Per chi ama John Carpenter una delusione. Certo, il film è diretto con grande mestiere e non potrebbe essere altrimenti, ma pare un concentrato di luoghi comuni e soprattutto citazioni praticamente di tutti i film psichiatrici, Nido del cuculo e Session 9 compresi. Col passare del tempo, tra una prova di recitazione e l'altra di attrici troppo belle per essere credibili come ospiti di un reparto del genere, passa anche la voglia di scoprire quale mistero si nasconda all'interno della struttura. Banale, noioso, tempo buttato. Peccato.
MEMORABILE: I titoli di testa, che anche loro, dopo la nostra iniziale sorpresa, stancano.

Zaratozom 18/08/11 01:48 - 63 commenti

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Carico il dvd, mi sorprendo a sbadigliare. Come mai? Ehi, sto guardando Carpenter! E’ impossibile annoiarsi! Il mio idolo assieme a Romero e Argento (che però si son persi). Gli attori sembrano statue di ceraa… Forse il maestro ha voluto così per un effetto di straniamento, per permeare il film di un non so che di sospensione. Che trama! Che dialoghi! Li avessi scritti io sarebbero riusciti più convincenti… Ma ci deve essere una spiegazione! Ma come? Ho atteso tutti ‘sti anni dopo il far-west di Marte per questo?
MEMORABILE: Il balletto interrotto dal bau-bau. Ma il mestiere del regista non salva dalla mediocrità del soggetto.

Digital 21/08/11 23:32 - 1257 commenti

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L'ultima fatica di Carpenter si traduce in un horror scevro di brividi (per cercare di provocarli si ricorre allo stra-abusato espediente dei forti rumori) e altamente prevedibile (il colpo di scena si intuisce fin dai primi minuti). Le note liete risiedono nella bellezza sconvolgente di Amber Heard e nella confezione ultra professionale; un po' poco... Riprovaci John (forse) sarai più fortunato.

Hackett 4/09/11 18:45 - 1865 commenti

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Lo spettatore più smaliziato intuirà dopo i primi dieci minuti il meccanismo alla base della vicenda, proposto ormai da troppo film degli ultimi anni. Nonostante questo la mano di Carpenter resta sicura e confeziona una pellicola più che dignitosa. Sicuramente il regista americano si conferma come uno dei pochi "Maestri dell'orrore" che stanno invecchiando in maniera onorevole.

Schramm 16/09/11 14:57 - 3490 commenti

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Attenzione, prego: al reparto identità sospette, lungo il corridoio della paura e tra un nido del cuculo e una ragazza interrotta si è smarrito un ex enfant prodige di nome John. Come il suo corpo, anche il suo cinema è ammalato di progeria. La madre Fantasia è cortesemente pregata di recarsi al banco informazioni n°9, ove al momento è indaffarato nell'imbellettare magistralmente un cuore che non totalizza più battiti. The fard. Identity killed the Catpenter. Il nostro sesto senso ci informa che mai più riavremo indietro il demiurgo di cose buone dall'altro mondo, divenuto ormai un cineasta invisibile

Jena 1/10/11 18:26 - 1550 commenti

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Non mi aspettavo certo i capolavori immensi del passato, ma qui il Maestro si limita al minimo sindacale. In definitiva poco più di un episodio di Fear Itself, che avrebbe potuto girare un Breck Eisner qualunque. Insomma John, lo dico con grande dispiacere, ormai si è messo in pensione. Non aiuta inoltre una trama banalotta (a parte la sorpresa finale) ed attrici atroci (su tutte Amber Heard, insopportabile dall inizio alla fine). Certo la mano del grande che fu si intravede qua e là ed un paio di omicidi si ricordano... troppo poco comunque.
MEMORABILE: Lo spuntone piantato nell occhio; la ragazza carbonizzata sul lettino dell elettroshock.

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Enzus79 9/10/11 10:01 - 2873 commenti

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Ritorno alla grande per John Carpenter. Un film (nonostante lui non sia fra gli sceneggiatori) che ho molto apprezzato sia per come è stato diretto, ma anche per la suspence che crea. Certo il cast non è di altissimo livello, ma le musiche sono splendide e aiutano molto.

