Guardato a vista - Film (1981)

Guardato a vista
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Garde a vue
Anno: 1981
Genere: drammatico (colore)
Note: In dvd spagnolo come "Arresto preventivo". Ha avuto un remake nel 2000: "Under Suspicion", regia di Stephen Hopkins.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Grandissima cura nei dialoghi (l'autore è Michel Audiard), tutto lo spazio necessario a due ottimi attori come Lino Ventura e Michel Serrault (che in Italia i più ricordano come il compagno di Tognazzi ne IL VIZIETTO): è così che Claude Miller ha posto le basi per ottenere il massimo da un film girato praticamente in un unico ambiente (un commissariato di polizia nella provincia francese) e, nella sostanza, nemmeno troppo originale. Faccia a faccia un ispettore (Ventura) e un ricco notaio (Serrault) sospettato di aver stuprato e ucciso due ragazzine. Mentre un poco discreto stenografo batte a macchina domande e risposte, i due cominciano a...Leggi tutto studiarsi. L’uno accusa insinuando, l'altro ribatte con ironia e nel frattempo lo spettatore viene a conoscenza degli indizi che hanno portato allo stato di fermo cui fa riferimento il titolo originale (GARDE A VUE, tradotto letteralmente in italiano con poca sagacia). Le esplosioni d’ira sono quasi sempre contenute, lo scontro si gioca sul piano psicologico molto sottilmente e i due protagonisti sanno condurre la partita con bravura. Forse era necessario un ritmo più stringente, erano da evitare alcune deviazioni eccessive dalla traccia poliziesca, ma almeno fino all'entrata in scena di Romy Schneider (è la moglie insoddisfatta di Serrault) ci si appassiona. Da lì in poi il film comincia a perdere colpi fino a concludersi con un finale non del tutto chiaro, che sarebbe stato opportuno scendesse maggiormente nei dettagli senza volerci per forza stupire con colpi di scena solo abbozzati. Psicologicamente intenso, affascinante e un po' lento.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Caesars 4/04/07 13:21 - 3778 commenti

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Grande prova attoriale da parte di Lino Ventura e Michel Serrault, che riescono a catturare l'attenzione degli spettatori per circa novanta minuti. Impresa non facile, visto che praticamente tutta la storia si svolge in un unico ambiente e che il ritmo non è certo quello di un film d'azione. La lotta psicologica tra l'ispettore di polizia e il sospettato di sturpo e omicidio è condotta magistralmente. Chi detesta i ritmi lenti può tranquillamente evitare, gli altri troveranno un film coinvolgente e non banale. Molto superiore al remake americano.

Mfisk 14/09/07 09:04 - 127 commenti

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Un dialogo teatrale, intenso e coinvolgente, girato in una sola stanza, fatta eccezione per qualche divagazione che di regola disturba lo svolgersi della trama (facciamo salva giusto la sequenza di Camille, che è sostanziale). Uno splendido Lino Ventura, che peraltro non deve fare altro che mostrare la sua solita smorfia incarognita; meno splendido Serrault, un po' sopra le righe specie negli scoppi d'ira (ma era sua la parte più difficile). Tutto sommato dimenticabile la Schneider, alla sua ultima -di fatto- prova attoriale.
MEMORABILE: Memorabile, in negativo, la traduzione italiana del titolo, come peraltro d'abitudine per la distribuzione del tempo

Cotola 3/12/07 02:42 - 9009 commenti

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Ottimo film di impianto teatrale con qualche breve scena in esterni. Splendide le interpretazioni di Ventura e Serrault. Tematiche dal sapore chabroliano (degrado e corruzione della classe borghese). Finale molto efficace che ribalta completamente il punto di vista portato avanti fino a quel momento.

Pau 6/08/10 02:30 - 125 commenti

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Giallo ricco di sfumature psicologiche, che lavora sottotraccia: ti induce a credere che si stia parlando di due bambine assassinate, ma col passare dei minuti ti ritrovi ad assistere all'autopsia di un matrimonio e di un amore. Tutto giocato sulle performance dei tre protagonisti, si giova di una Schneider meravigliosamente in parte e dell'alchimia tra Ventura e Serrault, equilibrati al punto di non trasformare mai i loro dialoghi in una gara di bravura. La regia di Miller è perfetta nel trasmettere gelo, estraniamento, senso di solitudine.
MEMORABILE: L'ingresso in scena di una glaciale Schneider: ripresa di spalle in una stanza buia, mentre guarda malinconicamente fuori dalla finestra.

