Paura nella città dei morti viventi - Film (1980)

Paura nella città dei morti viventi

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Puppigallo 4/04/07 20:37 - 5250 commenti

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Musiche perfette e atmosfera da incubo, dove tutto, anche l’aria che si respira, sembra malsana. I muri si spaccano, i vivi vengono seppelliti, i morti ritornano e tutti sembrano in trappola. Un delirio degli occhi e della mente che non può che essere applaudito, perché ci vogliono talento visivo, creatività e coraggio per realizzare un tale film; e qui ci sono tutti. Scene forti, a volte quasi stomachevoli (corpo putrefatto; spalmata; il trapano). Qua e là qualche effetto un po’ troppo dozzinale, ma nel complesso il film è un gioiellino.

Undying 26/04/07 17:41 - 3807 commenti

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Un omnibus del soprannaturale, con titolo antologico (più unico che raro) condito dalla presenza di un prete (Fabrizio Jovine) suicida, un drogato sciupafemmine destinato alla trapanazione della mascella (Lombardo Radice nella più feroce scena splatter del cinema horror italiano), una medium (Janet Agren) sepolta viva. E ancora: innamorati (Daniela Doria e Michele Soavi) che vomitano le interiora dopo aver lacrimato sangue per poi lasciarci il cervello. Né manca l'epifania spettrale di defunti (trattati in camera mortuaria) la notte di Ognissanti. Lugubre.
MEMORABILE: Dr. Joe Thompson (Fulci): "Strano tipo di arresto cardiaco. L'espressione sulla sua faccia è (...) come qualcosa che l'ha spaventata a morte!"

Deepred89 28/05/07 19:47 - 3701 commenti

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Un cult dell'horror italiano. La trama in sè non è un granché ma è strutturata in modo sicuramente originale, con le storie di vari personaggi che finiscono per intrecciarsi (anticipando Tarantino). La regia di Fulci è molto ispirata, il cast è ottimo e le musiche sono davvero belle. La scena della morte di Daniela Doria è forse la più memorabile scena splatter mai realizzata, ma anche le altre scene violente non sono male. Da evitare la versione televisiva (che comunque non passa da qualche anno) e l'edizione vhs della NumberOne: tagliatissime.

Giapo 24/07/07 16:13 - 242 commenti

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Capolavoro dell’horror in cui emerge la tipica poetica fulciana, che nella sua irrazionalità e incoerenza narrativa concentra la "summa" del terrore, la cui imprevedibilità e inspiegabilità è tipica degli incubi. Alle scene di violenza estrema sorprendentemente realistiche fanno da contorno le claustrofobiche atmosfere costruite con grande maestria. Così è facile perdersi nel “non-sense” e lasciarsi andare per vivere l'orrore nella sua essenza.

Il Gobbo 16/11/07 16:47 - 3015 commenti

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Notevolissimo, a mio parere sullo stesso piano del più rinomato Aldilà, con cui condivide la felice arbitrarietà e anarchia formale. Fulci qui trovò un'irripetibile (e infatti non ripetuto) equilibrio fra visceralità ed eleganza di scrittura filmica che persino un Kezich, in un raro momento di lucidità, gli dovette a malincuore riconoscere. Epici momenti splatterosi, rara canaggine di quasi tutti gli attori che però fanno in linea di massima la fine che si meritano. Citazioni in Kill Bill 1 e 2!

Homesick 26/11/07 17:23 - 5737 commenti

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Manifesto dell'horror fulciano più viscerale in cui si vede veramente di tutto: sedute spiritiche, preti maledetti e suicidi, macabre apparizioni e risurrezioni, sepolte vive, cervella estratte, crani perforati, interiora vomitate, vermi e larve repellenti... Il tutto condito con uno stile personalissimo, financo onirico ed elegante (si vedano le luci blu del cimitero sepolto) e impreziosito da citazioni lovecraftiane. Grandissimo il finale 'aperto', così come le musiche catacombali di Frizzi.

Cotola 4/04/08 23:06 - 8998 commenti

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Horror in pieno stile vecchi tempi come ormai (purtroppo!) non se ne fanno più. Sceneggiatura lacunosa, illogica ed inverosimile, attori così così, sangue a fiumi e divertimento assicurato (almeno per gli amanti del genere). Non tutto funziona alla perfezione ma è davvero impossibile, specie per i fan dell’horror, non avere nostalgia per film e registi di questo tipo, capaci di girare senza l’assillo di servire allo spettatore storie lineari e “corrette” in cui tutto sia spiegabile dal primo all’ultimo fotogramma.

Herrkinski 18/05/08 23:45 - 8052 commenti

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A mio avviso il vero apice fulciano, rispetto al bello ma sconnesso L'Aldilà. "Paura.. " mette in scena tutto l'armamentario horror di Fulci, spesso sfociando nel citazionismo, ma riuscendo anche a mantenere una propria personalità. Il film è graziato da un'atmosfera irreale, desolata e presenta alcune tra le sequenze splatter più memorabili della storia dell'horror. Grande interpretazione di tutti i protagonisti, alcune trovate geniali e forse a deludere un po' è solo il finale. Il resto è pressochè perfetto, rendendo il film imperdibile.
MEMORABILE: La ragazza che vomita le interiora rimarrà negli annali!