Mickes2 8/11/11 18:25 - 1670 commenti

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Devo ancora decidere se dietro la mdp ci fosse davvero John Carpenter, quello de La cosa, Halloween, 1997 Fuga da NY, oppure un semplice omonimo. La storia è anche solida ma procede su binari flebili, senza scossoni, intorbidita da un leziosismo di maniera che da John non ti aspetti. Patinato nella forma, pochissima personalità e quasi del tutto privo di guizzi e colpi di coda degni di un grande autore come Carpenter. Il fattore horrorifico inteso come brivido innescato dalle inquadrature e dall'atmosfera che ne deriva, latita. **

Max92 28/11/11 17:24 - 104 commenti

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Orrido e squallido. Orrido perché cast, sceneggiatura ed effetti speciali sarebbero indigeribili persino per un b-movie e squallido per l'autorevole regista, ieri fenomenale ed inarrivabile ed oggi bolso e patetico. Fra citazioni (o plagi, per meglio dire) nauseanti de La fossa dei serpenti e Qualcuno volò sul nido del cuculo e vaneggiamenti epocali, Carpenter tocca i minimi storici, affidando oltretutto il complesso ruolo della protagonista ad un'attrice (Amber Heard) gnocca quanto si vuole ma di una cagneria imbarazzante. Tristissimo.

Myvincent 8/12/11 09:05 - 3726 commenti

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Dopo 9 anni il gradito ritorno di un grande maestro con un film vecchia maniera, ambientato in una casa di cura per malattie mentali da cui nessuna ospite riesce ad uscire viva. L'ambientazione è fredda, lo stile innegabile, il cast tutto al femminile per indagare a fondo nella pische disturbata di giovanissime donne dalle personalità differenti. Poca logica narrativa, come in tutti gli horror che si rispettino, molti colpi di scena che in crescendo accelerano la suspense. Non un capolavoro, ma godibilissimo.

Undying 6/02/12 18:45 - 3807 commenti

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Carpenter predilige un approccio citazionista girando, in maniera piuttosto evidende, un rimando a Suspiria: e per il contesto "femminile", e per l'angusto reparto psichiatrico (evoluzione dell'istituto Elena Markos) e - soprattutto - per un'avvolgente serie di sussurri, respiri, rantoli che (pre)annunciano presenze malevoli. Ma se la prima parte del film avvince e catalizza la nostra attenzione, dal secondo tempo in poi le cose degenerano, e The ward assume l'apparenza di un modesto TV movie, fracassone, urlato, concitato, convulso e anche disordinato. E, ancor peggio, anonimamente diretto.

Redeyes 19/02/12 19:11 - 2443 commenti

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Cerco - e l'ho fatto per tutto il film - di convincermi che Carpenter non abbia confezionato una pellicola scialba. Eppure non trovo niente che valga la pena. Non mi entusiasmano la sceneggiatura, il poco approfondimento dei personaggi, né la loro caratterizzazione. Mi dicono poco la presenza malefica e il finale. Mi chiedo: se non fosse il buon John ad averlo diretto staremmo qui a parlarne? Maliziosamente non credo proprio. Secondo me decisamente una pellicola mediocre. Passare oltre.

Jandileida 18/05/12 01:09 - 1560 commenti

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Diciamocelo: Carpenter ha fatto di meglio, molto meglio. Ma John è un gran volpone e un maestro: e allora il sapore della pellicola è gustoso e piacevolmente d'altri tempi. La tensione non manca mai (sinceramente, anche i momenti più telefonati un saltino sul divano me lo hanno fatto fare) e la classe del regista si vede tutta in alcuni momenti. Certo, il Cuculo (spesso citato) era tutt'altra cosa, il twist finale è ripreso pari pari da altre pellicole e Eddie fa la sua apparizione come fantasma cattivone ma, come Lemmy, il ripetersi con classe non è acqua.

Homesick 19/05/12 16:42 - 5737 commenti

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Il film di un regista ormai a corto di idee, che nell’ambiente naturaliter autoritario e claustrofobico del reparto psichiatrico concentra un citazionismo forsennato, spinto sino alla colonna sonora gobliniana. Del vecchio Carpenter rimangono stabili l’elegante pienezza dell’inquadratura – i vetri rotti sui titoli di testa, la danza in sala – e la direzione delle attrici, ciascuna emblematica di varie personalità e ben lungi dall’essere semplice ragazzina urlante: e questo crea la differenza qualitativa rispetto alla pletora di horror americani mainstream.
MEMORABILE: L’elettroshock.

Ryo 24/05/12 11:25 - 2169 commenti

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Torna John Carpenter alla regia a distanza di 10 anni dal discutibile Fantasmi da Marte. Con questo horror-thriller-psicologico c'è un flebile miglioramento; se non altro il cast completamente al femminile funziona ed è una piacevole sorpresa l'originale verità che esaspera un tema già trattato. Poche emozioni il mostro che si annida nel reparto, tutto troppo alla luce e tempi scontati. John può fare molto di meglio.