Buiomega71 22/08/12 00:04 - 2901 commenti

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Raggelante, ipnotico, straordinario kammerspiel dell'orrore (ma orrore della grettezza e della meschinità). Miller offre una regia tagliente e sopraffina (aiutato dall'illuminazione di Bruno Nuytten), cinico e spietato, mostra cadaveri di bambine, un sottotesto pedofilo disturbante e dialoghi incisivi al cianuro. Straordinaria prova attoriale (di rara glacialità la Schneider) e una tensione che non molla mai la presa per tutta la sua durata, sino allo sconvolgente finale. Piccolo capolavoro di gran cinema, impreziosito dal motivetto di Georges Delerue.
MEMORABILE: I flash coi cadaveri delle bambine; Il flashback della festa di Natale con Serrault e la piccola Camille (da brividi); L'urlo straziante di Serrault.

Deepred89 28/08/12 02:51 - 3704 commenti

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Buon giallo tutto ambientato in una stazione di polizia, con impostazione che ricorda La parola ai giurati (la finestra e cambiamenti atmosferici al di là di essa lo citano palesemente) intervallata da vari flashback di portata più o meno ampia. Il climax ascendente della sceneggiatura non sempre procede linearmente e ci si perde talvolta in parentesi poco interessanti, ma il finale beffardo avvince e la confezione è di altissimo livello (regia e fotografia magistrali), così come l'interpretazione dei due attori protagonisti.

Beffardo57 12/07/13 16:46 - 262 commenti

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Nella profondità della provincia francese e durante un'unica notte, di fronte allo stanco capo della polizia (Lino Ventura), il personaggio del notaio, interpretato magistralmente da Michel Serrault, da banale professionista borghese assurge a una sua tragica grandezza. Malinconico cameo d'addio di Romy Schneider. Finale amarissimo, difficile da dimenticare. Improponibile il confronto con il tardo remake americano Under suspicion.

Saintgifts 21/01/15 00:57 - 4098 commenti

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In una stanza del commissariato di una cittadina francese, nell'ultima notte dell'anno viene messa a nudo la vita di un facoltoso notaio, accusato di omicidio e stupro di due bambine. Le interpretazioni, la regia e i dialoghi molto ben costruiti ne fanno un piccolo gioiello. Non è un semplice interrogatorio, è un duello tra accusato e accusatore, che finisce per entrare nell'intimità di una vita e toglierne il velo di rispettabilità, facendo affiorare nascoste miserie coniugali. Ottima la conclusione, che vede solo perdenti in un tragico gioco.

Nicola81 6/06/16 12:36 - 2840 commenti

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L'interrogatorio di un caparbio ispettore nei confronti di un odioso notaio sospettato del più orribile dei crimini, si trasforma in una guerriglia psicologica e in un'indagine sui meandri più oscuri dell'animo umano. Giallo di impostazione teatrale in cui rivestono grande importanza i dialoghi (ben scritti, pur con qualche divagazione) e le prove degli attori: Ventura perfetto, Serrault regge discretamente il ruolo più ostico, la Schneider si avvia malinconicamente al passo d'addio. Finale con colpo di scena di rara spietatezza.
MEMORABILE: Ovviamente il finale.

Rufus68 18/09/17 19:52 - 3825 commenti

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La legnosità dell'impianto quasi teatrale inficia appena qualche passaggio del film. Alla fine ciò che davvero conta è la forza degli attori; notevoli tutti, con un plauso aggiuntivo per Serrault: il suo personaggio passa con naturalezza dall'abilità manipolatrice alla resa in un crescendo di finezze psicologiche rese con maestria attoriale. Il finale eccede nei toni drammatici, ma diviene cronaca impietosa di un mondo in cui nessuno può dirsi privo di colpa.

