...è la frase chiave per trovare un tesoro. Non ci si faccia ingannare dal titolo buffo, perché il film è drammatico e l'idea non sarebbe malvagia se non ne scaturisse l'ovvia riprova che dinanzi a una ricchezza inaspettata, ideologie e valori di base come l'amicizia vadano a farsi friggere. Per di più l'opera è senza acuti o variazioni di tono e si spegne negli occhi dello spettatore come un carillon la cui chiavetta ha finito di roteare.
Gianni Dei, Rita Calderoni e Marina Lotar protagonisti di un ennesimo invisibile Amasi Damiani. I tre vengono invitati a passare dei giorni in una villa dove ricevono un messaggio scritto dalla contessa che ne è proprietaria. Il messaggio racchiude la chiave per trovarvi un tesoro e, come in Agatha Christie, si tratta di una filastrocca: "Fate la nanna coscine di pollo". Lentezza esasperante, strani parallelisimi polselliani (certi dialoghi e la Calderoni ovviamente), incongruenze a iosa, ma un sottile fascino per l'appassionato di pellicole "misteriose" c'è. Probabile la versione insertata
Per dimostrare l’assioma della cupidigia che vince sull’amicizia, Damiani dilata il misero copione ricorrendo a tipici passaggi sexploitation (voyeurismo, accenni saffici e qualche nudo, favoriti dalla presenza della Calderoni e della Lothar), a richiami contestatari e ad una vaga (anzi vaghissima) atmosfera spettrale suggerita dalla magione solitaria e dalla filastrocca del titolo. L’aristocratica sacerdotessa Lida Ferro espone i suoi deliranti principi erotico-esoterici con l’insensato sottofondo dei riff chitarristici proposti da Nedo Benvenuti.
Caccia al tesoro in una grande villa isolata, poteva essere un buona idea ma invece siamo davanti a una pellicola girata male da Amasi Damiani ma con qualche piccolo motivo di interesse per il trio di protagonisti (ma non aspettatevi molto nemmeno dalla parte erotica), mentre la villa in rovina qualche piccola atmosfera specie all'arrivo della padrona di casa nel finale la lascia. Un film purtroppo quasi privo di trama (anche la caccia la tesoro è praticamente inesistente e risolta senza alcun interesse). Dialoghi scadenti.
Un certo indefinibile fascino attraversa il film per un non piccolo lasso di tempo, ma l'ultima parte manda a picco il tutto, con una soluzione misera e una banale dimostrazione dell'assunto sui guasti causati dalla cupidigia. Dialoghi a volte strambi, a volte di pretesa autoriale (la Calderoni vede un treno che costeggia il Tirreno e fra sé dice "Viene da Roma"...). Alla fin dei conti la dote del film sta solo nel farci vedere volti (e corpi) del periodo che si ama. Del trio di punta l'unica ad avere tocchi attoriali è la bellissima Calderoni.
Strano film, inutilmente lento e diluito, avrebbe reso meglio come episodio di una mezz'oretta in qualche film a episodi. L'idea della cupidigia umana in grado di distruggere amicizie rende poco, non essendo i tre protagonisti veramente amici e affiatati e il loro rapporto si disgrega troppo presto. Il mistero legato alla ninna nanna del titolo poteva essere sviluppato meglio e invece si risolve quasi in sordina. Peccato, perchè la vicenda ha qualche spunto suggestivo e narrata diversamente avrebbe potuto dar luogo ad un film ben migliore.
Volendo l'idea della trama non è male; anzi, l'ho trovata abbastanza interessante per un film di questo genere. Caccia al tesoro nascosto in una villa abbandonata. Non so se definirlo "giallo" oppure "drammatico"... Punto più sul giallo visto che nell'arco della storia vediamo anche alcuni delitti. Il film è quasi interamente interpretato dai tre personaggi protagonisti: Gianni Dei, Rita Calderoni e Marina Hedmann (meglio nota come Marina Frajese). Nonostante la buona trama l'ho trovato in gran parte lento, con poche location ma interessanti.
Curioso. Forse l'amore per il decennio non me lo fa considerare oggettivamente, eppure il film seppur non un capolavoro presenta spunti interessanti. Il trio Calderoni-Dei-Lotar, poi, funziona. Bella l'ambientazione nella villa con "tesoro" da scoprire. Non un capolavoro ma nemmeno così male.