Hearty76 29/05/12 19:00 - 258 commenti

I gusti di Hearty76

Ci si aspetta qualcosa di scontato, di già visto, persino di splattericamente noioso; eppure questo film sorprende nella sua allucinante e claustrofobica cornice involutivo-ospedaliera. Forse il finale rivelatorio è stato un po' accellerato, tuttavia l'effetto psichedelico fra "trasversale" e "rewind" è davvero riuscito. Non trovo molto credibile l'ambientazione negli anni '60... ma ciò non toglie alcun pregio alla sferzante inquietudine della quale è pervasa l'intera storia macabra e psicotica.

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Cloack 77 2/06/12 19:42 - 547 commenti

I gusti di Cloack 77

The ward è "ruspante", non statico, nient'affatto deprimente, veloce e "piacevole" nonostante di horror si tratti; in più il maestro non perde lo smalto e "griffa" due sequenze di gran classe (l'apertura e il blackout, con l'illuminazione dei fulmini). Forse dopo dieci anni di silenzio le attese erano troppo elevate, per un cineasta che può ambire all'empireo della serie B.

Giùan 5/11/12 22:40 - 4537 commenti

I gusti di Giùan

Il ritorno al lungo del vecchio John è solo superficialmente all'insegna del buon horror del tempo che fu. Se infatti è evidente l'intento di marcar la distanza, attraverso l'etica cinefila, dai furori adrenalinici della filmografia da playstation, è pur vero che Carpenter continua ostinato le sue sperimentazioni sulla forma cinema. Stavolta però il gioco sui limiti e i fantasmi della visione è un po' meccanico e il film soffre il fatto d'esser la versione di "genere" dello Shutter di Scorsese. La Heard guida un bel manipolo di giovani anti-starlette.
MEMORABILE: Tutte le apparizioni del mostruoso fantasma: telefonate eppure sempre spaventose.

Nando 26/02/13 17:10 - 3810 commenti

I gusti di Nando

Un reparto psichiatrico e alcune ragazze disturbate. Una discreta confezione per il ritorno di Carpenter, che narra l'inquietudine con mestiere alternando immagini orrofiche ad alcuni momenti splatter ma sempre con attenzione evitando l'accozzaglia. Il finale, benché forse già visto altrove, appare risolutivo e spiazzante. Cast lievemente acerbo ma appropriato.

Deepred89 20/01/15 12:56 - 3704 commenti

I gusti di Deepred89

Un horror derivativo, tecnicamente pulito, qua e là noiosetto. La clinica tutta bonazze fa molto Jess Franco (anche se è curioso rileggere a posteriori il film da questo punto di vista) e il film, dalla sceneggiatura esilina, prova a tenersi in piedi con apparizioni da teen-horror e omicidi discretamente splatter. Non troppo convincente il look del mostro-killer, mentre del cast femminile solo la figlia di Meryl Streep riesce a farsi minimamente ricordare. Professionale e tutto sommato corretto, ma non indimenticabile. **! di manica larga.

Minitina80 22/02/15 00:25 - 2980 commenti

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Ambientato in un ospedale psichiatrico dove si respira una sferzante inquietudine che pervade la storia, psicotica e un po' macabra. Il ritmo è a tratti ipnotico, altre volte irrequieto e nervoso, ma nell'insieme ben amalgamato. Tratta il tema del doppio senza ricorrere a soluzioni impossibili che lo renderebbero poco credibile. E' come se fosse un grande incubo, zeppo di minacce e visioni che sembrano provenire dall'esterno (almeno fino a quando il finale ci rivela qualcosa di diverso).

Jurgen77 14/03/16 08:51 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Opera recente di Carpenter che riprende la già inflazionata idea di ambientare un horror/thriller in un ospedale psichiatrico. La trama è discreta, come la suspance e le ambientazioni. Purtroppo il tutto sa di già visto con un mix di scene e situazioni già utilizzate dal maestro statunitense in Fog, Il signore del male e Il seme della follia. Finale nello standard del regista americano. Il film di per sé non è male, ma da un volpone come Carpenter mi sarei aspettato di più.