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Noodles 24/09/19 18:52 - 2204 commenti

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Utilizzando l'ambientazione claustrofobica di un commissariato, un cast ridottissimo e ambientando tutto un giorno di norma festoso, il Capodanno, Claude Miller ci regala un grande thiller, recitato benissimo e sceneggiato perfettamente, sorretto da due grandissimi attori. Dialoghi eccellenti con qualche punta di volgarità che, invece di guastarla, corrobora l'atmosfera della pellicola. Minimale e proprio per questo sorprendente. Da vedere tutto d'un fiato.

Daniela 15/11/21 20:41 - 12622 commenti

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La sera dell'ultimo dell'anno, un notaio viene trattenuto in stato di fermo perché sospettato di aver stuprato ed ucciso due bambine. Durante il lungo interrogatorio notturno, si alternano bugie e mezze verità.... Avvincente film d'impianto teatrale quasi tutto ambientato all'interno di una stanza, impeccabile nella prima parte e con qualche incertezza nella seconda per alcuni passaggi poco chiari riscattati però da un epilogo ad effetto. Il grande scontro attoriale tra Ventura e Serrault finisce a pari e patta mentre Schneider riesce a farsi notare anche in un personaggio ingrato.  

Keyser3 23/06/22 18:07 - 444 commenti

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Straordinario, la prova provata di come si possa tirar fuori tantissimo da poco. Dialoghi serratissimi, con punte di ironia caustica eccezionali, atmosfera claustrofobica, pochi attori (ma buoni), il tutto concentrato in appena un'ora e venti. Lino Ventura era un mostro (qui beneficia anche del suo doppiatore migliore, Glauco Onorato), ma va detto che Serrault non è da meno e alla fine il duello fra i due non ha vincitori. Breve ruolo anche per la sfortunata Schneider, all'ultimo dei suoi lavori.
MEMORABILE: Lo straziante ultimo urlo di Serrault.

Paulaster 6/09/23 18:47 - 4389 commenti

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Notaio affermato è sospettato di duplice omicidio. L'impianto teatrale è basato sui botta e risposta dell'interrogatorio, retto con maestria dai protagonisti. Qualche inceppamento c'è nella figura dell'aiuto ispettore, con una gratuita aggressione che serve per toglierlo dalla scena. D'effetto le immagini dei giovani cadaveri, a sottolineare la crudeltà. La Schneider appare dimessa in un ruolo senza gioia. La conclusione non è banale anche se qualcosa ci si aspettava, dopo la confessione.
MEMORABILE: Il doppio impermeabile; Le chiacchiere davanti al fuoco; Il corpo nel bagagliaio.
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  • Curiosità Buiomega71 • 22/08/12 09:44
    Consigliere - 25934 interventi
    *Il film e tratto dal romanzo di John Wainwright "Brainwash"

    *Vincitore di quattro premi Cèsar:
    Miglior sceneggiatura
    Miglior attore protagonista (Michel Serrault)
    Miglior attore non protagonista (Guy Marchand)
    Miglior montaggio
  • Discussione Buiomega71 • 22/08/12 10:10
    Consigliere - 25934 interventi
    L'ESTATE FRANCESE IN NERO

    Che gran film che è Guardato a vista, e che immenso regista che è Claude Miller!

    Per tutti gli 84 minuti resta una tensione costante che si taglia con il coltello, in un kammerspiel crudele e spietato, praticamente tutto girato in un commissariato di polizia, un interrogatorio che prende sempre più i contorni di un gioco al massacro, tra il dissoluto ispettore di Lino Ventura e il notaio di Michel Serrault, con l'accusa infamante di aver strangolato e poi stuprato due bambine.

    Di mezzo l'algida e marmorea Romy Schneider, che appare come una dark lady dal sangue gelido (non per nulla Miller la presenta in una stanza buia, citando il noir americano), forse l'elemento più gretto e "mostruoso" di questo tagliente e doloroso thriller da camera.

    A parte la mastodontica recitazione, i dialoghi superlativi al cianuro, colpi di scena che gelano il sangue e una tensione crescente di minuto in minuto, la regia di Miller (aiutata dai bellissimi bagliori della fotografia dello zulawskiano Bruno Nuytten) non cede mai, virtuosistica e densa, millimetrica e certosina, che sfiora il capolavoro.

