The informers - Vite oltre il limite - Film (2008)

The informers - Vite oltre il limite
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Titolo originale: The informers
Anno: 2008
Genere: gangster/noir (colore)
Note: Soggetto tratto dall'omonima raccolta di racconti brevi (edita in italiano come "Acqua dal sole") dello scrittore statunitrense Bret Easton Ellis, pubblicata nel 1994.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/01/10 DAL BENEMERITO BRAINIAC
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Homesick 16/05/10 09:05 - 5737 commenti

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Il vuoto e la desolazione sottostante l’edonismo e le sregolatezze del jet set californiano dei primi anni Ottanta illanguidiscono in una frammentazione disordinata di piccole storie corali e patinate, senza meta né passione. In primo piano sono gli attori giovani, che si scalmanano in festini di droga e sesso (da ammirare i nudi perenni della neo starlet Amber Heard), mentre i numerosi veterani – tra cui Rourke, nel suo ennesimo personaggio ruvido e spregevole – si limitano a camei qua e là; vera protagonista è tuttavia la musica, che rispolvera nomi come Simple Minds, Devo, Gary Numan.

Brainiac 5/03/10 23:22 - 1083 commenti

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Un regista che gira sci-fi su ortaggi alieni (forse assassini). Una star glam-rock così sballata che non ricorda dov'è cresciuto. Un gruppo di teenager dopatissimi che smezzano corpi virus e grammi ma giammai emozioni. Un losco figuro in odor di sequestro. The informers narra, contaminandole in un puzzle a primo acchito insensato tutte queste storie e mille altre. E' un'America oggi ambientato ieri (gli eighties come non li si è mai visti). O l'amarissima vita della bella gente. Profetica Freedom of choice dei DEVO sparata nella limo. Dolorose spirali s'avvitano nel finale come tragiche ellis(si).

Tarabas 19/03/18 09:53 - 1878 commenti

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Vite al limite (e ordinarie perversioni VIP) nella LA anni 80. Strano il rapporto tra Ellis e il cinema. Come per American psycho, anche questo suo testo arriva su pellicola fuori tempo massimo, quando il periodo di cui tratta è finito nel dimenticatoio e nessuno se ne ricorda più (non essendoci granché da ricordare). Tra minimalismo e irrilevanza c'è una linea sottile, qui calpestata più volte nonostante il cast. La fotografia fredda e gli estetismi d'epoca da videoclip lasciano il tempo che trovano. Dopo questo film, il regista è scomparso.

Paulaster 19/04/17 10:37 - 4419 commenti

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Microstorie di ordinaria vita dissoluta losangelina in una spirale che non porterà niente di buono (Aids in primis). L'intreccio è da film corale, in cui si mantiene una linea senza far predominare i vari personaggi, anche se si potevano approfondire alcune conclusioni. La Basinger è la migliore e i vari ragazzi sprigionano freschezza (la Heard su tutti). Buoni la fotografia e l'uso delle musiche del periodo inizio anni 80.
MEMORABILE: Il concerto; La Heard sulla poltrona.

Pesten 23/06/17 07:52 - 790 commenti

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Storie intrecciate di tanti personaggi sullo sfondo della Los Angeles del 1983. L'idea di fondo sembrava interessante e segnali di qualcosa di buono c'erano, ma poi tutte le storie risultano solo accennate e il film, con tanto di finale un po' troppo forzatamente leggero/positivo, lascia un senso di incompiuto. Un peccato, perché tra le luci di un mondo altolocato si stava dipingendo un degrado umano niente male, con intrecci che facevano presagire tragedie personali molto interessanti.
MEMORABILE: Gli intrecci sessuali tra i protagonisti

Zardoz35 3/04/20 13:12 - 290 commenti

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L'idea di fondo era ottima: una panoramica sull'epoca dell'edonismo reaganiano nella quale si pensava in primis al divertimento; ma troppe storie, sebbene quasi parallele, tendono a frammentare troppo la pellicola. A fianco di attori giovani e allora semisconosciuti ci sono il veterano Rourke che interpreta al solito lo sballato/disperato (ruolo che gli calza a pennello) e una ancora bellissima Basinger munita di toy boy. Abbuffata di droghe e corpi nudi, in linea con una Los Angeles dissoluta al punto giusto.
MEMORABILE: Colonna sonora con artisti top nel periodo: Simple Minds, Gary Numan, Devo, A Flock of Seagulls.

Daniela 3/07/22 21:29 - 12662 commenti

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A Los Angeles nei primi anni 80, mentre il virus HIV inizia a venire alla ribalta, le vicende intrecciate di alcune persone ricche, famose o desiderose di diventarlo, accumunate dall'incertezza dei rapporti familiari e sentimentali, dall'abuso di alcool e droghe, dall'assenza di valori e prospettive... Affresco ambizioso ma irrisolto: per colpa di una sceneggiatura dispersiva e di una regia anonima, nessuna storia riesce a catturare l'interesse, a parte quella con l'incattivito Rourke e Renfro al suo ultimo film. Pellicola trascurabile, evocativa l'ost ricca di hit del periodo.

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