Taxius 26/12/16 12:47 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

A quasi dieci anni da Fantasmi da Marte il maestro Carpenter torna dietro la cinepresa ma, come spesso capita in questi casi, il risultato non è dei migliori. Un reparto di un ospedale psichiatrico, un gruppo di ragazze e un'inquietante presenza. Il film non è brutto ma è insipido, sembra il tipico filmetto horror a basso budget girato con due spicci da un regista sconosciuto. Buono il colpo di scena finale, ma delle atmosfere carpenteriane non c'è assolutamente nulla. Evitabile.

Caesars 21/03/16 18:59 - 3777 commenti

I gusti di Caesars

Peccato, altra prova non molto convincente del buon Carpenter. Dopo le delusioni dei due film televisivi girati per i Masters of horror, speravo che tornando sul grande schermo il Maestro ritrovasse il suo antico estro. Invece, pur girando con mano salda, si affida a un soggetto risaputo e non riesce a donargli quel qualcosa in più che da lui ci si aspetterebbe. Non si pretendeva certo che potesse sfornare uno dei suoi capolavori, ma qualcosa di meno impersonale e più efficace di questo film che ha l'aspetto di un prodotto televisivo sì.

Belfagor 17/03/16 01:34 - 2689 commenti

I gusti di Belfagor

Il nuovo millennio non ha giovato a Carpenter, il cui inconfondibile tocco registico è andato sbiadendo nelle sue ultime opere (con l'eccezione del fortunato Incubo mortale): prova ne sia questo slasher ambientato in un reparto psichiatrico nella quale una giovane incendiaria assiste alla morte delle altre pazienti. Nonostante un'atmosfera più che discreta, la sceneggiatura e il cast non offrono nulla di particolare e nel complesso si fatica a notare la firma del maestro. Il finale, per quanto non innovativo, ha il pregio della coerenza.

Il ferrini 23/04/17 17:02 - 2345 commenti

I gusti di Il ferrini

L'eleganza di Carpenter è indiscutibile: una vera festa per gli occhi. Regia e fotografia impeccabili tuttavia non fanno un capolavoro e a impedire a questa pellicola di distinguersi non è neanche la recitazione (più che dignitosa) quanto lo script. A metà strada fra Ragazze interrotte e Shutter island, il film rubacchia qua e là (l'infermiera è palesemente ispirata a quella di Louise Fletcher, la ragazzina morta ha un evidente debito con Samara) senza mai apportare qualcosa di originale e questo è il suo grande limite. Attrici bellissime.
MEMORABILE: La scena della doccia; L'elettroshock.

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Capannelle 5/05/17 23:45 - 4398 commenti

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Il progredire del racconto non porta a grandi cose e il continuo ricorso a effetti sonori, ombre del passato e a qualche trovata sadica (classica ma nemmeno tanto efficace) sono il segnale di una navigazione a vista e di un orizzonte filmico assai ristretto. Poca empatia con le protagoniste e la sensazione che si guardi l'ennesimo prodotto di genere da cancellare subito dopo la visione.

Pesten 4/11/17 12:41 - 786 commenti

I gusti di Pesten

Ad oggi ultimo film di Carpenter come regista, bistrattato da molti ma decisamente migliore di quanto è stato scritto e detto. Ok, trama alquanto semplice e lo svolgimento non prevede chissà quali colpi di scena, ma già la sensazione di ansia e di insicurezza che si prova lungo tutta la visione è decisamente Carpenter e un gran punto a favore del film. Nella seconda metà i connotati cambiamo un po' e forse sono più vicini a un film normale che a uno di Carpenter, ma la scoperta finale è di certo un tocco di classe.

Anthonyvm 23/07/18 23:40 - 5637 commenti

I gusti di Anthonyvm

Decente, ma molto derivativo, thriller psicologico del maestro Carpenter qui alle prese con un cast prevalentemente femminile e di bella presenza (con la Heard si va sul sicuro). La trama è canonica, fra presunti esperimenti, presenze sovrannaturali e un mistero da risolvere. Molti i cliché che film d'ambientazione ospedaliero-psichiatrica richiedono, ma perlomeno il finale riserva un buon colpo di scena (seppure sia anche questo estrapolato da altri film). La confezione è dignitosa, qualche jumpscare ben piazzato, ma c'è di meglio in giro.
MEMORABILE: La lobotomia oculare utilizzata come forma di uccisione; Uno sgozzamento decisamente gore; La sorpresa finale.