Ghostship 25/05/08 11:42 - 394 commenti

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Fulci incontra Lovecraft. Ne viene fuori un film ultragore, visionario come pochi, con alcune delle immagini più belle del cinema Fulciano che restano ben impresse nella memoria. Le trovate sono numerose a partire dalla violenza quasi parossistica e piazzata nei momenti più imprevedibili (come sono imprevedibili gli "zombi" di questa pellicola che poi zombi non sono). Meravigliose le scene dentro le catacombe costruite con rara maestria. Piccola perla dell'horror italico che forse ha ispirato più d'uno.
MEMORABILE: Il prologo nel cimitero, la scena della trivellazione.

Bruce 19/11/08 09:49 - 1007 commenti

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Un prete si suicida in una cittadina maledetta costruita sulle rovine di Salem e da lì... Vero manifesto dello splatter fulciano, tra lacrime di sangue, intestini vomitati e la Mac Coll sepolta viva (con ripresa in soggettiva dall'interno della bara, che ricorda tanto Barbara Steele nella Maschera del Demonio). Visionario, ma anche parecchio commerciale, con un finale d'azione modello Indiana Jones a caccia di zombi.

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Patrick78 20/01/09 15:53 - 357 commenti

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Negli USA Fulci viene definito "The father of gore" ed io da profano mi domando perché. Non basta una tizia che vomita budella o piange sangue a definire un genere e decretare tali sentenze bugiarde. Vermi in primo piano e trama scandalosa per un filmaccio da evitare con le dovute attenzioni. Attori di un'approssimazione sconcertante ed effetti talmente scarsi da risultare evidentemente fittizzi sono solo l'apice di questo insensato garbuglio. Evidentemente molta gente non ha mai visto i film di Romero su temi analoghi ma sviluppati con altra classe.

Supercruel 2/03/09 11:31 - 498 commenti

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Horror fulciano di eccellente livello. La trama è immersa in un'atmosfera da incubo, ammantando le vicende dei personaggi in una coltre morbosa e sinistra. Il talentuoso regista offre qui il meglio dei suoi numeri: splatter di ottimo livello, pennellate demoniache, claustrofobia, onirismo. Molte le scene cult, tra cui il celeberrimo pianto sanguinolento con successivo rigurgito di interiora. Suggestiva la fotografia e grande direzione del cast. Un must, per chi scrive un gradino sopra il pur bello L'Aldilà.

Luras 15/10/17 09:27 - 146 commenti

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Dal titolo pensavo fosse un film angosciante, di quelli che restano addosso, tanto che ho deciso di vederlo di giorno e non di sera per evitare l'effetto paura notturna. Precauzione inutile: a parte qualche sagoma cadaverica e un paio di ambientazioni lugubri, di paura vera e propria ce n'è pochissima. Di sussulti per scene potenti neanche l'ombra. Sì, qualche effetto speciale in stile Argento è buono, anche se poi si scade nel disgustoso, ma tutto sommato, pur non essendo un filmaccio, l'ho trovato piuttosto banale e per nulla terrorizzante.

Aal 12/09/09 07:11 - 321 commenti

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Al di là della bella fotografia questo film di Fulci ha ben poco altro da offrire. La trama è confusa o meglio quasi inesitente, gli attori sono penosi, le scene splatter gratuite e inutili ai fini della storia nonchè disgustose. Si salvano alcune sequenze veramente ben fatte come il risveglio dei morti nella cripta e il la scena nella bara di Janet Agren sepolta viva. Anche le musica tiene. Per il resto è un'accozzaglia di spunti che spesso sfiorano il ridicolo. Deludente.

Trivex 3/05/10 20:03 - 1738 commenti

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Un film che parla della morte e dei morti (di questi ultimi si può anche sentirne l'odore). La presenza dei dannati è ovunque ed il loro tanfo ammorba la scena, riempiendola di alcuni vuoti inevitabili. Non amo particolarmente questo specifico genere, ma la storia e i suoi personaggi sono solo da scoprire. Senza parlare della primissima parte, fotografata benissimo e notevolmente impressionante. Ci sta anche una giustificata retribuzione per il maestro Fulci, col plusvalore ineluttabile alla sua personalità, anzi alla sua persona.
MEMORABILE: Il suicidio del prete traditore.

Greymouser 30/05/10 11:40 - 1458 commenti

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Un film dalla trama pressochè inesistente, una pura compilazione antologica di situazioni spaventose; eppure è un grande esempio di cinema horror, perchè Fulci lancia a briglia sciolta la sua lugubre fantasia, e concepisce sequenze di morbosa e visionaria suggestione, certo citando qua e là, ma dimostrando appieno il suo talento nell'evocare attraverso immagini e prospettive un'autentica dimensione di angoscioso terrore.

