Sbirro... La tua legge è lenta, la mia... no - Film (1979)

Sbirro... La tua legge è lenta, la mia... no

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ennesimo poliziesco all'italiana col biondo Maurizio Merli nei panni del Callaghan nostrano e Mario Merola in quelli del camorrista dallo sguardo impenetrabile. La formula è ormai consunta e sono chiare come non mai le difficoltà (prevedibili) degli sceneggiatori nel fornire un copione decente. Siamo alle solite, con Merli che arriva a Milano e subito riceve un “avviso” della mafia: una testa di lupo sgozzata. Nemmeno il tempo di uscire dalla Stazione Centrale! Eh già, il commissario Ferro è conosciuto ovunque. Il film è condotto stancamente da uno Stelvio Massi decisamente non in vena, che si limita a registrare ancora qualche scazzottata, un triste...Leggi tutto dramma familiare (il nipote di Ferro è spacciatore e recidivo) e l'immancabile difficoltà della giustizia “legale” nel gestire la piaga della malavita organizzata; ma Merli ovviamente dei metodi tradizionali se ne frega e saltabecca da un mafioso all'altro per combattere il crimine “dal suo interno”. Niente di nuovo quindi, ma se altre volte il film veniva salvato dalla simpatia e dalla bravura di Merli o da registi come Umberto Lenzi, qui tutti appaiono mal diretti, in balia di loro stessi, controfigure impacciate di ciò che furono. Piccola parte anche per un giovanissimo Francesco Salvi, vestito come in FRACCHIA, LA BELVA UMANA ma qui dalla parte dei “buoni” (è un agente in borghese non troppo fortunato). Finale con relativa sorpresa, che sottintende una morale tanto qualunquista quanto in fondo quella della maggior parte di questi mille poliziotteschi. E’ evidente quanto il filone stia esaurendo le cartucce, e infatti sarà solo questione di un paio d'anni ancora...

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Undying 11/06/07 18:42 - 3807 commenti

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La polizia si accorda con alcune frange mafiose (ma ancora d'altri tempi) al fine di porre termine all'escalation di violenza di una nuova Camorra insediata in quel di Milano. Bellissima la fotografia, ottime le interpretazioni (sì: pure Mario Merola) e una sceneggiatura con i fiocchi. Correva l'anno 1979 ed anche per il poliziesco italiano il tramonto era in vista: Sbirro, la tua legge è lenta... la mia no! rientra nel caso dei titoli a "sensazione", ma presenta un'opera compatta e dignitosa, forse una delle migliori regie firmate da Massi.

Renato 15/07/07 19:12 - 1648 commenti

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Ottima regia di Stelvio Massi, un po' meno ottima la sceneggiatura, che ha il torto di essere inutilmente ingarbugliata e di trascurare colpevolmente il personaggio di Merola. Il film è infatti tutto sulle spalle di Merli, nell'archetipico ruolo del commissario di "ferro" (qui di nome e di fatto!) che tenta di sbrogliare quasi da solo una matassa che coinvolge addirittura la mafia... Ambientazioni convincenti, musiche funzionali (di Cipriani) per uno degli ultimi "poliziotteschi" degni di tal nome. Cameo per Francesco Salvi.

Lercio 26/08/07 00:05 - 232 commenti

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Un Merli un po' meno "duro" del solito per un film dal ritmo sostenuto e dalla sceneggiatura complessa che da una parte rende interessante l'intreccio, da un'altra è troppo ricca di coincidenze. Mario Merola è calato nella parte ed è uno dei personaggi più interessanti. Ottime alcune inquadrature, per il resto il film è discreto e non certo memorabile.

Ianrufus 23/09/08 11:58 - 139 commenti

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Sempre più dalle parti del fotoromanzo-sceneggiata, Merli e Massi suscitano una certa tenerezza a chi li ha amati in Poliziotto sprint & C. Qui tra recitazione latitante e scene d'azione stanche e malriuscite (compresi gli inseguimenti) ci tocca pure sorbirci la (a)morale del camorrista Merola col cuore d'oro. Finale a sorpresa politicamente scorretto ma lontano dalla realtà (anche da quella del commissario di ferro Merli) e quasi risibile. Salvi e Dapporto giovani e lontani dai successi prossimi.

