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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Curiosa e divertita commedia gialla che Luigi Comencini dirige con abilità pur dimostrando una recidiva incapacità nel donare verve e vero coinvolgimento al film. La sceneggiatura di Rodolfo Sonego è strutturata con una certa complessità: partendo da un'indagine che riguarda la morte di un gatto, si evolve fino a trasformarsi quasi in una detective-story fatta di ricatti, mafia e corruzione. Alla base di tutto sta comunque la guerra che due avidi fratelli (Ugo Tognazzi e Mariangela Melato), proprietari di uno stabile che se rivenduto libero frutterebbe un miliardo, conducono quotidianamente contro gli inquilini che si rifiutano di lasciare gli appartamenti. I due (i cui caratteri sono magnificamente...Leggi tutto disegnati con isteria e trasporto) cominceranno a cercare i punti deboli di ognuno per denunciarli (il commissario Michel Galabru finirà letteralmente ossessionato dalle telefonate e le continue richieste di intervento) e raggiungere lo sgombero totale dello stabile. Quando qualcuno spara e uccide il loro gatto i due non perdono l'occasione e cominciano minuziose indagini personali. La scena raramente si sposta dall'edificio (i cui inquilini più riottosi sembrano essere un prete, Philippe Leroy e una segretaria d’avvocato, Dalila Di Lazzaro), mentre Tognazzi vi si muove tra terrazze e appartamenti con l’inseparabile macchina fotografica pronta a testimoniare particolari compromettenti. Indimenticabile il rapporto fratello/sorella, il cui odio reciproco si alimenta con sarcasmo continuo e feroci sospetti (Tognazzi da applausi quando strappa le ultime pagine dei gialli che la Melato sta leggendo e se le divora). Molto curata la colonna sonora di Morricone.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 21/03/07 23:34 - 5532 commenti

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Curiosissimo, ma purtroppo non indimenticabile film di Comencini, il cui totale è nettamente inferiore alle potenzialità dei suoi protagonisti. Tognazzi e la Melato sono bravissimi come sempre, ma riescono a reggere bene solamente il primo tempo: la storia è deboluccia e buona parte del cast secondario non è certo di aiuto, con Dalila Di Lazzaro quasi disastrosa e Michel Galabru che sembra capitato nel film per purissimo caso.

Homesick 16/10/07 14:13 - 5737 commenti

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Condominiale e vivacissimo, coniuga delitti, indagine gialla e humour nero, riuscendo a divertire senza volgarità. Merito primario alla straordinaria coppia Tognazzi-Melato, affiatata - tra un dispetto e l'altro - e dotata di tempi comici perfetti. Citazione iniziale de La finestra sul cortile. Morricone firma la colonna sonora, tra il raffinato e lo spiritoso.
MEMORABILE: L'ascolto del nastro in tribunale.

Mark 8/05/08 14:08 - 264 commenti

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Giallo-commedia brillante, con la coppia Tognazzi-Melato che offre una prova di comicità straripante. L'ambientazione rigidamente condominiale non riduce la dinamicità del film, che invece aumenta il ritmo con incredibile progressione e, tra una risata e l'altra, tiene decisamente col fiato sospeso. Il ruolo di ciascun personaggio è delineato con nettezza e parimenti interpretato, segno anche della particolare lungimiranza che ha ispirato la scelta del cast, assolutamente perfetta.

Ciavazzaro 1/09/08 12:43 - 4770 commenti

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L'ottima coppia Tognazzi-Melato in una curiosa (e riuscita) commistione tra giallo e commedia. Da citare scene come quella della seduzione della Melato, che tenta di compromettere il prete, i tentativi per far andare via gli inquilini. E il famoso gatto del titolo.

Il Gobbo 8/11/08 23:29 - 3015 commenti

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Curiosa variazione su Rear window in chiave grottesca, pensata per Sordi (e infatti scritta dal fido Sonego) e prodotta nientemeno che da Sergio Leone: qui non solo finestre, ma abbaini, terrazzini, sottotetti, garage, androni sono teatro di nequizie indagate dalla inesorabile coppia di improvvisati detectives Tognazzi (con parrucca incredibile) e Melato; i due sono ottimi, il resto del cast invece è fra il poveristico ed il raffazzonato (la Di Lazzaro, però, è bellissima). Mini-apparizione di Mario Brega; Morricone ricicla un tema da Metti, una sera a cena.

