Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un'idea affascinante, quella di raccontare tante microstorie che si incrociano (ma anche no) nel bel mezzo di un terribile ingorgo che paralizza il traffico su un'autostrada che porta a Roma. Un buon film corale, insolito, che aveva avuto un suo “trailer” nel felliniano ROMA, dove l'idea già si affacciava: qui però l'ingorgo dura praticamente un giorno intero, da una mattina a quella dopo. Se però sotto il sole le storie procedono agilmente e il regista Luigi Comencini ha buon gioco spostandosi da un'auto all'altra per dare spazio al suo ricchissimo cast, quando scende la notte sembra che anche...Leggi tutto il film si spenga lentamente diventando insostenibilmente lento e vacuo. Non che in parte non lo fosse pure prima, continuamente frammentato da una sceneggiatura imperfetta e fin troppo ambiziosa, ma è solo col passare dei minuti che si avverte la pesantezza. Presi singolarmente, molti bozzetti sono riusciti. A cominciare da un Alberto Sordi cinico e spregevole come non mai, avvocato con Jaguar e tirapiedi (Orazio Orlando), convinto di poter comprare tutto e tutti coi soldi. Simpatico anche Mastroianni nel ruolo del divo del cinema assediato in auto dai cacciatori di autografi e ospitato nel casolare lungo l'autostrada dalla coppia di poveracci formata da Gianni Cavina e Stefania Sandrelli (incinta). E poi ancora Fernando Rey, Ciccio Ingrassia agonizzante in ambulanza, Ugo Tognazzi politico con l'autista cornuto Gérard Depardieu… un parterre de rois che avrebbe meritato di più. Eppure, nonostante gli evidenti affanni e le pause, è uno di quei film che riesce a imprimersi nei ricordi, forte di una varietà ben assortita di caratteri tipicamente italiani. Ricky Tognazzi è aiuto regista.

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Deepred89 19/07/07 14:55 - 3704 commenti

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Film imperfetto ma decisamente interessante. L'idea di partenza è senza dubbio originale ma il ritmo è decisamente discontinuo e non tutte lo storie funzionano. Comunque ci sono delle punte di cattiveria notevoli che di rado si sono viste in una commedia. Grandioso il cast, tra i più ricchi mai visti in un film italiano. Poco memorabili ma spesso azzeccate le musiche. Nonostante i difetti un film da vedere.

Capannelle 14/08/08 10:16 - 4398 commenti

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Grande sforzo produttivo che non ha dato i risultati sperati. L'ingorgo sull'autostrada è un pretesto per raccontare tante storie, girate con professionalità ma sicuramente troppe per godersi a pieno il film. Bene i personaggi del cinico Sordi, l'affabile Mastroianni che si fa ospitare da Cavina, una volta tanto anche Ingrassia. Si limitano a timbrare il cartellino Depardieu e Tognazzi. È presente un'amarezza di fondo che vuole denunciare l'imbarbarimento dei costumi, fino ad arrivare a scene drammatiche come quella dello stupro.

Undying 8/01/09 01:16 - 3807 commenti

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Comencini, regista dotato di rara sensibilità, aiutato in sceneggiatura da Bernardino Zapponi gira uno spaccato di "vita quotidiana", resa reale dal contesto: un ingorgo autostradale darà modo a persone di varia umanità di mettere a nudo il loro carattere. Se il menefreghismo, l'ignoranza, la maleducazione e la violenza (inatteso e brutale lo stupro della cantante, da parte di tre cinici incoscienti) segnano, in modo indelebile il destino della nostra Nazione, c'è però spazio anche per l'illusione e per l'onestà. La speranza in un'Italia migliore viene dai sentimenti umili di un camionista.
MEMORABILE: Marco Montefoschi (Marcello Mastroianni) dopo che Cavina, in cambio di un posto a Cinecittà, lo ha fatto giacere con la moglie: "L'umanità fa schifo."

