Un B-movie (o quasi) con due star nel cast (Loren e il condannato all'instabilità mentale Perkins). Le premesse sono alquanto pretestuose e incredibili, lo svolgimento non coinvolge mai completamente e il finale è discutibile. Questo non toglie che il prodotto si lasci seguire tranquillamente e non annoi; contiene anche dei buoni momenti di cinema ma gli manca quel non so che per distanziarlo dall'ordinario. In ogni modo con tè e biscotti al pomeriggio va anche bene.
Thriller fallimentare, che ha l'unico merito di stupirci mostrandoci una coppia assai improbabile: la Loren (la cui prepotente bellezza mal si presta al ruolo di malmaritata sottomessa, con acuti di isterismo), e Perkins (incredibile come marito manipolatore). Premesse poco credibili, svolgimento fiacco, zero colpi di scena, lunghezza eccessiva e lo sfondo di una Parigi doverosamente folkloristica, ma senza calore né luce. Deludente, un "French noir" fatto (forse) per soddisfare il palato degli americani, ma non piacque neanche a loro...
Buon thriller con la curiosa coppia Perkins (abile manipolatore che riesce sempre a farsi dire di sì) Loren (manipolata, ma con sorpresa finale). Gig Young fa il seduttore. Si crea una buona suspense e il finale non è affatto male; da citare Perkins in bilico sul cornicione per non farsi vedere e il portafortuna rivelatore. Nel finale sono riuscito anche a trovare non completamente malvagia dal punto di vista recitativo la Loren!
MEMORABILE: Il particolare rivelatore nel finale; Perkins che, arrabbiato dopo una litigata con la moglie, va con una passeggiatrice e poi torna dalla Loren!
Opera minore di Litvak, racconta di una finta morte organizzata per riscuotere la solita ingente somma assicurativa. Ma il canovaccio è liso, il ritmo fiacco, dietro a un bianco e nero che qui non riluccica. In più "l'autoppiaggio" della Loren è dei peggiori, mentre alla associazione Perkinks-psicopatico ci siamo fin troppo abituati. Praticamente un'operazione inutile.
Abbiamo anche il nostro Ennio De Concini tra gli sceneggiatori di questo dramma psicologico con ammiccamenti al thriller (c'è in ballo una truffa assicurativa), ma totalmente privo di colpi di scena. Girato con professionalità (Litvak era regista di un certo rilievo), personalmente non l'ho trovato neppure noioso, ma a visione ultimata resta davvero poco. La Loren cresce alla distanza, Perkins è perfettamente a suo agio ma vederlo in versione mentalmente instabile evoca ben altri ricordi; meglio Young come terzo incomodo.
MEMORABILE: La sequenza del cornicione.
Anatole Litvak HA DIRETTO ANCHE...
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Quando qualche mese fa sentì parlare di questo film per la prima volta rimasi stupito per il fatto che ci fosse la Loren perchè non ricordavo
avesse mai fatto un thriller.
Io francamente devo dire che la Loren tutta questa brava attrice non l'ho mai trovata,e che se è diventata una star moltissimo lo deve grazie al fu marito carlo ponti,ma nel finale del film l'ho trovata incredibilmente (per me naturalmente) discreta.
DiscussioneZender • 18/10/12 08:49 Capo scrivano - 47778 interventi
Beh dai, almeno un "discreta" alla Loren possiamo concederglielo senza troppi ripensamenti, dai :)