Puppigallo 8/11/08 22:39 - 5275 commenti

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Sfrattare gli inquilini rimasti per vendere il palazzo e scoprire l'assassino del gatto. Ecco quali sono i problemi di due fratelli coltelli (Melato e Tognazzi), in realtà molto simili (avidi e praticamente senza scrupoli). Questa pellicola non fa certo del ritmo il suo punto di forza e non tutti i colpi vanno a segno, ma grazie ai due protagonisti, in ottima forma, il risultato è comunque buono; e anche il povero commissario, che fratello e sorella ossessioneranno, portandogli persino in centrale il gatto morto, non è male. Colonna sonora semplice ma efficace. Merita la visione.
MEMORABILE: La Melato: "Faccio come il mostro di Boston; do fuoco al palazzo e mi diverto a guardare gli inquilini che si lanciano dai balconi come torce umane".

Gugly 9/11/08 10:41 - 1187 commenti

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Giallo-commedia che vira nel grottesco, mostrando due fratelli coltelli divorati dall'odio e dalla fame... Interessanti le scenografie e le musiche mentre la storia, partita vivacissima, si allunga eccessivamente fino a sgonfiarsi definitivamente nel finale. Degne di menzione le prestazioni di Tognazzi e Melato, dignitosa nel suo ruolo Dalila di Lazzaro. Da vedere una volta per un film diverso dai soliti clichès. Viva il gatto!
MEMORABILE: Il gatto che gira sui tetti.

Cotola 7/02/09 20:00 - 9043 commenti

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Simpatico film di Comencini, caratterizzato da una buona dose di grottesco che lo fa allontanare dai territori di una semplice commedia, rendendolo abbastanza riuscito. Merito, oltre che della regia di Comencini, di un Tognazzi più gigione che mai, cui però la Melato tiene testa più che degnamente.

Matalo! 12/05/09 17:59 - 1378 commenti

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Curiosa commedia nera: due propietari di un vecchio palazzo romano, fratelli che si odiano a morte, vogliono sgomberare l'immobile. La morte del loro gatto fa scattare l'inchiesta. Comencini ripete in parte il tono de La donna della domenica calcando il pedale del grottesco e immergendo i protagonisti nella penombra fitta degli appartamenti dello stabile. Un film godibile per la buona messinscena e soprattutto per la bravura degli attori, in primis Melato e Tognazzi, isterici e rompiballe. Prodotto da Sergio Leone.

Enricottta 14/09/09 20:05 - 506 commenti

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Un film brioso, con attori in formissima, una sceneggiatura curatissima. Tognazzi con la permanente ai capelli è buffissimo. Era da rivedere la coppia Melato-Tognazzi. Il gatto è solo un pretesto... Dalila è sempre bellissima e anche brava. Gli attori che non mi sono piaciuti: Michel Galabru e Aldo Reggiani, che ripete il ruolo della donna della domenica, diretto a sua volta da Comencini. Musiche di Morricone, da fischiettare.

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Mtine 20/09/09 09:41 - 224 commenti

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Un curioso esempio di un film grottesco, che prende la via del giallo. Interessante l'intreccio e molto curata la regia di Comencini, che ambienta il film prevalentemente sui tetti. Azzeccati i personaggi interpreti da Ugo Tognazzi e Mariangela Melato, ma anche tutti i pesonaggi di sfondo. Forse un po' troppo intricato, che spesso non chiarisce acuni punti. Tuttavia ne è uscito fuori un bel film, contornato dalle musiche di Ennio Morricone.
MEMORABILE: La scena in cui Tognazzi e la Melato litigano per il pesce.

Vstringer 6/11/09 02:20 - 349 commenti

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Commedia giallo-nera anomala ma godibile, dove giganteggia un Tognazzi avido e paranoico a cui la Melato tiene egregiamente bordone. Azzeccate le caratterizzazioni degli inquilini del palazzo (anche la Di Lazzaro, sebbene con qualche limite recitativo) e dello sfortunato commissario Galabru. Qualche calo di ritmo è inevitabile, vista la portata dell'intreccio: Comencini firma una regia corretta e pulita per una storia esile ma ben sviluppata nel film.