Galbo 9/10/09 07:18 - 12380 commenti

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Nella galleria dei "mostri" italici della commedia nel nostro paese entrano a pieno titolo i personaggi di questo film di Comencini. Mostruosa è anche la situazione (un gigantesco ingorgo autostradale che blocca i veicoli per oltre un giorno) che consente al regista di ironizzare sulla società industriale. Il film è però diseguale: decisamente ottimo il personaggio di Sordi, a livello delle sue migliori interpretazioni (interpreta qui un avvocato romano cialtrone e qualunquista). Molto meno interessanti gli altri personaggi.

B. Legnani 25/08/09 15:57 - 5523 commenti

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Più interessante che riuscito. Morandini scrive che il totale è superiore alla somma degli addendi, ma a me pare il contrario. La struttura a quadri che talora si intersecano produce sì risultati bellissimi (su tutti Sordi-Orlando, Mastroianni-Sandrelli-Cavina e Rey-Girardot), ma anche banali (Tognazzi-Depardieu-Miou miou) o stonatissimi (Dewaere, il prete del finale...). Al di là della cupa semi-metàfora dell’uomo contemporaneo (i personaggi siamo noi, esacerbati dallo spazio “chiuso”), si resta colpiti per il pessimismo che stronca quasi tutti, giovani compresi.

Markus 15/06/10 14:10 - 3682 commenti

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L’idea dell’ingorgo per analizzare varie sfaccettature dell’umanità e dell’Italietta cinica, è buona, ma è raccontata con raro tedio e mancanza totale di senso dello spettacolo. Il cast ricchissimo evidentemente non è bastato. Comencini qui persevera (dopo Il gatto) con un taglio cinematografico commerciale, trascurando le tematiche a lui care e distintive quali il sociologico e la psicologia infantile. Le riaffronterà (Deo gratias) nel successivo film Voltati Eugenio, che ci ricorda a tratti l'inchiesta L’amore in Italia.

Cotola 19/12/10 18:36 - 9009 commenti

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Un terribile ingorgo autostradale è il pretesto per dare spazio ad una umanità "mostruosa" ed avariata in cui non c'è quasi nulla da salvare. La metafora è chiara, il film solo parzialmente riuscito, con alcune situazioni interessanti altre molto meno e francamente dimenticabili. Resta il "coraggio" di un pessimismo di fondo che i registi di oggi si sognano e che porta Comencini ad essere lucido e spietato fino alla fine, senza fare concessioni al pubblico o alla risata autoassolutoria. Cast opulento ma a tratti esornativo. Da un racconto di Cortazar.

Von Leppe 21/04/11 15:30 - 1258 commenti

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Pellicola del secolo scorso, dell'Italia anni 70 ormai sparita. Le macchine di quel periodo, gli ingorghi, gli omogeneizzati e la televisione con scritto "le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile". Albertone in un ruolo negativo ma realistico (come del resto tutti i personaggi del film). Ci sono influenze felliniane che rendono surreale la vicenda: succede di tutto, nell'ingorgo, con storie e personaggi che si intersecano. Atmosfera buona: periferica, tra le giornate assolate, il crepuscolo e la notte.

Rambo90 8/03/12 02:14 - 7676 commenti

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Bel film di Comencini, che in un ingorgo riesce a intrecciare storie di varia umanità, quasi tutte a sfondo cinico o amaro. Il cast è davvero imponente: su tutti si segnala un Sordi negativo come spesso accadeva (e il suo tirapiedi Orlando), Ingrassia moribondo e Mastroianni attore "adescato" dalla coppia Cavina-Sandrelli. C'è qualche lungaggine di troppo (il pazzo che sogna Marta potevano evitarlo) ma resta uno spaccato degli italiani, un po' impietoso ma sicuramente notevole.

Nando 15/03/12 16:10 - 3810 commenti

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Il pretesto è un immane ingorgo autostradale per poter descrivere le brutture e le debolezze umane in un sequenza di situazioni alcune veritiere altre più caricaturali di un' Italia poco disposta alla coesione. Cast altisonante in cui il cinismo di Sordi emerge mentre Tognazzi fa il minimo sindacale.

