L'ombra del sospetto - Film (2008)

L'ombra del sospetto
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MMJ Davinotti jr

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L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/08/09 DAL BENEMERITO STEFANIA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/12/14
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Stefania 21/08/09 16:29 - 1599 commenti

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Il regista di Diario di uno scandalo qui non convince, pur avendo a disposizione un tema come l'elaborazione della perdita e due attori come Neeson e Banderas. Un uomo d'affari inglese va a Milano per cercare l'amante della moglie. L'amante è Raph, eccentrico portinaio-poeta-giramondo. Il conflitto tra i due, invece di "crescere", si accartoccia su se stesso per un'ora, poi un colpo di scena un po' disonesto ravvispa la faccenda per cinque minuti, poi un finale affrettato, in un dramma superficiale e tiepido.
MEMORABILE: Il brutto e fuorviante titolo italiano. Ma "ombra" di che cosa e "sospetto" di che cosa?

Renato 27/04/10 11:16 - 1648 commenti

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Thriller psicologico che parte da uno spunto vecchio come il mondo ma sempre funzionale (scoprire che la persona amata ormai passata a miglior vita non era quello che si credeva); peccato che all'interno di una bella cornice (cura formale impeccabile) la sceneggiatura dipinga momenti di vero imbarazzo, arrivando poi ad un finale pateticamente irrisolto. E se il film non annoia è anche perché i titoli di coda iniziano a scorrere dopo soli 80'.
MEMORABILE: Banderas che si vanta di aver suggerito lui a Berlusconi di entrare in politica. Anziché vergognarsi...

Guru 6/10/10 23:03 - 348 commenti

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Con grande rammarico il finale (e stavolta inizio dalla fine) è proprio dimesso e accomodante, peraltro supportato da una trama oramai svuotata e sviluppata in modo anomalo. Speravo in un colpo di scena che invece non c'è stato! L'ossessione del protagonista nella ricerca dell'altro, priva di sentimento (ma è proprio su questo aspetto che si è voluto porre l'accento...) e informatizzata, non lascia spazio ad altro. Persino Milano non calza per questo film. L'idea delle scarpe rosse come punto di partenza di un'amore invece non è poi tanto male.

Andykap 8/10/10 16:08 - 37 commenti

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La storia è vecchiotta e le atmosfere latitano: largo dunque agli attori, però Banderas e Neeson sono bravini ma sembrano trattenuti. Insolito vedere alcuni scorci di Milano in un film estero: roba che nemmeno le sigarette negli anni ’70... L’inquadratura del Villa d’Este all’inizio dello spezzone (che si rivela insipido) lacustre (quelli dello Sheraton Diana o hanno voluto fare gli eleganti o ancora stanno a rosicare).

Trivex 26/09/11 10:23 - 1744 commenti

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Il titolo è completamente assurdo, il film in parte invece no, ma solo la discreta fotografia e gli ambienti del girato (una buia Inghilterra ed una Milano comunque affascinante) fanno da resistenza per evitare l'insufficienza piena. Si muove con scioltezza, il regista, in una storia difficile da procrastinare, visto il contenuto. Ma quest'ultimo è discutibile, anzi di più. Non ho trovato nulla di positivo nella scelta fatta; e non avrei reagito come l'uomo, in una situazione simile. Anche le scelte trasgressive, a volte, sono noiose da seguire.
MEMORABILE: Il Lago di Como...

Satyricon 4/12/11 01:59 - 147 commenti

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Ispirato ad un romanzo, si destreggia discretamente fino alla fine del primo tempo, poi naufraga nel finale politically correct, (non so se sia quello del romanzo, ma sicuramente è il più scontato possibile). Diciamo che poteva essere un buon prodotto, tenuto in piedi da una buona regia ma che alla fine si inabissa in una sceneggiatura con un finale improbabile.

Galbo 23/02/12 15:19 - 12392 commenti

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Tanto per cambiare il titolo italiano non ha nulla a che vedere nè con quello originale nè tanto meno con il contenuto del film; detto questo, si fa fatica a credere che il regista di questo film sia lo stesso del bel Diario di uno scandalo. Quanto quello era incisivo tanto questo è insulso, una sorta di thriller esangue con una sceneggiatura risibile (i dialoghi sono taloro imbarazzanti) ed attori che recitano (alla meglio) giusto per onore di firma.

Furetto60 27/03/13 11:39 - 1194 commenti

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Titolo fuorviante visto che trattasi di certezza: una drammatica storia di corna durate 12 anni su 25 di matrimonio. Neeson ben interpreta la profonda sofferenza derivante da scoperte via via più angosciose causate da una moglie che si rivela ipocrita e codarda, portando al crollo del pilastro del rapporto amoroso: la fiducia. Con inatteso ritmo incalzante si dipana quindi il confronto con il rivale, un Banderas piacevole e frizzante, per salvare il salvabile e tentare di rifarsi una vita. Stimolanti i dialoghi tra i big; un film che non annoia.
MEMORABILE: "Crocchette di pesce: queste di sicuro a Milano non le trovi"? Neeson, che ti fanno dire?

Piero68 3/04/13 11:11 - 2957 commenti

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Come hanno già sottolineato altri il titolo è assolutamente fuorviante e nulla c'entra con la sostanza e con il soggetto del film. Soggetto comunque davvero brutto che si accompagna a una sceneggiatura scialba. Prove recitative nella media con Banderas cappena meglio rispetto a Neeson, che non ha proprio le physique du rôle per il suo personaggio. Ritmi lentissimi e noiosi mettono a dura prova l'attenzione dello spettatore, che ha bisogno di una buona dose di stoicità per arrivare fino alla fine. Pellicola francamente inutile.

Rambo90 24/11/15 02:31 - 7697 commenti

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Il titolo italiano è fuorviante, perché non si tratta di thriller e non ci sono sospetti quanto piuttosto una certezza, che spinge il protagonista in una situazione ossessiva e drammatica, piuttosto prevedibile, ma condotta con un buon ritmo e una regia molto elegante. Il duetto Neeson/Banderas varrebbe da solo la visione, ed è un peccato che non sia sostenuto da una sceneggiatura meno banale e più coinvolgente. Comunque una volta si può vedere.

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