Borsalino & Co. - Film (1974)

Ottimo sequel del già bellissimo Borsalino. Si parte da dove finiva il primo; questa volta la lotta sarà contro un cinico trafficante. Alcuni momenti sono di pura commedia quando Delon viene sottoposto a una particolare "punizione" che avrà effetti collaterali davvero spiacevoli. Stupendo il cast, Delon su tutti ma bene anche il nostro Cucciolla. Merita, anche se è di poco inferiore al primo.

Vendette e controvendette, guerra tra bande rivali: Marsiglia come Chicago, dove i gangster sono elegantissimi e tutti indossano il famoso copricapo citato nel titolo. Il ritorno a Marsiglia di Roch Siffredi assomiglia a quello di Edmond Dantès: il suo unico pensiero è vendicarsi. Sceneggiatura non molto ricca che si affida più alle raffiche di mitra che all'approfondimento. Forse meno patinato del suo predecessore, in ogni caso sequel annunciato e arrivato puntuale. Per qualcuno fonte di ispirazione nella scelta del nome d'arte.

Il sequel di Borsalino cambia decisamente registro voltando le spalle alla sua atmosfera scanzonata (pesa la mancanza di Belmondo, che era la faccia da schiaffi del duo) in favore di un clima cupo e drammatico che sembra volutamente ricercare la rappresentazione di una violenza efferata da spaghetti western. La confezione è ancora pregevole, ma il film non è che una banale storia di vendetta, prevedibile, con un Delon ingessato a fare lo sguardo di ghiaccio.

Stavolta Delon ha il controllo totale sul film, essendo produttore dopo la nota litigata con Belmondo nel precedente film. Sequel nato, ovviamente, per esigenze di box-office, si presenta più cupo nella messinscena, con una sceneggiatura priva di originalità (trattandosi soltanto di una guerra tra clan) e un buon cast, Cucciolla su tutti. Discreto.

Sequel incentrato sulla vendetta in nome della sincera amicizia. Un Delon freddo e deciso riesce a dare verve alla trama, molto più concisa sia nella durata del film sia nell'intreccio, in quanto fin dalle prime scene conosciamo il ''cliente scomodo''. Le scene d' azione non sono tantissime, soprattutto nella parte centrale, ma lasciano il segno, e con il dovuto tasso di violenza. Manca la componente ironica tranne che in una scena, ma il film si lascia guardare e riguardare volentieri. Andrebbe rivalutato.

Sequel obbligatorio dopo il successo del film precedente, ma l'assenza di Belmondo è di quelle pesanti perché la pellicola ne risente in brio e brillantezza. L'innesto del buon Cucciolla, attore spesso sottoimpiegato, tiene comunque alto il livello qualitativo benché Delon sembri più ingessato del solito. Di alto livello sia la prova del cast secondario che la confezione, forte di un budget consistente che permette una ricostruzione d'epoca curata anche nei minimi dettagli. Script non eccezionale e piuttosto frammentato, comunque il film nel complesso si lascia guardare con piacere.