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Homesick 14/03/12 08:38 - 5737 commenti

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L’ingorgo blocca le auto e pure il film, composito puzzle di un'Italia nevrotica, debole, qualunquista, familista e arraffona, unita solo quando tifa per gli Azzurri. Se infatti alcune storie e personaggi hanno efficacia istantanea (l’onnipotente “Avvocato” Sordi, la coppia d’argento Rey-Girardot), altre non reggono, scolorendo nel già visto (Tognazzi-Depardieu-Miou Miou), nella gratuità (Baer-Molina), nella stanchezza (Mastroianni-Cavina-Sandrelli) e nell’inconsistenza (Dewaere). L’ex vigilante capo Ferdinando Murolo siede ancora in un’auto di cittadini armati. **/**!
MEMORABILE: Sordi e Orlando che bevono champagne; lo stupro della Molina.

Giùan 13/08/12 22:30 - 4539 commenti

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Insieme a Un borghese piccolo piccolo e Prova d'orchestra, L'ingorgo è il film della coscienza della crisi degli anni '70, pellicola in cui si fondon la rabbia per ciò che non è stato e smarrita frustrazione per l'Italia che va. Comencini gira con coraggio adolescenziale e maturità artistica uno dei rari affreschi altmaniani del nostro cinema, pagando scotto alle costrizioni della superproduzione (vedi il doppiaggio di Rey e Depardieu), ma riuscendo ad evitar le trappole ambigue della metafora con profetico rigore realistico, che ancor mette i brividi.
MEMORABILE: Sordi che tira su il finestrino dopo aver ricevuto l'acqua dai "napoletani"; Lo stupro di Angela Molina; Mastroianni che esclama: "L'umanità fa schifo!"

Roger 10/03/13 08:50 - 143 commenti

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Intrigante la metafora piuttosto esplicita di una società fatta di singoli, coppie, famiglie, classi sociali e appartenenze generazionali che, chiusi nel proprio mondo rappresentato dall'auto, non sanno darsi un fine, una direzione condivisa, anzi sono prigionieri di un immobilismo dello spirito, prima ancora che fisico. Il limite della sceneggiatura è la frammentazione eccessiva, tra grandi caratterizzazioni (prima su tutte quella di Sordi) e altre deboli o superflue.
MEMORABILE: Il silenzio surreale che cala sull'ingorgo non appena si spengono i motori.

Graf 6/11/13 02:28 - 708 commenti

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Un film corale che si disperde in mille rivoli e privo di un centro narrativo che faccia da coagulo. Un gruppo di persone bloccate da un mostruoso ingorgo stradale, un accumulo di storie umane che poteva lievitare nell'apologo apocalittico; però Comencini non è il Bunuel surrealista dell’Angelo sterminatore e quella che poteva essere una favola tremenda e incandescente ripiega in una timida e convenzionale commedia neorealistica piena di personaggi strambi ciascuno dei quali “celebra” una qualche debolezza o vizio nazionale. Regia priva di voli.

Modo 15/09/15 10:35 - 948 commenti

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Film di un'Italia che probabilmente non esiste più. Resta il concetto pessimistico di fondo, che come un'ascia taglia senza tentennamenti ogni possibile redenzione. Comencini non concede nulla allo spettatore, cosa che oggi non accadrebbe! Nonostante le buone intenzioni la regia è piatta, senza grandi sussulti. Alcune coppie funzionano, altre sono estenuanti nel procedere stancamente.

Vitgar 25/02/17 18:27 - 586 commenti

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Un megaingorgo alle porte di Roma scatena in modo spesso grottesco tutte le bassezze dell'umanità. In un giorno di totale blocco del traffico succede davvero di tutto. Comencini coglie validamente mille sfumature proprie dell'essere umano in condizione di stress emotivo. Un cast importantissimo con buone interpretazioni, su tutti il grande Sordi. Ottima la colonna sonora di Carpi.
MEMORABILE: Tutti mangiano omogeneizzati.