Xabaras 4/08/10 11:24 - 210 commenti

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Inspiegabilmente sopravvaluttato il film si riduce, in sostanza, ad un fastidioso susseguirsi di effettacci splatter/gore che svuotano il racconto di tensione e pathos distruggendo anche l'apprezzabile atmosfera creata dalla mirabile fotografia di Sergio Salvati. Gli attori (tolta la sempre perfetta McCool) sono veramente odiosi, mentre la scenggiatura affonda silurata da micidiali trovate che sconfinano nel ridicolo involontario. Pochissime tracce del tanto paventato talento visionario fulciano che si esplicherà al meglio solo nel successivo L'Aldilà.

G.enriquez 1/11/10 22:12 - 121 commenti

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Dopo aver visto pellicole come Sette note in nero o Zombi 2, di poco precedenti a questo film, in cui era presente un soggetto ottimamente strutturato, non posso fare a meno di notare come qui siamo di fronte ad un lavoro con un soggetto estremamente risicato. La regia di Fulci è solida come sempre ma, per il motivo suddetto, il regista si trova costretto a riempire i vuoti con scene splatter a go go, che non sempre possono essere giustificate dal tema del film. Scena finale nella tomba stracopiata da Suspiria, sequenza finale senza senso.

Franz 24/11/10 01:51 - 110 commenti

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Il fascino visivo di questo film non basta a renderlo interessante. La sceneggiatura non sta in piedi. Anche a volere spegnere l'interruttore della logica le scene sembrano cucite senza nessi accettabili: in nome del Male e di un prete suicida tutto dovrebbe diventare possibile? E così vermi che entrano dalle finestre o vengono spalmati in faccia che significato simbolico hanno? E questi "presunti" zombi? Che fanno? Con quale non-criterio si manifestano e attaccano i vivi? E il tossico trapanato dal "suocero" vendicativo? Attori inconsistenti.
MEMORABILE: Scene di impatto (ma fini a sé stesse) sono il rigurgito degli intestini della ragazza e la passeggiata nelle catacombe.

Von Leppe 21/01/11 13:57 - 1255 commenti

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Molto brava McColl nella scena iniziale della seduta spiritica, posseduta (quasi meglio di Adjani l'anno dopo in Possession). Bella prova anche nella scena della sepoltura e nel finale: splendido nei sotterranei. Fulci è molto portato per la "putrefazione": riesce a creare atmosfere marce nelle case in legno americane, con il vento, la polvere, i vermi e altre trovate... Ci sono riferimenti a Lovecraft, zombi-fantasmi e scene splatter molto belle.
MEMORABILE: Le lacrime di sangue.

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Galbo 23/01/11 09:23 - 12372 commenti

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Tra le migliori realizzazioni dell'horror made in Italy e tra i film più riusciti di Lucio Fulci, presenta numerose "suggestioni" da opere precedenti ma rielaborate in modo piuttosto efficace specie visivamente e scenograficamente mentre la sceneggiatura è piuttosto debole. Di buon livello la prova del cast e la colonna sonora.

Dick_tracy 24/02/11 14:30 - 3 commenti

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Film tra i più personali di Lucio Fulci, facente parte di un'ideale trilogia. Da tenere sicuramente in considerazione e per fortuna, a dispetto di ciò che si dice, pur ospitando scene "forti", tale film non si rivela mai un prodotto di bassa macelleria. Fulci ha saputo confezionare un vero esempio di horror made in Italy, visionario e onirico, ove l'asse della vicenda resta continuamente sospeso tra dimensione terrena e regno d'oltretomba. Da sottolineare citazioni da questo film in pellicole come Kill Bill e Poltergeist 2.

Lupoprezzo 4/03/11 16:02 - 635 commenti

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Dopo Zombi 2, ancora non-morti per il buon Fulci. Il grande merito è dato dall'atmosfera che permea tutta la pellicola (angosciante, suggestiva, soffocante) e dalla sapiente mano del regista, che confeziona momenti davvero terrorizzanti (specialmente se ci si immedesima nel bambino). Notevoli anche gli effetti speciali, con abbondante spargimento e spappolamento di interiora e cervelli. Indimenticabili il trapanamento e la sepoltura. Mitico Lucio!

Giùan 10/08/11 10:59 - 4528 commenti

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Nella seconda variazione sul tema dei morti viventi, Fulci (con la collaborazione sempre essenziale di Sacchetti allo script) combina la morbosa, avvolgente atmosfera dei suoi primi thriller con le massicce dosi splatter della successiva produzione horror. Il risultato è un'opera dal suggestivo pathos, capace di trasportare lo spettatore dentro una Dunwich perennemente brumosa a metà tra Salem e Spoon river. Adeguata la partitura di Frizzi e discrete prove attoriali. Peccato solo le antipatiche apparizioni/sparizioni dei morti e il loro sciapo make up.
MEMORABILE: La seduta spiritica iniziale; il volto "ritornante" del prete impiccato; l'uccisione di Bob col tornio; le scene al bar.

