The horseman - Film (2008)

The horseman

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/05/10 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 23/05/10 15:10 - 3490 commenti

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L'Empireo del revenge-movie, al cui paragone notevoli e iperviolenti affondi della casta nobiliare di Death sentence o Harry Brown paiono la più blanda puntata della Melevisione. Come un Mr Vendetta furiosamente calato dentro Hardcore, sferra il suo maglio perforante senza pietà. Sgrassato di giustificazionismi forcaioli e perciò ancora più diretto e duro da mandar giù, viene dalla patria di Oz e si vede: la tanatomorfa cappa di annichilente no hope che tutto schiaccia svelle neutralizza è quella. Anzi, è ecceduta. Dopo l'ultimo frame ci si rivolge verso la mecca con l'anima lesa alla radice.

Megatone 27/05/10 18:04 - 56 commenti

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Una sequela ininterrotta di torture, pestaggi, craniate e nasi sgocciolanti. Nonostante l'interpretazione di Marshall sia piuttosto convincente, lo stesso non può essere detto per una regia che lo cala in situazioni da wuxia-splatter che vedono un padre vendicativo contro mandrie di muscolosi malviventi fatti di coca. Tra i due vincerà la noia.

Supercruel 9/06/10 12:03 - 498 commenti

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Buon revenge-movie, sporco e torbido, una discesa nella disperazione più nera. Il film è ottimamente fotografato, ben diretto e Peter Marshall offre una prestazione davvero fisica e sentita. Purtroppo la sceneggiatura cede a qualche banalità e ad almeno un paio di forzature narrative bruttine. Pur con questi difetti rimane un lavoro dal più che buon impatto emotivo e visivo, dove la violenza (ottimi gli scontri corpo a corpo, crudissimi) è controbilanciata da un discreto approfondimento psicologico.

Jandileida 25/06/10 21:17 - 1560 commenti

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Mediocre revenge movie di provenienza australiana che ha il suo punto di forza in alcune scene di scontro non male ma che mostra parecchi difetti per quanto riguarda la sceneggiatura: la storia del padre che vuole vendicare la sua bambina finita in torbidi giri è originale come l'ultimo disco di Al Bano. In più le psicologie dei personaggi sono disegnate in maniera spicciola, qua e là i dialoghi diventano abbastanza ridicoli e il cattivone finale è una sorta di Johnny Knoxville imbottito di steroidi. Si finisce per rimpiangere decisamente Old boy.

Ghirlanda 1/08/10 18:06 - 58 commenti

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The Horseman si presenta come il più classico dei Rape & revenge, ma in realtà Kastrissios affonda le mani dentro le viscere di un personaggio che cerca più che altro di sedare i rimpianti di un padre che si è lasciato sfuggire il suo fiore all'occhiello. Un film esistenzialista che indaga sul dolore di un genitore "sfasato" che cerca di salvare la sua anima. Bella la struttura di rimandi al passato, ottima la fotografia livida, un po' semplicistico e scontato l'incontro con la giovane della stessa età della figlia uccisa e il finale.

Greymouser 13/12/10 18:43 - 1458 commenti

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Punto di forza di questo film, oltre al ritmo serrato e metronomico, è la buona interpretazione del protagonista assetato di vendetta. Nonostante il tipo sia occupato a massacrare come può (e chi glielo può rimproverare?) i responsabili della morte della figlia in uno squallido contesto di droga e pornografia, gli si deve riconoscere una sofferta capacità di empatia, riuscendo a scansare i rischi ben concreti di una eccessiva piattezza e monodimensionalità del personaggio. Duro e crudo come ci si può aspettare, per il resto, inclusa la fotografia cupa e ingrigita.

Magnetti 28/06/11 10:03 - 1103 commenti

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Una bella perla di film, per stomaci forti. Un padre-vendicatore che "spacca" tutti gli aguzzini (anche se solo presunti): e non c'è scampo. Una trama per nulla elaborata, niente colpi di scena ma solo il suono sordo del piede di porco che incontra la carne marcia dei viscidi protagonisti del mondo del porno amatoriale. Veramente bravo il protagonista che assicura al suo protagonista credibilità e un buon approfondimento psicologico. Fotografia dai colori svuotati come l'animo del vendicatore.

Gestarsh99 18/09/11 16:43 - 1395 commenti

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Spietata vendetta di un padre su alcuni manovali del porno amatoriale, colpevoli della morte dell'amata figlia. Burbanzoso aussie-torture "porta a porta" contrabbandato per chissà quale scabra riflessione sul rimorso, il rimpianto e l'elaborazione del lutto. Più che un genitore affranto in cerca di giustizia, Forteski emerge solo come un detestabile ibrido tra il Douglas di Ordinaria follia, con tutta la sua folle sconsideratezza autolesionistica e l'Arnold di Commando, che riesce a far fuori la marmaglia di cattivoni con la sola "putenza nei bracci". Schrader era tutt'altra cosa...
MEMORABILE: Il protagonista che infila una siringa ingrassatrice nel pene di uno dei gestori del giro dei filmini porno...

Daniela 21/04/12 13:02 - 12625 commenti

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Con una sequenza quasi ininterrotta di pestaggi, torture e brutali omicidi, rischiava di diventare solo un altro incrocio fra revenge movie e torture porn, pure inattendibile (il protagonista ne busca tante, ma pare non risentirne troppo e comunque se la cava fin troppo bene). Salvano il film rendendolo pregevole la grande prova di Marshall ed una sceneggiatura che instilla qualche dubbio (i "colpevoli" sono esseri spregevoli ma non assassini, gli unici ricordi che il padre ha della figlia sono quelli della prima infanzia come se quello avvenuto dopo fosse stato rimosso). Fotografia livida.

Puppigallo 20/12/14 11:59 - 5258 commenti

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Non sarà rapido e tanto meno indolore per nessuno, sia per chi guarda (il protagonista non ha scrupoli), che per chi subirà l'ira vendicatoria dell'uomo a cui hanno strappato una figlia in uno dei peggiori e più squallidi modi. La storia in sè non ha nulla di veramente originale (di gente accecata dall'ira, che fa macelli ne è passata molta per la celluloide). Ma sono i giusti tempi, l'ambiente reso ancora più squallido dai toni spenti e l'idea che la speranza di salvezza per i vivi sia già morta da un pezzo a decretarne la riuscita. il finale è un po' forzato, ma resta meritevole di visione.
MEMORABILE: A uno dei coinvolti "Mia figlia non è lassù a ballare...E' in vaso che sta in una mano"; Lei da piccola (i ricordi che scatenano la sua furia).

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Myvincent 24/12/14 08:37 - 3726 commenti

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Il film sembra una versione brutale e sadica di Hardcore del 1978, ma senza freni inibitori e con un registro poetico differente. Colpisce la duplicità del protagonista: da un lato spietato vendicatore, dall'altro tenero padre. Purtroppo la storia si sviluppa del tutto esageratamente, mentre i tempi vuoti abbondano. Obbiettivo mancato...
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  • Discussione Magnetti • 28/05/10 20:39
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Colpito dai 5 pallini di Schramm sono andato dal mio noleggiatore di fiducia, che mi stava per rifilare un titolo praticamente identico, The Horsemen (al plurale quindi), con Dennis Quaid. Meno male che ho controllato.
    Ultima modifica: 28/05/10 20:41 da Magnetti
  • Discussione Schramm • 20/06/10 20:38
    Scrivano - 7694 interventi
    Difatti. Occhio che ha un omonimo, peraltro -a quanto si legge in giro- bruttino forte.