Capannelle 21/06/10 10:21 - 4411 commenti

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Abbastanza divertente, propone la tipica idea "paradossale ma nemmeno tanto" visto che di conflitti tra proprietari e affittuari l'Italia è piena. Perde di ritmo e inventiva strada facendo (il discorso del processo ad esempio fa acqua) ma la prova della Melato e di Tognazzi è comunque da vedere. Soprattutto nel martirizzare il povero commissario (doppiato peraltro con la stessa voce di Milian, sensazione strana..). Non male.

Markus 15/06/10 13:50 - 3687 commenti

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Film che Comenicini girò subito dopo l'inchiesta televisiva L'amore in Italia. Appare evidente che è stato a fronte di forzature produttive, visto che le sue tematiche sono state qua abbandonate per intraprendere la via della commedia grottesca tinta di giallo. Ritmo lento, forse troppo e questo non fa che infierire sull'esito del film che però conta su grandi nomi quali sono la teatrale Melato e l'istrionico Tognazzi. Idea curiosa, ma il film - in sostanza - è oggi ricordato più per il suo danzereccio tema musicale di Ennio Morricone...

Coyote 10/04/11 20:31 - 185 commenti

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Una commedia molto piacevole con spunti grotteschi, ambientata in una Roma estiva parallela alla Torino de La donna della domenica. Colpisce in positivo l'abilità nell'assegnare ai diversi attori ruoli che ne risaltano appieno le qualità; in particolare per quanto riguarda la Melato, divertente nel ruolo della repressa isterica e Tognazzi, in uno dei pochi film in cui l'aspetto comico prevale sulla malinconia. Bellissima la Di Lazzaro.

Lucius 21/09/13 18:39 - 3015 commenti

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Molto tempo prima di De la Iglesia (vedi La comunidad) ci aveva pensato Comencini a tradurre in immagini la perfidia di taluni condomini. La sceneggiatura sulla carta è realmente il punto forte del film, putroppo la regia appare a tratti ingarbugliata e frettolosa. Accadono troppe cose nell'immediato, anche se il divertimento è ugualmente garantito grazie alla verve dei due protagonisti. Non so quanto sia stata giusta la decisione di doppiare la Di Lazzaro, visto che al film contribuisce non solo con la presenza scenica. Piacevole.

Azione70 2/01/15 01:36 - 167 commenti

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Tutto ruota intorno alle vicende di due fratelli (Tognazzi e la Melato) che vogliono liberare - con ogni mezzo - dagli inquilini il loro (bel) palazzo nel centro di Roma per venderlo. A tal fine non esitano a investigare sulla morte del loro gatto con relativi colpi di scena. Nonostante la trama “esile” il film si rivela un'autentica chicca sia per le interpretazioni strepitose di Tognazzi – Melato (e Philippe Leroy) che per la fotografia e la colonna sonora (Morricone). Appare anche Mario Brega nei panni di un killer mafioso!
MEMORABILE: La Melato che dà ordini ai poliziotti nella villa dove è stato trovato un cadavere; Tognazzi che gira intorno alla Di Lazzaro che si fa la doccia.

Graf 3/02/15 01:15 - 708 commenti

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Solo in apparenza un ghiribizzo scritto da Sonego e un capriccio diretto da Comencini; in realtà un viaggio terribile in forma di minuetto dentro un palazzo fatiscente che cade a pezzi nella stessa maniera del tessuto sociale dell'Italia anni ’70, che letteralmente si frantuma in un mucchio di macerie morali. La colorita commedia all'italiana vira verso il nero di un ghigno grottesco e si fa estremista: nessun personaggio è positivo eccetto don Pezzolla; la furia satirica del regista non salva neanche... il gatto. Racconto caotico, regia smagliante.
MEMORABILE: Mariangela Melato che conquista il controllo della... polizia e impartisce ordini al posto del commissario.