Max renn 11/03/12 19:25 - 80 commenti

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Ha inizio la trilogia del terrore, macabra poesia della fine e del trionfo del disordine. Il film alterna momenti di suggestiva e delirante visionarietà ad altri impacciati di facile cialtroneria. Non per tutti i gusti, ma a Fulci non manca certo la fantasia nel rappresentare un mondo ostile che non è più nostra dimora. Un simile prodotto non va letto col lume della ragione, ma assaporato seguendo un'ottica del tutto viscerale: solo così si potrà coglierne la malsana grandezza di cui è intriso.

Bergelmir 4/04/12 07:13 - 160 commenti

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A Dunwich il suicidio di un prelato scatena un susseguirsi di orrori soprannaturali. Zombi, frattaglie rigurgitate, vermi, esequie premature e sangue a volontà sono gli elementi di questo horror del tutto particolare, ove Fulci lascia da parte ogni interesse per la narrazione, si concentra sull'atmosfera surreale e celebra il cinema dell'eccesso visivo. Il film ha certamente qualche debito con l'Argento di Inferno, ma prosegue lungo una strada del tutto personale e irripetibile.

Rigoletto 21/04/12 16:13 - 1785 commenti

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Sebbene amante dell'horror in genere non impazzisco per film con particolari scene splatter, ma questo merita davvero di essere visto: crudele, morboso, allucinato e inquietante sono i termini migliori per descriverlo. Fulci azzecca un quasi-capolavoro non ponendosi regole o paletti che ne limitino il risultato. Ottimo nelle musiche e nelle atmosfere. Scene forti al limite della sopportazione. Adeguati gli attori. Giustamente omaggiato da vari registi, è e sarà sempre un punto di riferimento nel suo genere. Meritatissime ****
MEMORABILE: Il cimitero, con la sua aria fosca, come fosse un'entità pronta a tendere un agguato; I segnali sonori degli zombi.

Rebis 30/05/12 14:29 - 2331 commenti

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Molto efficace fintanto che sfrangia il racconto in mille rivoli di paura, molto meno quando - nel finale - deve ricomporre il quadro degli eventi in ossequio ai dictat della sceneggiatura, rimane un film dalla potenza visiva corpulenta, massiccia, ispirato da un sentimento della paura pervasivo e da un'anarchia sanguinaria che surclassa i più clamorosi limiti attoriali e narrativi. La regia di Fulci non riesce a supportare una tensione ininterrotta e il ritmo si sfilaccia in un incedere ossessivo e catatonico. Propedeutico a L’Aldilà, per chi scrive insuperata gemma di iconoclastia horror.

Enzus79 28/08/12 16:42 - 2863 commenti

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Horror che si ricorda più per gli effetti splatter che per la trama, poco solida ed originale. La suspence è di buon livello, però finché non si arriva alla fine sembra che la storia cada nella ripetitività. Discreta la colonna sonora di Frizzi.

Didda23 19/09/13 18:48 - 2424 commenti

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Si può pure soprassedere sulla ridicolaggine dei dialoghi, ma non si può rimanere indifferenti rispetto a un plot tanto delirante quanto squallido: si assiste a un susseguirsi di scene splatter (fatte pure malissimo), senza un filo conduttore ben preciso e il finale - che dovrebbe snodare i nodi narrativi - lascia perplessi per l'alto tasso di insulsaggine. Prova del cast imbarazzante e "effetti speciali" fintissimi affossano in maniera categorica la pellicola. C'è il rischio di morire di... noia!

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Maik271 8/11/13 10:05 - 436 commenti

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Un ottimo horror firmato Fulci nel quale sono senza dubbio da apprezzare una trama ben curata, gli effetti speciali del bravissimo Giannetto de Rossi e il buon livello di suspense. Come spesso capita nei suoi film il regista si ritaglia una piccola parte. Gli ammiratori del terrorista dei generi non potranno esimersi dal vederlo, ma non solo loro!

Zender 12/11/13 08:41 - 315 commenti

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Benché gli ultimi 10 minuti in cripta rappresentino uno dei più alti momenti di horror fulciano in assoluto, “Paura” fatica a trovare la giusta chiave per convincere appieno; colpa di qualche effetto a volte un po' ridicolo (il prete impiccato che compare qua e là), di una recitazione sotto gli standard, di un copione abborracciato. Eppure il clima cupo che si respira, sottolineato dalle tonitruanti musiche di Frizzi, riesce ancora a condurci per mano negli affascinanti territori fulciani lasciandocene assaporare tutta la magia.
MEMORABILE: Picconate in bara, trapanate mascellari, cervelli estratti "live" dalla nuca e stritolati...