Prima di vederlo, leggendo il nome del regista pensai: sarà il solito film mediocre. Invece è un interessante dramma diretto bene, recitato bene, che presenta solo qualche sbavatura qua e là. Bene il cast, in particolare la Calderoni che ci regala qualche nudo, piacevole la colonna sonora con la filastrocca in sottofondo.
Damiani consegna alla storia un film dai confini alquanto incerti, pronto a spaziare tra le suggestioni filosofiche e i canoni del giallo erotico. Il territorio cinematografico da lui tracciato prevede l'inserimento di un gioco che presto si rivela essere una prova di vita. I tre protagonisti si muovono seguendo un copione che prevede un uso costante del parlato sottoforma di domande, da porre e da porsi. Il sistema va verso una sua prevedibile fine, i delitti procedono come d'ordinanza ma tutto è ammantato da un fascino quasi morboso...
MEMORABILE: La cantilena che accompagna i tre personaggi.
Il suo perché è determinato dalla "solita" atmosfera 70s costituita da dialoghi sostenuti da enfasi e parolacce, sigarette e whisky in giro, desideri languidi e interessi pratici da tutelare senza alcuno scrupolo. Un film lento e trascinato da una sceneggiatura minimalista ma idonea al suo scopo, con qualche nudo anche integrale per mettere un po' di pepe e non far assopire lo spettatore non motivato completamente dal prodotto. Musichette di prammatica e finale abbastanza prevedibile, ma gli estimatori "di genere" lo potranno guardare senza danni.
MEMORABILE: "Se arriva la rivoluzione, la "carretta" me la prendo io...".
Riesce ad avere in certi frangenti un'atmosfera esoterica grazie ai movimenti di macchina, alle inquietanti musiche e agli spazi abbandonati della villa; ha però la deteriore abitudine di mettere in bocca ai personaggi frasi pretenziose e di non riuscire a mostrare davvero come cambiano i rapporti tra i tre protagonisti che rimangono troppo fumosi. Non manca qualche scena evitabile che nulla toglie o aggiunge. Brava la Ferro, attrice feticcio del cinema di Damiani. Sensuale la scena erotica tra Dei e la Frajese.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneDusso • 6/04/13 13:46 Archivista in seconda - 1831 interventi
Fauno ebbe a dire: Caro Mco, la miglior Calderoni come grazie e nudità la troviamo nel film di Batzella, Nuda per Satana. Lì ci sono davvero primi piani che non trascurano niente. Presto la vedrò nel Commissario Pepe, mentre sono sicuro che Legnani sarà d'accordo, stiamo tutti cercando spassionatamente il film di Santini QUESTA LIBERTA' DI AVERE LE ALI BAGNATE aka DOLCE PELLE DI DONNA che per ora è davvero introvabile, per quanto finora di Santini abbia visto solo brutti film. FAUNO.
Attenzione alle versioni tagliate del film di Scola, in una versione che avevo visto diversi anni fa è proprio mancante il personaggio della suora interpretata dalla Calderoni
Dusso ebbe a dire: Fauno ebbe a dire: Caro Mco, la miglior Calderoni come grazie e nudità la troviamo nel film di Batzella, Nuda per Satana. Lì ci sono davvero primi piani che non trascurano niente. Presto la vedrò nel Commissario Pepe, mentre sono sicuro che Legnani sarà d'accordo, stiamo tutti cercando spassionatamente il film di Santini QUESTA LIBERTA' DI AVERE LE ALI BAGNATE aka DOLCE PELLE DI DONNA che per ora è davvero introvabile, per quanto finora di Santini abbia visto solo brutti film. FAUNO.
Attenzione alle versioni tagliate del film di Scola, in una versione che avevo visto diversi anni fa è proprio mancante il personaggio della suora interpretata dalla Calderoni
Esatto. Ma la Calderoni nel film di Scola mi pare che faccia la ragazza che "piace" alla suora, che dovrebbe essere Dana Ghia.
per Fauno. Certamente. Anche il più brutto dei film va salvato. Quando vidi "L'illazione" di Luttazzi lo trovai bruttissimo, ma importante è che si sia salvato. Quello che vorrei vedere è l'introvabile NUMBER ONE (c'è la Calderoni e, forse, pure la Mancini).
La Calderoni, in questo di Amasi Damiani, è meno vistosa che altrove, ma pure qui è bellissima.
