Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dopo i due grandi successi di SALON KITTY e CALIGOLA, Tinto Brass diresse questo strano viaggio semi-picaresco di Luc Merenda che, attore caduto in disgrazia e costretto ad accettare il porno, fugge nella campagna dopo uno scontro con la troupe incontrando per strada gli individui più incredibili: da un gruppo di giovinastri pseudopunk (che violentano la sua "compagna" improvvisata) a un vecchio reduce garibaldino, da una benzinaia (Adriana Asti) assasi allupata a un paio di poliziotti minacciosi. Brass (che compare anche come attore nel ruolo del primo regista che caccia dal set Merenda) tenta...Leggi tutto di rileggere a suo modo Fellini o il Pasolini più bucolici e "liberi", spingendo sul pedale della volgarità (difficile trovare tante parolacce nello stesso film!) e del nudo, obbligando praticamente tutti i protagonisti (compreso Luc Merenda, che offre ripetute scene di nudo integrale) a spogliarsi completamente e correre allegri sulle note di musiche da filone boccaccesco. Recitato volutamente male, con Merenda che mantiene la sua voce originale (e quindi un forte accento francese), ACTION è un film sperimentale curioso, con una decisa svolta metacinematografica nel finale (carrello indietro e ripresa della troupe) ma riuscito solo nella sua prima parte, sul set del film porno: Franco Fabrizi è splendido nel ruolo del produttore cinico che, su suggerimento del suo regista, costringe la primattrice (Susanna Javicoli) a una non prevista scena piegata sul gabinetto. Sparse qua e là parentesi surreali come l'indimenticabile sogno dove uomini con un membro al posto del naso duettano con altri dotati di una vagina sulla bocca. Ma il film perde presto la spinta propulsiva: come si sa, un bel gioco dura poco...

Chiudi
TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Undying 5/10/07 02:03 - 3807 commenti

I gusti di Undying

Viaggio allucinante e delirato; meglio: alterato. La visione del mondo filtrata attraverso la pornografia; il sesso come propulsore alle tensioni (a)razionali dell'essere umano; la purezza (data dall'ingenuità) generata da contesti di nudo onirici e -pertanto che tali- genuini. È un Brass libero dalle briglie, che si permette di apparire (poiché si sente, come di fatto è, Autore) e fare metascrittura. Action è la parodia del cinema che si rivolta su se stesso, che come una spirale inghiotte attori bravi (e belli: Senatore, Merenda) nel vuoto.
MEMORABILE: Il delirante balletto con nasi "fallati"...

Schramm 19/11/07 16:56 - 3495 commenti

I gusti di Schramm

all'insegna dell' "I can't believe it! " dal primo all'ultimo fotogramma: che aveva bevuto, mangiato e fumato Brass quel giorno? Quanto stava malissimo da 1 a 2? Talmente squinternato, scombiccherato e scocomerato e sopra/sotto/oltre le righe da essere sublime e da rasentare il capolavoro. L'anello mancante tra Zulaswki in acido e il più sbertucciato Lindsay Anderson. Se si sta al gioco, una goduria e uno spasso assoluti. Di certo l'ultimo Brass considerevole prima della china e in assoluto la cosa più folle che mi sia capitata davanti alle iridi.

Homesick 1/06/08 08:54 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Anarcoide e delirante. Sconnesso viaggio metacinemtografico tra realtà e finzione, pornografia e goliardia, che Brass mette in scena con un provocatorio gusto surreale, onirico, grottesco e ricco di citazioni (da una Londra lurida e suburbana popolata da teppistelli punk che ricorda "Jubilee" di Jarman alla coppia della stazione si servizio di Ossessione). Merenda è autoironico e si doppia da sé; la Senatore e la Javicoli splendide nei loro nudi integrali. E poi un Lupo dall'insulto facile, la Asti, Sorrentino, Fabrizi, Capritti e il "bidiano" Bullo.

Matalo! 14/07/08 16:34 - 1378 commenti

I gusti di Matalo!

Anomalo (ma non per l'epoca) pastiche anarchico di Brass, un grande direttore della fotografia promosso a regista. Che dire: è brutto ma di una bruttezza tutta sua tra velleitarismi e sincera trasgressione, nudità naturale e pornografia, con una trama che sembra costruita giorno per giorno (e forse in parte lo è). Siamo alla fine del sogno di libertà coltivato negli anni 60/70 e questo film nei pregi e difetti anticipa di molto il decennio a venire. Da vedere almeno una volta, con un po' di pazienza. L'anziano Sorrentino fa il vecchio Garibaldi.
MEMORABILE: John Steiner mentre piscia sui muri dove ci sono i titoli di testa; "È la pornografia che imita l'arte o l'arte che imita la pornografia?" (regista).

Redvertigo 18/08/08 18:48 - 78 commenti

I gusti di Redvertigo

Delirante e visionario al limite del sublime! Un Brass senza freni che si lascia andare ad un'anarchia assoluta. Anarchia del linguaggio, della sceneggiatura, della messa in scena, insomma l'anarchia che ha contraddistinto il regista in molte delle sue opere (come nEROSubianco o L'urlo). Film che andrebbe visto almeno due volte; personalmente, se alla prima visione sono arrivato a fatica alla fine, la seconda volta l'ho trovato delizioso.
MEMORABILE: Franco Fabrizi nel ruolo del produttore che incita la Javicoli a defecare, mentre lei seduta sul water costruito in un set, recita versi di poesie!