Homesick 25/02/09 18:53 - 5737 commenti

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Il poliziesco italiano è giunto al capolinea e tenta invano di reinventarsi facendo collaborare un tutore dell’ordine con un mafioso vecchio stampo. Nonostante la fiacchezza complessiva – riflessa in un Merli svigorito e senza rabbia - evitano lo sfacelo qualche posa solenne di Merola, il volto tormentato di un giovane Massimo Dapporto, la scena del distributore di Coca Cola e il finale che giustifica il titolo. Merli si doppia da sé.

Daidae 27/03/09 07:06 - 3163 commenti

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Non bellissimo, ma neppure troppo male. Azione poca e niente, ma in complesso si fa guardare; aspettatevi comunque un poliziesco all'italiana parecchio atipico. Dei film della coppia Merli e Massi è uno di quelli che mi è piaciuto meno. Diciamo che si poteva fare molto meglio.

Stubby 6/05/09 00:14 - 1147 commenti

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Mah personalmente non l'ho gradito molto, anzi a tratti l'ho trovato piuttosto noioso e soporifero. Sarà la sceneggiatura troppo ingarbugliata, il fatto che Merli è più calmo del solito e che Merola è poco utilizzato, ma troppe sequenze non mi convincono affatto.

Herrkinski 24/11/09 15:42 - 8052 commenti

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Tra gli ultimi poliziotteschi del periodo, questo è uno dei più interessanti, se non altro per il merito di aver cambiato la formula classica del genere; infatti il film è più riflessivo e drammatico (seppur non manchino le parti d'azione), preferisce soffermarsi sulle indagini e sul mostrare la malavita organizzata e le sue "leggi". Merli si modera e offre una prestazione misurata e di buona caratura, Merola è impeccabile nella parte del camorrista vecchio stampo, il giovane Dapporto è perfetto per il ruolo. Un buon lavoro, seppur serioso.

Gestarsh99 20/05/11 00:00 - 1395 commenti

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Forze dell'ordine a briglia sciolta e tradizionalismo mafioso "buono" fanno fronte comune opponendosi ad un gangsterismo camorristico aggressivo e senza codici: l'ambiguo collaborazionismo abusivo tra polizia e malavita organizzata si ripropone anche qui. Col poliziesco agli sgoccioli Massi ricorre alla solidità dell'icona meroliana, cui affida un ruolo spinoso, reso efficacemente in tutta la sua scivolosa evasività. Rabal è uno dei tanti cine-padrini vecchio stampo, bonario ma tutt'altro che misericordioso e Merli è sempre quello dalle mani pesanti. Il film però ha il fiato corto.
MEMORABILE: Il rapinatore ucciso che si scopre essere una donna (addirittura l'amante di Merli).

Nando 3/07/12 21:54 - 3806 commenti

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La longeva coppia Massi/Merli genera questo film incentrato soprattutto sulle decisioni della malavita che contrastano la legge giuridica in maniera netta (ma in alcuni casi risolvono le questioni in modo più soddisfacente). Il ritmo, tuttavia, non è eccelso nonostante Merli, Merola e Rabal si comportino degnamente.

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Giordani 16/01/13 23:04 - 39 commenti

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Film di scarso livello che purtroppo mostra chiaramente l'ormai prossima decadenza del genere poliziottesco. Poco spettacolare e per giunta con una trama fintamente complessa (ma in realtà banale e con trovate assolutamente improbabili), il film stanca. Merli, forse anche a causa del mancato doppiaggio, è la copia sbiadita (e di parecchio) del "commissario di ferro" di altre sue (memorabili) interpretazioni.