Hackett 2/04/17 10:23 - 1865 commenti

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Minestrone di italico talento attoriale, scatenato da uno sciagurato ingorgo autostradale che permette a svariate realtà che fotografano la società dell'epoca (ma non solo) di entrare in collisione tra di loro. Il tono del racconto parte con leggerezza ma sfocia ben presto in una amara rappresentazione delle piccole grandi miserie di una società che non va da nessuna parte, sempre pronta a fare branco per il più immediato e sicuro beneficio.

Paulaster 19/04/17 10:33 - 4389 commenti

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Odissea nella sopravvivenza in auto per chi è rimasto imbottigliato per una giornata intera in tangenziale. Nelle varie microsituazioni si inscenano temi forti (lo stupro alla femminista, l’aborto per il figlio senza padre) in cui si nota la mancanza di solidarietà umana (a parte la bottiglia d’acqua offerta). Denuncia sociale generica non corrosiva. Cast di richiamo ma solo Sordi offre una grande interpretazione e il reparto femminile fa qualcosa in più.
MEMORABILE: Sordi che beve champagne; Ingrassia che spera nel risarcimento; La canzone ai bambini; Cavina che concede la moglie per avere un posto.

Tonios 21/04/17 08:48 - 25 commenti

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Commedia piacevole e leggera, velata di quella malinconia mai banale tipica del regista. Sono tuttavia presenti situazioni già viste o comunque di poco spessore: Rey e Dewaere quasi irritanti, Tognazzi e Mastroianni come al solito nel ruolo dei "dongiovanni" della situazione, Baer simil-patetico, Depardieu surreale doppiato in romanesco, Orlando inutile e inespressivo. Due ore trascorse velocemente grazie alla dinamicità e alla veridicità ancora attualissima delle trame sapientemente intrecciate.
MEMORABILE: Della Casa che fa da intermediario tra Rey e l'automobilista che gli ha dato del "cornuto"; Sordi che non capisce il napoletano e risponde a casaccio.

Rufus68 13/07/17 21:37 - 3825 commenti

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Siamo al tramonto della commedia nera d'autore e si sente. Non che il film sia mal riuscito, anzi: è indubbio, tuttavia, che l'insieme, oltre a risentire di qualche debolezza negli episodi, risulti depotenziato nei toni. Essi si fanno sin troppo facili, rifuggendo dalla lente deformante del grottesco e della satira; l'interpretazione "politica" della realtà, peraltro, latita e Comencini si rassegna alla semplice ricognizione di un presente laido e privo di valori, assolutamente lontano dall'amorale vitalità dei Sessanta. Crepuscolare.

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Pinhead80 30/08/17 14:04 - 4719 commenti

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Un incredibile ingorgo costringe centinaia di automobilisti a trascorrere trentasei ore in strada. Qui si lasceranno andare a tutta una serie di comportamenti che ne esalteranno la povertà d'animo e la cattiveria. C'è di fondo un forte senso di negatività nei confronti del genere umano esaltato dal ritrovarsi in una situazione limite che esaspera ancor di più certi atteggiamenti di fondo. Alcune scene sono volutamente fastidiose (lo stupro nel camion), ma colpiscono nel segno. Non tutti i personaggi sono azzeccati.

Il ferrini 30/10/17 01:09 - 2345 commenti

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Esperimento apprezzabile, sebbene la somma totale sia inferiore agli addendi. Il cast è quello delle grandi occasioni e l'espediente dell'ingorgo permette grande libertà narrativa. Mastroianni è l'unico ad allontanarsi dalla strada, ma senza intenzioni distruttive come Michael Douglas; tutti gli altri restano intrappolati lì e raccontano l'Italia con storie di corna (Tognazzi e Depardieu), crisi di coppia (Fernando Rey), un imprenditore senza scrupoli (Sordi), una ragazza madre che il padre vorrebbe far abortire e altre microstorie. Non male.