Rocchiola 2/08/18 14:32 - 953 commenti

I gusti di Rocchiola

Quel che resta a oggi l’ultimo film di Carpenter non è troppo rassicurante sullo stato di forma del maestro. L’uso degli ambienti, le morbide carrellate in soggettiva e la capacità di creare suspense con pochissimi elementi dimostrano che lo stile è rimasto inalterato, ma dopo un inizio promettente la storia gira a vuoto e la sorpresa finale che ribalta tutto l’assunto paga dazio al moderno cinema di genere con qualche accenno anche al filone torture. Un prodotto su commissione in cui Carpenter non si dedica nemmeno alla musica.
MEMORABILE: L’arresto davanti alla casa in fiamme; L’arrivo nel reparto psichiatrico; L’elettroschock.

Gabigol 4/02/19 22:43 - 571 commenti

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Rivalutato alla seconda visione. Siamo nei paraggi del classico film di genere horror vantante all'attivo una sceneggiatura robusta e attenta ai dettagli, con quel filino di scorrettezza necessaria ai fini della fruizione (chi ha visto capirà). Carpenter lavora di mestiere per valorizzare un'ambientazione invero piuttosto abusata; la stessa atmosfera vive più della verve registica che di soluzioni narrative originali (è un film vecchio stampo). Un difetto: l'aspetto sovrannaturale poteva essere più "sobrio", anche se la resa visiva è giusta.
MEMORABILE: Il pupazzetto e il braccialetto di Alice.

Rufus68 4/01/20 20:53 - 3825 commenti

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Un orroricchio assolutamente anonimo e privo di quello spessore ruvido e inquietante proprio ai capolavori del Maestro: da quelli distopici ai metafisici più perturbanti (Il seme della follia). Qui, invece, Carpenter ricorre a meschini trucchetti (le bombarde della colonna sonora, qualche sobbalzo) affidandosi svogliatamente a un corpus d'attori inadeguati e scialbi (a cominciare dalla Heard). Il fulmineo finalino se lo aspetterebbe anche un pargolo di due anni (sbadigliando annoiato).

Fedeerra 5/12/19 06:00 - 770 commenti

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Tirate le somme della logica d’intrattenimento questo "The ward" alla fine funziona e funziona pure discretamente. Ma se si pensa che a dirigerlo è uno dei maestri indiscussi del cinema di genere allora ecco che appaiono crepe, falle e incrinature. Chi si aspettava Carpenter è rimasto ad attendere invano, chi si aspettava invece un buon horror lo ha trovato. Alcune soluzioni registiche lasciano comunque il segno e il twist finale è più che giustificato. Brava Amber Heard.

Claudius 18/06/20 16:56 - 542 commenti

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Ultimo film del grande John (non il migliore ma nemmeno il peggiore). Carpenter torna all'horror puro e semplice con una storia che, sebbene già vista, riesce ad intrattenere (belle le soggettive del corridoio buio) regalando anche qualche sobbalzo sul divano e un paio di scene riuscite (la danza, l'elettroshock) dall'aria retrò. Buono il cast di giovani starlette (la Heard e la Panabaker su tutte) e ottimo Harris viscido come non mai. Peccato solo per il mostro japan-style.
MEMORABILE: I titoli di testa; L'elettroshock.

Bubobubo 16/12/20 12:19 - 1847 commenti

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Pur nella risaputa prevedibilità di uno script già trasposto su schermo centinaia se non migliaia di volte, il maestro Carpenter confeziona un horror che alla mancanza di sorprese oppone una messa in scena solida, ben orchestrata nelle sue evoluzioni narrative centrali, tecnicamente ben confezionata e coronata da un finale all'altezza. Qualche dubbio in più sorge, semmai, sul parco attoriale: Amber Heard è una protagonista appariscente ma monodimensionale, i personaggi secondari tendono a rimanere abbozzati sullo sfondo. Non vale i suoi grandi capolavori, ma è una prova dignitosa.

Kinodrop 19/12/20 18:58 - 2921 commenti

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Il ritorno di Carpenter, dopo anni di assenza, nel modo più anonimo e impersonale che si possa immaginare, con un horror psichiatrico che tira per le lunghe una conclusione che si frantuma come gli specchi (bella trovata) dei titoli di testa. Un'enorme casa di cura per un gruppetto di ragazze disturbate e dispettose, con staff medico ridotto all'osso vagante per lunghi corridoi e inquietanti sotterranei, senza l'escalation promessa e con divagazioni inconsistenti e "spiegone" finale. Falsamente scientifica la parte psichiatrica, cast approssimativo e incolore. Deludente.