Ultimo 25/09/15 14:39 - 1655 commenti

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Ugo Tognazzi e Mariangela Melato fratelli agli antipodi ma con interessi in comune (sfrattare tutti i condomini per ottenere un'ingente somma di denaro). Commedia grottesca e amara allo stesso tempo, si caratterizza per l'ottima prova dei due protagonisti sopra citati e di una vicenda che non è poi così semplice come pare all'inizio. C'è anche Dalila Di Lazzaro, più bella che brava a recitare, a dirla tutta. Davvero notevole!
MEMORABILE: I primi minuti, in cui il gatto si aggira tra i vari appartamenti...

Alex75 24/11/15 09:36 - 880 commenti

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Commedia tinta di giallo, centrata su due fratelli sordidi e invadenti (la coppia Tognazzi-Melato, che mostra una vis comica esplosiva) che scavano nelle (doppie) vite dei loro inquilini. Malgrado i toni leggeri va però seguita con attenzione, per la complessità della trama e la varietà dei personaggi. Il cast di contorno è un po’ anonimo ma l’ambientazione, fatta di penombre e ambienti chiusi e fatiscenti, esalta, per contrasto, la fresca e luminosa bellezza di Dalila Di Lazzaro.
MEMORABILE: Le scorribande del gatto; Le scaramucce tra Tognazzi e la Melato; La Melato svuota il frigo di un ex inquilino deceduto; Il commissario; I nastri.

Luigi Comencini HA DIRETTO ANCHE...

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Faggi 6/06/16 21:55 - 1549 commenti

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Riuscita commedia nera all'italiana, con forti dosi di grottesco e soda caustica. Girata con maestria e interpretata magnificamente da Tognazzi e dalla Melato; il resto del cast si difende bene (merito, forse, di una precisa direzione degli attori). Ricca di scene di genuino umorismo e dialoghi cinici, è interessante anche per la sceneggiatura che tende al giallo e al complotto senza esagerare, lasciando spazio all'atmosfera lunatica e pungente.

Gabrius79 26/06/17 15:46 - 1427 commenti

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Luigi Comencini dirige questa commedia che mescola giallo, humour e discrete dosi di grottesco e si affida alla bravura di Ugo Tognazzi e Mariangela Melato che se la cavano egregiamente. Alcune fasi potrebbero risultare noiose e con scarso mordente, poi però c'è spazio per ridere. Buono il cast di contorno, compreso un Galabru in forma e una bella Dalila Di Lazzaro.

Il ferrini 19/09/17 23:33 - 2358 commenti

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A metà strada fra il giallo e la commedia, il film si dipana in una manciata di ambienti, tutti all'interno dello stesso palazzo. L'atmosfera però è lontana dal cortile di Hitchcock e dal terzo pianerottolo di Polanski e si avvicina piuttosto all'ultimo grottesco piano di De la iglesia. Notevole la Melato (David per lei), sempre bravo Tognazzi, la Di Lazzaro fortunatamente è doppiata. Forse soffre di qualche lungaggine ma nel complesso la storia funziona, grazie anche ai numerosi caratteristi, fra i quali un insospettabile Bruno Gambarotta.

Didda23 6/01/18 17:23 - 2426 commenti

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Buon film di Comencini che dirige alla grandissima la coppia di protagonisti (Tognazzi e Melato) riuscendo a estrapolare il meglio del loro repertorio. Un film che mischia critica sociale a fasi di netto disimpegno che si avvicinano più alla commedia brillante. Un'opera che non scade mai nel banale e che sa essere grande soprattutto nelle fasi "investigative", con un Tognazzi furtivo che si intrufola negli appartamenti a trovare indizi compromettenti. Di pregio i siparietti con il commissario interpretato magistralmente da Galabru. Notevole.
MEMORABILE: Tutti i trucchetti (al limite della legalità) per cacciare gli inquilini; Le visite di Tognazzi negli appartamenti; La Melato invaghita dal prete.

Il Dandi 10/03/18 19:02 - 1917 commenti

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L'uccisione di un gatto è la molla che scoperchierà i segreti di vari inquilini di un palazzo amministrato dalla viscida coppia di fratelli erediteri dello stabile. Commedia nera tinta di giallo, dal registro tanto grottesco da sembrare più un film della Wertmüller che di Comencini, con due protagonisti eccezionali (Tognazzi e la Melato) che si deturpano in ruoli meschini e repellenti. Il cast di contorno resta una spanna sotto ma l'escalation di mistero, pur stentando a partire, funziona.
MEMORABILE: La cena all'autogrill (con lite per l'hamburger più grosso); I fallimentari tentativi della Melato di sedurre Leroy.