Giùan 1/06/13 07:08 - 4528 commenti

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Bizzarro pseudopoliziesco crepuscolare, pieno di sfumature e contaminazioni. Innestando l’inossidabile Ferro di Merli nel fertile (già allora) terreno mafioso del nordovest, Massi pare perdere progressivamente le rigide redini del racconto di genere, facendosi (dolcemente?) imbrigliare dalla caratterizzazione dei personaggi (Merli una volta tanto non tutto d’un pezzo, il padrinesco Rabal e soprattutto un Merola di rocciosa ambiguità). Sfilacciato e un po' sovradimensionato ma capace di delinear i labili confini legale/illegale. Già cupo Dapporto Jr.
MEMORABILE: La scena tra Merli e Matilde Ciccia al palazzo del ghiaccio; Merola che all’obitorio dà i soldi alla vedova del suo guardiaspalle.

Il Dandi 26/11/13 18:24 - 1917 commenti

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Poliziesco crepuscolare? Se si intende l'esempio di un film che fotografa il tramonto di un genere allora sì, la definizione mi sta bene. Peccato, perché lo stesso anno la coppia di protagonisti portò respiro internazionale nell'ottimo Da Corleone a Brooklyn. Qui c'è qualche intuizione buona (l'ambiguità morale con cui è disegnato il personaggio di Merola, qui molto più incisivo di Merli), ma il clima dolente e la trama intricata producono un effetto pauperistico (e spesso noioso).
MEMORABILE: La scena del distributore di Coca Cola.

Trivex 5/05/14 13:48 - 1738 commenti

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Il commissario appare disinnescato e si capisce presto. Sarà il personaggio da interpretare o forse la fatica che arriva dopo tante corse e tanti malviventi giustiziati, chissà. Questo è un poliziotto che più riflette e meno spara, ma quando spara i cadaveri ci sono comunque, perché il "genere" è da rispettare. Storia nuova, per il "tricolore armato" in via di estinzione, con finale meno peggio del previsto (anche se un po' improbabile). Molto affascinanti le location e colonna sonora tra le più belle mai udite in questo tipo di cinema.

Ciavazzaro 8/05/15 23:43 - 4768 commenti

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Estremamente interessante. Da non grandissimo fan del poliziesco l'ho apprezzato molto. Ottimo cast, su cui spicca in assoluto un grande Merola, perfetto antagonista, personaggio ricco e complesso che troneggia su tutti. Molto bravi pure Rabal mafioso vecchio stampo e un giovanissimo Dapporto, Merli più che sufficiente. Violento, ben scritto... Come sempre pregevole la soundtrack di Cipriani. Da segnalare le varie sorprese nel finale per niente scontate e la riunione tra capi-mafia. Veramente notevole.
MEMORABILE: Il particolare del vestito; Lo smascheramento del killer morto con sorpresa; Merola che prepara la "sorpresa"; Il confronto Merola-Merli; Il finale.

Ducaspezzi 21/12/15 15:32 - 222 commenti

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Il titolo del film, com'era usuale nei "poliziotteschi" dell'epoca, rimanda a quella contrapposizione tra paladini del bene e paladini del male con cui si voleva rimarcare, con modaiolo (ed un pizzico compiaciuto) qualunquismo critico, l'inefficienza dei primi avverso la spietatezza puntuale dei secondi, sullo sfondo socio-politico degli anni di piombo. Ma qui il nostro Merli non è così duro e puro come al solito e più della contrapposizione si impone la dolciastra ambiguità. Curioso e potabile.
MEMORABILE: I molti frame in cui (fateci caso) Merola sembra una particolare versione caricaturale di Renato Pozzetto; Merli che dà la voce a se stesso.

Nicola81 3/01/16 13:08 - 2827 commenti

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Una trama a tratti improbabile ma più complessa della media del genere, con alcuni risvolti gialli, per un poliziesco crepuscolare e quindi atipico. Merli interpreta un commissario meno granitico e più riflessivo e si rimpiange la figura del boss vecchio stampo (Rabal, ottimo) contrapposta alla ferocia del camorrista emergente (Merola, sempre il solito personaggio). Dapporto da giovane era veramente odioso, Marineo si sobbarca qualche inciso umoristico, Massi dirige il traffico con la consueta esperienza. Bella colonna sonora di Cipriani.
MEMORABILE: IL distributore di Coca Cola; La sorprendente identità del killer; Il finale.