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Teddy 12/09/23 22:05 - 811 commenti

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Che non sia un Carpenter irrinunciabile o in stato di assoluta grazia non ci piove. Ma “The Ward” è un film profondamente moderno, soavemente artificioso nel delineare i caratteri dei personaggi, di vibrante perfidia, iper-concentrato nella narrazione e con un finale (per quanto discutibilissimo) abilmente sfaccettato. Amber Heard, divisa tra potenziale fisico e psichico, si fa decisamente ricordare.
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  • Discussione Buiomega71 • 17/09/11 17:54
    Consigliere - 25933 interventi
    Concordo, Rebis, Pro-life è piaciuto pure a me. Ma non tanto per il soggetto(miserello), ma per essere carpenteriano fino al midollo(e oltre), e per il merito di aver messo improvvise e feroci devastazioni splatter(tremendi e esplosivi colpi in arrivo).
    Ultima modifica: 17/09/11 17:55 da Buiomega71
  • Discussione Rebis • 19/09/11 00:23
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Si si, uno spasso :) Secondo me Carpenter si è divertito un sacco a realizzarlo!
  • Discussione Buiomega71 • 19/09/11 17:47
    Consigliere - 25933 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Si si, uno spasso :) Secondo me Carpenter si è divertito un sacco a realizzarlo!

    Concordo Rebis :)
  • Discussione Myvincent • 9/12/11 21:01
    Compilatore d’emergenza - 50 interventi
    Circa "The ward", visto per la prima volta di recente, ho apprezzato quando un regista possa essere grande con piccoli e usuali (anche abusati) elementi del terrore: la casa di cure per malattie mentali, il tocco "sovrannaturale", i colpi di scena e le spiegazioni psichiatriche. Onore al merito ad un maestro a cui, lo dico con affetto, anche D.Argento dovrebbe far riferimento, visto gli ultimi suoi pasticci cinematografici.
  • Discussione Zender • 10/12/11 11:31
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Mah, su questo film si senton le opinioni più discordi. A me è parso un riciclaggio di vecchie idee con l'aggiunta stanca di elementi stilistici carpenteriani. Non che dica sia un brutto film, ma certo da Carpenter ci si aspetterebbe qualcosa di meglio. Per quanto mi riguarda l'ultima cosa davvero buona sua è l'episodio dei Masters serie 1.
  • Discussione Jofielias • 10/12/11 12:19
    Galoppino - 60 interventi
    Confermo l'impressione di Zender: un film molto molto stanco e poco ispirato.
    E aggiungo: purtroppo.
  • Discussione Buiomega71 • 10/12/11 12:55
    Consigliere - 25933 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Mah, su questo film si senton le opinioni più discordi. A me è parso un riciclaggio di vecchie idee con l'aggiunta stanca di elementi stilistici carpenteriani. Non che dica sia un brutto film, ma certo da Carpenter ci si aspetterebbe qualcosa di meglio. Per quanto mi riguarda l'ultima cosa davvero buona sua è l'episodio dei Masters serie 1.

    Non ho ancora visto The ward, ma io sono impazzito anche con Pro-life, episodio della seconda stagione dei Masters, anche se inferiore allo straordinario Cigarette burns.
    Ultima modifica: 10/12/11 12:56 da Buiomega71
  • Discussione Greymouser • 10/12/11 14:43
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Per me Ward è paragonabile al riarrangiamento di un vecchio brano fatto da un maestro della musica. La storia non si può apprezzare, tanta è la ntura derivativa ed abusata del soggetto. Ma la competenza registica di Carpenter mi ha incantato lo stesso, così come la sua capacità di infondere personalità e vigore ad una materia abbondantemente scaduta.
  • Discussione Rebis • 12/12/11 11:50
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Io non mi stancherò mai di ripetere quanto The Ward mi abbia soddisfatto :) Certo narrativamente è tutto stravisto, ma quale film horror ormai è davvero innovativo? Carpenter fra l'altro ha sempre lavorato con materiale di riciclo, il suo cinema è intimamente derivativo, classico, anche quando ha operato sintesi e riletture stupefacenti e ardite (Distretto 13, La cosa, 1997). Non è questo il caso, certo, ma ovviando alle aspettative che un suo nuovo film genera negli appassionati, ci si trova davanti a un film assolutamente godibile e funzionale, che non ha altra pretesa che fare il suo sporco lavoro da film horror...
    Ultima modifica: 16/12/14 11:38 da Rebis
  • Homevideo Rocchiola • 2/08/18 14:34
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Il Bluray della BIM è eccellente sia come video che come audio, nulla da eccepire anche perché si tratta di un film piuttosto recente.