Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/01/10 DAL BENEMERITO RENATO
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Renato 22/01/10 13:55 - 1648 commenti

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Classico filmone anni '50, con una storia che oggi sembra davvero improbabile. La Mangano è una ex cantante di night-club che diventa suora in un ospedale milanese per un dramma d'amore (viene infatti contesa da Raf Vallone e Vittorio Gassman!), ma ad un certo punto... Insomma la trama è quasi matarazziana, ma il film è portato avanti in modo credibile e direi persino gustoso. Incantevole Silvana Mangano, che aveva un volto davvero cinematografico.

Sabryna 15/05/10 10:43 - 225 commenti

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Melodramma mieloso in cui la Mangano showgirl da night passa ad essere suora dopo una cocente delusione amorosa. Trama abbastanza scontata, realizzazione che può valere la visione. L'introduzione di lunghi flashback, innovativa per l'epoca, rende la storia più malleabile e piacevole. La scena in cui la Mangano balla "El Negro Zumbon" ha fatto il giro del mondo e l'ha consacrata tra le star del cinema nostrano. Da segnalare anche il cameo di un'ancora acerba Sophia Loren, nei panni di un'assistente al night-club.
MEMORABILE: Silvana Mangano che balla El Negro Zumbon.

Cotola 8/02/11 23:59 - 9043 commenti

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Torna il trio Gassman-Mangano-Vallone e lo fa in grande stile in una storia che oggi può far sorridere ma che tuttavia scorre in modo godibile ed avvincente. Lattuada si conferma regista di grande spessore e bravura: attento come pochi altri alla figura femminile, costruisce un personaggio intrigante, con cui non è certo facile empatizzare a causa della sua psicologia ambigua e complessa che lo porta ad una scelta finale che, come in molti altri film del regista (sempre coraggioso sotto questo punto di vista), si rivela ben poco accomodante.
MEMORABILE: Ca va sans dire: la Mangano che balla "El negro zubon", la Mangano cui Gassman scopre le spalle, la Mangano suora, la Mangano e ancora la Mangano.

Homesick 19/08/14 17:05 - 5737 commenti

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Ancora un racconto di anima in pena nel cinema del primo Lattuada, che per l'occasione convoca in ruoli simili il trio protagonista di Riso amaro. Il pathos disperato di pellicole precedenti (Senza pietà) e successive (Il cappotto, La spiaggia) si attenua in un più regolare melodramma, costruito secondo un'interessante struttura a flashback; la Mangano comunque esegue seria e partecipe un memorabile ritratto di donna combattuta, infondendole al contempo potenza espressiva, dolore, amarezza e sex appeal. Rapidi cenni da commedia nelle tipologie di pazienti dell'ospedale.
MEMORABILE: Il pianto del bambino; La Mangano che balla.

Paulaster 13/09/17 10:14 - 4417 commenti

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Suora d’ospedale ritrova il suo passato amoroso in un degente. Dramma sentimentale che non enfatizza il dolore dei ricoveri, anzi che cerca di dare speranza e benevolenza. Girato con dovizia di particolari (tanto che in sala operatoria sembra un thriller) si basa su pochi flashback significativi che non ingarbugliano la storia e danno importanza alle interpretazioni. La Mangano è bellissima e riesce a sdoppiarsi in ruoli diversi con una certa naturalezza. Conclusione di forte coscienza civile.
MEMORABILE: Il balletto sulle note de “Il negro zumbon”; Gassman che schiaffeggia la Mangano.

Gugly 10/02/19 10:44 - 1187 commenti

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Melodramma col classico triangolo (essa, esso e o' malamente direbbero a Napoli) e alcune soluzioni non convenzionali per l'epoca (le scelte della protagonista); la Mangano semplicemente splendida, Vallone e Gassman più convenzionali (e purtroppo tutti doppiati). Ovviamente nella leggenda il mitico numero de "Il negro Zumbon" ripetutamente citato negli anni a venire.
MEMORABILE: La faccia da gaglioffo di Gassman; Una giovane e quasi irriconoscibile Sophia Loren nei panni di una dipendente del night.