Rufus68 4/09/16 00:07 - 3818 commenti

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Merli scazzotta con meno convinzione del solito (sente forse il riflusso del poliziottesco?), ma ha una discreta dose d'ironia e ciacola pure in francese; il trucibaldo Merola, appesantito e con un gatto in testa, gli tiene testa con vigore sanguigno guadagnandosi il favore del pubblico... I due protagonisti ("isso" e " 'o malamente", come nella sceneggiata) sono gli unici motivi che giustificano la visione. La trama è davvero fiacca e non vale a soccorrerla la (poca) azione in cui Massi si era pur distinto in passato.

Pessoa 7/10/16 23:20 - 2476 commenti

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Il film, girato con molto mestiere da Massi, si regge quasi tutto sulle spalle di Merli e Merola, con l'attore napoletano, vero deus ex machina della vicenda, che avrebbe meritato uno spazio maggiore. Il risultato, pur non disprezzabile, non basta a colmare le lacune di sceneggiatura che pure poteva contare su una storia robusta e quanto mai attuale in quel periodo. Merli con la sua voce mi sembra più credibile e dinamico mentre, come spesso succedeva in questo genere di film, il cast femminile è decorativo e piuttosto mediocre. Interessante!
MEMORABILE: La parrucca di Mario Merola...

Mco 5/09/17 12:03 - 2323 commenti

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Le tre "M" (Massi Merli Merola) sono certificato di garanzia, in film come questi. Anche se la trama non offre chissà quale spunti e spesso le situazioni si ripetono senza convinzione. E' la professionalità degli interpreti (tra cui anche un bravo Dapporto) a permettere al film di rimanere su livelli più che accettabili tra inseguimenti, patti con la malavita e agguati criminali. Piccola ma convincente parte per Rabal, cammeo per un giovane Francesco Salvi. Gli appassionati del genere gradiranno.
MEMORABILE: L'approccio sulla pista di ghiaccio; Il dialogo finale tra Merli e Rabal.

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Alex1988 17/02/18 18:29 - 728 commenti

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Ormai, il "poliziottesco" ha perso smalto e questo secondo film interpretato dalla coppia Merli-Merola dopo il lenziano Da Corleone a Brooklyn ne è la prova. Stelvio Massi, pur essendo anch'egli regista di buon mestiere, non sa sfruttare appieno il copione e il film non lascia il segno. Da segnalare un giovane Massimo Dapporto e un Francesco Salvi alle prime armi, in un piccolo ruolo.

Berto88fi 4/03/20 14:10 - 216 commenti

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Alte le aspettative maturate dopo la visione di Da Corleone a Brooklyn con gli stessi protagonisti, inevitabile la delusione per una pellicola che arranca su tutti i fronti: recitata male (Merola in primis), regia tra le più confuse di Massi, sceneggiatura raffazzonata e noiosa, scene d'azione tirate via. Merli se la cava ma il suo personaggio è scialbo e non ha il piglio di molte altre pellicole di genere. Evitabile.

Rigoletto 3/11/20 11:34 - 1785 commenti

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Ancora un poliziottesco per Maurizio Merli, interpretato con il solito, indiscutibile carisma. Alla regia quel Stelvio Massi che con Merli firmerà altri cinque film. L'ingresso di Merola aggiunge sicuramente un sapore più speziato, frutto della sua bravura, che rende il film un buon prodotto, inferiore però ad altri caposaldi del genere e, in ogni caso, pur senza sfigurare, incapace di dare una svolta decisiva a un genere sul viale del tramonto. Nel cast si segnala l'ottima prova di Dapporto.

