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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quattro episodi dall'umorismo spesso surreale sono l'esordio da regista per il futuro campione d’incassi Roberto Benigni, caratterizzati da una buona originalità ma diretti senza la necessaria capacità di valorizzarne lo spunto. Tanto che l'episodio più divertente è proprio il più banale: IN BANCA, dove un Benigni alle prese con un direttore di filiale non capisce perché questi gli neghi un prestito di 100 milioni per l'acquisto di una casa. Seguendo una logica coerente ma assurda e intervallando continuamente i suoi discorsi con esclamazioni e proteste, il comico toscano dà un saggio della sua arte improvvisativa. Così com'era...Leggi tutto avvenuto prima in DURANTE CRISTO, in cui si trovava nel curioso ruolo di babysitter del Bambin Gesù: un monologo simpatico e a tratti poetico, con inevitabili riferimenti anacronistici e scherzi sui miracoli di Cristo, che quando lo fai entrare nella tinozza per il bagno resta sospeso sull'acqua. Ma qui il racconto è troppo (e)statico, il ritmo lento e le pur belle musiche di Paolo Conte non bastano a far passare un noioso sketch per un gioiellino d'autore. Peggio è poi ANGELO, con Benigni che cerca in città l'angelo custode perduto mentre Paolo Conte dà la base sulla quale l'attore canta “Chips, chips...”, un suo cavallo di battaglia anche dal vivo. Di nuovo però una buona trovata e basta, non supportata da una regia adeguata; il volto stralunato del comico, con i suoi nonsense a sfondo religioso, si perde nel nulla. Chiusura con I MILITI, dove con Claudio Bigagli il nostro fa la guardia al fuoco sacro della Patria. Non dovrebbe mai parlare né muoversi, ma lo fa irritando sempre più il compagno. Geniale, pur se imperfetto.

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Almayer 7/06/07 13:57 - 169 commenti

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Benigni mattatore unico: nel primo episodio fa da babysitter ad un piccolo Gesù, nel secondo vaga per la città alla ricerca del suo angelo perduto, nel terzo è alle prese con un mutuo per acquisto casa, nel quarto è di guardia all'altare della patria a Roma. Dei 4 episodi quello che mi ha fatto più ridere è l'ultimo, mentre il primo, forse perché già lo conoscevo, mi ha abbastanza annoiato. Onirico e felliniano il secondo, nonché tristemente vero, e delizioso il terzo, in cui Benigni con stralunata innocenza smonta il baraccone burocratico bancario.

Caesars 26/06/07 12:22 - 3779 commenti

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Esordio registico per Roberto Benigni e la sua inesperienza dietro la macchina da presa è ben evidente. Meglio, molto meglio, il nostro Roberto lo fa in veste di attore, dove ha modo di far emergere tutta la sua verve e simpatia. Gli episodi sono 4, i primi due abbastanza fiacchi anche se con qualche punta di valore, più validi il terzo (il migliore), dove Benigni si scontra con la logica delle banche, e l'ultimo. Non completamente riuscito ma comunque un prodotto che riesce a regalare un po' di sano divertimento.

Il Gobbo 28/11/07 14:34 - 3015 commenti

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Decoroso, a tratti divertente sforzo di un Benigni non ancora autoinvestitosi Araldo della Poesia e di altre Maiuscole presso l'arida umanità: si preferiva (di poco) il Cioni Mario, ma tant'è. In futuro farà ben di peggio, certo qui la sua più duratura influenza sarà sulla pubblicità (lo sketch dei militari sarà copiato da un fortunato spot). Le cose più divertenti di Benigni al cinema sono nel Pap'occhio, ma in società non si può dire.

Tarabas 4/01/09 00:03 - 1878 commenti

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Dei quattro episodi del film, il primo è il mio preferito, con il buffo pastore Benigno che fa da babysitter al piccolo Gesù, consigliando al bimbo di non immischiarsi con la politica e la religione e di non sposarsi troppo giovane, ma di aspettare almeno fino ai 30 anni, anche 32-33. Di fatto, è un monologo misurato e divertente. "In banca" e "I militi" sono abbastanza divertenti, mentre "Angelo" proprio non funziona. Alla fine, è un pasticcio simpatico ma probabilmente viziato da ambizioni non proporzionate al contesto. Bellissime le musiche di Paolo Conte.