Rufus68 13/10/18 20:54 - 3842 commenti

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La classe non è acqua: il monumento Tognazzi, al solito strepitoso (non si sa se è bravo perché gigioneggia alla grande o se gigioneggia con bravura perché si rilassa dall'usuale grandezza) e una efficace Melato sorreggono il film a livelli sottilmente grotteschi (e assolutamente godibili). Il gioco, però, basato su un canovaccio assai esiguo, vien tirato troppo per le lunghe e si depotenzia lentamente (i lambiccamenti del processo) trascurando la definizione dei personaggi che rimangono a livello di bozzetto. Comunque gradevole.

Paulaster 24/06/19 15:32 - 4419 commenti

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Fratello e sorella cercano di cacciare tutti gli inquilini di un palazzo per venderlo. Commedia nera sull'avidità che sfrutta bene la passione per il giallo della Melato. Primo tempo basato sulle scaramucce condominiali, arriva a una conclusione noir grazie a un discreto intreccio. Già visto (ma fa sempre simpatia), il ruolo del commissario vittima degli eventi. Qualche forzatura nelle continue violazioni di domicilio di Tognazzi. Buon tema di Morricone che spazia dal serio al faceto.
MEMORABILE: La musichetta in tribunale; La lavagna dei condòmini; La lotta per l'hamburger; L'autopsia al gatto.

Rocchiola 1/02/20 18:16 - 968 commenti

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Fratello e sorella proprietari di un vecchio palazzo nel centro storico di Roma cercano con ogni mezzo di cacciare i propri inquilini a scopo speculativo. Grottesca satira sull’avidità umana diretta da un Comencini sempre più cinico che non risparmia nessuno anticipando quella pietra tombale della commedia all’italiana che è L’ingorgo. Tra La finestra sul cortile e quello che sarà La comunidad una gustosa stramberia condotta magistralmente da un Tognazzi insolitamente riccioluto e da una Melato sciatta e isterica. Morricone azzecca uno dei suoi temi migliori.
MEMORABILE: "Che fa? Interviene”; La spigola contesa dai due protagonisti; Il gatto stecchito portato come prova al commissariato; Le apparizioni di Gambarotta.

Tersilli 22/07/20 12:03 - 61 commenti

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Divertente commedia di Comencini con un grandissimo Tognazzi e una strepitosa Melato (che vinse il David di Donatello). Bello l'intreccio che tocca temi per l'epoca molto attuali, inserendo il film nel clima degli anni '70 (da ascoltare la radio al commissariato di polizia per capire che ci troviamo in pieni "anni di piombo"). Buono il cast di contorno, in cui spicca Galabru doppiato da Ferruccio Amendola, e comparsata di Mario Brega. Esilaranti le litigate tra i due protagonisti.
MEMORABILE: I tetti di Roma.

Noodles 21/08/20 20:56 - 2228 commenti

I gusti di Noodles

Quando affidi i ruoli da protagonista a Ugo Tognazzi e Mariangela Melato hai già vinto a prescindere. Quando poi la trama è originale, arguta e divertente ottieni magari non un capolavoro ma senz'altro un film ottimo, da vedere assolutamente. Trama che segue due filoni, il lato commedia (strepitoso) e quello giallo, non sempre interessante e che ogni tanto fa perdere colpi al film. Notevoli il cast e i personaggi che occupano il palazzo che fa da unica (quasi) location del film. Musica di Ennio Morricone non male ma già sentita. Ha parti non eccelse, ma il resto è da non perdere.

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Pessoa 10/08/21 08:05 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

Comencini fonde un giallo sui generis con la commedia di costume affidando a due fuoriclasse come Tognazzi e Melato il compito di rendere il tutto credibile. Diciamo che la parte "leggera", campo indiscusso del regista, funziona meglio anche perché la trama gialla si perde in tanti rivoli spesso inconsistenti. Il cast sopraffino ed un ritmo piuttosto sostenuto rendono però la pellicola comunque degna di una visione. Se manca il thrilling abbondano le risate, spesso a denti stretti, e alcuni duetti fra i due protagonisti entrano di diritto nel cinema di serie A. Molto divertente!