    La steadycam che impazza dalle scale al bagno, i dolorosi flash con i cadaveri delle bambine, campi, controcampi, primi piani serratissimi, un corridoio, una porta socchiusa, il pestaggio di Serrault da parte del poliziotto Guy Marchand.

    Non solo Tornatore lo terrà a mente per Una pura formalità (anche se Miller batte Peppuccio 2 a 0), ma si avvicina, per angoscia e un atmosfera quasi insostenibile, al capolavoro lumetiano Riflessi in uno specchio scuro(per l'estenuante interrogatorio, i sospetti che crescono, la larvata traccia pedofila di fondo).

    Il sottotesto pedofilo e davvero disturbante, e Miller regala una delle scene più intense e raggelanti che siano mai state girate:
    Il flashback della notte di Natale, con la Schneider che spia Serrault che gioca con la piccola Camille e la sua casa delle bambole, e lui le parla "Come fosse una donna", gli occhi lucidi della bimba, l'atmosfera da fiaba nera, lo sguardo della Schneider, la lascività di Serrault, gran pezzo di cinema da annali dell'incubo.

    Il finale, poi, arriva come una doccia fredda, tra cadaveri incellophanati di bimbe nascosti nei bauli e grida di dolore che difficilmente si scordano e la situazione (fin lì quasi certa) si ribalta, facendo sprofondare il film nel nero più nero.

    Bellissimo, poi, il motivetto suonato da Georges Delerue.

    Non ho visto il suo remake americano Under Suspicion, ma questo è un piccolo capolavoro di gran cinema.
    Ultima modifica: 14/03/14 10:23 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 22/08/12 10:11
    Consigliere - 25934 interventi
    Caesar, nel tuo commento dici che il film dura quasi due ore, ma in realtà il film arriva agli '84 minuti (almeno la copia che ho sul dvd targato Dolmen). Hai per caso visto un ipotetica long version?
  • Discussione Buiomega71 • 2/09/12 19:15
    Consigliere - 25934 interventi
    Vincitore dell'Edolino D'Oro nella rassegna L'estate francese in nero.
  • Discussione Zender • 3/09/12 08:50
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Ooooh, grande!!! Edolino d'oro per un ottimo film! Un bel tributo allo scomparso Ventura! Il pubblico applaude!
  • Discussione Caesars • 3/09/12 15:24
    Scrivano - 16800 interventi
    Ciao Buio,
    vedo ora la tua chiamata.
    Innanzi tutto, mi fa piacere che anche tu abbia trovato molto buono questo film: veramente bello (ovviamente molto meglio del remake americano).
    Poi venendo alla questione durata. Boh, non so perchè abbia scritto quel "circa 2 ore". In effetti vedo anche su Imdb una durata di 86 minuti (che dovrebbe essere coerente con gli 84 della versione PAL), probabilmente all'epoca mi era sembrato durare di più. Non credo proprio che esista una versione più lunga.
  • Discussione Buiomega71 • 3/09/12 15:26
    Consigliere - 25934 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Ciao Buio,
    vedo ora la tua chiamata.
    Innanzi tutto, mi fa piacere che anche tu abbia trovato molto buono questo film: veramente bello (ovviamente molto meglio del remake americano).
    Poi venendo alla questione durata. Boh, non so perchè abbia scritto quel "circa 2 ore". In effetti vedo anche su Imdb una durata di 86 minuti (che dovrebbe essere coerente con gli 84 della versione PAL), probabilmente all'epoca mi era sembrato durare di più. Non credo proprio che esista una versione più lunga.


    Grazie della delucidazione Caesars. Sì, gran film senza dubbio!
    Ultima modifica: 3/09/12 15:27 da Buiomega71
  • Discussione Daniela • 29/05/20 06:57
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Il film di Claude Miller ha avuto un remake nel 2000: Under Suspicion, regia di Stephen Hopkins, con Morgan Freeman, Gene Hackman e Monica Bellucci
  • Curiosità Lucius • 19/07/21 00:22
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images57/guardato.jpg[/img]
  • Homevideo Digital • 23/11/22 21:43
    Portaborse - 3990 interventi
    Dvd Sinister disponibile dal 25/01/2023.