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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

A metà tra il giallo e la commedia, THE BRINK’S JOB (il titolo fa riferimento alla banca di Boston che verrà rapinata) racconta di un gruppo di ladri solo apparentemente da strapazzo che decidono di compiere quello che a molti sembra un colpo troppo facile. Il gruppo è capitanato dall’italoamericano Tony Pino (Peter Falk), da poco uscito di prigione e con una predilezione per lo scassinamento di serrature e forzieri (a lui fa riferimento il titolo italiano), ma comprende anche un irlandese specializzato in riciclaggio (Peter Boyle), un veterano di guerra un po' pazzo (Warren Oates) e altri elementi più o meno importanti. La particolarità maggiore del film sta forse nel non limitare l'azione...Leggi tutto (siamo nell'America del 1950) alla rapina e ai preparativi per metterla in atto, ma anche ai momenti precedenti e soprattutto successivi ad essa. Così, per quanto possibile, riusciamo a cogliere un disegno leggermente più approfondito dei protagonisti, entrando saltuariamente anche nella loro vita privata. Se infatti Friedkin racconta con meticolosità l'aspetto tecnico dell'impresa, non manca di divertirsi approfittando della predisposizione di attori come Peter Falk alla commedia. Vi troviamo quindi dialoghi arguti e notazioni umoristiche che, pur non cercando la facile risata, risultano oltremodo gradevoli e sdrammatizzanti. Poi certamente si potrà concludere che non è la commedia il genere più adatto a valorizzare il talento di Friedkin (anche se FESTA PER IL COMPLEANNO DEL CARO AMICO HAROLD fu lavoro brillantissimo), ma la sua capacità registica permette comunque di non far scadere mai nel banale anche le sue prove meno riuscite. Il ritmo è piuttosto blando, il soggetto un po' inconcludente, ma almeno la regia si sente.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Kanon 29/05/10 19:29 - 604 commenti

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Ricostruzione di quella che venne definita all'epoca "la rapina del secolo". Nonostante l'ottimo cast e il regista, il risultato finale è piuttosto sciapo. L'inizio è leggero, con risvolti da commedia che se non altro contribuiscono a tener viva la situazione; proseguendo cerca di assumere toni un po' più seri ma non ha ritmo, diventa molto parlato e la sensazione è quella di un puro esercizio cronachistico che si trascina lemme lemme verso la fine.

Skinner 13/07/10 13:45 - 592 commenti

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Ottima ricostruzione di una celebre e leggendaria rapina, con qualche concessione fantasiosa tutta a vantaggio della simpatia verso i protagonisti. Friedklin infatti dipinge la banda (nella realtà rivelatasi in alcuni elementi ben più ambigua e piuttosto spietata) come novelli "soliti ignoti", innocui rubagalline a cui la fortuna ha riservato un colpo insperato. Il racconto viene così avvolto in forma di commedia, cui Falk regala un apporto notevole e carismatico, per poi volgere strada facendo in un drammatico (ma comunque ironico) rendez-vouz finale.

Mark 9/03/11 02:35 - 264 commenti

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Una commedia ben riuscita per raccontare la rapina del secolo. Malgrado il ritmo non sia costante, il cast è perfettamente omogeneo, con un Peter Falk strepitoso e al di sopra di tutti. Il film mette in risalto, anche se velatamente, i paradossi del dopoguerra americano, del clima del proibizionismo e maccartismo che di lì a poco renderà l'america un incubo tra bande. Questo rende ancora più simpatica l'audacia di questi quattro rubagalline, una sorta di addio prima dell'ondata della nuova criminalità.

Buiomega71 27/01/15 19:10 - 2899 commenti

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La sbruffoneria e il tema alla Soliti ignoti si addice ben poco alla ruvida regia del regista dell'Esorcista. Si trovano flebili momenti friedkiani nei vicoli, nel tratteggio realistico dei quartieri di Boston, nella caccia della polizia ai "simpatici" ladruncoli da strapazzo. Ma la commedia non è nelle corde friedkiane (farà di peggio solo con L'affare del secolo) e nemmeno il cast (Boyle su tutti) riesce a risollevare questa "marchetta" dalla noia e dalla banalità. Colpo di grazia il fastidioso buonismo di fondo ch e fa a botte con il classico pessimismo friedkiano. Dimenticabile.
MEMORABILE: I ladri travestiti da poliziotti; La "cascata" di dollari; La Boston di inizi anni '50 ben resa e ricostruita.

Rigoletto 10/12/16 16:39 - 1785 commenti

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La simpatia di questa commedia viene, più che dalle situazioni, dal nostro doppiaggio. Il film ha un suo ritmo e il protagonista (Falk), scapestrato scavezzacollo attorniato dai soliti fessi, ha il suo ben daffare per organizzare e realizzare il colpo della vita. Alla fine non tutti i tasselli vanno al loro posto ma il film è dignitoso e la curata ricostruzione storica aggiunge alla minestra un sapore più raffinato. Promosso, ma con Friedkin alla regia mi aspettavo qualcosa di più.

