Il traditore di Fort Alamo - Film (1953)

Il traditore di Fort Alamo
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Titolo originale: The Man from the Alamo
Anno: 1953
Genere: western (colore)
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/04/10 DAL BENEMERITO GIACOMOVIE
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Giacomovie 6/04/10 11:06 - 1397 commenti

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Western deciso e stringato che si avvale della concitata sintesi come elemento di coesione tra i diversi e veloci cambi di registro. Tra le belle scene di conflitto a fuoco e momenti d'azione spettacolare, si sviluppa il senso di fedeltà ai propri ideali che è alla base della trama. Viene dato un certo peso al ruolo delle donne e la colonna sonora è piacevolmente orchestrata. Un western-bonsai da mostrare come rarità agli appassionati. ***

Galbo 5/04/11 15:41 - 12380 commenti

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Western di buona fattura nel quale si riconosce facilmente la "mano" del regista Budd Boetticher. La storia è raccontata in modo conciso, con una buona cura nella caratterizzazione psicologica dei personaggi a partire dal protagonista (efficacemente interpretato da Glenn Ford) ed assenza di tempi morti.

Saintgifts 14/04/13 08:47 - 4098 commenti

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La battaglia di Alamo, più volte portata sullo schermo e assunta a simbolo dell'indipendenza degli Stati Uniti, qui ha un seguito. Un seguito piuttosto interessante, con una sceneggiatura attenta a mantenere, fino al momento giusto, una opinione popolare del tutto sbagliata verso il protagonista, così da rendere più entusiasmante (anche se forse in modo troppo veloce), la sua completa rivalutazione. Buon esempio di tentata giustizia sommaria ascoltando una sola campana, con conseguente sfogo degli istinti peggiori. Ford è l'interprete ideale.
MEMORABILE: Il ragazzo messicano (Marc Cavell), pedina mediatrice importante nel contesto generale del film.

Cotola 12/10/15 13:54 - 9012 commenti

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Western semplice, schematico e di breve durata che ha il suo punto di forza nell'ambiguità del personaggio principale: da un lato non è un vero e proprio traditore nel senso letterale del termine; dall'altro le ragioni che lo spingono a "tradire" non giustificano affatto il suo gesto. Siamo insomma dinanzi ad un uomo con luci e ombre che è sicuramente più interessante del solito eroe senza macchia. La pellicola è prevedibile ma è ben diretta e certi spunti tematici (l'individualismo vs l'interesse collettivo; la giustizia sommaria; la vendetta) sono interessanti e tipicamente americani.

Puppigallo 15/04/19 17:11 - 5259 commenti

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Tutti lo credono un traditore; e persino lui si incolpa di ciò che ha fatto, pur avendo una buona ragione. E' questo il sunto di una pellicola, che vedrà quasi l'intero cast da una parte e il povero protagonista dall'altra, a farsi il mazzo proprio per chi lo reputa un verme. Discreto ritmo e un protagonista quasi fastidioso nel non voler spiegare l'antefatto, o semplicemente giustificare le sue azioni, anche quando mette a repentaglio la vita per gli altri (va bene pensare di non essere creduto, ma c'è un limite. Una cosa è certa, dell'altrui giudizio gli importa 0). Nel complesso, non male.
MEMORABILE: Visto che la nomea di sporco traditore non gli bastava, prende sotto la sua ala protettiva un ragazzino messicano, popolo col quale sono in guerra.

Reeves 25/03/22 23:16 - 2174 commenti

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Anche senza il suo interprete preferito Randolph Scott, Budd Boetticher riesce comunque a proporre un western stringato, intrigante, esemplare. La storia scorre via veloce anche se il protagonista cambia nella nostra considerazione man mano che si va avanti. Un modo piuttosto originale per raccontare uno dei fatti storici più importanti della storia americana: di tutte le storie su Alamo, questa è la più originale.

Daniela 7/07/22 14:18 - 12626 commenti

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Ritenuto ingiustamente un traditore per essersi allontanato da Alamo poco prima del massacro da parte delle truppe messicane, un agricoltore continua a fingersi tale per infiltrarsi nella banda di criminali responsabili della morte di moglie e figlio... Western diretto con solido mestiere ma meno riuscito rispetto ad altri del regista: nel ruolo di un uomo che ha perso tutto ed è anche bollato da un marchio infamante, Ford è troppo calmo e sicuro di sé per risultare convincente e così la sua presenza, invece di costituire il punto di forza del film, ne mina la credibilità.
MEMORABILE: L'ostinazione del protagonista a non voler spiegare i motivi del suo allontanamento, neppure quando ne va della sua vita.

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