Zampanò 4/01/21 19:16 - 381 commenti

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Il melò anni 50 per eccellenza insieme a La schiava del peccato, sceneggiato tra gli altri da Berto e Brusati. Lattuada è un escursionista del mistero-donna e con ruvida scelta di montaggio alza un separé suora-ballerina. La Mangano stupisce più in borghese che col velo, tanto stridente e inespressiva la novizia così piena di tonalità la soubrette, dal liscio al gassato del Bajòn. Vallone e Gassman un po' pietrificati, ne esce meglio il primario, uno stiloso Dumesnil. Finale per nulla hollywoodiano ma politicamente in linea con la maggioranza di governo post-'48.

Myvincent 29/10/21 08:39 - 3741 commenti

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Una donna spaccata in due di fronte a scelte inconciliabili: la passione bruciante e la vita coniugale rassicurante; la vita spirituale e il mondo terreno. Lattuada propone un modello di donna diverso da quello convenzionale di allora, affidando alla Mangano un doppio ruolo, sempre centrale. Peccato per le derive melodrammatiche sparse qua e là che ne riducono la modernità, ancorandolo irrimediabilmente a quegli anni.

B. Legnani 16/03/22 17:58 - 5530 commenti

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Discreto. L'eccesso di avvenimenti-limite (su tutti la vigilia delle nozze) comprime il valore del film, scritto a dodici mani (forse pure per questo ci sono effetti dissonanti), che ha invece il punto di forza nella resa attoriale degli interpreti principali. Certo, è dificile trovare verosimile una Silvana Mangano giovane (peraltro doppiata dalla Simoneschi) come suora (pur se prima dei voti), ma la sua intensità riesce a renderla accettabile, almeno parzialmente. Melodrammatico a piene mani (non calca più di tanto sul pedale religioso, però), presenta le due sorelle della Mangano.
MEMORABILE: L'attrazione carnale verso Vittorio, prima fatta solo intuire, poi fatta capire senza remore.

Daniela 9/09/22 14:09 - 12660 commenti

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Suora ospedaliera entra in crisi quando viene ricoverato il suo ex gravemente ferito... Nella speranza di replicare il successo di Riso amaro, Lattuada dirige un'opera che propone Mangano di nuovo indecisa tra l'onesto Vallone e il villain Gassman, ma il regista non appare molto a suo agio in questo melodramma alla Matarazzo fitto di stereotipi la cui trama risulta però interessante nella decisione finale della protagonista, meno convenzionale nelle sue motivazioni di quello che potrebbe apparire al primo impatto. Validi anche il cast e la fotografia contrastata di Otello Martelli.
MEMORABILE: Mangano balla e canta (doppiata) "El Negro Zumbon", brano composto da Armando Trovajoli appositamente per il film.

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Silvia75 28/11/22 17:52 - 161 commenti

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Milano 1952: una novizia, Anna, si distingue in un ospedale per essere una infermiera brava e umana ma il ricovero improvviso di un uomo ferito in un incidente farà riemergere il suo drammatico e inaspettato passato. A metà fra una trama fumettistica e a un noir ispirato a Hollywood, il film ha dei punti di forza: le belle interpretazioni di Silvana Mangano, Raf Vallone e Vittorio Gassman, la bella regia di Lattuada, la fotografia e gli esterni nebbiosi di Milano.
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  • Curiosità Gugly • 23/01/10 22:36
    Portaborse - 4710 interventi
    E' il film della celeberrima canzone "El negro Zumbon", sulle cui note balla anche Nanni Moretti in una famosa scena di Caro Diario; la stessa scena viene riproposta anche in Nuovo Cinema Paradiso.


    "Arriva il nebro Zumbon,
    ballando allegro il bajon...."
  • Homevideo Gestarsh99 • 23/11/11 15:52
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 13/12/2011 per Cristaldi Film/Cecchi Gori HV:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,33:1
    * Formato audio 1.0 Dolby Digital: Italiano
    * Sottotitoli Italiano per non udenti