Rocchiola 18/06/18 08:59 - 953 commenti

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Insieme al Borghese di Monicelli rappresenta la pietra tombale della commedia all’italiana nella sua accezione più classica. Imperfetto ma coraggioso tentativo di imitare la coralità di stampo altmaniano che malgrado una certa frammentazione mantiene una sapiente progressione narrativa. La descrizione migliore del film è forse contenuta nella citazione di Borges riportata dal Morandini “Gli toccarono, come a tutti gli uomini, tempi brutti in cui vivere”. Nell’ingorgo si concentra tutto il campionario umano dell’Italia degli anni di piombo.
MEMORABILE: "L’umanità fa schifo"; Mastroianni che si addormenta con la Sandrelli nel letto; Il bimbo che urina sulla Jaguar di Sordi; La violenza carnale.

Daniela 13/09/18 14:14 - 12622 commenti

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Un ritratto del nostro paese attraverso la metafora, tutt'altro che impossibile, di un ingorgo mostruoso che congela il traffico attorno alla capitale per un'intera giornata, dando spunto ad una serie di scenette di alterno interesse, ma tutte improntate ad una visione pessimistica che trova il suo culmine nella sequenza disturbante di stupro di gruppo e si conclude con un epilogo dai toni postapocalittici. Il prestigioso cast internazionale fornisce prestazioni diseguali: fra gli assi della commedia all'italiana, il migliore è Sordi, impeccabilmente protervo nel duetto con il succube Orlando.

Zampanò 19/04/20 11:31 - 381 commenti

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Tratto da un racconto di Cortazàr, rappresenta un presepe incivile prestandosi a un mix di allegorie: società bloccata, uomini omologati come i veicoli mentre vecchi e bimbi, saggi, dormono. Sfida tremenda per Comencini, vinta solo in minima parte. Cast ricco ma storielle sbozzate, con l'eccezione dei bravi Sordi e Mastroianni a cui spettano per cachet pose più compiute. Prezioso per contenuti ma faticoso da seguire, con qualche acuto: raggelante lo stupro con i guardoni (altra allegoria).
MEMORABILE: Sordi, cinico avvocato, che ordina di tutto al suo zerbinesco factotum.

Bubobubo 12/04/20 15:21 - 1847 commenti

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Archetipo di situazione kafkiana: un ingorgo senza inizio né fine che mette in ginocchio il paese e paralizza nei pressi di Roma migliaia di spregevolissimi tipi umani, i cui tratti caratteristici emergeranno con prepotenza nelle circostanze dell'emergenza. Cast stellare al servizio di una commedia nera imbevuta di puntuali riferimenti politici e sociali (i fatti del Circeo, Avanguardia Operaia e Toni Negri, gli affaristi socialisti, il popolino del sud...) la cui tenuta narrativa paga, qui e lì, troppa ambizione. Sordi sgradevole, sugli scudi.
MEMORABILE: Stupro notturno (terribile); "Carloni, l'umanità fa schifo"; L'assalto agli omogeneizzati; Amplesso immaginato con Mara.

Pessoa 1/11/20 19:25 - 2476 commenti

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Road movie all'amatriciana per Comencini in cui viene sfruttato il solito espediente di una situazione improvvisa che livella il materiale umano fagocitato, lasciando trasparire il suo lato meno nobile. Il risultato è altalenante e alterna momenti molto riusciti a inutili lungaggini che rallentano parecchio il ritmo della pellicola. Il nutrito cast porta a uno spezzettamento della vicenda in tanti piccoli episodi in cui spesso gli attori non riescono a dare adeguata forza ai loro personaggi. Resta comunque un'amara testimonianza del vuoto rimasto alla fine del boom economico.
MEMORABILE: I padri di famiglia che sfoggiano le armi e rimangono impassibili durante lo stupro; Il podista e il ciclista che procedono fra le macchine ferme.