Redeyes 28/01/09 15:31 - 2443 commenti

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Film acerbo di un giovane Benigni nel quale si può apprezzare una genialità ancora in potenza. Dei quattro episodi preferisco gli ultimi due, in particolare quello in banca, dove si evidenziano le peculiarità dell'attore, il suo modo di porsi e far ridere seppur con acume, mentre i primi non mi fanno impazzire. Dovendo scegliere in negativo direi che il meno riuscito è quello dell'Angelo. La breve lunghezza e della pellicola e dei singoli episodi è indubbiamente un punto di forza tenuto conto della non brillantezza complessiva.

Fabbiu 24/10/11 09:50 - 2136 commenti

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Al suo esordio in regia, Benigni confeziona un film coerente al personaggio che era. Pur mostrandosi più a suo agio nella "incredibile credibilità" delle sue performance che non nella messa in scena tecnico-registica, sa farsi apprezzare proprio per la semplicità scenica e la genuinità dei mini episodi proposti. Benigni è quasi piu da ascoltare che da vedere; nucleo del film sono i suoi sproloqui e le vertiginose chiacchiere comunicate da un personaggio vero, qualcosa che ricorda la vecchia tv di Onda Libera.
MEMORABILE: L'episodio in banca.

Didda23 2/12/11 15:58 - 2426 commenti

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Benigni, alle prese con la propria opera prima, mostra tutti i limiti artistici dovuti all'inesperienza. Il Benigni attore invece regala momenti molto divertenti soprattutto negli ultimi due episodi. Anche se l'opera pecca di mancanza di omogeneità, il risultato finale è tutto sommato godibile. Senza dubbio il toscano farà meglio in futuro. Comunque sono presenti i primi vagiti di un genio che lascerà il proprio segno indelebile nella cinematografia italiana. **!
MEMORABILE: Il fantastico terzo episodio.

Ryo 25/10/12 09:58 - 2169 commenti

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Benigni esordisce alla regia con questo film composto da quattro episodi. Tre di questi hanno a che fare con Dio mentre il quarto è una satira sulle banche. La comicità di Benigni è fantastica, i suoi monologhi superbi: hanno il suo stile caratteristico e rendono la visione di questo film divertentissima. Il personaggio dell'episodio "in banca" verrà ripreso in Johnny Stecchino, pur essendo vestito come nel personaggio de Il mostro. Da vedere assolutamente; se poi vi piace la comicità del toscano, la visione è d'obbligo
MEMORABILE: "Ma allora quando vado dall'ortolano per una melanzana, devo avere un miliardo di melanzane a casa? Direttoreee!!!"

B. Legnani 8/08/14 00:10 - 5523 commenti

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Esordio registico di Benigni, con soluzioni un po’ arrangiate, ma quel che conta è il tono surreale. Il monologo di "Durante Cristo" è buono all’inizio (geniale l’impossibile bagno nel mastello), meno nella seconda parte. "Angelo" va a sbalzi (in piccolo ruoli la Grandi, Milly e Mariangela D’Abbraccio). Il migliore è "In banca", specialmente con l’equivoco su "in-vestiti" (Piperno ricopre tutti i ruoli che interagiscono con Benigni). Il peggiore è "I due militi", che non fa sorridere manco per sbaglio ed è dissacrante solo in superficie.
MEMORABILE: Il tentativo di bagno nel mastello.

Gabrius79 30/09/14 00:39 - 1420 commenti

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Un Roberto Benigni surreale e in tono minore dirige questi quattro episodi dal valore diseguale. Su tutti il migliore è quello dell'episodio "In banca", che è ironico e spiritoso; a seguire quello dei militi con un giovanissimo Claudio Bigagli. Gli altri due sono un po' noiosetti e buttati là.
MEMORABILE: Benigni quando lava il piccolo Gesù nella tinozza e quest'ultimo rimane "in piedi sulle acque".

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Il ferrini 8/05/16 19:44 - 2345 commenti

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In questa pellicola c'è tutta la satira, soprattutto anticlericale e tutta la poesia di cui Benigni è capace. Il primo episodio, in cui fa da babysitter a un Gesù di 5 anni, è un concentrato di battute e situazioni esilaranti; nel secondo, il più onirico, è sposato con un angelo e ha paura d'esser tradito con Dio. Il terzo, di un'attualità disarmante, racconta i meccanismi delle banche attraverso una storica gag dai temi comici micidiali. Infine la vita surreale dei soldati di guardia al Milite Ignoto. Bellissime le musiche di Paolo Conte.

