Un ragazzo senza né arte né parte che sbarca il lunario facendosi mantenere dalla fidanzata e trascorrendo le notti giocando a carte, si lascerà corrompere e compierà un omicidio su commissione. Primo di quattro sceneggiati ben diretti: qui troviamo l'atmosfera d'una Milano periferica, in cui tutto può accadere senza aver timore della giustizia (tanto non c'è). Ci penseranno la malasorte e l'angoscia del ragazzo a far giustizia. Bella interpretazione di Cenci, che successivamente diverrà stimato regista televisivo.
Debole partenza per il primo episodio della serie tv ispirata ai “Centodelitti” di Scerbanenco. Tra sale da biliardo, piscine e scorci milanesi notturni, la sceneggiatura indugia nell’addentrarsi nei territori del noir schietto ed è insipida come il personaggio di Roberto Cenci, attore molto più convinto quando sbavava dietro a Carmen Villani e Barbara Bouchet nelle commedie sexy. Per contro funziona bene Renato Scarpa con la sua aria ambigua e melliflua conferitagli anche dalla voce ben modulata e dal capello biondo. Noiosetto.
MEMORABILE: Cenci compie la missione, fugge in moto, vomita e…
Curioso. Molto notturno e milanese, giovanilistico con grandi pezzi musicali; dal lato thrilling tuttavia è molto diluito, facendoci intuire quasi da subito cosa vuole Scarpa da Cenci, e il finale è francamente il solito, banalissimo... Bella la Marchegiani.
Piccolo noir televisivo d'antan, ambientato nei luoghi (ben resi) di una Milano sporca e squallida: sale da biliardo e cinemini di periferia. La storia non è nulla di che e ben presto si fa abbastanza prevedibile, ma proprio per questo la sceneggiatura ha il notevole merito di mantenere l'interesse dello spettatore prima
sul cosa e poi sul perché e sul come. Finale interessante ma che per certi versi può non soddisfare e comunque lasciare l'amaro in bocca.
Con uno sguardo asettico sulla Milano che si arrangia, fatta di sale da biliardo e perditempo che girano per le strade, questo piccolo giallo tratto da Scerbanenco ha il passo lento del melodramma e talvolta si trascina un po' nei dialoghi. Nonostante ciò la breve pellicola riesce nell'intento di rapire l'attenzione dello spettatore, curioso di capire fino a che punto il protagonista si spingerà oltre. Finale quasi poetico, forse affrettato, che affascina ma potrebbe anche lasciare qualche perplessità.
Cenci ha un volto che non si dimentica. Ben si addice anche nel caso di specie, al servizio di una vicenda talmente assurda e grottesca da mantenere inalterato il suo interesse per tutta la sua durata. C'è anche la contaminazione letteraria, con il protagonista invitato a leggere un giallo prima di agire dietro (lauto) compenso. Scarpa biondocrinito ha il suo fascino sibillino, la Marchegiani esprime quello puramente sensuale attraverso le sue dolci movenze. Nel complesso un'oretta spesa positivamente.
MEMORABILE: L'agguauto nei pressi dello zoo.
Alberto Sironi HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneZender • 8/12/09 19:34 Capo scrivano - 47730 interventi
Scusa Markus, ma Roberto Cenci è quello che fa il porcellone nel Vizio di famiglia o un omonimo? Nella foto di via Saponaro se è lui sembra molto più giovane, mentre il Vizio è anteriore a questa fiction...
Si è lui! Diciamo che si è conservato bene dal 1975 al 1979.
Eccolo nel film:
Qui invece un'immagine della bella e "cerbiattesca" Fiorenza Marchegiani. Qui aveva 26 anni. Diverrà nota nel 1981, per la sua partecipazione al film "Ricomincio da tre":
DiscussioneZender • 8/12/09 19:56 Capo scrivano - 47730 interventi
Ammazza, il look è sempre lo stesso, per Cenci: scodella sulla testa! Qualche chilo in più sulla guancia gli dà comunque un aspetto perfin più giovanile, pieraccionesco...
In effetti non è il massimo. Concentriamoci sulla Marchegiani che è meglio eheheh
CuriositàZender • 25/03/10 08:57 Capo scrivano - 47730 interventi
Dalla sempre prestigiosa collezione cartacea Markus estraiamo il TV RADIO CORRIERE del 8/14 aprile 1979, un articolo in riferimento alla messa in onda di QUATTRO DELITTI e quindi uno speciale su Scerbanenco.
Come sempre cliccate sulla pagina di sinistra per leggere la prima parte dell'articolo e sulla copertina per la seconda parte.