Effetti speciali di questo livello non sarebbero forse stati concepibili nemmeno agli albori del cinema. Quando, dopo un'interminabile fase preparatoria fitta di dialoghi superflui, vediamo per la prima volta apparire il mostro dei cieli del titolo fuori dai finestrini d'un aeroplano visibilmente ricostruito in studio, capiamo già cosa ci aspetterà: scambiato per un UFO, l'uccello gigante è inizialmente una massa nera sfocata dalle forme indistinte (i contadini locali lo identificano con la vecchia strega di antiche leggende). Ma è quando lo vediamo spudoratamente in scena “senza veli" che si scateneranno le risate: una specie di incrocio tra un condor...Leggi tutto e un un pollo con la credibilità di uno qualsiasi dei pupazzi del Muppet Show! Viene subito da chiedersi se sia uno scherzo, ma visto come i protagonisti prendono sul serio la cosa ci si domanda se gli autori pensassero davvero di aver creato un mostro capace di reggere il confronto coi vari TARANTOLA coevi. Tra modellini di trenini agganciati dall'impacciatissimo volatile e grattacieli di cioccolato fatti a pezzi ci sarebbe da divertirsi. Se non fosse che i dialoghi sfibranti annientano la resistenza dello spettatore, il quale avrebbe apprezzato un bel po' di azione (ridicola) in più. Ci si consola col finale, in cui lo spelacchiato pennuto viene bombardato da modellini di aerei che sparano mortaretti o coi paracadutisti mangiati mentre - poveri - discendono.
Ricordo che, all'epoca (1975-77) delle megarassegne del cinema di fantascienza, soprattutto Anni Cinquanta, questo film era considerato il più brutto film di mostri giganti della cinematografia americana (ciò nonostante, andavano a vedere ANCHE questo, a frotte...) e noi facevamo spesso riferimento alla creatura chiamandola ironicamente Scarpantibus Gigante (riferendoci cioè all'uccellaccio immaginario creato da Arbore e Buoncompagni per il radiofonico "Alto Gradimento". Comunque, nell'ottica del "it so bad that it's good", è certo un capisaldo.
Pilota di una base artica (Jeff Morrow) ha un incontro ravvicinato con una creatura volante, principale responsabile della sparizione di altri velivoli. Alcuni superstiti parlano di un mostro orribile e spietato. Uno dei tanti prodotti americani Anni Cinquanta con minaccia (spesso simbolo di ideologie comuniste) esterna e susseguente dispiegamento di forze e mezzi a contrastarla. Purtroppo in questo caso oltre alla semplicità narrativa, segue una messa in scena insolitamente modesta, anche in relazioni a coeve pellicole del tempo. Solo per nostalgici di sci-fiction elementare.
Pazzesca trashata con un mostro improponibile simile a un muppet assemblato male e, per giunta, con materiale di scarto. Si può solo dire che la miglior definizione del mostro la dia proprio il protagonista (lo chiama incubo volante). Eppure, è il classico orrido che andrebbe comunque visto, nonostante i dialoghi fiume, gli effetti pietosi e il ridicolo trasformato quasi in un credo (ci vuole coraggio). Persino l'addetto alle diapositive, quando mostra quella con l'essere, sembra che stia per scoppiare a ridere.
MEMORABILE: I primi piani del mostro (indimenticabili...Ha il riporto!); La descrizione del testimone: "Testa di lupo, corpo di donna e ha le ali!" (alcoltest?).
Avrò gusti curiosi ma io vado matto per questo genere e questo film merita attenzione. Non ho trovato neanche troppo osceno il make-up della creatura protagonista, il film risulta divertente e intrattiene. Buona l'idea dei poveretti che quando si paracadutano dagli aerei vengono inghiottiti dal mostro!
Spassosa boiata. Il mostro dei cieli in questione é una specie di enorme tacchino volante con un'espressione da sbellicarsi. Ciliegina sulla torta: è antimaterico. Ma da dove è sbucato? Si dice da un universo parallelo. Trattasi, alla fine, di pupazzo sterminatore, ovvero materia prima (insieme ai dischi volanti) della celluloide fantascientifica anni '50. Consigliato ai cultori di stramberie e ai collezionisti di mostri in cartapesta.