Nicola81 30/04/14 15:11 - 2827 commenti

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Fin dalle prime sequenze possiamo ammirare il gusto estetico di Fulci (valorizzato dalla splendida fotografia di Salvati) e il suo talento visionario nel coniugare sequenze di uno splatter talora disturbante con atmosfere di suggestiva bellezza e fascino ipnotico (il vento e la nebbia che avvolgono la città di Dunwich), cui aggiungere una buona direzione del cast e le appropriate musiche di Frizzi. Certo, è uno di quei film che si apprezza se guardato con la pancia e non con la mente, perché se ci mettiamo a fare le pulci alla sceneggiatura...
MEMORABILE: L'incipit; Il risveglio nella bara; Le lacrime di sangue; L'omicidio col trapano; Il finale.

Jena 1/04/15 19:11 - 1547 commenti

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Effetivamente Fulci ha un suo stile: poco interesstao a uno svolgersi logico-lineare degli avvenimenti, dà il meglio di sé nel creare scorci onirico-visionari che certamente lasciano il segno: il suicidio iniziale del prete, lo sguardo che uccide e infine la discesa e ascesa agli inferi dei due protagonisti. Certe volte si abbandona al gratuito solo per farci vedere un omicidio (la trapanazione di Lombardo Radice), ma le sue storie hanno una certa originalità, rispetto a Romero o Argento. Bellissima la McColl.

Ultimo 15/10/15 18:01 - 1652 commenti

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Lucio Film applica tutte le sue qualità nel girare una pellicola sui morti viventi. Già autore dell'ottimo Zombi 2, il regista italiano ambienta questa volta la vicenda a Dunwich e vi inserisce una marea di elementi: un prete impiccato, una medium, un giornalista e una vicenda veramente inquietante. Certe scene sono a tratti stomachevoli ma piaceranno agli amanti del genere. Mezzo pallino in meno per un finale che a mio parere lascia un po' di amaro in bocca. In ogni caso buon film.
MEMORABILE: Lacrime di sangue...

Myvincent 18/09/16 08:21 - 3721 commenti

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Fulci ritenta la carta del paranormale e dell'ultraterreno realizzando un racconto macabro complesso, tortuoso, disseminato di effetti splatter anche piuttosto originali nella loro inventiva. Se la narrazione è senza dubbio interessante, di tensione vera associata alla cara, vecchia paura se ne trova ben poca, sostituita dal raccapriccio e dal disgusto. Finale aperto ma non originalissimo. Più apprezzabile come racconto che come opera filmica.

Bullseye2 21/09/16 23:23 - 393 commenti

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Altro viaggio delirante nel mondo dell'horror guidato dal capitano Fulci: un ottovolante che attraversa bizzarrie assortite con poca attenzione per la logica ma che porta lo spettatore in un mondo morbosamente affascinante. Più che suscitare paura Fulci vuole sconvolgere allargando i confini del mostrabile al cinema, pur mantenendo ottima cura formale e attenzione per l'atmosfera orrorifica. Ottima la fotografia di Sergio Salvati per un film che (seppure imperfetto) diverte, appassiona e farà scuola nel mondo (soprattutto in Asia).

Rufus68 14/11/16 23:11 - 3818 commenti

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Incredibile pastrocchio che rinasce continuamente dalle ceneri del ridicolo. Le citazioni goffamente apocrife, i dialoghi sciocchi, gli snodi narrativi gratuiti e le interpretazioni tirate via cadono in secondo piano rispetto all'aura malsana e infetta che Fulci riesce a infondere a ogni sequenza. Certo, la sospensione dell'incredulità deve essere attizzata di minuto in minuto... Belle musiche di Frizzi.

Taxius 13/01/17 22:00 - 1656 commenti

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Uno dei migliori horror made in Italy che abbia mai visto; sembra impossibile che in questo periodo storico del nostro cinema con pochi soldi, ma con molte idee, si potesse creare qualcosa di simile. Piatto forte sono sicuramente le scene splatter, realizzate benissimo e assolutamente spaventose; bellissima anche l'atmosfera tetra resa ancora più inquietante dalla bellissima colonna sonora di Frizzi. La trama non è molto lineare, ma questo va a favore del film perché lo rende ancora più misterioso.
MEMORABILE: La ragazza che vomita le sue interiora; L'uccisione del giovane tossico.

Jurgen77 27/04/17 08:14 - 629 commenti

I gusti di Jurgen77

Sulla scia di Zombi 2 Fulci realizza questa chicca di splatter italico. Tutto il film è immerso in un clima cupo e malsano e i disturbanti, ottimi effetti speciali, alzano il livello del gore, che in questa pellicola raggiunge il picco. Attori non eccelsi ma discretamente diretti. Trama "gotica" in linea con il pensiero "fulciano". Da antologia la sequenza gore delle budella vomitate...

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Magi94 16/07/17 14:45 - 942 commenti

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Film di Fulci a cui proprio non si riesce a staccare l'etichetta di "B movie": soggetto banalissimo e stracopiato, sceneggiatura che avanza arrancando con dialoghi pessimi, recitazione così così. Gli si regala la sufficienza per l'ottima regia di Fulci, la musica potente e le atmosfere riuscite, ma purtroppo lo scarso livello della storia porta ad annoiarsi e certo non aiutano i soliti brutti effettacci, talvolta ripugnanti talvolta semplicemente ridicoli. Un esponente di un modo di fare horror ormai superato, che francamente non rimpiango.