Rambo90 21/06/22 01:51 - 7697 commenti

I gusti di Rambo90

Commedia all'italiana che si ibrida con la black comedy e con il giallo per un risultato molto gustoso. Sonego sceneggia con grande senso sia del grottesco che del puro intreccio misterioso (con colpi di scena e diramazioni da seguire attentamente), affidandosi alla regia di Comencini che riesce a sfruttare al meglio la quasi unità di luogo del palazzo. Strepitosi Tognazzi e la Melato, di una avidità comica e di un cinismo burlesco fantastico, messo in scena con grandissima naturalezza e maestria. Belle musiche di Morricone.

Nicola81 8/08/22 18:45 - 2857 commenti

I gusti di Nicola81

Prodotta da Sergio Leone, una commedia gialla ambientata quasi interamente all'interno di un condominio che sembra uno spaccato dei mali che affliggono il nostro paese: oltre all'avidità e al cinismo, abbiamo anche il malaffare imperante, tra traffico di droga e connivenze tra criminalità organizzata/alta finanza da cui scaturiranno anche gli immancabili morti ammazzati. Qualche eccesso si sarebbe potuto limare, ma i momenti briosi e divertenti si ricordano di più. Ottimi Tognazzi e la Melato fratelli coltelli, discreto Galabru commissario, bella la Di Lazzaro, fuori parte Leroy.

Daniela 13/07/23 16:03 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Fratello e sorella sempre ai ferri corti tirano avanti a fatica con i magri affitti degli appartamenti di uno stabile di loro proprietà che, se liberato da tutti i suoi inquilini, potrebbero vendere ricavandone una fortuna... La presenza di Comencini alla regia dovrebbe garantire una certa qualità, il cast è importante, lo spunto sulla carta sembra valido per una commedia gialla dai risvolti grotteschi ma il risultato è un film deludente, noioso, che irrita per lo spreco dei talenti congiunti di Tognazzi e Melato impegnati in battibecchi uggiosi con cadute nel volgare.

Magi94 31/12/23 11:49 - 952 commenti

I gusti di Magi94

Assunto spassoso e divertente ma realizzazione non all'altezza, soprattutto nella prima parte. Il punto più dolente, ahimé, sono i due protagonisti che sovrarecitano in modo insopportabile - specialmente la Melato - dando un tono pecoreccio che si rivela talvolta in modo esplicito (la battuta sulla cipolla, Tognazzi che occhieggia la Wanda nuda in bagno, alla quale pare non dare nemmeno fastidio) in un tripudio dell'incredulità nostra e dell'onanismo cinematografico. Molto meglio la seconda parte "da thriller", con più brio e umorismo, mentre rimane fiacco il finale senza più idee.
MEMORABILE: "Lei me l'ha gassato come a Mauthausen!"; "Mi sto cagando addosso!".
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  • Discussione Il Dandi • 23/08/18 12:13
    Segretario - 1488 interventi
    Segnalo che la villa di Fregene presente in verificate e radarizzata anche per lo sceneggiato Rai Dov'è Anna era in realtà la casa al mare di Alberto Moravia, che la fece costruire nel 1955 eleggendola "luogo dell'anima" e animandola di numerose frequentazioni intellettuali (nella stessa casa Pasolini avrebbe scritto la sceneggiatura de Il fiore delle mille e una notte).