Dusso ebbe a dire: Fauno ebbe a dire: Caro Mco, la miglior Calderoni come grazie e nudità la troviamo nel film di Batzella, Nuda per Satana. Lì ci sono davvero primi piani che non trascurano niente. Presto la vedrò nel Commissario Pepe, mentre sono sicuro che Legnani sarà d'accordo, stiamo tutti cercando spassionatamente il film di Santini QUESTA LIBERTA' DI AVERE LE ALI BAGNATE aka DOLCE PELLE DI DONNA che per ora è davvero introvabile, per quanto finora di Santini abbia visto solo brutti film. FAUNO.
Attenzione alle versioni tagliate del film di Scola, in una versione che avevo visto diversi anni fa è proprio mancante il personaggio della suora interpretata dalla Calderoni
Non è mica per caso la versione di Rai Movie?
No lo chiedo perchè anch'io ho visto "Il commissario Pepe" in una versione dove la Calderoni suora non c'era, ed era proprio su Rai Movie.
Motorship ebbe a dire: Dusso ebbe a dire: Fauno ebbe a dire: Caro Mco, la miglior Calderoni come grazie e nudità la troviamo nel film di Batzella, Nuda per Satana. Lì ci sono davvero primi piani che non trascurano niente. Presto la vedrò nel Commissario Pepe, mentre sono sicuro che Legnani sarà d'accordo, stiamo tutti cercando spassionatamente il film di Santini QUESTA LIBERTA' DI AVERE LE ALI BAGNATE aka DOLCE PELLE DI DONNA che per ora è davvero introvabile, per quanto finora di Santini abbia visto solo brutti film. FAUNO.
Attenzione alle versioni tagliate del film di Scola, in una versione che avevo visto diversi anni fa è proprio mancante il personaggio della suora interpretata dalla Calderoni
Non è mica per caso la versione di Rai Movie?
No lo chiedo perchè anch'io ho visto "Il commissario Pepe" in una versione dove la Calderoni suora non c'era, ed era proprio su Rai Movie.
Ripeto: la Calderoni non si vede nell'edizione purgata, ma non dovrebbe essere la suora.
No, infatti non lo è. La Calderoni è una ragazza concupita dalla suora interpretata dalla Ghia, non fa la suora come si dice qui. Vero è che nell'edizione ramazzata non c'è, questo si.
DiscussioneDusso • 7/04/13 18:58 Archivista in seconda - 1831 interventi
Motorship ebbe a dire: No, infatti non lo è. La Calderoni è una ragazza concupita dalla suora interpretata dalla Ghia, non fa la suora come si dice qui. Vero è che nell'edizione ramazzata non c'è, questo si.
Si ha ragione Legnani e io mi riferisco ad una vhs vista nel 2005 probabilmente Chv. Esiste anche un ulteriore versione del film derubricata di un altro "episodio" che invece dovrebbe contenere quello con la Ghia e la Calderoni
Si è vero, c'è un edizione che trasmetteva Rai Movie quando ancora si chiamava Rai Sat Cinema in cui non c'era la scena con la Ghia e la Calderoni. Ma mi sembra che la versione che ha tutt'ora la Rai quella scena li ce l'ha.
Film finito nel 1977, mai uscito. Integrato in modo hard da scene con Ajita Wilson, esce in ppp il 3 gennaio 1983 al cinema Lazzeri di Livorno.
Il fatto è che quello del 1983 è, alla fin dei conti, un altro film, che contiene molte scene di quello del 1977.
Le recensioni qui presenti riguardano il film inedito del 1977, disponibile in Cineteca a Roma, nelle copie oggi circolanti, per cui mi parrebbe giusto tenere la data del film inedito, aggiungendo la vicenda Wilson nelle note, in cui si spiega l'intera vicenda.
Decida Zender.
DiscussioneZender • 6/12/18 18:27 Capo scrivano - 47787 interventi
Beh però se il film è uscito in pubblico per la prima volta nel 1983 doovremmo mettere quella come data specificando la cosa nelle note, appunto, come abbiamo sempre fatto. Che i commenti riguardino questa o l'altra versione è un altro discorso. E' anche vero però che l'altro ha un altro titolo ed è di fatto un altro film...
Zender ebbe a dire: Beh però se il film è uscito in pubblico per la prima volta nel 1983 doovremmo mettere quella come data specificando la cosa nelle note, appunto, come abbiamo sempre fatto. Che i commenti riguardino questa o l'altra versione è un altro discorso. E' anche vero però che l'altro ha un altro titolo ed è di fatto un altro film...
E, essendo un hard, non sarebbe schedabile.
Caso forse unico, con tutti questi elementi, ne convengo.