Rigoletto 31/10/20 11:52 - 1785 commenti

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Film che presta il fianco sia ai detrattori che a coloro che ne apprezzeranno le qualità. Comencini riesce nel mezzo miracolo di far convivere non soltanto tal stuolo di nomi (si è scomodato addirittura Fernando Rey, senza contare gli eroi nostrani), ma addirittura creare una convivenza all'interno d'una pellicola che teoricamente conterrebbe altri cento film tratti dalle storie dei protagonisti. Storie, passioni, tradimenti, politica. Tutto passo dentro un ingorgo umano prima ancora che automobilistico. L'equilibrio comenciniano è dunque encomiabile, anche se non sempre convincente.

Alex75 28/09/22 17:31 - 878 commenti

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Sullo sfondo di un incubo apocalittico e paradossale in cui le automobili sono tanto presenti quanto inutili, Comencini mostra senza sconti (ma con la sua sensibilità) un’umanità che fa schifo per la sua meschinità e ipocrisia, ma al tempo stesso suscita pietà. La coralità dell’affresco comporta inevitabilmente risultati alterni: Sordi è l’unico “mostro sacro” a lasciare il segno, mentre Mastroianni e Tognazzi appaiono piuttosto stanchi e Depardieu è penalizzato da un doppiaggio tremendo. Nelle seconde file, si fanno notare Ingrassia e le coppie Rey-Girardot e Sandrelli-Cavina.
MEMORABILE: Sordi: “L’Africa è un cesso”; Il finto socialismo dell'avvocato sordiano; Mastroianni: “L’umanità fa schifo”; Lo stupro; Gli omogeneizzati.

Sardonicus 9/10/22 00:30 - 13 commenti

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Personalissimo excursus di Comencini su volti, caratteri e sagome tipiche pasoliniane, con accenti furbastri e vigliacchi, talvolta tristi e amari. Satira road non perfettamente riuscita che mal si cala tra ambienti angusti e personaggi anchilosati, riuscendo a salvarsi solo in parte nel finale. Insomma niente di nuovo sul fronte della Commedia all'italiana. Anzi.

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Noodles 19/01/23 16:36 - 2204 commenti

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Sicuramente un buon film, perché mette in campo una critica ferocissima all'italiano medio, da cui quest'ultimo non ha alcuna possibilità di salvezza, e lo fa tramite una serie di bozzetti, alcuni molto interessanti, altri piuttosto fiacchi. L'ambientazione è claustrofobica e distopica, ricostruita molto bene. Il film però è eccessivamente lungo e quando arrivano le scene notturne diventa molto noioso. Non convince nemmeno l'ipertrofico cast, folto di grandi nomi ma che messi insieme non sempre funzionano. Comunque una critica alla nostra società che colpisce.

Nick franc 18/03/23 20:55 - 509 commenti

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Cast internazionale con nomi di richiamo, un regista di sicura qualità ma i conti non sempre tornano: la struttura episodica genera eccessiva frammentarietà e se un segmento è ottimo (Sordi, il migliore, con il succube Orlando), tre di buon livello (Molina e Baer - con la sequenza più disturbante del film - Ingrassia e il divo Mastroianni con Cavina e Sandrelli) uno è scontatissimo (Tognazzi, Depardieu e Miou-Miou), uno insulso (Rey con Girardot, veramente sprecati) e uno inutile (Dewaere). Apprezzabile comunque il tono pessimista e venefico, anche se a momenti appare programmatico.
MEMORABILE: Lo stupro della Molina con i malavitosi voyeurs; L'umanità fa schifo; Mangiatori di omogeneizzati come a simboleggiare la regressione dei personaggi.
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  • Discussione Zender • 6/03/13 12:12
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Ah, han proprio rifatto la strada. Evidentemente poche riprese in campo lungo.
  • Discussione Capannelle • 6/03/13 14:27
    Scrivano - 3486 interventi
    Si, ripensandoci attentamente il pezzo di autostrada era sempre quello, erano gli attori/le sottotrame a cambiare continuamente.