    Moravia vendette la casa nel '73 ad una coppia di pittori i cui eredi ne risultano tuttora proprietari.
    http://www.savefregene.com/comeera/comeera.html


    Più di recente, nel 2014, un violento alluvione ha pericolosamente compromesso la stabilità della villa, di cui molti auspicano un restauro.
    https://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/casa_moravia_maltempo_fregene_pescatori-292408.html
  • Discussione Lucius • 23/08/18 15:04
    Scrivano - 9051 interventi
    Molto interessante...
  • Discussione Zender • 23/08/18 19:12
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Sì però per scelta non mettiamo mai chi era il proprietario (anche se quello si può anche mettere, se è morto) e soprattutto chi è, per una questione di privacy visto che diamo sempre le indicazioni precise per raggiungere una location.
  • Discussione Lucius • 23/08/18 21:45
    Scrivano - 9051 interventi
    Si, e hai fatto bene a ricordarlo. Resta il fatto che le abitazioni di ex personaggi dello spettacolo, legati all'immaginario cinematografico, come la villetta di Saturno contro, restano di indubbio interesse per ogni cinefilo.
    Ultima modifica: 23/08/18 21:45 da Lucius
  • Curiosità Fedemelis • 25/10/19 08:19
    Fotocopista - 2139 interventi
    La partita di calcio che il commissario vorrebbe vedere in santa pace è Inghilterra-Italia giocata allo stadio di Wembley il 16 novembre 1977 e terminata 2-0, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 1978. Questa la fonte della partita. Possiamo capirlo dalle parole delle due telecronache che possiamo ascoltare nel film.
    La prima, in televisione, di Sandro Ciotti: elenca una serie di calciatori dell'Italia (descrivendo un'azione di gioco) tra cui Zaccarrelli (non presente in altre partite), inoltre descrive un tempo freddo (Londra a novembre) e dice chiaramente "squadra inglese".
    La seconda, ascoltata all'interno della volante, parla di una sostituzione, tra primo e secondo tempo, di Graziani con Sala per infortunio del primo e nomina il calciatore dell'Inghilterra Cherry.

  • Homevideo Rocchiola • 24/01/20 08:50
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    DVD pessimo quello della Mustang e costa pure caro !!! Come spesso accade è stato rieditato un vecchio master senza alcun trattamento. Il video è in 4:3 anziché nel corretto formato panoramico e le immagini scorrono piene di spuntinature e graffi. Buono l'audio ma è ben poca cosa.
  • Homevideo Rocchiola • 24/01/20 08:55
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Come al solito ci hanno pensato i francesi a porre rimedio all'orribile edizione italiana con questo nuovo DVD della Tamasa (basterebbe la bellezza della copertina per preferirlo a prescindere dal contenuto):
    https://www.tamasa-cinema.com/boutique/produit/qui-a-tue-le-chat/
    Acquistato ieri, appena arriva lo visiono, ma pare un'edizione trattata a dovere, come peraltro già successo ad altri titoli di Comencini come L'ingorgo. Unico neo il prezzo che con le spese di spedizione supera i 20 €.
    Ultima modifica: 24/01/20 08:56 da Rocchiola
  • Homevideo Rocchiola • 1/02/20 18:25
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Come previsto il DVD della Tamasa è nettamente superiore a quello nostrano a partire dalla copertina digipak con un bellissimo disegno inedito ed un piccolo libretto ovviamente scritto in francese ma con alcune belle immagini a colori. Ma quel che interessa di più è la qualità delle immagini con un master nuovo di zecca restaurato in 2K. Il video è presentato nel corretto formato panoramico 1.66 in 16:9. In verità si tratta del più canonico 1.78 ma in ogni caso la differenza dall'edizione nostrana che è presentata in un 4:3 non anamorfico è notevole. I colori sono più vivi e la definizione molto più incisiva e dettagliata. Una piccola pecca è data dalla presenza di qualche sporadica spuntinatura rimasta malgrado il restauro, ma si tratta di piccolezze rispetto alle condizioni disastrose del DVD nostrano. Audio italiano chiaro e potente udibile anche senza sottotitoli. Assolutamente consigliato malgrado il prezzo non propriamente popolare.
  • Discussione Samuel1979 • 28/05/20 23:07
    Addetto riparazione hardware - 4188 interventi
    Il libro letto da Ofelia (Melato), è " La belva deve morire" del 1938 di Nicholas Blake
    Facente parte della collana"

    I Classici Del Giallo Mondadori N°1462"





    Ultima modifica: 28/05/20 23:14 da Samuel1979
  • Homevideo Dusso • 7/11/23 09:09
    Archivista in seconda - 1831 interventi
    Esiste il Blu Ray tedesco con traccia italiana:

    Qui
    Ultima modifica: 7/11/23 09:11 da Dusso