Adriano_56 26/11/08 18:30 - 4 commenti

I gusti di Adriano_56

Veramente molto interessante questo esperimento di meta-cinema di Tinto Brass in cui l'autore, oltre alle solite scene di nudo, riesce anche a fare un discorso sul cinema e sulla realtà, sulla rappresentazione e sulla percezione. Un film molto sperimentale che mescola cinema di genere (il porno con il gangster-movie) a quello autoriale con echi della New Hollywood anni 70.

Saintgifts 9/10/09 10:09 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Un film del genere può essere accolto in diversi modi che lo possono fare apparire una vaccata o un capolavoro. Per quello che mi riguarda vale la prima opzione. Brass non mi ha mai detto niente che non fosse la sublimazione del corpo della donna e tutto quello che ne può derivare, dalla poesia più pura all'ultima delle depravazioni. In questo "Action" quello che disturba è che Brass ha voluto tentare il contrabbando di innovazioni e creazioni rubando a man bassa da Kubrick, Fellini, Pasolini, Visconti in un pastiche velleitario e deplorevole.

Luchi78 3/01/11 16:11 - 1521 commenti

I gusti di Luchi78

Difficile giudicare un film del genere, dove i personaggi e le situazioni sono talmente surreali da non riuscire a trovare il bandolo della matassa a fine film. Il tutto diventa una sorta di viaggio allucinante dove si mescolano scene kubrickiane ad un vivace erotismo fatto di nudi integrali e sogni deliranti (un Brass d'altri tempi). Ottimo Merenda, straordinaria la Javicoli.

Faggi 16/04/17 16:19 - 1549 commenti

I gusti di Faggi

Gli anni ottanta sono iniziati; e si vede. Genio (alla Brass) e sregolatezza (alla Brass); estetica del deragliamento, spirito voglioso di anarchia, rischi di visionarietà pacchiana (voluta?) e bagliori di raffinatezza; erotismo che flirta col tragicomico, dialoghi in piena libertà semantica, trovate fuori dal comune, citazioni che vogliono essere sberleffi e ossessione del significante. Ottima prova del ben assorito cast, operoso con trasporto e convinzione. Arte o pastrocchio? Delirio o metacinema? Ai posteri l'ardua sentenza.
MEMORABILE: "È l'arte che è diventata pornografia o la pornografia che è diventata arte?"

Capannelle 27/04/17 23:46 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Allucinazioni in ordine sparso di un Tinto Brass che si accoda a un certo modo di fare allegoria cinematografica, senza però cavare un ragno dal buco. Molti spunti trasgressivi derivano da pellicole o registi più famosi e il nostro deve accontentarsi di condirli con musiche e qualche accento romagnoli, oltre che nudi e trivialità assortite. Qualcosa da salvare nella parte iniziale (il set con lassativo) e in quella finale (i duetti tra Merenda e la Asti).

Tinto Brass HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Il disco volanteSpazio vuotoLocandina La mia signoraSpazio vuotoLocandina Yankee - L'americanoSpazio vuotoLocandina La chiave

Giacomovie 13/04/18 18:57 - 1398 commenti

I gusti di Giacomovie

Un aspirante attore trova solo ruoli in film hard e rinuncia alle sue aspirazioni. La pellicola conferma le iniziali apparenze grezze della confezione grossolana di un Brass acerbo, che mostra tante idee esposte però con confusione e un gusto dell'eccentrico che origina diverse stranezze. Le velleità artistiche (come il tentativo di fare una parodia del mondo del cinema) si perdono in un contesto troppo surreale.

Myvincent 9/05/18 09:24 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Chi spera nelle grazie senza veli di Luc Merenda dovrà attendere la fine di questo film pasticciato che procede per blocchi narrativi psicoticamente: il set di un film hard, gli incontri nella discarica, l'esperienza manicomiale, la pompa di benzina. Se cercate elementi o spunti simbolici e metafisici, sappiate che da qui al morire di noia il passo è brevissimo. Scadente anche la qualità della fotografia. Inguardabile.
MEMORABILE: La voce di Luc Merenda, autentica e totalmente inespressiva.

Il Dandi 19/05/19 21:01 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

"È l'arte che è diventata pornografia o la pornografia che è diventata arte?" chiede il regista del film nel film: all'alba dello sdoganamento del circuito hard italiano (che determinerà di riflesso anche un nuovo corso brassiano) Tinto realizza un film provocatorio come uno spettacolino d'avanguardia dell'epoca. Probabilmente allora non suonava così folle come appare oggi (l'urgenza delle allegorie è tanto urlata quanto dubbia), comunque piacevole e curiosissimo. Film della maturità per Merenda, che offre nudi integrali e si doppia da solo.
MEMORABILE: La Javicoli costretta alla scena del water sul set di un film porno.

Reeves 16/10/20 14:25 - 2216 commenti

I gusti di Reeves

Un film veramente estremo, nel quale risaltano i pregi (tanti) e i difetti di Tinto Brass. Luc Merenda presta il suo corpo e la sua fama sorreggendo il viaggio verso l'inferno di un attore che deve convertirsi al porno per sopravviver, e si mette in gioco al punto di doppiarsi da solo. Brass non risparmia nessuna scena cruda: al confronto il Salò di Pasolini sembra un film per educande. Però ogni tanto esagera, e il solo Merenda è sempre credibile.
MEMORABILE: Il personaggio di Alberto Lupo, parodia del marito in "Il postino suona sempre due volte".
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Reeves • 16/10/20 14:29
    Segretario - 700 interventi
    Susannda Javicoli, protagonista femminile, proveniva dal teatro sperimentale con Carmelo Bene
  • Curiosità Buiomega71 • 22/02/23 19:16
    Consigliere - 25999 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flano cinematografico di Action:

    [img size=250]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/action.jpg[/img]