Una produzione americana Anni Cinquanta che fa della banalità e carenza di mezzi tecnici il suo punto di forza risultando, per assurdo, anche divertente. Il mostro del titolo è una specie di tacchino volante che distrugge ogni cosa gli passi a tiro, per di più protetto da una fantomatica barriera antimateria che lo rende invincibile. Ci vorrà, come al solito, uno scarno gruppetto di eroi per averla vinta. Un brutto film ma simpatico.
MEMORABILE: Il muso del mostro; I trenini elettrici.
Per quanto poco originale, la prima parte è più che dignitosa: il "coso" ignoto si vede solo da lontano e per giunta molto sfuocato. Poi purtroppo l'uccellaccio venuto dallo spazio e reso indistruttibile da uno schermo di antimateria si palesa, con tanto di occhi alla Marty Feldman e ciuffo ritto sul capo: troppo ridicolo non solo per suscitare spavento ma anche per essere preso sul serio. A parte le sequenze in cui appare il coso, il film è molto basato su dialoghi e spiegazioni para-scientifiche che solo il volto onesto di Jeff Morrow, già cittadino dello spazio, riesce a rendere sopportabili
MEMORABILE: Comunque la si metta, sparare ad un pulcino ancora dentro l'uovo non è una bella cosa
La prima mezz'ora è persino interessante: riesce a creare un riuscito e fitto clima di intrigo sul misterioso oggetto volante (un ufo o cos'altro?) e sulle relative sparizioni. Poi purtroppo si
arriva all'incredibile disvelamento del mistero (su cui qui si tace per non rovinare la "sorpresa" che è davvero tale poiché inimmaginabile) che farebbe cadere la mascella di chiunque in
stile cartone animato. Da quel momento il film cambia e regala momenti comici in puro stile trash.
Quando, dopo 26'45", un gallinaccio spennacchiato e dagli occhi spiritati addenta un modellino d'aeroplano il film, di fatto, finisce. Dopo sessantadue minuti e cinque secondi esatti esso vanta il suo apice cult: il gallinaccio summenzionato plana su un trenino elettrico e se lo porta nei cieli come una catena di salsicce (in seguito il Nostro smangiucchierà pure un grattacielo: poco prima di finire a mollo). Fantascienza datatissima, irrecuperabile anche per il dileggio.
Una specie di tacchino volante sembra terrorizzare il mondo, anche perché inattaccabile in quanto protetto da un guscio di antimateria. Il canovaccio è quello di sempre, oramai stereotipato: il prode eroe inascoltato, la bella scienziata dai costumi castigati, la forza muscolare dell'armata USA. Peccato che il generale sembri un postino e che il mostro faccia solo ridere. Insomma, ingenuo e comico, involontariamente comico.
MEMORABILE: L'uomo gigantesco spappolato da proiettili perforanti.
A volerlo stroncare, la strada sarebbe tutta in discesa. Il mostro (una specie di avvoltoio) probabilmente risultava poco credibile anche quando il film uscì nelle sale e il budget povero si vede tutto. In realtà si tratta di un film destinato a un pubblico giovane e ingenuo, che si faceva impressionare più dai paroloni pseudotecnici che dalle fattezze del mostro. Recitazione onesta, script non eccelso e fx da baraccone potevano forse bastare in quegli anni, ora divertono cultori del genere e cacciatori di trash. Gli altri passino oltre.
MEMORABILE: I ragazzi nella cabrio che sopravvivono agli artigli del mostro, all'esplosione dell'auto e a un volo da diverse centinaia di metri...