Minitina80 6/08/17 19:43 - 2976 commenti

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Strabiliante e putrescente horror che arriva dritto allo stomaco e al cervello per alcune intuizioni geniali che solo una mente come Lucio Fulci poteva avere. Un prete che “imita” Giuda Iscariota e una lacrimazione di sangue lontano dal contesto sacrale di una statua di Madonna non si limitano a colpire soltanto l’occhio. Sfiora solo, il capolavoro, per colpa di alcuni difetti legati a interpretazioni non all’altezza, qualche effetto poco riuscito e una chiusura che può lasciare qualche perplessità. Discontinuo, ma godibilissimo.
MEMORABILE: Padre Thomas; Il risveglio nella bara; Le lacrime di sangue e le interiora vomitate; L’epilogo nella cripta sotterranea.

Ronax 24/10/17 02:16 - 1243 commenti

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Su questo film è già stato detto tutto al punto che risulta difficile sviscerare qualcosa di nuovo. Limitandosi a impressioni del tutto soggettive, si nota una netta scissione fra l'aspetto figurativo, con musica e fotografia che riescono a creare quell'atmosfera putrida e malata tanto cara a Fulci e una sceneggiatura spesso raffazzonata e ripetitiva, piena di illogicità (anche in un film "soprannaturale" la logica non va trascurata) e di palesi cedimenti alla convenzione. Attori a dir poco modesti, compresa un'imbolsita Janet Agreen.
MEMORABILE: La povera Daniela Doria che vomita le sue interiora nella scena decisamente più strong di tutto il repertorio di nefandezze sciorinate dal film.

Anthonyvm 7/05/18 23:01 - 5612 commenti

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La seconda prova di Fulci in campo puramente horror dopo Zombi 2. Qui il regista ha l'occasione di confermarsi autore, dando vita a un personalissimo modo di concepire l'incubo che lo distinguerà in tutti i suoi horror successivi: atmosfera tenebrosa, popolata da suoni distorti, un senso di minaccia che non dà tregua, la vittima impietrita che dopo un'attesa interminabile va incontro a una morte esageratamente violenta. Come in un incubo non tutto ha senso, né una spiegazione, finale compreso. Non il Fulci migliore, ma davvero intrigante.
MEMORABILE: La morte ultracorte di Daniela Doria entrata nella storia; La morte di Radice, anch'essa violentissima, anch'essa entrata nell'immaginario collettivo.

Faggi 22/06/18 16:44 - 1548 commenti

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Il mortuario vibrante, minaccioso senza tregua, cupamente esaltato, limaccioso e sanguinante; in un incubo definitivo sonorizzato da raffinato rumorismo lugubre, denso di visionarietà da antologia, dove è vano aspettarsi la logica, che qui è parola vuota, pressoché superflua. Fulci gira autenticamente ispirato, fregandosene delle sbavature tecniche, che riesce quasi a trasformare in personali valori espressivi; e centra in pieno l'obbiettivo di un certo tipo di intrattenimento macabro, irrazionale, anarchico; prossimo, nel finale, al flirt nichilista.
MEMORABILE: Le lacrime di sangue; La trapanazione.

Samdalmas 24/11/18 18:48 - 302 commenti

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Gode di un culto esagerato questo horror fulciano dei tempi d'oro. Non manca il fascino sinistro e violento dei suoi lavori migliori ma non è un capolavoro come L'aldilà. Prima parte decisamente splatter per stomaci forti. Meglio la seconda, con la discesa nella cripta. Cast molto variegato con il futuro regista Soavi e la Interlenghi. Notevoli le musiche di Fabio Frizzi, nello stile dei Goblin.
MEMORABILE: Il finale aperto.

Gabigol 18/12/18 08:20 - 569 commenti

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È un omaggio all'horror (cinematografico e letterario) ben riuscito questo di Fulci, forte di suggestioni oniriche e quel gusto del truculento oramai diventato cifra stilistica della sua produzione all'interno del genere. La sceneggiatura fa apparire e sparire i personaggi più degli zombi-spettri che si manifestano con quel lavoro di montaggio caratteristico; la performance del cast, come da prassi, non è irresistibile. Eppure le atmosfere malsane e il gore spinto decretano la buona riuscita della prova di Fulci. Finale un po' svogliato.
MEMORABILE: L'impiccagione; Gli intestini vomitati; La fine di Soavi in macchina; Il trapano; La sepoltura da viva; I vermi sparati con l'aria; Il guardaroba.

