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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/08/10 DAL BENEMERITO MATEMALEX
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Matemalex 16/08/10 00:00 - 8 commenti

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Un tormentato addio tra due amanti, l'americana sposata Jones e l'insegnante italiano Clift, ambientato interamente alla Stazione Termini. Un polpettone melodrammatico che ricama in maniera eccessiva sui sentimenti e sui sensi di colpa della protagonista. Diverse misere umanità fanno da sfondo alla vicenda confermando la vena neorealistica del regista.

Markus 24/07/14 12:11 - 3682 commenti

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Tentativo di coniugare lo star-system hollywoodiano al nostro neorealismo. De Sica - forse nello sforzo di rendere appetibile agli americani la freschezza del nostro cinema verità - mischia le due carte ma, complessivamente, appare evidente che le due linee non s’incrociano: da una parte il polpettone amoroso tra una coppia di profumati borghesi e, dell’altra, il rumore e il fetore della stazione Termini. Un prodotto ambizioso che temo possa essere apprezzato da me e... un po' di piagnucolose massaie Anni '50 al cinema!

Myvincent 16/06/15 07:12 - 3726 commenti

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Un amore clandestino sbocciato a Roma si consuma fra i binari della stazione Termini, fra struggimenti, dubbi, istantanee di vita comune. Il dilemma fra seguire il proprio istinto e il prevalere della razionalità vive negli sguardi espressivi dei protagonisti, guidati da De Sica, qui in vena "neo-romanticistica". L'Italia del dopoguerra s'intravede come sottofondo, nella sua a volte misera dimensione esistenziale.

Hearty76 25/04/16 01:45 - 258 commenti

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Insolito ma pregevole incrocio (termine adatto) di neorealismo italiano e melodramma americano. Nella celebre stazione ferroviaria di Roma, dominata da un serrato e poetico gioco di chiaroscuri, si fondono e confondono voci e sguardi della più varia umanità; attorno a una "cinematografica" coppia di amanti a cui la polizia fa pure passare un brutto quarto d'ora. Si congedano? Ci ripensano? Strappano al destino un ultimo attimo di felicità clandestina!? Il tempo incalza, ma per il trasporto del romanticismo si snoda e noi ci struggiamo per loro.
MEMORABILE: La notevole bellezza "da copertina" tutta anni '50 dei due protagonisti; Il prestigioso doppiaggio italiano di quell'epoca.

Minitina80 7/12/17 16:46 - 2980 commenti

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De Sica si cimenta in un genere che non è esattamente il suo, ossia il drammatico, ma concepito secondo i canoni americani del tempo. La stazione Termini, però, non è il luogo adatto per storie d’amore, per giunta appesantite da battute indigeste come melassa bollente. Non riesce a creare un minimo di pathos né a destare interesse per il destino dei due amanti, spaesati e prigionieri di ruoli stereotipati. Inutile negare che qualcosa non sia andato per il verso giusto perché tirando le somme non funziona affatto.

Zampanò 14/09/20 16:42 - 381 commenti

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Accreditato come neorealismo ma rifinito su una vicenda sentimentale poco zavattiniana, limitata alla stazione e difficile da ricostruire con i dialoghi e i bacetti di Clift e la Jones. Sale la temperatura solo quando senza bussare entra la Polfer. L'apertura "verista" si limita al povero minatore rimbalzato da Londra in Italia. Valore archivistico per le immagini di Termini, all'epoca hub di gran classe.
MEMORABILE: I due amanti scoperti su un binario morto al cospetto del commissario.

B. Legnani 15/11/21 18:42 - 5523 commenti

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Quando un film sentimentale prende solo nel finale, ovvio, un motivo c'è. Qui sono persino troppi, in primis i comportamenti inverosimili oltre ogni ragionevole accettazione, a partire dalla valigia e dalla pelliccia abbandonate a inizio film senza che la proprietaria ci pensi poi, neppure per un attimo. Ad appesantire il tutto, molte macchiette inconcludenti e un abuso di primi piani sui protagonisti che sviliscono il carisma dei due interpreti e persino dei due grandi doppiatori, che diventano di una zuccherosità insopportabile. Felliniani gruppi di sacerdoti, suore, carabinieri...
MEMORABILE: I pochi minuti di un grande Gino Cervi.

Daniela 8/03/22 14:32 - 12621 commenti

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Dopo una breve relazione con un insegnante incontrato a Roma, una donna americana ha deciso di tornare in patria dove l'attendono marito e figlia ma l'amante la raggiunge alla stazione per convincerla a restare... Coproduzione che inserisce un classico melò in stile hollywoodiano all'interno di una cornice di stampo neorealista. Il film non è privo di interesse ma si comprendono i motivi dell'insuccesso critico e commerciale: le sue due "anime" non sono ben amalgamate e talvolta il contrasto tra il glamour della coppia divistica e l'ambiente circostante risulta troppo stridente. 

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