Forse la summa del trash anni '50: il mostro-muppet tacchinomorfo che svolazza con sguardo torvo e coi fili ben visibili, addentando modellini di aerei e pupazzetti sproporzionati, è quanto di più ridicolo si possa concepire. Parlando di film a basso budget con SFX baracconeschi, questo è uno dei titoli più esemplificativi. Persino il Plan 9 edwoodiano ne esce dignitoso al confronto. Per lo meno la regia di Sears è corretta, i dialoghi accettabili e gli attori lavorano con più impegno di quanto la pellicola necessiti. Brutto, ma irresistibile.
MEMORABILE: Il narratore esterno sintetizza certi passaggi del plot (è più economico che mostrarli); I primi piani dell'adorabile mostro; Stock footage a iosa.
Film che inizialmente appare interessante, con una buona dose di mistero riguardo al colpevole della sparizione degli aerei nei cieli degli Stati Uniti. Quando il mistero si disvela, si rimpiange velocemente quando ancora si era all'oscuro. Va bene il budget basso, va bene che erano gli anni '50, ma il mostro dei cieli con tanto di ciuffo ribelle è tra i più ridicoli e peggio realizzati della storia del cinema. Paradossalmente poi, più si va avanti più il film rallenta. Qualche scena non è neanche brutta, ma è realizzata troppo male per essere credibile. Poco da salvare. Mediocre.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
CuriositàZender • 22/07/09 18:26 Capo scrivano - 47782 interventi
Un piccolo esempio di ciò che sui può vedere in questo gioiellino:
Ragazzi, cominciamo senza mostrare troppo, che è meglio. Lo facciamo passare un po' così, di sfuggita...
...Ok, adesso però qualcosa bisogna pur mostrare. Veloce veloce, ma che si veda stavolta...
Ora però via, non si può far finta di niente: cacciamo fuori sto mostro e speriamo che la gente capisca che i soldi eran pochi e...
CuriositàZender • 22/07/09 18:30 Capo scrivano - 47782 interventi
Vai! Attacca piccolo! Divorati quel bel paracadutista indifeso!!!
Ora qualche bel primo piano che ce lo mostri in tutta la sua forza, mentre s'incazza! Prima calmo, poi furente, ma proprio furente, quasi impazzito
Una linea aerodinamica che neanche il Giugiaro dei giorni migliori. Filante...
CuriositàZender • 22/07/09 18:35 Capo scrivano - 47782 interventi
Le dimensioni contano. Non dico che sia grande come un'intera città ma certo il buon Rodan un po' d'invidia...
Uno dei famosi grattacieli di cioccolato citati dal Davinotti. Yummm...
L'attacco aereo. Inutile: la reazione del mostro è divertita.
CuriositàZender • 22/07/09 18:41 Capo scrivano - 47782 interventi
Non esattamente un belvedere...
"O cazzo, l'età... questo proprio non l'avevo visto..."
"Vai John, dacci sotto con quei mortaretti che lo facciamo fuori una volta per tutte, dannatissimo pennuto!"
Ehi Brian, guarda qui: bel finale no? So che volevi fare quel film da Stephen King su quella ragazzina complessata...
DiscussioneZender • 22/07/09 18:45 Capo scrivano - 47782 interventi
Ti ho modificato il messaggio Caesar visto che di foto ne trovi qui un bel po'...
Hai fatto benissimo a levare il miom link visto le "spettacolari" immagini da te postate. A questo punto non rimane che cercare questo misconosciuto capolavoro del grandissimo Fred F. Sears (che in soli 9 anni di attività, morì a soli 44 anni, girò come regista 54 film.)
DiscussioneZender • 14/08/09 11:34 Capo scrivano - 47782 interventi
Non mi è difficile immaginare che fosse considerato il più brutto film americano di mostri giganti (anche se per esempio il furgoncino Volkswagen truccato da tarantola in L'INVASIONE DEI RAGNI GIGANTI potrebbe fargli seria concorrenza); d'altra parte è una nomea che s'è fatto in più ambiti, questo capolavoro trash di Sears. Lessi su internet da qualche parte che il protagonista aveva girato tutte le scene senza mai vedere il superpollo, e quando invitò i parenti al cinema per la prima si premurò in realtà di non farli nemmeno entrare in sala (avendo lui appena visto l'orrenda resa del mostro).