Rassegna estiva
AgostOO7
Connery & Moore , vivete e lasciate morire Per il sottoscritto il miglior Bond/Moore visto fin'ora, talmente delirante e divertente da sfiorare l'estasi del weird, con ben quattro location differenti (in California, a Venezia, a Rio per finire dritto nello spazio) una più spassosa dell'altra.
Titoli di testa mauricebinderiani un pò in ribasso ma sempre pregevoli (le solite silhouette di donnine che si libbrano nello spazio, e accarezzano la luna), nuovo direttore della fotografia e rientro di John Barry alle musiche.
Incipit mozzafiato a cielo aperto col, paracadute (la Bigelow di
Point Break e il Badham di
Omicidio nel vuoto saccheggerano a spron battuto) che è una manna per chi soffre di vertigini.
Poi una sequela di invenzioni e momenti cultissimi (tanto assurdi quanto esilaranti) che vanno dalla Gondola cassa da morto con dentro il lanciatore di coltelli, al Kendo, al museo distrutto nella lotta tra Bond e il sicario giapponese, fino al disatroso impatto in piazza sulle note di "Vesti la giubba".
Una fine terribile (forse la più crudele che spetta ad una Bond girl) a cui va incontro Corinne Clery, sbranata dai due mastini di Drax in un momento che sfiora l'horror con la sua fuga nel bosco, dai riverberi allucinati quasi alla
Un bianco vestito per Marialè.
Si rincara in meraviglia visiva nel Rio delle Amazzoni (gustoso l'inseguimento con il motoscafo attrezzato a Aston Martin) dove Bond si ritrova in un'oasi paradisiaca piena di invitanti e splendide "Vulnavie" (al servizio di Drax/Phibes) e deve lottare, nella pozza, con un mostruoso boa costrittore (che in alcuni frangenti è palesemente un pupazzo di pezza).
Omaggi sparsi quà e là davvero gustosi (il refrain dei
Magnifici sette con Bond che indossa il poncho leoniano/eastwoodiano, la suoneria della combinazione per entrare nel laboratorio è il motivetto di
Incontri ravvicinati del terzo tipo-Spielberg ricambierà il favore con l'inseguimento dei motoscafi a Venezia in
Indiana Jones e l'ultima crociata) e con il cattivone espulso nello spazio come lo xenomorfo di
Alien.
Mai in un Bond così tante estasiatiche presenze femminili (è bella pure la biondina con le treccine che fa breccia nel cuore di "squalo") che, se i conti mi tornato, Moore se ne porta a letto la metà, con la Chiles oltreggiosamente magnifica che mette in ombra anche la splendida Corinne Clery post
Storia di OLo "squalo" che al carnevale di Rio si muove come il killer mascherato degli slasher, portato poi via dalla folla in festa (attimo che rasenta il genio) e ci riprova a mettere i bastoni tra le ruote a Bond sulla funivia (da lì l'inaspettato incontro amoroso dell'inarrestabile e indistruttibile sicario che diventerà, per Bond, un prezioso quanto improbabile alleato).
Finalone nello spazio con pagliaccesche guerre stellari che nemmeno
Buck Rogers da far invidia al Cozzi di
Star Crash che ne aumentano il sollazzo e il delirio assoluto.
Sarebbe interessante, per assurdo, nel panorama del multiverso cinematografico, credere che "lo squalo", che orbita nello spazio su di una capsula sgangiatasi dalla "città spaziale" di Drax (andata distrutta), approdi su altri pianeti del cosmo diventanto, poi,
L'umanoide di Aldo Lado (coevo di
Moonraker e , guarda caso, con la presenza di Corinne Clery).
Di certa crudeltà l'uccisione a fucilate (per diverimento) dei fagiani da parte di Drax (almeno l'Emilio Largo di
Thunderball tirava al piattello) con Bond simpaticamente animalista che preferisce sparare ai cecchini che stanno per attentare alla sua vita nascosti sull'albero.
Non si contano le pubblicità , poco occulte, di sigarette, orologi e profumi rinomati (nonchè infuocati).
Tra i Bond /Moore più ludici a freno a mano disinnescato, dove tutti (compreso Gilbert) sembrano divertirsi un mondo come lo spettatore.
E che tutto sia un circo equestre non se ne fa mistero, come suggerito all'inizio, con "squalo" che precipita dritto dritto dentro un tendone da circo. Titoli di testa, lo spettacolo comincia...
Voto a Michael Londsale come cattivone **! (I ricchi magnati megalomani hanno preso il posto della Spectre per via di conquistare il mondo-o distruggerlo, a seconda dei casi-con lo stesso modus operandi. Londsale è piuttosto convenzionale come alter ego diabolico di Bond, ma la sua vena filosofica e la supremazia "hitleriana" del super uomo-con la bella gioventù spaziale alla
Fuga di Logan-ne fanno un personaggio raffinato e non poco crudele-non ci pensa due volte a far sbranare dai due sue cani, che le ubbidiscono a comando, graziose fanciulle traditrici- Ma è ancora Kiel a mangiarsi, parzialmente, tutto.
Voto alla Bond girl di Lois Chiles ***! (La Chiles è di una bellezza straordinaria, tanto da oscurare anche quella di una Corinne Clery al massimo dello splendore. Una delle poche Bond girl che riesce a tenere testa pure a Bond. Ma il comparto femmineo è da sturbo, dalle ancelle di Drax, alla ragazza brasiliana che Bond si porta a letto, fino alla goffa sensualità alla "Pippi Calzelunghe" della fidanzata di "squalo".