Markus 29/04/19 08:40 - 3680 commenti

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Nonostante il titolo gli zombi sono un aspetto visivamente secondario, in quanto la vicenda affonda il suo essere in concetti più ampi. Un genuino horror italico - seppur d'ambientazione americana - nel quale Fulci riesce a dar manforte al suo estro visionario senza rinunciare a scene sanguinolente di bassa macelleria. Da una parte una storia allucinata e, dall'altra, un occhio allo spettatore con l'aspettativa del raccapriccio tanto ricercato: un impasto per molti versi ben miscelato e di certo corroborato dall'ottimo score di Fabio Frizzi.

Lupus73 2/11/20 12:05 - 1483 commenti

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Dopo Hooper, pure Fulci centra il suo lavoro su Salem (ma senza aderenza a King) inserendo suggestioni lovecraftiane. Soggetto: morti che rivivono nella città costruita sul famigerato luogo di roghi. Prima parte interessante con la causa scatenante del prete, la seduta spiritica e la sepolta viva; poi la sceneggiatura inizia a ruotare attorno allo scarno soggetto. Diverso dallo zombie movie '80, atmosfera spettrale e goticizzante (pregevole la fotografia notturna), montaggio non sempre efficace, riusciti SFX truculenti (putrefazione e vermi a quintali) ma baracconeschi nel finale.
MEMORABILE: L'atmosfera spettrale della parte finale nel tunnel sotterraneo (sotto la tomba) con luci bluastre, ragnatele e scheletri.

Noodles 21/11/20 00:14 - 2196 commenti

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Grande classico del cinema horror italiano, con alcune scene diventate cult di diritto. Si tratta di un horror iperviolento, con i suoi bei difetti. La sceneggiatura è spesso confusionaria, fatto che aumenta sempre di più verso il finale. Il cast è assai deludente e non si salva praticamente nessuno, tenendo conto che anche i personaggi in generale non brillano e sono tutti piuttosto fiacchi. Eppure il film è buono, perché permeato di un fascino incredibile in tutte le sue componenti, anche nel difetto. Le atmosfere sono al top. Un film da vedere, anche per il suo status.

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Fedeerra 16/12/20 05:58 - 770 commenti

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Fulci (e pochissimi altri) era in grado di creare orrore e suspense anche solo con gli agenti atmosferici: in questo caso vento e nebbia. Paura nella città dei morti viventi è tra i suoi più bei film, perché nonostante l’incoerenza della trama porti spesso su traiettorie illogiche, la pellicola riesce a mantenere un’aria di putrido terrore, pregna di misticismo, sangue e schizofrenia. Sadico e perverso coi suoi personaggi, gotico e poetico con le sue location. Un capolavoro.

Vito 14/02/21 21:13 - 695 commenti

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Uno dei migliori lavori di Fulci, un horror che possiede un'atmosfera macabra unica, sempre in bilico tra incubo e realtà. Le secchiate improvvise di splatter e gore che hanno mandato in sollucchero i fan sono solo il companatico di una fiaba surreale, imitata da molti ma mai eguagliata. Ottimo anche il cast con in testa la scream queen Catriona MacColl. Cult assoluto.
MEMORABILE: Catriona MacColl sepolta viva.

Nick franc 5/09/21 23:56 - 507 commenti

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Dopo Zombi 2 Fulci ritorna con un nuovo horror. Il suicidio di un prete provoca l'apertura di una porta dell'inferno, questo mero pretesto dà il via ad una galoppata cupa e crudele in un mondo da incubo, marcio e putrido, all'interno del quale il regista riesce a rappresentare la morte in un modo che raramente si è visto. Tante le sequenze indimenticabili, con gli attori messi a dura prova (vedasi la pioggia di vermi) per quello che è l'horror più pessimista e disperato del periodo d'oro fulciano. Per gli amanti del genere un must imperdibile.
MEMORABILE: La MacColl sepolta viva; La morte di Daniela Doria; Il suicidio del prete; L'esecuzione di Lombardo Radice; La parte nei sotterranei.

Leandrino 18/09/21 21:48 - 506 commenti

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Celebre horror fulciano che anticipa nelle atmosfere il grande L'aldilà. Proprio le atmosfere - e le coordinate geografiche - evocano il sempre giusto fantasma di Lovecraft, che fa a botte con una trama ricca ma non sempre chiara: maledizioni, case sorte su terreni maledetti, morti viventi. Tutto un po' alla rinfusa, e già dal titolo si prefigura la scia di uno sfruttamento commerciale... Di sicuro però godibile, grazie a una regia ispirata e al grande mestiere di fotografia, musica ed effetti speciali. Un titolo di punta della filmografia di Fulci, ma non un capolavoro.
MEMORABILE: La scoperta della donna viva nella bara; L'uccisione di Bobby.