Manfrin 17/03/18 19:45 - 391 commenti

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Tratto da una storia vera. Friedkin qui accenna a mitizzare (meno di quanto fecero al tempo gli americani) gli autori di un furto colossale, per l'epoca (1950). Il bravo Peter Falk interpreta perfettamente il capobanda "guaglione", istrionico e di cervello fino oltre che di mano fatata per le serrature. Ottimi anche il resto del cast (bravo Oates) e le scenografie. Godibile.

Caesars 1/02/18 13:37 - 3773 commenti

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William Friedkin si cimenta con un genere a lui poco congeniale portando sullo schermo l'impresa di uno scalcinato gruppo di malviventi che negli anni '50 del secolo scorso compirono una delle più grandi rapine della storia. Il risultato non è granché riuscito, a causa di un ritmo altalenante e di una sceneggiatura che non offre grandi spunti per diversificarsi da prodotti simili. Buona l'interpretazione di tutti gli interpreti principali, capitanati da Peter Falk e ben realizzata la ricostruzione dell'epoca.

Rocchiola 28/02/19 10:22 - 952 commenti

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Tra due opere impegnative e controverse come Il salario della paura e Crusing, Friedkin si prende una pausa con questa commedia criminale tratta da una storia vera. Ma l’umorismo non è mai stato nelle corde del regista che firma così un’opera minore, non del tutto disprezzabile ma poco incisiva. Al massimo si può provare simpatia per questi maldestri cugini dei Soliti ignoti monicelliani o apprezzare la bella ricostruzione di una Boston proletaria e invernale. Peccato perché il cast tecnico era di prim’ordine e poteva essere sfruttato meglio.
MEMORABILE: Vinnie sommerso da una valanga di bubblegum colorati; La fuga sullo scivolo con atterraggio nelle frattaglie sanguinolente; “E qui c’è la bambolona".

Daniela 9/12/20 02:18 - 12606 commenti

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La sceneggiatura si ispira ad una vicenda di cronaca avvenuta nel 1950 a Boston, puntando sul suo lato paradossale: la più grande rapina fino ad allora avvenuta negli Stati Uniti fu messa a segno da una banda scalcinata di rapinatori di piccolo calibro di cui ci vengono mostrate le gesta prima e dopo il colpo, oltre ad alcuni siparietti di vita familiare.  In un genere diverso da quelli in cui eccelle, Friedkin se la cava senza entusiasmare ma lo spettacolo è reso comunque gradevole dal cast: anche se non al top, vedere Falk, Oates, Boyle e Sorvino in azione è sempre un piacere. 
MEMORABILE: "E' amico mio! Una volta ha rapinato il mio negozio!"

Kinodrop 20/04/22 19:54 - 2909 commenti

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Un colpo leggendario per mano di una scalcinata banda di scassinatori capeggiata dall'italoamericano Tony Pino (un Peter Falk in un ruolo antitetico a Colombo) seguito nelle sue varie fasi, dalla preparazione, alla riuscita, all'infausto epilogo. La patina da commedia aleggia in questo heist movie, specialmente nella caratterizzazione dell'ambiente misto dei bassifondi di Boston e nella sceneggiatura gergale che stempera la reale durezza del fatto di cronaca e soprattutto per i riferimenti, voluti o no, al mitico e intramontabile film di Monicelli. Cast e musiche azzeccatissimi.
MEMORABILE: Il magro colpo alla fabbrica di caramelle; "burro e alici"; "La bambolona".

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  • Curiosità Caesars • 15/11/17 23:46
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    Il film doveva essere diretto da John Frankeheimer, ma Dino de Laurentis non gradiva la sceneggiatura di George V Higgins che il regista voleva portare sullo schermo. Così Frankenheimer abbandonò il progetto.

    Fonte: Imdb
  • Homevideo Rocchiola • 28/02/19 10:35
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Ritornato disponibile in DVD, dopo un periodo di lunga irreperibilità, grazie a Cult Media. Ormai reperibile a prezzi davvero popolari, consiglio agli interessati di acquistarlo subito prima che finisca fuori catalogo. Il video presentato nel corretto formato panoramico 1.85, appare abbastanza pulito (fatta eccezione per qualche puntinatura minore) ma non particolarmente incisivo sotto il profilo della definizione. L'audio italiano originale mono 2.0 è più che discreto. Probabilmente hanno utilizzato il master MGM del DVD americano. Comunque molto meglio della versione blanda e sbiadita passata di recente in televisione su Iris.
    Ultima modifica: 28/02/19 15:53 da Zender