    Meglio allora ricostruirla in centro a Roma piuttosto che andare ad occupare un tratto di strada esistente, chissà dove, con l'obbligo di muovere avanti e indietro troupe e materiali.
  • Discussione Zender • 6/03/13 16:00
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Sì, vero, è che in effetti l'ho visto molto tempo fa, ricordo solo vagamente. Forse ricordo una casupola vicino alla strada dove Mastroianni o chi per lui va a conoscere una donzella...
  • Discussione Neapolis • 6/03/13 18:32
    Call center Davinotti - 3054 interventi
    Devo rivederlo. Avevo la sensazione che il tutto si fosse svolto su spazi più ampi.
  • Discussione Fedemelis • 7/03/13 13:37
    Fotocopista - 2137 interventi
    Vi ricordo che Cinecittà prima della vendita dei terreni era grande più 40 ettari in una zona ancora in espansione per Roma.

    Di spazio ne avevano in abbondanza

    foto d'epoca:
    http://appiotuscolano.blogspot.it/2009/11/via-tuscolana.html
    Ultima modifica: 7/03/13 15:40 da Fedemelis
  • Discussione Deepred89 • 29/02/16 13:01
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Chi ha Sky provi a registrarlo. Non si sa mai, magari rispolverano la rara versione uncut (che pure era solo vm14).
  • Discussione Gugly • 29/02/16 13:02
    Portaborse - 4710 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Chi ha Sky provi a registrarlo. Non si sa mai, magari rispolverano la rara versione uncut (che pure era solo vm14).

    Ok, programmo subito.
  • Homevideo Rocchiola • 18/06/18 09:56
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    A me risulta che l'edizione Millennium Storm fosse presentata in formato non anamorfico 4:3. Inoltre il master della stessa è penoso pieno di graffi ed imperfezioni (parlo per intenderci dell'edizione con copertina su sfondo bianco, visto che circola anche una riedizione con copertina dallo sfondo rosso che però credo sia del tutto identica all'altra). Più di recente è stato ristampato anche dalla 01 Distribution, etichetta a dir poco disastrosa che ripesca sempre vecchi master spesso degni di un VHS. In quest'edizione è riportato che il video è widescreen senza specifiche sull'effettivo formato, ma ho il forte dubbio che si tratti sempre della penosa versione della Millenium Storm riproposta per spillare qualche soldo in più.
    Io sono andato sull'edizione della Francese Tamasa che viene presentata nel corretto formato video 1.66:1 (ma in verità è un normale 1.85:1 ottenuto tagliando un pochino i margini superiore/inferiore), utilizzando inoltre un master di buona qualità praticamente privo di imperfezioni e dalla definizione discreta, anche se non viene menzionata alcuna opera di restauro. Il film è visionabile in italiano senza sottotitoli, basta toglierli dopo aver selezionato l'opzione audio originale sottotitolata, agendo tramite telecomando anche durante la visione del film.
    Purtroppo l'unica nota negativa è che si tratta sempre della versione "corta", infatti anche la pur buona edizione francese che riporta sulla copertina una durata di 2h01m, è invece lunga solo 1h47m.

    https://www.amazon.fr/Grand-embouteillage-Alberto-Sordi/dp/B00M262LVG

    La versione completa di due ore credo sia uscita solo in VHS !!!
    Ultima modifica: 18/06/18 09:57 da Rocchiola
  • Homevideo Buiomega71 • 18/06/18 10:27
    Consigliere - 25934 interventi
    Non avendo la vhs non posso nè smentire nè tantomeno confermare.

    Stando alle (poco attendibili) durate segnalate dal catalogo delle vhs, la prima edizione della Durium è indicata come 100 minuti, la seconda della Warner (collana da vendita Gli Scudi) 127 minuti
    Ultima modifica: 18/06/18 15:07 da Buiomega71
  • Musiche Alex75 • 22/06/23 19:21
    Call center Davinotti - 709 interventi
    La canzone "Nella canzone del male - Momento 25 bis" scritta e interpretata da Mario Salis.

    https://www.youtube.com/watch?v=UtDzmduN_RA