Teddy 16/04/23 17:55 - 808 commenti

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Lucio Fulci non cambia né la pelle né l'anima ridondante del suo cinema. E, alla sua seconda regia horror, sfoggia uno splendore figurativo e una carica sanguinolenta che ancora oggi hanno dell’incredibile. “Paura nella città dei morti viventi” resta una della sue vette più alte, sgrammaticato sì ma estremamente pervasivo. L’offensiva marcescente del male attorno ai personaggi e agli ambienti mozza il fiato.
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  • Discussione Zender • 2/11/13 09:59
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Volevo solo dire che è strano non trovarlo sui flani che ho visto. Di solito i flani son sempre gli stessi, con due o tre variazioni. Non capisco il link ultimo, che ha sicuramente preso dal Giusti. Non dico che non esista, dico che mi piacerebbe vederlo.
  • Discussione Schramm • 2/11/13 12:41
    Scrivano - 7693 interventi
    no zendy, non sempre erano uguali. io solevo collezionarli di giornata in giornata proprio perché variavano sia le frasi di lancio extra (quelle non interne alla locandina), sia perché variavano le locandine. era oltretutto interessante notare come anche certi divieti oscillassero stranamente tipo quotazioni in borsa.

    comunque in quel periodo fake-disclaimer di quel genere erano abbastanza ricorrenti in horror vm18. uno simile lo aveva anche incubo di lenzi.
  • Discussione Zender • 2/11/13 13:46
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì mi son spiegato male. Intendevo che ce ne sono una serie di varianti ma che da quello che si vede ci sono frasi che spesso ritornano, per lo stesso film. Magari cambia la locandina, ma la frase resta quella o cambia la frase e la locandina resta la stessa. Però dai tanti che ho visto se esiste una frase "forte" torna molto spesso, ed è strano che in tutti i flani che ho visto del film non l'abbia ancora beccata.

    Sul fatto che i fake disclaimer fossero comuni non c'è dubbio.
    Ultima modifica: 2/11/13 13:49 da Zender
  • Homevideo Zender • 14/11/18 19:11
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Dunque, le edizioni che girano in bluray del film sono quelle della Artus francese (italiano con sub escludibili, così mi han detto quelli della casa almeno), il Blue Underground (senza italiano) e il fresco Arrow nuovo master 4K 2018 di cui parlava Taxius (italiano e sub eslcudbili, o almeno così fa sempre la Arrow).
    Qui un bellissimo confronto delle tre edizioni:

    http://testbluraydelacombe.blogspot.com/
    Ultima modifica: 4/08/20 16:00 da Zender
  • Homevideo Zender • 4/08/20 15:58
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Il bluray della Artus francese è in italiano e ha i sottotitoli removibili. Confezione extralusso con librettone, ma in particolare va ricordato per la qualità dell'immagine (qui un bel confronto), molto diversa da quelle che girano. La forte grana presente sia nella Blue Underground che nella scansione in 4k dell'ultimo Arrow è attenuata dai filtri e anzi quasi invisibile e dà quindi una sensazione diversa (a chi piace, a chi no, lo sappiamo). Il problema è una specie di velatura ocra che ne cambia totalmente i colori rispetto alle altre edizioni...

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images53/fray.jpg[/img]
    Ultima modifica: 4/08/20 15:59 da Zender
  • Homevideo John trent • 4/08/20 19:46
    Custode notturno - 526 interventi
    Zender ebbe a dire:
    La forte grana presente sia nella Blue Underground che nella scansione in 4k dell'ultimo Arrow è attenuata dai filtri e anzi quasi invisibile 

    Inguardabile, sembra un dvd upscalato. Una follia. Arrow 1000 volte meglio.
  • Homevideo Zender • 5/08/20 08:05
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non fosse per i colori preferisco questo. L'Arrow per me è troppo seppellito nella grana, meglio il Blue Underground a quel punto. Il dvd è ugualmente sgranato e uspscalato è pure peggio. L'Artus ha un'ottima definizione (niente a che vedere con un dvd upscalato) e non è afflitto da grana. Poi a chi piace la grana se la tenga e prenda pure l'Arrow.
    Ultima modifica: 5/08/20 16:05 da Zender
  • Homevideo Saimo • 8/08/20 12:05
    Disoccupato - 259 interventi
    Ognuno giustamente ha i suoi gusti e sceglie la versione che preferisce, ma a livello tecnico l'Artus pare davvero molto simile a un DVD upscalato, alcune immagini non sembrano nemmeno in alta definizione. Impensabile che si avvicini anche solo lontanamente alla resa del film originale in 35mm. Per quanto riguarda la grana, va sottolineato che gli screenshot inevitabilmente non ne restituiscono una visione dinamica, nel senso che la percezione sulle immagini in movimento spesso è molto diversa.
  • Homevideo Zender • 8/08/20 12:20
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Non lo so, io ho entrambi i bluray e la grana la vedo veramente pesante sull'Arrow, non sto parlando di screenshot. Quanto al bluray Artus, se lo confronto col vecchio dvd NoShame vedo delle differenze sostanziali di definizione, non solo un semplice upscale. Non dico certo che sia perfetto l'Artus (soprattutto, per quanto mi riguarda, per la colorimetria) ma è l'unico supporto che io abbia visto che annulla o quasi la grana digitale. Poi, come dici tu, ognuno è padrone di preferire la versione che vuole e io non pretendo certo che altri la pensino come me. Ho solo registrato l'evidente differenza.