Noodles 15/12/20 22:52 - 2196 commenti

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Film del periodo decadente del poliziottesco, quando ormai il filone aveva detto tutto e si trascinava fiaccamente. Non basta qualche piccola sorpresa qua e là se il filo conduttore è già visto tante volte, se la storia ha più di un lato poco credibile e se i personaggi sono blandi. Nonostante il discreto cast, tutti gli attori sembrano svogliati rendendo ancora più scialba una pellicola già di per sé priva di idee valide. Nota di merito invece per la colonna sonora, davvero ottima, di Stelvio Cipriani. Il ricordo dei bei tempi della coppia Merli-Milian appaiono lontani anni luce.

Fauno 19/03/23 12:30 - 2206 commenti

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Un thriller in un poliziottesco a sapore di mafia, trapiantata in una Milano tutto sommato gradevole. Pur in fase crepuscolare come genere, si lascia apprezzare per il movente dei killer mascherati dell'Anonima, come anche per il modo di commissionare omicidi tramite annunci. Bravo Merola, anche se il suo dialetto a volte è troppo stretto, e anche il giovanissimo Dapporto è all'altezza del suo ruolo. Inseguimenti e scazzottate non sono incisivi come in altre occasioni, ma il colpo di scena del distributore di bevande è davvero geniale. Ottimo Rabal come padrino atipico.
MEMORABILE: "Dovendo scegliere scelgo loro, dopo tutto sono italiani come me"; "Questo vino fa schifo"; Lo strano malumore del nipote.
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  • Homevideo Geppo • 12/11/10 16:03
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Ecco il DVD di "Sbirro... la tua legge è lenta... la mia... no!" (noto anche col titolo "Poliziotto ribelle") uscito in edicola per la Hobby & Work.



    Master: Pessimo e vergognoso per un DVD, praticamente è una vecchia VHS riversata, infatti in alcune scene l'immagine è tremolante.
    Audio: Molto sporco con un clamoroso fuori sincrono
    Durata: 98 minuti
    Video: 1.1:85 (4:3)

    Ultima modifica: 21/11/10 11:00 da Geppo
  • Homevideo Geppo • 12/11/10 16:11
    Call center Davinotti - 4269 interventi
    Ecco a voi anche la rara fascetta VHS, targata Azzurro, di "Sbirro... la tua legge è lenta... la mia... no!", direttamente dalla Geppo collection.

    Ultima modifica: 12/11/10 17:58 da Zender
  • Musiche Gestarsh99 • 20/05/11 18:03
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    La soundtrack del film, composta da Stelvio Cipriani, è stata distribuita in edizione digitale il 23/10/2008 dalla Digitmovies.
    Il cd comprende anche lo score realizzato
    sempre da Cipriani per l'altro poliziesco di Massi
    Poliziotto senza paura (1977):



    Ecco un paio di brani del film, dai toni delicati e tristi:

    Sbirro, La Tua Legge E' Lenta... La Mia... No!
    Ultima modifica: 20/05/11 18:53 da Zender
  • Discussione Mubald • 25/03/14 15:10
    Disoccupato - 1 interventi
    Film in linea con altri dello stesso genere.Fra gli interpreti da notare Matilde Ciccia.Veniva dal pattinaggio come e' chiaro da una scena.Di una bellezza strepitosa.Non capisco perche' non piu' utilizzata per altri film del genere o anche per la commedia sexy all'italiana
  • Discussione Motorship • 25/03/14 22:00
    Fotocopista - 269 interventi
    Mi pare che Matilde Ciccia ha anche partecipato in altre pellicole oltre che per questa. Una di sicuro è nel film "Zappatore" sempre con Mario Merola, ma se non ricordo male partecipò anche ad un film di Rossetti di cui adesso non ricordo il nome. Bella era bella e anche molto, ma come recitazione diciamo che non era il massimo, e anche adesso è ancora una bellissima donna comunque sia. Come pattinatrice invece era indubbiamente bravissima, anzi ad avercene così oggi in quello sport.