Pessoa 16/07/17 19:05 - 2476 commenti

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Film a episodi diseguali per Benigni. "Durante Cristo" è il più organico, con battute fulminanti sulla religione (quando Benigni ancora se le poteva permettere...); "Angelo" e "In banca" tendono al dispersivo, sebbene alcuni affondi ironici siano meno innocui e datati di quanto sembri (il dialogo col direttore di banca); "I due militi" è un esercizio teatrale che sullo schermo perde del tutto consistenza. Buone le prestazioni del protagonista e dei fidi caratteristi, con un Monni molto in forma. Qualche ingenuità ma nel complesso guardabile.
MEMORABILE: "Figlio mio ma tu non sei un bambino, sei un canotto!"; "Io per avere una melanzana dovrei avere prima un miliardo di melanzane a casa".

Paulaster 30/11/17 10:34 - 4391 commenti

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Quattro episodi con Benigni come perno dominante. Il migliore è il primo per l’idea del babysitter di Gesù e relative battute sui miracoli (è presente anche una gradevole vena poetica). In l’angelo custode l’unica cosa valida è l’organizzazione delle feste in maschera per poter stare insieme all’angelo. La vicenda relativa al prestito è debole e vive di banali equivoci letterari. I militi ignoti annoiano. La regìa ha un paio di buone idee: il gregge ritrovato e la scala a chiocciola inquadrata dall’esterno.
MEMORABILE: Il bambin Gesù che non affonda nella tinozza; Far fare una processione per poter uscire di casa con l’angelo custode; Un miliardo in vestiti.

Noodles 8/10/22 19:54 - 2204 commenti

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Tra il surreale e il grottesco, il primo film di Roberto Benigni funziona benissimo e resta probabilmente il migliore della sua filmografia. I primi tre episodi hanno diverse trovate geniali, soprattutto il bagno di Gesù e la scena col direttore della banca, e ci presentano il personaggio Benigni con le sue improvvisazioni, urla e parlate vernacolari, quando ancora erano novità. Il quarto episodio è per distacco il peggiore, non fa sorridere e non dissacra. Alcuni monologhi sono sferzanti e poetici allo stesso modo. Peccato che Benigni abbia poi accantonato questo cinema.
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  • Curiosità Gugly • 4/01/09 10:19
    Portaborse - 4710 interventi
    1) Tutti i personaggi che fanno da spalla a Benigni nell'episodio "In banca" sono interpretati da Giacomo Piperno, già attore teatrale con Volonté e oggi presente in molte fiction.

    2) Nell'episodio "Angelo" si sente in sottofondo la bellissima canzone di Paolo Conte "Via con me" interpretata da Benigni stesso, che più o meno negli stessi anni la canta a Sanremo per poi esibirsi in un famoso e lungo bacio con Olimpia Carlisi, ogni tanto ritrasmesso da Blob.
  • Discussione Gugly • 4/01/09 12:14
    Portaborse - 4710 interventi
    Confesso che non sono riuscita a seguirlo fino in fondo, non ce l'ho fatta: scenografia che misera è dir poco, stacchi e cambi di scena fatti con l'accetta...rimane lui, il folletto toscano che conserva ancora un po' di ingenuità neglio cchi e qualche lampo di cattiveria (l'episodio "Durante Cristo" dove sono dissacrate piùo meno tutte le parabole) prima di perderla a favore di tanti dindi al botteghino.
  • Curiosità Markus • 20/01/12 15:33
    Scrivano - 4775 interventi
    Il film fu reclamizzato (con folle intervento di Roberto Benigni in studio in collegamento dai luoghi delle riprese) nel rotocalco televisivo BLITZ condotto dal giornalista Gianni Minà. Un bel momento di televisione del tempo che fu.
  • Musiche Lucius • 24/11/12 11:21
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale promozionale (campione non commerciabile):



    Ultima modifica: 24/11/12 13:28 da Zender
  • Musiche Zender • 24/11/12 13:28
    Capo scrivano - 47729 interventi
    Bellisssimo davvero anche questo! Vivissimi complimenti! Storico!
  • Curiosità B. Legnani • 4/08/14 22:39
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Nei crediti finali si leggono i nomi di Serena Grandi (è l'angelo custode della seconda prostituta) e di Mariangela D'Abbraccio (l'angelo del portiere d'albergo). Non accreditata c'è anche Milly D'Abbraccio (l'angelo della prima prostituta).